Capitolo 4
Frank, con la sua camicia viola in stile hawaiiano, e calzoncini beije, portata aperta con una T-shirt bianca semplice, girava nei pressi del molo. <<Ehi, Martin>> si salutarono con un semplice "cinque", <<Che si dice?>>
<<Tutto bene grazie, solita routine per ora. Ho trovato un altro impiego, si tratta di un piccolo peschereccio ma credo che mi renderà bene. E tu?>> sistemò delle cime.
<<Oh wow! Mi fa piacere! Quando inizierai?>>
<<Questo martedì. Oddio, ci pensi? Sarà sfiancante!>> rise <<Uscire in mare aperto, alzarsi all'alba e tornare al tramonto! Sarà fantastico però!>> parlava da vero amante del mare.
Frank rise all'unisono.
<<Come mai qui?>> si sedette per fare una pausa e invitò Frank a bordo con un gesto.
<<Niente, ero a fare un giro e mi son trovato qui. In verità, volevo chiederti se fossi disponibile ad accompagnare me e Just in mare...>>
<<Io ve lo dissi tempo fa! "Dovreste prendere la patente nautica ragazzi''>> rise amichevolmente. Era solo una battuta.
Frank alzò le mani e gli diede ragione scoppiando anche lui in una risata.
<<Comunque mi spiace, mi sarebbe piaciuto accompagnarvi però... proprio non posso, a meno che non siano poche e piccole uscite prima di martedì ma voi non siete i tipi, state giorni e giorni a scrutare i fondali>>
<<Ecco!>> rise ammettendo.
<<Eh eh!>>
<<Tranquillo comunque, chiederò a Mathías. A proposito, non lo vedo, sai dov'è?>> scrutò in giro.
<<Questa è proprio una giornata fortunata>> fece ironico. Aveva un carattere molto scherzoso e amichevole <<È partito per le vacanze... in Messico>>. Il signor Mathías aveva circa 54 anni, pescatore ed abile navigatore, figlio di una statunitense e un messicano. Nonostante fosse nato e cresciuto negli Stati Uniti, il legame con le sue origini paterne era solidissimo e andava e veniva dal Messico spessissimo.
<<Che fortuna...>>
<<Puoi dirlo forte!>>
Sospirò. <<Diamine... A chi posso chiedere? Mio zio invece ha problemi al motore dice>>
<<È così urgente?>>
<<Sì.. Uhm cioè no, non proprio. È che stiamo facendo delle ricerche, per conto nostro, sull'ecosistema marino e in particolare stiamo studiando e osservando i comportamenti del... >>
<<Ok ok>> lo interruppe <<Ti credo, risparmiami la lezione di biologia>> scherzò. Con lui il clima e le chiacchierate erano davvero piacevoli <<Uhm... Fammi pensare>> guardò il mini frigo <<Coca-Cola?>>
<<No grazie>>
<<Giusto, mai offrire una Coca-Cola ad un biologo marino>> ne prese una solo per sé. Frank, oltre ad essere un archeologo marino come Justin, aveva frequentato dei corsi accelerati ed era diventato anche un biologo marino.
<<Andiamo, stupido! Dimmi!>>
<<Uhmm forse...>>
<<E non fare il vago! Ahahaha>>
<<Dico, dico. Forse quel tipo laggiù>> lo indicò col mento.
<<Il ragazzo coi capelli lunghetti scuri e barba? >>
<<Sì>>
<<Ok... Ma chi è?>>
<<Boh>>
Frank lo fulminò con lo sguardo.
<<No, cioè voglio dire, è arrivato da qualche giorno. Mi pare si chiami Lucas>>
<<Ah capisco>> lo osservavano da lontano.
<<Mi sembra un tipo tranquillo ma non so, così a vista non mi ispira fiducia>>
<<Che intendi?>>
<<Non so, non darei troppa confidenza>>
<<L'apparenza inganna Martin!>>
<<Sarà>>
<<Ma perché ha questo volume così alto? Bah>>
<<...Gli piace la musica?>> cercò di essere divertente.
Frank gli lanciò l'ennesimo sguardo assassino.
Fece spallucce e bevve un sorso. <<Comunque non si vede spesso in giro, almeno io non l'ho mai visto. È spesso qui al molo, quando non è qui non ho idea di dove sia. Ci parlai mezza volta tipo, una volta andai a presentarmi, non mi sembrava avesse granché voglia di conversare ma fu tranquillo; poi dopo qualche giorno venne a chiedermi delle cose in prestito. AH! Proprio quella sera litigò pesantemente con Andy, non ho capito il motivo e nemmeno voglio saperlo>>
Frank si grattò la fronte <<Un tipetto scontroso quindi>>
<<Direi>>
<<Va bene, ci provo. Ci vediamo Martin>>
<<Buona fortuna Frank>> rise.
Frank, che già dava le spalle all'imbarcazione, alzò una mano per salutarlo mentre si avviava.
La musica, mano a mano che si avvicinava, diventava sempre più alta. Lucas stava spazzando.
Cercò di attaccare bottone <<Eeehi! Bella canzone!>> disse ad alta voce per sovrastare il volume. L'altro si fermò e lo squadrò dall'alto al basso. "Stupida camicia viola troppo appariscente" pensò Frank. <<Uhm... Io sono Frank, piacere di conoscerti!>> allungò la mano.
L'altro si sporse e poggiò un piede sulla banchina <<Alex, piacere>> abbassò il volume <<Il titolo comunque è "What you know">>
"Cosa? Ma non si chiamava Lucas???" Frank si sentì confuso. <<Non ti ho mai visto qui, ti sei trasferito da poco? >> "Titolo azzeccato" pensò.
<<Oh, beh, diciamo. Sono arrivato qui circa due settimane fa>> fece il vago
"Com'è possibile che io non l'abbia mai visto in ben due settimane?'' <<Ah bene, come ti trovi? È un bel posto vedrai!>>
Annuì soddisfatto.
<<Uhm magari qualche volta possiamo andare a fare un giro, giusto per farti conoscere la città>> si offrì amichevolmente <<Sempre che ti vada>>
Alex assunse un'espressione confusa <<Sei gay, per caso?>> chiese schietto con aria confusa.
"Ma che sfacciato!" Frank si imbarazzò e innervosì allo stesso tempo <<Ma cosa.. . certo che no! Come ti viene in mente?!>> pensò alla sua camicia <<E poi, hai qualcosa contro i gay?>> il clima pareva scaldarsi.
Alex alzò un sopracciglio. Era un ragazzo di 23 anni ma ben piazzato; Frank aveva più o meno la sua stessa corporatura ma più esile. <<Ehi, calmati! È solo che "questa proposta" e... la tua camicia. Scusami amico!>> sottolineò quest'ultima parola con acidità.
<<Bah, ascolta non sono uno che cerca rogne. Volevo solo esserti d'aiuto ad ambientarti...>>
<<E se ripartissi a breve?>> interloquì nel mezzo della frase.
<<...ma più che altro volevo chiederti un favore ma fa nulla.>> sbottò <<Ah, bene. Riparti? Buon viaggio!>>
<<Che favore?>>
<<Dimentica guarda, lascia perdere, fa nulla!>> si voltò per andarsene. Alex scese dalla barca e gli corse davanti.
<<Che favore?>> era uno a cui non si potevano negare risposte.
<<Un passaggio in mare, a me e ad un mio collega. Siamo archeologi marini e io sono specializzato anche in biologia marina. Ecco tutto. Ti avrei offerto del denaro se fosse stato un disturbo>>
Annuì a braccia conserte <<Mmh mmh>>
Frank gli fece un sorriso sarcastico ed esagerato.
<<Quando?>>
<<"Quando?''>> scandì.
<<Sì, quando devo accompagnarvi?>> diventò di colpo socievole e tranquillo.
<<Cos.. Tu sei fuori. Lasciatelo dire>> gli passò di fianco per andarsene.
Alex si girò a guardarlo.
Ci ripensò. "Questo psicopatico nevrotico è l'unico che ci possa accompagnare". Si voltò verso di lui ma continuò a camminare andando ora di spalle <<Ok, chiedo al mio collega e ti faccio sapere... domani. Ok?>> sorrise freddamente. Non vedeva l'ora di andar via.
Alex sfoggiò il suo solito sorriso da faccia di bronzo e fece un "ok" con la mano (👌🏻).
"Andiamo, Justin! Rispondi! '' era impaziente.
Il telefono squillava senza risposta.
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