Capitolo 32
Mentre Slade cercava di capire di chi fosse la voce mi liberai con una sfera di fuoco. Scappai dietro ad un albero senza farmi vedere.
" El! Ma porca vacca, quanto mi fai preoccupare! " esclamò sbucando da un cespuglio Caroline, facendomi fare un urletto.
" Sei tu che mi fai preoccupare, anche troppo per i miei gusti!" ribattei cercando di non urlare. Peccato che la voce era uscita fin troppo squillante dalla mia bocca.
Uscii dall'albero-nascondiglio e vidi un attimo la scena. Slade si era vagamente arrabbiato. Subito presi paura e tornai dietro alla salvezza naturale di nome albero.
" Okay... Che ne dici di... Scappare? " propose Car e io annuii. Ovviamente scappammo e andammo nel cuore della città, in cerca del botteghino della maga.
Chiedemmo ovunque, ma nessuno sapeva dell'esistenza di quel posto. Uno ci aveva persino prese per pazze. Ma non era così importante in quel momento.
" Uff! Possibile che nessuno sappia di un botteghino strano dove vive una maga magica?! " mi chiedevo ad alta voce ogni 5 minuti. Almeno una persona poteva sapere qualcosa, no? Errato. La città era sì piccolina, era impossibile perdersi dentro ad essa, quindi sicuramente doveva per forza esserci quel botteghino. Fare tanta strada per niente non credo che sia una cosa bellissima.
Dopo una lunga ricerca ci sedemmo su una panchina. Chiusi un attimo gli occhi per pensare, ma appena li riaprii vidi qualcosa. Una specie di botteghino azzurro apparso dal nulla. Ci doveva essere qualcosa di magico per forza. E se non era il botteghino della maga non poteva essere nient'altro, nemmeno una decorazione per Halloween.
" Car! Muoviti! È comparso un capannino dal nulla! " esclamai, facendo saltare in aria la povera ragazza amica mia.
" Eh, cosa? " mi stupiva sempre il fatto che non riuscisse a capire niente di quello che vedeva. Le indicai il botteghino e le comparve una lampadina in testa.
" Woah, finalmente! Come hai fatto a trovarlo subito? " mi chiese quel piccolo angelo di Caroline, spegnendo la lampadina. Sospirai e mi diressi verso il botteghino.
La porta era di un legno tinto di azzurro, si intravedevano delle sfumature scure. C'era una finestrella esattamente sopra alla porta. Provai a guardarci dentro, sembrava che qualcuno mi osservasse da lì.
" Che aspetti? Dai, entriamo! " esclamò Caroline mentre scrutavo ancora la finestra. Sbattei la nocca sulla porta, sentendo dell'eco. Doveva essere un posto abbastanza grande all'interno. Potevano esserci tanti trucchetti dentro, oppure delle sfere magiche, poteva esserci di tutto e di più lì dentro. Anche un'anaconda che poteva mangiarmi tutta intera senza farmi nemmeno urlare.
Sentii una specie di tuono e sobbalzai. Dietro alla porta c'era qualcosa di abbastanza spaventoso secondo me. Era meglio se entravo però, non potevo aver fatto duecento kilometri per niente, no?
Spinsi leggermente la porta ed essa si aprì con facilità. Il posto apparatamente sembrava poco curato. C'era della polvere dappertutto. Nessuno ci aveva messo piede da un secolo.
" Ehm... C'è qualcuno? " domandò Caroline, facendo espandere l'eco in tutta la stanza. Non c'era proprio nessuno.
" Chiudete gli occhi. Adesso. " disse una voce tenebrosa nel nulla. Subito Car si spaventò.
" Dovremmo farlo secondo te? " mi chiese lei, e io annuii. Ero convinta che dietro alla voce fredda e cupa c'era una persona buona.
Entrambe chiudemmo gli occhi. Subito mi venii un mal di testa tremendo. Mi impediva di aprire gli occhi. Era un'altra trappola? Non credo proprio.
Nella mia mente vidi un'immagine strana. Un fulmine che squarciava il cielo. Non capivo il suo significato. Subito dopo ebbi la possibilità di riaprire gli occhi. E non credevo ai miei occhi.
Eravamo sulle NUVOLE. Volavamo come degli uccellini nel cielo. Sembrava tutto così fantastico, ma poteva anche trasformarsi nel peggior incubo di sempre.
" Venite qui. " disse ancora la voce, questa volta meno cupa di prima.
" Okay, credo che sia il caso di andare... " feci un passo avanti cercando di non cadere di sotto, distruggendo così una nuvola. Bisognava fare attenzione quando si camminava, le nuvole erano talmente soffici da rompersi con una leggerissima pressione esercitata da un qualsiasi piede.
Riuscimmo a farci avanti ed arrivammo ad un tavolo. Anche quello era fatto di nuvole, ovvio. Sembrava tutto zucchero filato, e mi stava facendo venire una fame tremenda.
" Benissimo, e ora... Ditemi, perchè siete qui? " chiese la voce rimbombando. Il fatto era strano visto che eravamo sulle nuvole... Oppure... Era tutta un'illusione?
Mi feci avanti ed iniziai a parlare. " Ehm... Siamo qui per fare una lettura nella sfera magica... Vorremmo capire una cosa... " Okay, forse non era il modo migliore per rivolgersi ad una persona di potenza immensa.
" Ah. E quali sarebbero le vostre ragioni? Perchè avete bisogno del mio aiuto? " ridomandò la voce, che poi comparì sottoforma di una donna con addosso una lunga veste verde.
" Ne abbiamo bisogno! Diciamo che questo non è il mio periodo migliore, anzi, diciamo che è il peggiore. Non racconto tutto visto che non si capirebbe veramente niente. " dissi, anche se ero insicura. La donna si mise a pensare in modo strano, poi mi cominció a fissare.
" Ah, ho capito tutto. Una storia tragica la tua, vero? Non ti preoccupare, ho letto i tuoi pensieri, quindi so che ti é successo. " saltai letteralmente per aria, anche se mi sembrava logico. Un mago che non legge la mente non è un mago, giusto? " So come ti posso aiutar... " cercò di dire la maga, ma iniziò a piovere.
Con uno schioccare di dita tornammo nel capannino, sulle nuvole non potevamo fare un granchè.
" Per aiutarti potrei provare a leggere qualcosa con il mio lettore temporale... " propose la donna andando a prendere un orologio a cucù da uno scatolone. Non si sembrava un oggetto così prodigioso, ma dovevo fidarmi.
" Okay, adesso devi metterti questo tubo in testa, devo... Duplicare la tua memoria. Poi la lavorerò e scoprirò qualcosa di collegato a te. " presi il tubo e me lo appoggiai sulla mia fronte, senza applicare troppa pressione.
Sentivo la testa che mi scoppiava, ma era di sicuro un effetto collaterale dell'orologio a cucù.
" Fatto. Ora puoi toglierti il tubo dalla testa. " disse la maga e mi tolsi il tubo, anche se ero molto stordita. Caroline prese una specie di polverina azzurra ( okay, sembrava droga ) dalla sua borsa.
" Calma, non è droga, è una polvere per il mal di testa. " mi disse Car. Feci un respiro di sollievo e ingoiai la polverina nell'arco di un secondo. Mi sentii subito meglio.
" Perfetto, la tua memoria è stata lavorata, ora vedremo quali dettagli ne usciranno fuori. " la maga prese in mano l'orologio a cucù, che sputò un... foglio, che poi inserì dentro ad un pentolone. Tutto ciò sembrava un piano delle streghe, anche se non esistevano. O almeno credo.
Dal pentolone uscì una specie di fantasma uguale identico a me.
" Ehm... Che devo dire? Ah, giusto... Sono la memoria di Eleanor. Sono qui per dirvi delle cose che non conoscevate. Ad esempio, sapevate che colui che ha ucciso i suoi genitori è Slade? Strano, vero? " il mio cuore si fermò. E subito mi venne una visione.
* VISIONE *
Ero su una rupe. Molto grande. Non riuscivo a tenere i piedi per terra. Rischiavo di cadere nel vuoto. Davanti a me comparve un ombra, quella di Slade.
" È stato un incidente, giuro. Ahaha, ho detto una bugia, come al solito. È vero, ho ucciso i tuoi genitori. Ma il motivo lo dovrai cercare da te. Non sono il normale cattivo che rivela il suo piano malefico davanti a tutti. Arrivederci! " disse l'ombra di scomparire. Poi caddi nel vuoto.
* Fine della visione *
La rabbia mi entrò nelle vene e mi venne da ringhiare, anche se non ero in forma di lupo. A quel punto un fulmine cadde vicino al botteghino, e il tuono non tardò ad arrivare. Logico.
" Mmh, credo di aver sbagliato qualcosa... Era una cosa del genere che volevate sapere? " chiese il fantasmino e io annuii, anche se avevo gli occhi puntati per terra.
" Quella era una cosa brutta, ma adesso ho una notizia positiva, almeno credo! Lo sai che puoi sviluppare un nuovo potere? " disse la mia memoria.
" E quale sarebbe? " richiesi io, se era qualcosa di utile potevo utilizzarlo in qualche modo. Magari potevo cancellare tutti i miei problemi. Sarebbe stato il mio segreto per non essere proeccupata per le varie verifiche a scuola.
" È proprio nel tuo zaino, dagli un'occhiata. " mi spiegò il fantasmino, allora presi la borsa e iniziare a frugare. Ma non c'era niente, a parte una pietra...
" C'è una pietra dentro, vero? " okay, lo sapevo che era la mia memoria, ma riusciva anche a vedere attraverso gli oggetti? Io non lo so.
Annuii e la maga mi disse di tirare fuori la pietra, e così io feci. Quando la tirai fuori non capivo, ma poi un fascio di luce strano mi colpì gli occhi.
" Riesci a vedere oppure no? " chiese Caroline tirandomi il braccio. Aprii gli occhi e svenni quando vidi un disegno familiare su quella pietra. Era... Lo stesso simbolo del... Couerock.
" Credo che tu sappia già cos'è, giusto? " annuii mentre rimanevo a bocca aperta ad osservare la pietra. Emanava un'energia potentissima, riuscivo a sentirlo con la mia anima. La appoggiai sul tavolo, ma essa inizió a levitare. Sembrava che stesse uscendo qualcosa dalla pietra. Infatti era così.
Una fatina comparve. Mi stavo confondendo con le varie anime che erano uscite, prima la mia memoria e poi una fatina... Strano direi.
" Eleanor. Sì, sei tu quella che stavo cercando. Ogni 100 anni la mia magia si riattiva e posso darla a chi ne ha bisogno. Ma soltanto a due persone che si amano come nessun altro, a due persone collegate con qualcosa di invisibile persino ai miei occhi... " disse piano piano la fatina. Subito dopo un fulmine cadde violentemente. La pioggia sembrava essersi trasformata in pioggia acida, almeno, sembrava così.
" Uh, pioggia acida. " osservò la maga, e io ebbi una conferma alla mia domanda. Ma la fatina sembrava davvero triste, e non capivo nemmeno il perché. Provai a rivolgerle la parola.
" Ehi, cos'è successo? " le chiesi, ed una lacrima minuscola cadde per terra.
" La pioggia acida... È un segno negativo. Forse non sai che i vampiri a contatto con la pioggia acida muoiono definitivamente... E adesso guarda... " la fatina creò uno specchio e me lo passò. Lo guardai e vidi Nate che cercava di proteggersi dalla pioggia.
" Porca puttana! Devo andare subito lì! Ma... Non possiedo neanche un ombrello! " esclamai, anche se potevo correre tranquillamente anche senza un ombrello.
" Prendi. " la fatina rilasció una luce rosa. Aveva messo in una collana il Coeurock, in modo da farmelo portare per il viaggio. Ma a che mi sarebbe servito se ero da sola?
" Avvicina la pietra al tuo cuore, e osserva la sua reazione. "
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top