Capitolo 13

Passarono due giorni, e arrivò la sera della festa. Stavo in casa a riposarmo un po' quando vidi che erano le 19. Car aveva detto che mi veniva a prendere alle 20 assieme a Hope e ad un'altra ragazza.

Mi fiondai in bagno a farmi una velocissima doccia, ma sotto l'acqua rimasi un po' più del previsto, come mi succedeva sempre. Uscii dalla doccia pur controvoglia e mi asciugai.

Mi misi il vestito perfetto e preparai la mia borsetta con il mio cellulare.

Mi guardai allo specchio e una vocina dentro di me mi disse: "Sei perfetta, ma manca ancora qualcosa... " Solo allora mi ricordai che mi dovevo truccare almeno un pochino. Anche se odiavo truccarmi dovevo farlo un po', giusto per essere considerata normale. Ma io non ero normale vero?!

Ok, mi stavo inc... Cioè, arrabbiando da sola. Ci avevo già fatto l'abitudine, ma mi sembrava lo stesso molto strano. Arrabbiarsi era all'ordine del giorno per me. Invece gli altri erano tutti Felici e Contenti. Io ero Arrabbiata e Scontenta.

Il campanello trillò e mi alzai pigramente dalla mia comodissima poltrona per andare ad aprire. Sarei voluta rimanere a casa, ma non potevo, e questa cosa mi dava un particolare fastidio.

" Elllllll! " venni assalita dalla ragazza con gli occhi verde smeraldo.

" Emh, se me lo permetti vorrei vivere ancora un po'... " dissi con la voce strozzata dall'abbraccio. Intanto la ragazza che non conoscevo amica di Hope e Car ridacchiava. Aveva una bella risata, a differenza mia. Ero così pessimista?

Era alta, capelli biondi e ricci con degli occhi color cielo. Ok, la invidiavo già. Era bellissima, una ragazza come lei mi pareva di averla già vista... Forse un po' di tempo prima...

" Comunque... El, lei è Anne, Anne lei è Eleanor, ma chiamala El o si arrabbia. " su questo Hope non aveva per niente torto.

" Bene... Adesso possiamo andare? Ho una voglia matta di ballare! " Car fece qualche piroetta di gioia.

" Vabbene, andiamo! " esultò felice Anne. Non riuscivo proprio a capire perchè tutte erano così felici di andare ad una festa mentre io volevo rimanere a casa. Ma se non lo capivo io non lo poteva capire nessuno.

Entrammo nella grandissima e bellissima Audi del padre di Car e durante il breve viaggio parlammo un po' della festa. Io non dicevo molte cose, ma ascoltavo con molta attenzione. A volte facevo anche qualche battuta con i cartelli stradali, ma non erano molto decenti.

10 minuti più tardi...

La macchina si fermò davanti ad una casa GIGANTESCA. Si sentiva la musica ad alto volume e tantissime urla di persone. Già questo non mi piaceva. Stare in mezzo a tante persone mi faceva stare abbastanza male, e non capivo neanche perchè. Lo so che ero una ragazza molto riservata, ma non trovavo comunque una spiegazione.

Car finì di discutere con suo padre e scese dalla macchina. Si vedeva che era entusiasta anche a 20 metri di distanza.

" Che bellooooooooo! " la voce di Hope mi fece male alle orecchie. Ma non credo che aveva fatto male solo a me, anche le altre ragazze si tenevano le mani sulle loro orecchie. Almeno non ero l'unica ad avere queste reazioni.

Bussammo alla porta della casa gigantesca. Ci venne ad aprire Alex in persona, quella troietta. Dal suo sorrisetto di vedeva che aveva qualcosa in mente. Le altre non avevano notato proprio niente.

" Sono contenta che siate venute. " disse con quella sua vocina acida e squillante. Dopo che l'ebbi sentita non riusciva più ad uscire dalla mia testa. Era una roba tremenda. La mandai a fanculo senza farmi sentire.

Entrammo e un odoraccio di fumo simile alla festa precedente ( Capitolo 5), le ragazze andarono subito in giro per la casa mentre io cercavo un modo per scappare da una porta secondaria. Peccato che in quella casa ci si perdeva facilmente sennò sarei uscita da lì ancora prima di essere entrata.

Alla fine cercai di rilassarmi andando a bere qualcosa. Tanto in quella casa c'era più Vodka di quanta ne vendeva un supermercato. Non bevvi tanto solo per rimanere sana di mente e per non sembrare una troia. Ma in quel modo mi sarei mimetizzata con le altre ragazze/zoccole.

Si vedevano tantissimi ragazzi che ballavano con delle ragazze, alcuni invece limonavano, altri chiacchieravano semplicemente o fumavano o una sigaretta o una canna, altri ancora bevevano litri e litri di Vodka. Ecco perchè odio le feste.

Salii al piano di sopra e vidi centinaia di porte chiuse. Da ognuna di queste provenivano tantissimi rumori. Stavo sperando che non fosse per QUEL motivo, ma invece era per QUEL motivo. Stavo iniziando a pregare di non essere trovata da nessuno come l'altra volta.

Cercai invano le ragazze, ma sembrava che si fossero volatilizzate. Forse perchè questa era una casa di 5 piani, e ognuno di questi piani era un vero e proprio labirinto. Ah, quanto sono perspicace.

Provai a salire anche al terzo piano cercando le scale per 10 minuti. Trovandole ho compiuto una delle imprese più difficili della Terra.

Mentre stavo cercando per tutto l'intero piano qualcosa da fare sbattei contro a qualcuno. Subito urlai a quella persona di stare attenta, ma la mia bocca si aprii quando notai che avevi sbattuto contro Nate. La richiusi appena mi accorsi che mi stava guardando. Avevo le farfalle nello stomaco cazzo.

" Oops... Scusa " dissi io tutta tremolante.

" Non fa niente... " Le guance di Nate si dipensero di rosso.

" El! Nate! Venite qui! " ci urlò Car sbucando fuori da una porta che non avevo visto. Intanto pregavo per non fare qualcosa di sconcio, come era solito fare nelle feste degli adolescenti.

Entrammo dentro ad un ENORME salotto, molto più grande di quello vicino all'entrata. La maggior parte dei ragazzi era lì dentro, e c'erano anche Mike, Harvey e Zacharie. Anche se quest'ultimo non lo vedevo da molto tempo l'avevo riconsciuto tra centinaia di ragazzi simili che stavano in quella stanza.

La troiet... Volevo dire Alex irruppe nella sala attirando l'attenzione di tutti i presenti su di se usando i suoi tacchi. Saranno stati alti 15 cm, ma vederli a distanza non conferma niente. Presi posto anch'io andando vicino alle altre, che stavano già parlando con Harvey, Zacharie e un'altro ragazzo con gli occhi color azzurro cielo come quelli di Anne e i capelli castani. Ammetto che era molto carino.

" Eccoti El! Pensavo che eri scappata dalla festa " ridacchiò Hope mentre io la guardavo male.

" Attenzione! " urlò la troietta sbattendo di nuovo i tacchi per terra. Tutti girammo la testa per ascoltare quello che aveva da dire. Io non volevo minimamente ascoltarla ma venni costretta da Anne. Mi aveva detto che non ascoltare Alex portava a brutte conseguenze, e non volevo scoprire quali erano.

" Dobbiamo fare qualcosa! Volete obbligo o verità oppure una gara di ballo? " ovviamente sceglieranno obbligo o verità, pensai. E io sarò così sfortunata da fare un obbligo bruttissimo.

" OBBLIGO O VERITÀ! " urlarono tutte le persone della sala esclusa me. Bene, sarebbe iniziato il "divertimento". Fantastico.

SPAZIO AUTRICE

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El†

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