Capitolo 11: Vincent e lo Stregatto
Capitolo 11: Vincent e lo Stregatto
La grande serata era finalmente arrivata, Luna stava per fare il suo ingresso nell'Auditorium dell'Università, la sala che era stata adibita per la festa.
Aveva preso dalla borsa uno specchietto per dare un'ultima occhiata al suo trucco da Stregatto, quando Ben, il suo accompagnatore, comparve proprio di fronte a lei.
"Buonasera Signorina Stregatto, mi concede l'onore di entrare insieme a lei?" disse il ragazzo porgendole un braccio, Luna intrecciò il proprio braccio con quello del ragazzo ed entrarono nel salone.
L'allestimento era bellissimo, era tutto un trionfo di nero, blu, arancio e viola, tutti colori che la ragazza apprezzava particolarmente. C'erano due tavolate con vari snack e drink e al centro una grande pista da ballo, dal soffitto scendevano delle ragnatele che alla luce sembravano veramente la gigantesca tana di un ragno, ma quando la luce si spegneva si illuminavano di colori al neon.
Luna si guardò attorno, le altre ragazze avevano dei costumi ben più sexy del suo, a dire la verità lei si era messa un semplice tubino viola, con delle calze e degli stivaletti neri e poi aveva fatto quel trucco, ai capelli aveva fatto delle onde abbastanza spettinate, per dare l'idea della "stravaganza dello Stregatto".
Ben comunque le fece un sacco di complimenti per come si era vestita, lui invece si era vestito da Willy Wonka e anche il suo costume non era affatto male.
C'era ancora troppa poca gente in pista, quindi iniziarono prendendo qualcosa da bere, una volta preso il proprio cocktail, si sedettero sui divanetti e Ben notò che la ragazza si guardava attorno abbastanza frequentemente.
Così un po' scocciato le chiese:" Ma stai aspettando qualcuno?", Luna sorrise e rispose:" Nessuno in particolare!".
Dopo poco la serata iniziò a scaldarsi e le persone si riversarono al centro della stanza per ballare, Ben prese Luna per mano e si avviò verso la pista ed iniziarono a ballare, anche se con una certa distanza.
Mentre erano lì che ridevano e scherzavano per via di una strana canzone che era appena stata messa, Luna sentì una mano sul proprio fianco, sul momento pensò che fosse di Ben e istintivamente fece per ritrarsi; lei era stata chiara il giorno precedente quando aveva accettato il suo invito, sarebbe andata alla festa con lui solo in veste di amica, e adesso cosa gli era saltato in mente?
Quando si voltò però vide che la mano apparteneva a tutt'altra persona, ebbene sì, era proprio Erik che a suo dire era andato lì per salutarla.
Luna mise a sua volta la propria mano sulla sua spalla e lo salutò con un bacio sulla guancia, forse anche troppo calorosamente, perché Ben fece una smorfia.
Dopo un paio di convenevoli, Erik disse a Luna di divertirsi e che si sarebbero visti più tardi per fare due chiacchiere, prima di voltarsi però lanciò un'occhiata di sbieco all'accompagnatore della ragazza.
Non appena Erik si fu allontanato abbastanza, Ben disse all'orecchio di Luna per cercare di sovrastare la musica:" Ma voi due adesso vi parlate di nuovo?!". "Sì, abbiamo deciso di restare amici!" rispose lei pacifica, ma il ragazzo non fu per niente convinto e ribatté:" Ah quindi la cotta per lui ti è passata, giusto?", Luna un po' imbarazzata fece un cenno affermativo con la testa.
Ben a quel punto prese la palla al balzo:" Ok, meglio così, non fraintendermi, non per quanto riguarda me, noi siamo amici. Ma se tu fossi stata ancora presa da lui, avrebbe potuto darti fastidio vederlo presentarsi qui vestito da Vincent Vega, insieme alla sua Mia Wallace, come in Pulp Fiction."
Luna non conosceva quel film, infatti quando aveva visto Erik, con i capelli tirati indietro, giacca e pantaloni neri e camicia bianca, non aveva ben capito quale fosse il suo travestimento, ma sul momento non ci si era soffermata troppo sopra.
Adesso però che Ben glielo aveva fatto notare, lui era insieme ad una ragazza, con una parrucca nera e una camicia bianca e facevano uno strano ballo e ridevano insieme. Quella però non era Sam, l'avrebbe riconosciuta e quindi il caro Erik aveva già trovato un'altra accompagnatrice nel giro di mezza giornata, aveva del talento nelle conquiste non c'era dubbio.
Luna cercò di farsi scivolare addosso quella cosa e continuò a ballare con Ben, finché ad un certo punto non sentì una fastidiosa sensazione di disagio e andò a cercare qualcosa da bere, mentre Ben si era fermato a fare due chiacchiere con un amico.
D'un tratto, il Vincent Vega di Galway le si affiancò e le sorrise:" Allora cosa prendi Tempio? Vacci piano che non sei in buona compagnia!".
Luna gli fece un sorrisetto un po' sdegnato e rispose:" Dici? Potrei dire lo stesso della tua nuova fiamma, sta già ballando con un altro, te ne sei accorto?!".
"In realtà no, non riesco a distogliere lo sguardo da un certo Stregatto che girovaga per la sala, l'hai visto anche tu?! E comunque lei è Angela, una mia amica e tu Tempio sembri un pochettino gelosa!" ribatté Erik, nuovamente con quel suo pizzico di spavalderia.
"Non penso proprio, la gelosia è una caratteristica che non mi appartiene! E Sam dove l'hai lasciata?" buttò lì Luna, con una malcelata curiosità.
"Non ne ho idea, come ti abbiamo detto più e più volte, non c'è niente tra noi! E comunque non credo sia vero questo fatto che tu non sia gelosa, si vede quando ti arrabbi, diventi rossa...come adesso!" disse Erik.
"Non posso essere gelosa di una persona con cui non ho nessun legame e se arrossisco è perché qui dentro fa caldo!" disse Luna in evidente difficoltà.
"Sono d'accordo...", Erik prese Luna per mano e la trascinò dietro una colonna dell'Auditorium e la baciò, un bacio diverso dal primo, qui c'era tutta la sua passione.
Luna non era affatto convinta di quello che stava facendo, si era già dimostrato inaffidabile sentimentalmente, ma complice la musica, il caldo e forse anche qualche bollicina di troppo, si abbandonò nel suo abbraccio così avvolgente e inebriante e lo baciò con la medesima intensità.
Quando si staccò da lui sì, non era più possibile distinguere il viola delle strisce dello Stregatto da quello della pelle del suo viso, si sentiva sciocca per esserci caduta nuovamente, ma allo stesso tempo provava di nuovo quello strano formicolio dei primi incontri con lui, solo che questa volta era amplificato di cento volte.
Prima ancora che lei potesse dire qualsiasi cosa, lui le sfiorò delicatamente la bocca con le dita:" Non dire niente, non roviniamo anche questo di momento, se domani tu dovessi avere qualche ripensamento su questo bacio, faremo finta che non sia accaduto ok?!".
"Ok!" disse Luna e con gran stupore del ragazzo, lo baciò di nuovo. Una volta allontanatasi disse:" Allora domani ne riparliamo! Io adesso torno da Ben che mi starà cercando, tu torna dalla tua...come si chiama? Mila Wallace?".
"MIA Wallace! Tempio mi sa che dovremo fare un ripasso di cinematografia, comunque occhi aperti con quel tizio!" disse Erik ,con un'espressione che sembrava rivelare una sincera preoccupazione.
"Va bene capo!" rispose Luna e andò alla ricerca di Ben, ancora leggermente inebriata da ciò che era accaduto qualche attimo prima.
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