Capitolo 6: Tempio di Luna
Capitolo 6: Tempio di Luna
Era un tranquillo sabato pomeriggio, Luna stava armeggiando con le sue cose, tra un'oretta sarebbe andata a fare un giro in spiaggia come sua abitudine.
Quando d'improvviso, uno squillo particolarmente vibrante la fece sobbalzare..." Per Merlino! Questo deve essere Erik...dannati trilli!" pensò.
MSN CHAT:
-ErikDan ti ha inviato un trillo
ErikDan: Tempio che stai facendo? 😊
TempiodiLuna: Oh andiamo...adesso mi chiamerai sempre così? 😒
Comunque, stavo preparando le cose per la spiaggia, quando mi è arrivato uno dei tuoi fastidiosi trilli e mi ha distratta! 🤦♀️
ErikDan: Ti distrai facilmente Temple! Comunque, sì credo che su MSN, ti chiamerò sempre Tempio, mi piace...molto mistico! 🐱👤
Comunque che vai a fare in spiaggia? È un po' freschetto per prendere il sole!
TempiodiLuna: Mi piace comunque, mi rilassa guardare il mare e nel frattempo sistemo gli appunti e mangio qualche tramezzino.
ErikDan: Tramezzini? Fatti con le tue sapienti manine?! 🥰
TempiodiLuna: Of course!
ErikDan: Sai cosa? Hai fatto venire voglia anche a me di studiare! Mi sa che farò un salto! 😘
TempiodiLuna: Vuol essere una specie di proposta questa? Comunque io che ti invoglio a studiare...mi sento onorata! 😊
ErikDan: Beh la spiaggia è grande, non ho detto che ti avrei raggiunta...vuoi che ti raggiunga? 😉 Sarebbe carino studiare vista oceano...e vista Tempio!
-TempiodiLuna ha inviato un trillo
ErikDan: Ma cosa???
TempiodiLuna: Volevo risvegliarti dalle tue fantasie! 😉
Comunque io sarò davanti al chiosco dei gelati, se hai ancora intenzione di studiare, raggiungimi lì...PER STUDIARE!
ErikDan: Mi sta diventando super social, signorina Temple! Allora la lascio nel dubbio...arriverà o non arriverà, il mio cavaliere errante? 😎
TempiodiLuna: Certo, sarò attanagliata dal dubbio tutto il tempo! A dopo cavaliere screanzato! 😄
ErikDan: A dopo Luna! 😘
Luna spense il pc e finì di sistemare le ultime cose nella borsa da spiaggia, sentiva una strana sensazione, quel ragazzo era un po' sfrontato, però la faceva sorridere e francamente era anche un po' tesa all'idea di vederlo apparire lì in spiaggia, davvero si sarebbe mosso solo per vedere lei? O forse voleva davvero studiare, vista oceano?
"Dai Luna...non ci pensare troppo, se poi non dovesse venire ti sentiresti una sciocca!" si disse tra sé e sé, così prese la borsa e senza pensarci un attimo di più si avviò verso il chiosco.
L'aria era frizzantina quel giorno, Luna si tolse le scarpe ed iniziò a camminare sulla sabbia tiepida, fino a raggiungere il famoso chiosco dei gelati.
Per lei non erano una novità i gelati, Xenophilius la portava spesso a mangiare il gelato in estate, a loro piaceva quello artigianale; Luna prendeva sempre la solita coppetta con tre gusti e il gelataio ogni volta trasaliva quando le vedeva accostare il limone al cioccolato, ma lei adorava i contrasti tra sapori, non le erano mai piaciute le cose piatte e men che mai le cose insipide. Nonostante il suo aspetto tranquillo e pacato, amava l'avventura e scoprire sempre cose nuove, le piaceva anche socializzare con persone interessanti, prima però doveva studiarle bene.
Stese il telo da mare vicino alla riva e iniziò a contemplare l'oceano, quella distesa blu di fronte a lei riusciva a calmare il suo tumulto interiore come poche altre cose.
Prese il quaderno degli appunti e iniziò a dare un'occhiata per vedere se avesse fatto qualche errore di trascrizione, in realtà aveva anche un certo languorino, ma pensò di aspettare Erik prima di scartare i tramezzini.
E se non fosse venuto? Sarebbe rimasta a studiare con lo stomaco che emetteva strani borbottii?
"Non penso proprio!" si disse e iniziò a scartare il proprio tramezzino e diede un piccolo morso al panino, anche se si sentiva un po' in colpa per non aver aspettato il suo ospite, quindi sbuffò e a malincuore ripose la vivanda nella borsa, ma d'improvviso una voce sbucò da dietro di lei.
"Eccoti Temple! Ti ho colta con le mani nel sacco...o meglio nella borsa! Hai iniziato a mangiare senza di me, dì la verità!" disse Erik che ora le si parava di fronte.
Luna aveva ancora la bocca piena e quindi non poteva negare, così diventò un po' rossa e una volta deglutito rispose:" Non sapevo quando saresti arrivato e così intanto ho dato un morso a un tramezzino, poi l'avrei dato anche a te!".
Erik mise il suo solito sorrisetto canzonatorio:" Che cosa? Un morso?!".
Luna a quel punto divenne davvero paonazza e dovette bere un sorso d'acqua per mandare giù il boccone, poi esclamò:" Ma quanto puoi essere idiota? Un tramezzino intendevo!".
"Lo avevo capito Luna, stai tranquilla, non ti faccio un tipo così diretto!" e il ragazzo continuò a ridere sotto i baffi. "Comunque, posso accomodarmi? Mi faresti posto sul tuo telo, pieno di...ma sono corvi?".
A quel punto fu Luna a sorridere, gli fece cenno di sedersi e rispose:" Sì, sono carini vero? Devi sapere che fanno parte della famiglia...".
Dopo qualche minuto di zoologia, Erik si distese e mise la testa sulle gambe di Luna e la fissò:" Sei strana lo sai Tempio? Però sei carina!".
Luna si sentiva un po' a disagio, ma non era un disagio brutto, doveva ammetterlo, anzi era quasi piacevole avere quegli occhi che la fissavano in modo così spontaneo.
Adesso non sapeva più che cosa dire, avrebbe dovuto ricambiare il complimento? O stare semplicemente zitta? Cominciava ad esserle chiaro che Erik non fosse lì per studiare e l' interesse del ragazzo nei suoi confronti adesso iniziava ad essere evidente. Non era la prima volta che veniva corteggiata o aveva a che fare con un ragazzo, però non riusciva a comprendere fino in fondo quegli occhi scuri che la stavano fissando.
D'improvviso il flusso dei suoi pensieri fu interrotto, si rese conto che senza accorgersene stava accarezzando i capelli del ragazzo, il quale parve più sorpreso di lei, perché le sue pupille sembrarono ingrandirsi per un attimo, poi tornarono alla normalità.
Luna non fece nemmeno in tempo a togliere la mano, che quella del ragazzo era già tra i suoi capelli biondi e le portò il volto così vicino al suo che poteva sentirne il respiro. La fissò un attimo per essere sicuro di non fare un gesto sgradito, ma la ragazza non ci pensò un attimo di più e unì le sue labbra alle sue, fu un lungo bacio, scandito da delle brevi pause, per guardarsi di sfuggita imbarazzati.
Non appena si allontanarono Luna, fu colpita da un turbinio di emozioni:" Aveva fatto bene a baciarlo? D'altronde lui si era avvicinato così tanto, l'intenzione era quella, ma avrebbe dovuto aspettare che fosse lui a fare la prima mossa?".
Il ragazzo la guardò sorridendo, stavolta però non con aria beffarda o insolente, ma con uno sguardo di comprensione e le disse:" Non cominciare ad arrovellarti il cervello, ti vedo che stai entrando in crisi...ti avrei baciata io qualche secondo dopo, anzi hai fatto bene a prendere l'iniziativa, non ero così sicuro della tua reazione, avevo paura che mi arrivasse uno schiaffo".
Luna paonazza, si mise subito sulla difensiva:" Iniziativa? Ma io non ho preso l'iniziativa...sei tu che ti sei avvicinato ad un palmo dal mio naso!".
"Un bel naso devo dire, sei proprio carina Tempio!" rispose il ragazzo sorridendo," e comunque non sono io che ho iniziato a giocare con i miei capelli!".
"E te hai messo la testa sulle mie gambe..." voleva ribattere la ragazza, ma a Luna tutti quei discorsi da ragazzini dopo un bacio del genere non andavano molto a genio, quindi lasciò perdere e si alzò, voleva fare due passi per smaltire un attimo la tensione.
Erik si rese conto di aver calcato un po' troppo la mano con la sua ironia, scoprì subito di trovarsi di fronte ad una ragazza che all'apparenza cercava di mostrare un certo self-control, ma in realtà era molto sensibile.
Così mise da parte la goliardia e la sfacciataggine, che erano da sempre invece la sua di maschera, per combattere una certa timidezza che non aveva piacere a mostrare e si alzò per seguire la ragazza. La raggiunse immediatamente, non che fosse scappata chissà dove, si era messa di fronte all'oceano per contemplarlo.
Lui le prese una mano e disse:" Sono stato indelicato, scusami, a volte esagero prendendo tutto in modo giocoso!".
Quel "giocoso" finale, a Luna non piacque molto, anzi rischiò di peggiorare la situazione, però ad un certo punto la ragazza si tranquillizzò; alla fine se l'avesse portata troppo per le lunghe, sarebbe stata lei a fare la figura della bambina, erano tutti e due già abbastanza grandi per incaponirsi così per un bacio.
La verità era però che per lei un bacio non era una cosa da niente e non le interessava apparire una ragazza moderna o meno, a lei bastava che non fosse una cosa fatta per gioco.
Il ragazzo vide che la situazione con le parole non migliorava e se avesse tentato di baciarla di nuovo, stavolta sì che gli sarebbe arrivato uno schiaffo, se lo sentiva già bruciare in faccia. Così tentò l'unica strada che in certe occasioni può salvarti, la dolcezza. Prese Luna per le mani, la trasse piano a sé e la abbracciò, poi disse:" Hai ragione te, sono un idiota!".
Luna, dopo un millesimo di secondo, durante il quale aveva provato l'impulso di opporre resistenza, pensando che la volesse baciare di nuovo; si arrese alla sensazione di tranquillità che le trasmise quell'abbraccio e si adagiò sul petto del ragazzo, facendosi stringere quel tanto che bastava a toglierle il freddo dell'ansia dalle ossa.
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