Capitolo 30




La seconda leggenda era finita, ero già un poco stanca. Entrambe le storie erano molto lunghe, ed era mio solito assopirmi nel bel mezzo dello spettacolo. Meglio di così non si poteva.

Sembrava che tutte le persone presenti fossero stanche, occhiaie sotto agli occhi, certi non si reggevano nemmeno in piedi... Immaginarsi una festa dopo di questo era veramente una follia! Potevano organizzare una festa per sonnanbuli, sempre se ce ne erano.

" Mio dio, ma sono tutti così stanchi? " chiesi io a Mason, mentre lui guardava le stelle in cielo.

" Di solito il nostro branco va a dormire presto, la mattina dobbiamo svegliarci alle 6 per fare la guardia. Però se c'è una festa o qualcosa del genere abbiamo un modo per far stare svegli tutti. " mi spiegó lui. Allora notai un bancone dove si serviva una zuppa calda. Faceva anche freddino, quindi bere qualcosa di caldo sarebbe servito a tutti.

La fila era incredibilmente lunga, ma alla fine riuscii a bere un po' di zuppa calda. Non era niente male, mi aveva fatto sentire meno stanca. Dovevo segnarmi la ricetta, poteva servirmi in caso di necessità.

" Perfetto, ora mi sento in grado di continuare a raccontare! " esclamò la vecchietta dopo aver bevuto la sua piccola quantità di zuppa. Sembrava diventata una nonnina sprint dopo aver bevuto il liquido energizzante.

" Questa voltà narrerò di qualcosa di più recente. Si dice che questi fatti siano avvenuti una ventina di anni fa, ma a dir la verità nessuno ci crede. " raccomandò lei per iniziare per bene. Molto rassicurante, sul serio.

" Si racconta che venti anni fa esistesse una creautura gigantesca. Era una metà tra un gorilla e un aquila. Una creatura orripilante. Il suo corpo era posseduto da un demone, che lo costringeva a distruggere città dopo città. Un giorno qualcuno volle proteggere la città dove era diretto il mostro, pur essendo potentissimo e gigantesco. Questo qualcuno era un licantropo di un branco vicino. Aveva sentito parlare del casino che era stato causato dal mostro, e non voleva vedere altre città distrutte. Infatti il mostro aveva distrutto anche la città natale del lupo, pronto a tutto pur di vendicarla. Aveva un senso della giustizia molto forte, odiava lasciare le cose a metà. Doveva concludere qualsiasi cosa aveva iniziato. " già la descrizione del lupo mi metteva paura, chissà com'era il mostro! Sicuramente era un tipo facilmente irritabile, non so altro.

" Ma quando il licantropo arrivó in città per affrontare il bestione dovette ritirarsi. Al posto del mostro erano arrivati dei leoni giganteschi, uno per ogni viale. Sarebbe stato impossibile sconfiggerli, quindi il lupo aveva fatto la scelta giusta. Quindi aveva pensato: ho provato a fare del mio meglio, ma meglio di così non posso riuscire a fare. " mi zittii sentendo l'ultima frase uscita dalla bocca della vecchietta. Ognuno deve fare del suo meglio, non si puó pretendere altro dopo di questo.

" Okay, credo che la zuppa abbia esaurito il suo effetto... " disse con voce stanca Mason, mentre si dirigeva verso la sua capanna. " Buonanotte a tutti. " Tutti quanti si augurarono la buonanotte a vicenda e andarono nelle proprie capanne a dormire.

D'improvviso mi sentii stanchissima anche io, quindi decisi di andare a dormire pur io. Ritornai nel camper, lì dentro avevano installato la mia camera da letto. Mi lavai un'ultima volta e mi struccai, poi mi buttai nel letto e mi addormentai lentamente, pensando sempre di più a lui... Cacchio ma non riuscivo a togliermelo dalla testa. Non riuscivo perchè non potevo o perchè non volevo? Opto per la seconda possibilità.

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Venni svegliata da un colpo di cannone fortissimo. Mi alzai e vidi che stava iniziando una guerra fuori dal camper.

" Voi non vi avvicinerete a questo camper! " esclamò da fuori Mason, trasformato in lupo.

" Ahahahah Mason, non credere di fare l'eroe in questo modo. Sei solo un lupacchiotto. " disse da fuori una voce che mi fece gelare il sangue. Slade. Ancora lui. Con tutto il clan di vampiri al suo servizio. Subito mi preparai ad uscire da qualche parte. Dovevo lasciare il branco, potevo rimanerci secca lì dentro. Ma soprattutto potevo far rimanere secchi tutti gli altri licantropi. Non ne valeva la pena.

Escogitai un piano per uscire dal camper senza farmi vedere da nessuno. Avevo finito di scavare un tunnel, usando quello potevo uscire. Poi mi ricordai che se c'era il clan di Slade c'era... Nate. La mia testa cercò di ignorare quel dettaglio, ma non ci riuscì in nessun modo. Dovevo farmi notare solo da lui, non dagli altri vampiri.

Mi trasformai. Mi buttai dentro la buca e cominciai a percorrere il mio percorso sotterraneo. Ogni tanto facevo sbucare la testa da un buco per vedere se c'era qualcuno. Poi la ritiravo e andavo avanti per la mia strada.

Andai per il percorso fino ad arrivare alla fine del branco. A quel punto uscii dalla buca e mi tolsi la terra da dosso. Non ero stata notata da nessuno. Anche se in parte il mio piano l'avevo fallito.

Tornai umana e cercai il percorso per arrivare alla città della maga, mi serviva assolutamente.

Nella strada c'erano tantissimi buchi, bisognava stare bene attenti a dove si metteva i piedi. Le buche erano abbastanza profonde, se ci cadevi dentro ti facevi un grandissimo male. Non ne valeva assolutamente la pena.

Stavo saltando una buca quando qualcosa mi spinse, facendomi cadere dentro al buco gigantesco. Riuscii a tenere l'equilibrio e ad atterrare per bene. Anche un'ombra era caduta, e mi faceva piuttosto paura. Volli non ignorarla, giusto per sembrare un pochino coraggiosa. Tanto non lo ero comunque, non c'era tantissima differenza.

Sentivo di essere caduta su qualcosa di pesante, quindi guardai verso il basso, vedendo una lucina brillare sotto terra. Non mi sembrava di averla vista prima. Ma non era quello il motivo per preoccuparsi. La buca era un po' troppo grande per i miei gusti. Non potevo far niente per tornare in superficie e per scappare ancora una volta.

" Aia! Pensavo di essere caduto sul morbido! " esclamò una voce, che doveva essere di quello che mi aveva spinto. Prima non riuscii a capire a chi apparteneva la luce, ero caduta sull orecchio destro, poteva essersi danneggiato o non so cosa. Capii soltanto dopo aver accidentalmente posato la mano per terra. La pressione che avevo esercitato sulla terra mi aveva fatto scavare una piccola buca, dove c'era una pietra. Mi sembrava in qualche modo ricollegata a qualcosa che già conoscevo.

Il mio piano aveva funzionato. Avevo attirato... Lui.

" No, adesso mi spieghi perchè ti stai cacciando in questo guaio. " mi ordinò serio Nate, si stava già arrabbiando. Che velocità, mamma mia.

" Sto semplicemente andando avanti per la mia strada, se poi il pericolo è la mia strada lo devo affrontare per forza. " risposi io cercando di uscire dalla buca, anche se non sapevo cosa fare.

" Di certo da qui non ci esci continuando così. " bofonchió il biondo mentre tentavo ancora una volta di salire sulla terra, cosa impossibile.

" Bla bla bla, e tu come hai intenzione di fare? " gli domandai, visto che sapeva come fare perchè non lo diceva?

" Di sicuro ci riesco. Vuoi vedere? " mi rispose Nate in segno di sfida. Annuii e lui mi prese per un braccio. Inizialmente non capivo, ma poi... Si mise a correre sulla parete della buca, impossibile ma verissimo. Uscimmo dalla buca e mi sentii il braccio paralizzato. Avevamo fatto un viaggio praticamente alla velocità della luce.

" Che avevi detto, signorina? " disse poi Nate guardandomi negli occhi intensamente. Ebbi subito l'istinto di distaccare lo sguardo, guardando da un'altra parte.

" Proprio niente. Ora dovrei andare... " dissi io cominciando a camminare diritto. Pensavo che lui si fosse fermato dalla buca, ma mi ero sbagliata.

" Allora, tu non hai capito niente. Non puoi andare in giro da sola, è troppo pericoloso, soprattutto con quello che ti sta succedendo, per questo ti accompagnerò, non ti voglio lasciare da sola come un cane. " esclamó Nate fermandomi. A giudicare da come mi parlava sembrava mia madre.

" Sì, come no, basta che non fai la mammina santerellina. " sospirai, e allora tornammo sulla nostra strada.

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Camminammo fino a tarda sera e ci fermammo in un punto che sembrava al sicuro. Accesi un fuoco e subito dopo decisi di trovare qualcosa da mangiare. Per Nate non doveva essere un problema visto che era un vampiro, non aveva per niente bisogno di mangiare.

" Aspettami, vado a cercare qualcosa da mangiare nei paraggi. Tu rimani qui e non fare NIENTE, okay? " dissi io in modo abbastanza severo e il biondo annuì. Mi diressi verso il centro dalla foresta cercando qualcosa. Notai subito delle bacche in un cespuglietto. Non erano per niente velenose, il mio istinto di lupo mi faceva capire praticamente tutto del mondo naturale.

Dopo aver fatto una buona raccolta di bacche provai a vedere se c'erano dei funghi commestibili. Ne trovai qualcuno, ma poteva bastare comunque. Stavo pensando di cercare degli animali, ma mi ricordai che il branco di Mason mi aveva dato qualche scorta di carne apposita per il viaggio. Quindi tornai indietro per iniziare a preparare tutto.

Quando aprii la borsa notai che c'era una cosa che non avevo mai raccolto. Un'altra pietra. Era uguale a quella che si trovava nella buca. Il colore non li distinguevo perchè era ormai tarda notte, ma vedevo un disegno di colore bianco, solo leggero però. Decisi che avrei scoperto qualcosa sulla pietra la mattina dopo, quando c'era un po' di luce.

Misi via la pietra e appoggiai la bistecca sul fuoco per farla arrostire. Nate guardava semplicemente i miei gesti, tanto non mangiava niente.

" Okay, lo so che non hai bisogno di mangiare, però vorresti provare un po' di carne? " chiesi io al biondino, che in un primo momento non aveva la risposta sulla punta della lingua. Poi annuì, e gli lasciai un pezzetto di carne da mangiare.

Dopo la cena stesi sul prato, distesa a guardare le stelle. Il cielo scuro mi piaceva un sacco, l'oscurità ha sempre qualcosa di luminoso dentro di sè. Così come il cielo che ha tante stelle, anche una persona che normalmente è cattiva ha delle buone qualità che la rendono comunque buona. Era tutto così bello... Però tutte le cose belle di solito hanno una fine. Niente di che.

Sentii i grilli che cantavano, dando una musica anche alla notte cupa e tenebrosa, anche se rendeva il tutto preoccupante.

Sentii un'altra persona che si distendeva sul prato. Anche Nate non aveva niente da fare. Anche lui si mise ad ammirare le stelle.

" Non avevamo mai osservato così bene le stelle, sono così belle... " disse lui dolcemente, guardando una costellazione in cielo. La osservai anche io, sembrava un lupo.

" Mi ricorda vagamente qualcosa, le stelle sono qualcosa di meraviglioso. " risposi, guardando ancora le varie costellazioni. Una era a forma di un coniglietto, una a forma di... Una spada? Mah, non pensiamoci.

" Hai ragione, le stelle sono davvero bellissime, però... "

" Però? " domandai io confusa.

" Non saranno mai come te, se le stelle sono bellissime tu sei qualcosa di stupendo. " continuò il biondo avvicinandosi un po' di più a me. Mi stavo mettendo a tremare, come al solito.

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