Capitolo 4: Nuovi incontri
Capitolo 4: Nuovi incontri
Passò una settimana in quel modo, Luna non aveva notato niente di insolito o meglio di insolito per un Babbano, in quel posto.
Per lei che era una strega invece, c'era ancora molto a cui abituarsi, per esempio aveva provato ad iscriversi a MSN, ma al momento di caricare la foto profilo, stava letteralmente impazzendo.
"In questa sembro una secchiona, in questa una svampita, qui sembro in un'altra dimensione, questo non è il mio profilo migliore...Basta chiudo tutto, è una follia, sapevo che non ci sarebbe stato paragone con i buoni e cari vecchi gufi!".
Oltre che col computer, doveva combattere anche con il cellulare datole in dotazione dal Ministero, era lì che vi armeggiava tentando di aprire la rubrica, quando Sam prese posto vicino a lei.
Quel giorno aveva un'aria particolarmente abbattuta, Luna le mise una mano sulla spalla:" Sam tutto a posto? Ti vedo particolarmente scura oggi!".
La ragazza corvina la guardò di sottecchi:" Luna, prendi in giro per caso? Sono sempre scura!". Luna pensò che effettivamente Sam era una ragazza dalle tinte decisamente noir, ma a lei questo non dispiaceva, in fondo anche lei era una corvetta, anche se in incognito e sotto strati di poliestere colorato.
Alcuni indumenti babbani non erano propriamente il massimo della comodità, certo anche lei era una strega non propriamente ricca e non poteva permettersi di cambiare la divisa da Madama McClan ogni anno, però una volta ottenuta una buona divisa, ciò che si trovava sotto non importava poi molto e poteva permettersi indumenti comodi anche se non alla moda.
Lì invece, ogni giorno doveva passare diversi minuti della propria giornata a scegliere cosa indossare e non sempre bastava, quel giorno infatti vide un ragazzo indicare il proprio foulard, aveva dei campanellini attaccati e quando Luna si muoveva lasciava una scia tintinnante, sembrava proprio una fatina dei boschi.
Sam iniziò a giochicchiare con uno dei campanellini dell'amica e Luna le domandò preoccupata:" Hai avuto qualche litigio in famiglia?", la ragazza si ridestò dai propri pensieri e guardò Luna un po' stranita.
"Come hai fatto a intuirlo?" domandò Sam perplessa, Luna si imbarazzò leggermente, nonostante non avesse adoperato nessun incantesimo era pur sempre una strega molto empatica, fin da bambina riusciva a intuire i sentimenti e le emozioni di alcune persone.
Poi fece spallucce e rispose a Sam:" Niente, l'ho immaginato dal tuo volto corrucciato e del fatto che non volessi parlarmene. Se fosse stata una questione di cuore presumo che ti saresti voluta confidare!".
"Beh effettivamente...comunque per adesso non mi va di parlarne, magari più avanti!" disse Sam e Luna fece un cenno affermativo, Sam dovette ammettere di sentirsi parecchio sollevata dal fatto di aver trovato un'amica così comprensiva.
Nel frattempo la professoressa di Diritto, Berta Mildred, si recò in classe. Luna aveva ricevuto informazioni su Berta, era un'infiltrata del Ministero della Magia come lei e in caso di difficoltà avrebbe dovuto rivolgersi proprio a quell'insegnante.
La lezione passò lenta come al solito, poi ci fu la pausa, il cosiddetto quarto d'ora accademico e tutti gli studenti si riversarono fuori, per prendere una boccata d'aria e mangiare qualcosa.
Sam era uscita per andare a comprare delle barrette, chiese a Luna se volesse qualcosa, ma lei si era già organizzata prima di entrare e si era rifornita di snack dolci e salati, ne aveva bisogno per arrivare alla fine di quelle lunghe giornate.
Doveva finire di sistemare qualche appunto e quindi rimase a mangiare in aula, apparentemente sola, quando d'un tratto una figura le si avvicinò.
Era un ragazzo bruno, dagli occhi marroni e la carnagione olivastra, si sedette di fianco a lei e dopo averla squadrata per qualche secondo disse:" Ciao...ce l'hai un accendino?".
Luna rimase completamente spiazzata da quella domanda:" Un accendino? Che diamine sarà?", pensò.
La ragazza si schiarì la voce, cercando di risultare convincente e rispose un semplice:" No, mi dispiace!".
Il ragazzo accennò un leggero sorriso canzonatorio:" Quanta tensione, per una semplice domanda!".
Luna non aveva intenzione di infilarsi in quel pantano e così gli fece un sorrisetto di circostanza e poi voltò lo sguardo altrove.
Il ragazzo alzò le spalle e fece per andarsene, prima di darle le spalle però le porse una mano:" Piacere Erik" disse alla svelta, Luna gli strinse la mano e rispose:" Piacere mio!".
Luna lesse nello sguardo del ragazzo una sorta di ammonimento giocoso e si ridestò:" Ah il mio nome è Luna!".
"Piacere, signorina Luna, ci vediamo presto, tanto siamo colleghi!" disse Erik e dopo aver fatto un cenno di saluto, uscì dall'aula per raggiungere gli amici.
Diario dei segni particolari:
02/10/2002
"Colleghi" ha detto...un modo un po' bizzarro e al contempo formale per definire una compagna di classe, però mi è sembrato simpatico questo Erik. Ho accennato di questo incontro a Sam e si è messa a ridere, ha detto che lui aveva tentato un "approccio" e io non me ne sono resa conto. A me non è parso così eloquente ecco.
Comunque, anche per oggi, a parte la professoressa Berta che si confonde benissimo tra i Babbani, non ho notato nessun segnale magico.
Comincio già a sentire la mancanza di casa, chissà come se la starà cavando mio padre al Cavillo senza di me. Domani gli scriverò una lettera e gliela farò recapitare con la posta ordinaria.
Una serena notte, diario caro.
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