Capitolo 22
Ron
Dopo la lezione Hermione sparì, lasciandomi solo. Sapevo che mi doveva parlare.
Ma quando?
Ma di cosa?
Speravo vivamente che riguardasse noi due, che mi aveva perdonato del tutto e che sarebbe tornata da me a braccia aperte.
Ma sapevo che forse tutto questo era nei miei sogni.
-Ehi Harry- dissi al mio migliore amico -Hermione voleva parlarmi di una cosa, era piuttosto seria in viso, tu sai di cosa si tratta?-
Lui abbassò lo sguardo, abbastanza nervoso. Si tormentava le mani e non osava incontrare i miei occhi.
-No Ron, cosa te lo fa pensare?- disse il mio amico, ma sapevo che non era vero. Lo conoscevo da troppo ormai per capire quando mi mentiva e quando mi diceva la verità.
-Harry, ci conosciamo da quando avevamo 11 anni e tu non sapevi neanche prendere il treno per venire qui. Ti conosco troppo bene, e so che mi stai mentendo-
Lui sorrise, ripensando forse a quel giorno quando ci incontrammo per la prima volta.
-Hai ragione Ron, ormai ci conosciamo da tempo e sai tutto di me. Sai anche che so cosa ti deve dire Hermione, ma sai anche che non te lo dirò, perché deve essere lei a dirtelo-
Io lo abbracciai, era comunque il mio migliore amico.
-Ci vediamo dopo Harry, e poi mi racconti la faccenda di mia sorella e Luna intesi?- feci la faccia seria in modo tale che si spaventasse, ma probabilmente avevo una recitazione talmente pessima che si mise a ridere.
Andai a cercare Hermione e la trovai in camera sua intenta a leggere.
-Bello il libro?- chiesi notando la copertina.
Era strana, non avevo mai sentito parlare di quel libro, forse un libro babbano.
Ora che ci penso nostro padre teneva un libro simile nella sua libreria, questo spiega molte cose.
Lei sorrise osservando la copertina -Sì, molto bello come libro. Si chiama Cenerentola. Quando ero piccola mia madre mi leggeva sempre questa storia prima di addormentarmi. Parla di una ragazza orfana di madre. Poco dopo anche il padre muore dopo aver sposato una specie di vipera con due figlie. La matrigna la tiene prigioniera fino al ballo di un principe in cerca di una sposa. Il principe si innamora della ragazza, scappata dalla casa con l'aiuto di una fata, e dopo una ricerca per tutto il regno, finalmente il principe e la nuova principessa vissero tutti felici e contenti-
Amavo guardarla parlare, parlava molto veloce ma negli anni ci avevo fatto l'abitudine.
Quando finì di parlare risi ripensando alla interminabile parlantina di cui era dotata.
-Perché ridi? Ho detto qualcosa di sbagliato?- disse coprendosi la bocca, leggermente laccata di lucidalabbra.
-No no, è solo che amo sentirti parlare e sei così bella quando lo fai- dissi sorridendo.
Ero leggermente patetico, ma sapeva che lo pensavo.
Lei abbassò la testa, leggermente imbarazzata. Le guance erano rosse e le labbra erano chiuse in un piccolo sorriso.
-Senti Ron, ti devo assolutamente parlare- io annuii -ma mi devi promettere che la cosa che ti sto per dire non dovrà assolutamente rovinare la nostra amicizia, e spero che potrai accettarlo-
Io sorrisi -Che sarà mai! Non è niente di grave, spero-
-Beh... io... io... mi sono ehm, mi sono fidanzata con... ehm, con... Malfoy- disse tutto d'un fiato per togliersi quel peso imminente sulla coscienza.
Mi sarei aspettato di tutto. Tutto. Tranne quello.
Io rimasi senza parole -Come? Quando? Perché? Come?!-
-Beh, mi è iniziato a piacere nel periodo in cui tu... ehm, ci siamo capiti- io annuii abbassando la testa a quel terribile ricordo -perché lui mi stava sempre vicino e mi consolava. Poi un giorno me lo ha chiesto, e non sapevo cosa rispondere. Dopo pochi giorni gli ho detto di sì, e ora... e ora stiamo insieme-
Lei sorrise, ma io non ero per niente contento.
Lei si era fidanzata col nemico.
Lei si era fidanzata con Malfoy.
Lei si era fidanzata con uno che non ero io.
-Ron, io voglio che questo non rovini la nostra amicizia, per favore. Sarebbe la cosa più brutta che mi potrebbe capitare-
Quasi piangeva a quelle parole.
Io sorrisi leggermente -Sta attenta- dissi solo, lasciando quella stanza.
Avevo saputo troppo, e quel troppo non mi piaceva per niente.
Mi diressi verso il dormitorio dei Serpeverde, quando incontrai... Pansy.
-Senti, potresti portarmi da Malfoy?- le chiesi sembrando il più gentile possibile.
Lei non rispose e mi lasciò sotto la sua porta. Bussai e sentii un "Chi è?" provenire dall'interno.
-Scusa Malfoy, sono Ronald, potresti farmi entrare? Ho una cosa urgente da dirti-
Lui esitò un attimo prima di farmi entrare. La sua camera era uguale alla nostra, si differenziava solo per i colori, ovviamente.
-Cosa vuoi, Weasley?-
E ora che gli dico?
-Hermione mi ha detto tutto, di voi- iniziai -e voglio dirti solo di trattarla bene. Di non farla soffrire come ho fatto io, per favore. Ci tengo ancora molto a lei e voglio che abbia il meglio, e se in questo caso il meglio sei tu, dovrò accontentarmi. Ma dovrai davvero essere il meglio-
Lui era leggermente imbarazzato e molto sorpreso -Farò il possibile per renderla felice- ma abbassò la testa, come se nascondesse qualcosa, e se era davvero così, dovevo saperlo a tutti i costi.
-Ci vediamo Malfoy-
- - -
Ciaoooo, scusate il ritardo e scusate se fa schifo, ma nonostante sia estate sono particolarmente impegnata.
Secondo voi Ron ga fatto bene a reagire così?
Si deve fidare dell'affascinante e perfido Malfoy, o si deve preoccupare per la piccola Hermione?
~Giada Malfoy
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