Capitolo 50

-Hai freddo?- domanda Bruce.
È calato il buio, e con sé ha portato gelido vento, tanto da farmi tremare.
-No- mento.
Bruce abbassa lo sguardo e torna a guardarmi.
-Hai freddo- afferma convinto -Vieni qui- continua, facendomi cenno di sedermi affianco a lui.
Il freddo ci ha spinti ad accendere un fuoco, ed è stato quasi impossibile non avendo a disposizione della legna. Abbiamo dovuto alimentarlo temendo che potesse scoppiare un incendio sull'erba, dato che si alimenta di questo.
-Sei sicuro che non scoppierà un incendio?- gli domando.
-Sono quasi convinto che scoppierà un incendio- afferma.
-Spero tu stia scherzando- dico divertita.
Alza le spalle.
-Mi prenderai per ossessiva, ma continuo a pensare al tuo cognome, e sono sempre più convinta di averlo sentito da qualche parte...-
-Lo trovo molto improbabile, ma se ne sei convinta...-
-Hai un taglio sulla guancia. Come te lo sei procurato?- lo interrompo.
-Non ne ho idea, ma essendo quasi invisibile non credo che sia un gran problema-
Ci sono alcuni istanti di silenzio. Questo pomeriggio è stato orribile pensare di poter essere scoperti, e l'idea di separarmi da Bruce, ora come ora, mi spaventa a morte.
Mi stringo a lui.
-Devi farmi una promessa- gli dico.
-D'accordo. Dimmi-
-Se riusciremo a ottenere il futuro che vogliamo, devi promettermi che non parleremo mai e poi mai di tutto questo-
-Non farebbe piacere nemmeno a me ricordare un'esperienza del genere-
-Mi auguro solo di riuscire a tornare alla normalità il prima possibile. Desidero soltanto sposarti-
-Dove ti piacerebbe vivere? Si insomma, prima o poi dovremmo pensarci, e tanto vale avere le idee chiare sin da subito-
-In America-
-L'America è grande-
-In California-
-Los Angeles?-
-Sarebbe un bel luogo dove vivere...-
-Non lo nego. E non credo di conoscere di meglio-
-Che nome vorresti dare ai nostri figli?-
-Per me non fa differenza. Sei libera di sceglierlo tu stessa-
-Ma io voglio sceglierlo con te!-
-Beh...se fosse femmina la chiamerei Gretel, se fosse maschio Franz-
-Che bei nomi. Gretel è incantevole!-
Mi sorride.
-Mia madre si chiamava Gretel...-
-Com'era?-
-Non lo so: l'ho sempre e solo vista in vecchie foto-
-In tal caso, com'era in quelle foto?-
-Era una bella donna. Aveva dei lineamenti delicati. La sua figura era elegante-
-Non riesco ad immaginare come sia vivere senza una madre...-
-Oh, non è così brutto se si è abituati come me-
Mi stringo più forte a lui. Chissà come dev'essere vivere senza una madre...il solo pensiero mi fa rabbrividire: l'idea di non avere la mia mamma nella mia vita mi terrorizza. Forse non ci avevo mai pensato...neanche mentre ero ad Auschwitz. Lì ero troppo occupata a preoccuparmi di sopravvivere.
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Hello!
Questo capitolo è corto e inutile, ma stanno per accadere cose...
Stay "tuned" :)

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