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Aveva passato la notte a guardare vecchi film horror. Tutta roba anni ottanta che aveva visto tante di quelle volte che, avrebbe tranquillamente potuto riscrivere i loro copioni a memoria.
Alle tre, i suoi occhi si erano chiusi a metà del secondo episodio della serie "hellraiser" e a quel punto aveva spento la televisione e si era immerso nel buio dei suoi sogni.
Non aveva puntato nessuna sveglia per quel mattino. Aveva terminato il romanzo e doveva attendere la risposta.
Nel frattempo avrebbe iniziato a mettere su fogli di Word le prime parole di un nuovo romanzo.
Ma quale? Si chiese se avrebbe dovuto lavorare a una delle tante idee che gli balenavano per la testa o se fosse inutile perdere tempo con qualcosa che la casa editrice avrebbe bocciato per chiedergli in cambio un nuovo romanzo sui vampiri.
Quando accese il computer, il dilemma era vivo più che mai.
Aprì il browser e andò sulla pagina di Facebook.
Jane: sono in Italia, finalmente!!
Smile con un bacio a forma di cuore.
-non avevamo già abbastanza problemi in questo paese?
Stesso smile.
Venti minuti e appena tre parole del nuovo romanzo dopo, arrivò il nuovo trillo.
Jane: fai poco lo spiritoso, domani sono a casa tua!!
Smile col sorriso di risposta.
Controllò venti volte le mail. Nessuna risposta.
Al supermercato, una signora con i capelli color melanzana in fila dietro di lui, cercò in tutte le maniere di attaccare bottone. Fu costretto a fingere di dover fare una chinata urgente per evitare i suoi discorsi sul mondo che andava a rotoli a causa della morale persa dalle ragazzine di oggi. Una patetica sceneggiata con lui che bisgigliava a bassa voce, cose che non avrebbe compreso nessuno e che non stava ascoltando nessun essere umano.
Discoteca, vestiti firmati e droghe, questo importa a questa generazione di sgualdrine.
Lo aveva ripetuto come un mantra, almeno dieci volte nel discorso. Mentre lui era stato sempre in silenzio ad annuire.
Quando in realtà avrebbe voluto dirle: ma lei si è mai fermata veramente per un solo, misero istante ad ascoltare uno di loro?
Ma una risposta del genere, avrebbe solo concesso a quella bigotta, di aprire un dialogo che avrebbe potuto tendere sino all'infinito. Era stato meglio fare l'attore per qualche minuto.
Quel giorno, Marzia non era alle casse.
A casa non fece altro che visionare la posta inviata ogni due minuti, ricaricando la pagina tutte le volte sperando che fosse quello il problema, cancellare le prime tre parole del nuovo manoscritto e scriverne altre.
Jane: oggi ti cagherò poco. Cena con i miei. Sai com'è, manco da una vita.
Risposta: tranquilla, me ne farò una ragione...
Jane: sai essere stronzo anche quando sono così vicina, complimenti per il coraggio!!!
Risposta: brrrrr.
Con annessa faccina spaventata.
Fino alla sera non parlarono più.
Anche se sulla home gli passarono decine di foto di Jane e del suo ritorno a casa.
Si era tinta i capelli turchese per l'occasione.
Era bellissima anche così. Forse di più. Veniva fuori il suo estro. Anche visivamente.
Per un attimo fu geloso della gente che compariva nelle foto di fianco a lei. Ancora poche ore e l'avrebbe finalmente incontrata.
Alla sera andò a letto presto. Il mattino dopo lo avrebbe passato a pulire la casa da cima a fondo. Non avrebbe voluto che Jane si potesse fare l'idea che fosse un uomo sporco. In fondo anche un nuovo amico deve presentarsi bene agli occhi di una donna. Sopratutto quando è un'incantevole essere come lo era Jane.
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