Capitolo 83
"No! No! Non te ne andare! No! No! Violaaa!"
Sam si dimena e urla nel letto di fianco a me, di soprassalto e terrorizzata mi sveglio.
Lo scuoto con forza, cercando allo stesso tempo di tranquillizzarlo "Sam, sono qui. Sono qui".
Apre gli occhi terrorizzati e mi fissa mettendomi a fuoco.
"Sei qui..." dice piano.
"Sono qui" lo rassicuro con dolcezza accoccolandomi sul suo petto.
"Era solo un brutto sogno..."
"Lo so. Scusami"
"Mi vuoi raccontare cosa hai sognato?"
"Ero qui e la casa era vuota. Uscivo in strada e ti vedevo andare via. Urlavo ma tu non mi sentivi. Cercavo di correrti incontro ma ero inchiodato a terra e ti vedevo andar via..."
Lo stringo a me, baciandolo con dolcezza.
"Non vado da nessuna parte, senza di te. Promesso" dico sorridendo.
Mi stringe forte a sé e inspira nei miei capelli "Ti amo così tanto, non pensavo fosse possibile..."
"Anch'io ti amo, ricordatelo sempre, anche quando fai brutti sogni" dico scostandogli i capelli sudati dalla fronte.
"Che ore sono?" chiede poi assonnato.
Guardo l'Iphone e rispondo "Sono le otto, praticamente dobbiamo alzarci. Io devo assolutamente farmi una doccia" dico mentre il respiro di Sam si fa più profondo e si addormenta di nuovo.
Mi alzo piano e vado in bagno, lo lascerò dormire qualche minuto in più mentre mi lavo.
Lascio che l'acqua calda accarezzi il mio corpo indolenzito e infreddolito: odio fare la doccia la mattina, ma se mia madre mi vede i capelli sporchi mi darà il tormento per tutta la giornata.
Dopo circa mezz'ora esco dalla doccia, mi avvolgo in un asciugamano enorme al profumo di muschio e vado a svegliare Sam.
"Amore...svegliati. Amore mio, devi svegliarti...dobbiamo uscire" sussurro piano gocciolandogli qualche goccia di acqua sul viso.
Sam apre un occhio e mi scruta "Sei una rompipalle" biascica.
"Devi muovere il tuo bel culetto altrimenti faremo tardi alla colazione con i miei" dico alzandomi dal letto.
Sam veloce si gira di scatto, afferra il mio asciugamano e mentre mi muovo rimango nuda.
Il suo sguardo malizioso si posa sul mio corpo "Finalmente la sveglia di cui avevo bisogno" commenta cercando di prendermi.
"Non ti azzardare sai. Tra mezz'ora arriveranno i miei"
"Uffa" ribatte lui mettendo il broncio.
"Lo so, quando se ne saranno andati tutti ti prometto che rimarremo a letto almeno due giorni" dico infilandomi gli slip.
"Prometti?"
"Promesso Sam. Ora però muoviti! Io vado su a cambiarmi"
"Vieni qui prima" mi ordina dolce.
Mi avvicino a lui che mi afferra per la vita e mi bacia con passione.
Si stacca da me e veloce dice "Vattene o ti prendo e poi faremo tardi di sicuro".
Rido e scatto veloce infilandomi una sua felpa.
Salgo a casa e trovo Sara pronta che chiude il suo bagaglio.
"Buongiorno raggio di sole" mi dice sorridendomi.
"Buongiorno! Dormito bene?" chiedo.
"Benissimo, a parte due sporcaccioni davanti alla mia porta" commenta ridendo.
Scoppio a ridere e la prego di non dire niente a Sam visto il suo imbarazzo della sera prima.
"Mi cambio al volo e ci sono ok?"
"Ok, ma sei sicura di accompagnarci a Trapani? È una sfacchinata" dice lei preoccupata.
"Nessun problema. Mi fa piacere e Sam deve lavorare quindi..."
Scappo in camera. Indosso un paio di jeans Levi's 501 blu, golf nero e Vans nere: pronta!
"Mamma ti ammazzerà quando ti vedrà vestita così" dice mia sorella scoppiando a ridere.
"Lo so, ma ho voglia di stare comoda" rispondo.
Guardo mia sorella che nonostante siano le 8.45 è impeccabile.
Pantalone grigio scuro, camicia bianca, blazer e scarpe stringate. I capelli perfettamente in piega e il trucco leggero fanno risaltare il suo viso.
"Truccati almeno" mi intima lei.
"No, Sara. Mi fa fatica..."
"Almeno il mascara..."
"Ok"
Mi trucco leggermente e inizio ad asciugarmi i capelli lunghi.
Una massa stranamente ondulata ricade sulla mia schiena ordinata, è andata meglio del previsto.
Mi guardo allo specchio soddisfatta.
Alle 9.00 spaccate i nostri genitori suonano al campanello.
Scendiamo veloci, Sara li raggiunge in strada mentre io chiamo Sam.
Jeans scuri, felpa grigia, Stan Smith e giubbotto di jeans, fisso il suo abbigliamento e rido.
"Che ridi?" mi chiede lui curioso.
"Oh niente. Mia madre dirà che siamo perfetti l'uno per l'altra. Scommettiamo?" dico ridendo.
"Andiamo dai" incalza lui chiudendo la porta.
Usciamo in strada e gli sguardi della mia famiglia in un secondo sono di noi.
"Buongiorno ragazzi" esordisce mia madre.
Faccio un cenno con il capo e Sam la abbraccia con calore.
Clotilde scruta il mio abbigliamento e poi quello di Sam dicendo a nostro padre "Caro, hai visto che bella coppia sono Sam e Viola, non ti sembrano fatti l'uno per l'altra?"
Do una gomitata a Sam, Sara scoppia a ridere.
"Andiamo cara o faremo tardi" la incalza mio padre scuotendo la testa.
Ci fermiamo al nostro bar di fiducia e facciamo colazione tutti insieme: granita, brioche e caffè!
Verso le 10.30 Sam si congeda con educazione, saluta con calore i miei genitori con la promessa di rivedersi a Natale.
Prima di andare mi sussurra "Sicura che non vuoi che venga con voi? Non mi piace che torni da sola"
"No devi lavorare dai, ci vediamo oggi pomeriggio!" lo rassicuro, mi bacia e torna verso casa.
"È davvero un caro ragazzo" esordisce mia madre "Non vedo l'ora veniate a Natale" conclude sorridente.
"Andiamo dai o perderemo l'aliscafo" ci esorta nostro padre.
Prendo a braccetto Sara e ci dirigiamo verso il molo.
"Stavo pensando di farmi qualcosa di diverso ai capelli" dice Sara.
"Tipo?"
"Non lo so, qualche riflesso"
"Mmm"
"Tipo quelli" dice mia sorella indicando una chioma rossa di spalle seduta ad un bar.
Capelli rossi, l'immagine, che ho creato nella mia mente, di Ella mi colpisce con la forza di un pugno nello stomaco, non può essere lei. Sarà lei? Se fosse lei? Cerco di vederla meglio ma non riesco.
È incinta e in America penso cercando di essere razionale.
Devo smettere di essere paranoica.
"Oddio Sara! Sono rossi" dico terrorizzata tornando alla realtà.
"Vabbè però immaginati i riflessi di quel colore...poi parli te che avevi mezzi capelli rosa!" ribatte lei facendomi la linguaccia.
Scaccio l'immagine di Ella e torno a concentrarmi su mia sorella.
Saliamo sull'aliscafo che ancora stiamo dibattendo sui capelli di Sara che ho convinto ad aspettare fino a dopo il matrimonio per eventuali cambiamenti radicali, onde evitare inutili drammi.
L'aliscafo parte e io da lontano osservo la mia isola felice, la mia nuova casa, sorridendo penso a Sam che sta lavorando nella nostra casa. La nostra casa.
Anche se ancora per poco, ma non voglio rovinarmi il momento pensando al nostro futuro così incerto.
Canzoni Capitolo 83:
Mantieni il bacio - Michele Bravi
Counting Star - OneRepublic
All I Want - Kodaline
Sei tu la mia città - Negramaro
Ciao a tutt*!
Finalmente siamo quasi arrivati alla fine del viaggio dei nostri protagonisti, questo è il penultimo capitolo :(
Fatemi sapere, come sempre, che ne pensate e se vi è piaciuto lasciate una stellina ⭐️⭐️⭐️
Baci
Clau
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