Capitolo 2: Luna Piena
Pov Akaiah
《Molto bene, allora...C you Again...》
Akaiah scattò contro il diavolo, non gli avrebbe mai permesso di giocare così con lui, non finché sarebbe stato in grado di lottare.
《Lucifero!!!》poco prima di riuscire ad impattare contro di lui con un pugno Satanael schioccò le dita, facendolo scomparire dal luogo in cui si trovavano.
"Che sta succedendo?! Dove sono finito?!"
Aprì gli occhi a fatica che aveva chiuso mentre veniva scaraventato via, scoprendo...di star precipitando da qualche migliaio di metri verso la terra.
《No, no, no e no! Da quando noi angeli possiamo cadere così dal paradiso?!》
Il povero angelo provò in tutti i modi a spalancare le ali, ma esse non si decidevano ad apparire in nessun modo.
Vedeva il terreno avvicinarsi pericolosamente e si chiese se avrebbe sentito dolore.
"Che domanda stupida mi sto facendo? Da quando noi creature fatte di solo spirito potremmo essere in grado di sentire cose come il dolore?"
L'impatto arrivò qualche secondo dopo e Akaiah prese a tossire, a quanto pare aveva fatto male i conti perché si sentiva come se un demone lo avesse infilzato più volte con una lancia infernale.
《Maledetto Lucifero...》si rialzò dolorante e prendendo a guardarsi intorno.
"Devo assolutamente calmarmi e capire cosa sta succedendo"
Era finito in una fittissima giungla, a fatica la luce penetrava timidamente tra la vegetazione. A perdita d'occhio si potevano osservare solamente alberi secolari, cespugli e altri tipi strani di vegetazione, la cosa strana era che non riuscì ad avvistare nemmeno un solo animale.
《Non sono mica il santo protettore delle giungle. Che cosa ci faccio qui?》
Alzò gli occhi al cielo, era anche notte, la luna piena gettava inquietanti sulla foresta, rendendo ancora più lugubre l'ambiente che lo circondava.
"Male, molto male, è notte"
La preoccupazione di Akaiah era comprensibilissima, considerando che la notte era il periodo in cui le forze del male diventavano più potenti, il buio in fondo era sempre stato collegato al peccato.
Era stressato, tremendamente stressato, a differenza della maggior parte delle anime presenti in quello stramaledetto gioco lui non aveva mai desiderato partecipare, molto probabilmente era capitato lì per errore. Per un maledetto errore che sarebbe stato fatale.
Prese a tormentarsi il collo, accorgendosi di avere...apparentemente una collana a cui era attaccata una strana pietra.
Essa aveva una forma ovale e il colore era quello del sangue, un rosso tanto acceso da essere quasi indistinguibile. A una prima occhiata poteva essere scambiato benissimo per un rubino, ma agli occhi dei più attenti sarebbe parso ciò che era realmente, ovvero Granato, la "pietra dei guerrieri", chiamata anche "Occhio di Drago".
La collana pulsava, lanciando delle microvibrazioni costanti che facevano tremolante il corpo.
《Lucifero aveva parlato di pietre e di alleati...se non sbaglio sono proprio questi artefatti magici a permettere di trovare i propri compagni di squadra》
Quel battito emanato dal Granato era strano, Akaiah sentiva di saper seguire i suoi indizi come se fosse sempre stato allenato per farlo, proprio per questo si inoltrò nella foresta seguendo il segnale della pietra.
Si fece spazio a fatica tra i mille rampicanti, i cespugli spinati e l'intricato labirinto vegetale che lo circondava, più si avvicinava e più il battito si faceva accelerato finché l'angelo raggiunse una piccola radura, rischiarata dalla luna che illuminava tutti con la sua dolce luce.
Era una radura come tutte le altre se non fosse per un piccolo dettaglio: al centro di essa una piccola ragazza era ferma ad osservare stregata la luna.
Indossava ancora abiti mortali, indizio importante per far capire ad Akaiah a quale specie appartenesse, quella dei Poltergeist, povere anime perdute anche ancora non erano riuscite ad abbandonare la loro vita terrena, non potendo così passare oltre.
"Poverina" pensò il moro guardandola
《È talmente piccina che mi sembra così crudele mandarla a morire qui.》
I capelli castani erano sistemati in un caschetto ordinato che arrivava appena al collo della ragazza.
Gli occhioni verdi sembravano catturare il satellite, come se volesse portarlo con sé per tenerlo per sempre...o distruggerlo.
Le guance arrossate creavano un elegante contrasto con la pelle candida come la carta.
Indossava una vecchia maglietta gialla e una lunga gonna marrone oramai sgualcita dal tempo, era impossibile stabilire da quanto tempo fosse morta.
Fece un passo in avanti, spinto dalla curiosità
《Ehm...scusa se ti disturbo. Io sono Akaiah e proprio come te partecipo al programma See you Again. Per caso sapresti darmi qualche informazione in più?》
La piccolina si voltò nella mia direzione e la pietra smise di battere.
"Ciò significa che non è un mio alleato. Credo di aver commesso il primo errore dopo circa migliaia di anni di attività"
《Posso dirti ciò che vuoi...》la ragazzina si esibì in una lugubre risata da psicopatica, gli occhi brillarono quasi di una luce bluastra, creata dalla pietra al suo collo, turchese tirai a indovinare.
La situazione peggiorò del tutto quando fece comparire improvvisamente un arco scagliandomi una serie di frecce dalle punte verdi, probabilmente impregnate di veleno magico.
L'arma di color grigio e verdastro gettava bagliori sinistri nella notte
"Da quando anche i Poltergeist adesso hanno una forma dell'anima?"
Ebbi appena il tempo di evocare Zanpakuto, la mia forma dell'anima, formata da una lunga Katana senza alcun fodero, completamente nera se non fosse per qualche macchia di tessuto rossa sul manico.
In un attimo tagliai tutti i dardi che mi erano stati scagliati contro.
《Ferma! Non voglio combattere!》
《Ah davvero? E se io volessi invece?!》un'altra risata strillante squarciò il cielo notturno mentre il fantasma tornava alla carica.
POV QIYANA
《In tutti i posti in cui potevo finire Lucifero mi aveva seriamente mandato in una giungla? Seriamente? Una volta tornata all'Inferno gliene dirò quattro a quello lì, mandare uno dei suoi più fedeli sottoposti in questo postaccio...bah》
Quiyana non era mai stata brava a concentrarsi, si stufava facilmente di qualsiasi tipo di situazione e bhe..
Dopo appena cinque minuti di cammino si era già annoiata di quel progetto, in quel momento desiderava solamente tornare a causare distruzione sulla terra.
Lei a differenza di molti era stata accuratamente informata su tutte le regole, proprio per questo non si sorprese quando la sua pietra, la Malachite cominciò a pulsare, un alleato era sicuramente finito nei dintorni.
"Per una volta la fortuna gira dalla mia" si gongolò fiera facendosi strada nel buio della giungla guardando fiera la sua pietra.
Era sempre stata affascinata da quel minerale, sembrava così...corrotto, proprio come la sua anima con quel viola mischiato ad un verde marino, trasandato.
Sorrise fiera, era proprio felice di aver ricevuto quella pietra in particolare.
In poco tempo raggiunge la sua destinazione, una piccola radura dove due anime si stavano dando battaglia.
Una piccola ragazzina dai capelli a caschetto marroni ed un moro si stavano affrontando. O meglio era questo che il demone aveva percepito, difatti ad un certo punto il moro sconosciuto, depositata la sua arma prese ad avanzare verso il suo avversario con le mani alzate
《Ti ho già detto che non ho alcuna intenzione di combattere con te. Basta. Per favore!》
"Fa che il mio compagno sia la bimba psicopatica e non lo sfigatello bonaccione accanto" pregò mentalmente rivolgendosi alla pietra, ma le sue preghiere sfortunatamente non vennero esaurite.
《Non posso crederci...》
Imprecò mentalmente evocando la sua forma dell'anima, una copia di rivoltelle con cui cominciò a far fuoco, mirando alla piccola psicopatica che cominciò a schivarli e guardarsi intorno, nel tentativo di individuare il demone che fortunatamente si era nascosto accuratamente prima di aprire il fuoco sui due.
In poco tempo la ragazzina si trovò in difficoltà, dovendo schivare pallottole senza sapere da dove provenissero e fece la cosa più saggia. Si ritirò, scomparendo nella foresta, dando così la possibilità a Qiyana di uscire allo scoperto per avvicinarsi al suo alleato che era paralizzato per la confusione.
《 La situazione è ancora peggiore di quanto pensassi》
Sussurrò una volta scoperta l'identità del ragazzo.
POV AKAIAH
In tutti i modi Akaiah aveva provato a fare ragionare il suo avversario, non aveva la minima intenzione di lottare e pur di dimostrarlo aveva anche gettato via Zanpakuto e aveva preso ad avvicinarsi con le mani alzate in segno di resa.
La ragazzina però non si arrese e prese la mira, pronta a scagliare una freccia.
Tutto questo finché...non venne interrotta da un colpo di arma da fuoco che la fece saltare via allarmata.
Piovvero ancora colpi, tutti diretti verso di lei, che bombardata da un luogo sconosciuto scelse la via più semplice, ovvero quella della ritirata momentanea.
"A meno che non volesse ucciderci uno alla volta questo dovrebbe essere un vero alleato"
Akaiah poteva solamente sperare di non essere incappato in un altro tranello e si pentì subito di essere stato salvato una volta avvistata colei che gli aveva donato un'altra possibilità.
I lunghi capelli neri scendevano sinuosi lungo la schiena, mischiandosi al lungo abito corvino che indossava.
Gli occhi, di un verde acceso, un colore che rimandava all'acido brillavano di una luce malvagia.
Le mani nascondevano dei lunghi artigli e a completare quel tetro quadro.
Proprio sulla sua testa svettavano un paio di corna nere come tutto il resto della sua persona, scheletriche e appuntite.
La carnagione era color porcellana e le labbra rosse creavano un fortissimo contrasto con tutto il resto.
《Non ci voglio credere. Signore perdonami. Sono appena stato salvato da....un demone!》
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