Siamo entrambi dei bugiardi

Apro gli occhi, mettendomi a sedere sul letto.

Instintivamente allungo una mano verso l'altra parte del letto, ritirandola quasi subito, dopo aver ricordato che è impossibile ci sia Marco.

Non riesco ancora a farmene una ragione.

Come è potuto succedere? Dove diavolo ero io quando lui... quando lui è morto?

Avresti dovuto proteggerlo.

Glielo avevi promesso.

Sei un bugiardo, non hai mantenuto la promessa.

I sensi di colpa continuano a tormentarmi da quasi un anno...

Sposto lo sguardo sul calendario dopo essermi stropicciato gli occhi e vedo che la data di oggi è cerchiata di rosso.

Anzi, non da quasi un anno, ma direi da un anno preciso.

Non credevo che sarebbe arrivato il giorno dell'anniversario della sua morte.

E avrei voluto che non arrivasse mai.

Mi alzo dal letto e vado a farmi una doccia, cercando di scacciare quei pensieri, dopo di che mi vesto e esco di casa.

Il cielo è grigio, come se anche lui fosse triste e stesse per piangere.

In realtà oggi tutto mi sembra malinconico, non riesco a scorgere nemmeno un briciolo di positività.

Mi fermo in un negozio per comprare dei fiori e poco dopo ne esco con un mazzo di Iris e di Rose.

Faccio un respiro profondo e mi incammino verso la sua tomba.

Anche se il suo corpo è stato bruciato, ho voluto lo stesso costruirgli una piccola tomba.

È una roccia su cui è inciso il suo nome, la data di nascita e di morte ed è posizionata sotto un albero, in un posto abbastanza isolato dalla città.

Dopo un po' di tempo finalmente arrivo al luogo.

Mi siedo davanti alla tomba e ci posiziono i fiori.

Rimango seduto lì per qualche minuto, poi incomincio a parlare, come se Marco potesse sentirmi:

"Ehm... ciao, come va? È passato molto tempo, vero?" Ovviamente non c'è nessuna risposta, nonostante questo continuo a parlare alla pietra.

"Scusa se vengo solo ora a trovarti. Mi manchi molto sai? Scusa se non sono stato in grado di proteggerti... e dire che te l'avevo promesso... mi dispiace" faccio una pausa per cercare di controllare le emozioni che rischiano di prendere il sopravvento.

"Sono entrato nel corpo di ricerca invece che in quello di gendarmeria... insieme a me ci sono molti con cui abbiamo fatto il corso di addestramento insime"

"Sono successe molte cose e ho visto morire molti altri compagni. Ho sofferto molto e continuo a soffrire tutt'ora. Se solo tu fossi ancora qui con me forse le cose andrebbero meglio. Mi manchi così tanto..." una lacrima. Poi un'altra. E un'altra ancora.

"Prima o poi ci rivedremo, quindi aspettami, ok?" Accenno un sorriso.

Butto la testa all'indietro e chiudo gli occhi, continuando a piangere in silenzio e stringendo i denti.

I miei pensieri vanno tutti a Marco e inizio a rimembrare il passato, di tutte le volte che lui mi ha aiutato, confortato.

Lo amavo così tanto.

Lo amo così tanto.

Marco... anche tu non hai mantenuto la tua promessa...

mi avevi detto che saresti rimasto per sempre al mio fianco...

Non siamo stati capaci di mantenere le nostre promesse.

Siamo entrambi dei bugiardi.

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