Capitolo 30
Bruce' s p.o.v
Sono un grandissimo stronzo, e ne sono cosciente.
Non sono mai stato un uomo di grande educazione, ma non mi sono mai permesso di mancare di rispetto in questo modo a una ragazza.
Non so cosa mi sia preso, forse le mie parole erano dettate dalla rabbia, ma non penso neanche la metà di ciò che ho detto.
Le ho dato della sgualdrina senza motivo, solo per offenderla e farla stare male.
Stava andando tutto bene, il nostro era solo l'ennesimo litigio, avremmo fatto pace e saremmo andati oltre.
Ora invece ci ritroviamo a poco più di una settimana fa: lei scappa, e io probabilmente mi ridurrò a seguirla finché non avrà bisogno d'aiuto.
Credo di essermici affezionato troppo: non è sicuro, ma ultimamente non faccio che essere nervoso quando mi parla.
Senza volerlo, finisco sempre a desiderare quelle labbra, quelle braccia ossute intorno al mio collo e quel corpo smagrito attaccato al mio.
Non ne capisco il motivo: Zelda non è un esempio di bellezza, può avere il corpo più bello del mondo ma bella non si può definire. Ha il suo fascino, però. Certo, io di donne belle ne ho viste, anche molto, molto più belle di lei, eppure Zelda ha quel non-so-che che mi spinge a volerla scoprire ogni giorno di più.
Non ci sono dubbi sul fatto che sia una ragazza unica nel suo genere, e proprio perché come lei non c'è nessuna mi ci sono "affezionato".
Molte volte mi sono divertito a provocarla, a insultarla e a dirle cose che non pensavo neanche.
Stavolta ho esagerato davvero; ho capito com'è Zelda: illude sé stessa di essere forte, ma in realtà è molto più fragile di quanto lei stessa crede.
Non la biasimo: in quel campo, ai prigionieri vengono fatte passare le pene dell'inferno.
Mi sento sempre peggio: Zelda non merita ciò che le ho fatto, neanche un po'.
Merita qualcuno che sappia prendersi cura di lei, che la sappia consolare nel momento del bisogno, qualcuno che tenga a lei veramente. Quel qualcuno non sono io, mai lo sarò; però vorrei davvero che trovasse qualcuno così.
Prima di conoscerla pensavo fosse una delle tante ebree che tentano la fuga da Auschwitz, ero sicuro che l'avrei uccisa a suon di botte in meno di tre minuti, invece mi sbagliavo: è stata lei ha riempire me di botte.
Mi stavo anche sforzando di andare d'accordo con lei...A rovinare tutto è sempre il mio carattere orribile.
Non so neanche perché ho cominciato a seguirla...Forse avevo paura di lei, o forse ce l'ho ancora.
Io che ho paura di una ragazza...ridicolo.
Inutile dire che Zelda è un esemplare di femmina piuttosto stronza ed egocentrica, viziata (credo), e rude...A modo suo. Sono convinto che se l'avessi conosciuta in un contesto diverso non avrei quest'idea sul suo conto.
Probabilmente, curata e ben vestita, sarebbe una ragazza dall'aspetto alquanto piacevole, non direbbe la metà delle cose che pensa e avrebbe movimenti aggrazziati, come qualunque ragazza.
Ecco, sono convinto di aver conosciuto Zelda nel contesto e nel momento sbagliato: forse, sforzandomi di conoscerla meglio, riuscirò a capire chi si nasconde dietro quella ragazza insopportabile.
Anche se dopo aver detto ciò che ho detto non credo che io e Zelda torneremo ad avere il "meraviglioso" rapporto che avevamo prima.
Mi sto pentendo sempre di più: ormai non so...Non vedo più Zelda come un'ebrea, la vedo più come una ragazza che vuole rifarsi una vita.
Se dovessi uscire vivo da questo situazione, probabilmente non racconterei nulla a mio padre riguardo questa storia.
Il mio stomaco brontola.
Come vorrei avere qualcosa da mangiare...
Ma infondo che senso ha continuare a sopravvivere? Finché c'era Zelda avevo la scusa di volerla conoscere meglio, ma ora che non c'è più non trovo più un senso a questa lotta per la sopravvivenza.
Prima eravamo "Io e Zelda contro il mondo" più o meno. Adesso sono solo contro...Tutto, compreso me stesso.
Vorrei accantonare il mio dannato orgoglio solo per qualche istante, il tempo di correre da Zelda e implorare il suo perdono.
Si, implorare, perché ormai non mi vergogno neanche più di desiderare il perdono di un'ebrea.
Se non dovessimo rivederci mai più (cosa molto probabile), voglio sia chiaro a me stesso che Zelda rimarrà indelebile nella mia memoria; probabilmente invecchierò e nel frattempo penserò "Chissà che fine ha fatto quella ragazzina..." e probabilmente morirò con il rimpianto di non averla seguita in questo momento.
Io posso evitarmi questo rimpianto, lo posso fare eccome.
Ma con quale coraggio vado a chiederle scusa? Non riuscirei neanche a guardarla negli occhi: le ho detto cose orribili al solo scopo di farla soffrire, e ora che mi rendo conto del peso che hanno avuto le mie parole non ho il coraggio di farle delle scuse meritate.
Non sono un uomo; persino un uomo orgoglioso come mio padre è stato in grado di chiedere scusa quando era nel torto, io invece no; io non ho mai chiesto scusa a nessuno in modo sincero.
Forse è stata Zelda la prima e unica persona a cui ho fatto delle scuse sincere.
In effetti, pur non volendolo, lei è stata la prima ragazza che abbia mai baciato; detto da me è strano, eppure è così: con le ragazze mi sono sempre e solo divertito; non ho mai voluto baciare nessuna di loro, erano puttanelle, almeno quelle che frequentavo io, che ti cercavano solo per ottenere ciò che da me non hanno mai avuto. In effetti sono sempre stato "l'inarrivabile" tra i ragazzi; tutti i miei amici si divertivano un mondo con quelle oche, ma se devo essere sincero uscivo con quel tipo di ragazze solo per rendermi conto di quanto poco decoro e quanto poco rispetto per sé stessi e per la propria immagine si potesse arrivare ad avere.
In effetti questa situazione orribile mi sta facendo riflettere molto, e credo mi faccia bene.
Ad esempio, ho capito quanto mi trovassi male con le persone che frequentavo prima di tutto questo, ho capito che, in fondo, un cuore ce l'ho anch'io, e che Zelda è...In realtà non so cosa sia per me, ma di sicuro è la persona che più mi somiglia riguardo carattere e in parte abitudini.
Somigliandomi riusciva a capirmi, più o meno, e adesso vorrei raccontarle la storia della mia vita solo per sentire cosa ne pensa.
Sono ridicolo, terribilmente ridicolo, eppure ora darei qualunque cosa pur di non rimanere solo un istante di più.
Ormai Zelda è come...Non so...Una specie di "amica", una che non ti si struscia addosso mezza nuda...
Non sono abituato a questo tipo di amicizia normale...ammesso che la nostra sia un'amicizia. Anche se fino ad ora è l'unico rapporto che si avvicina ad esserlo.
Non voglio rimanere solo: mi sta mancando terribilmente.
Eppure sono convinto che questa volta non mi perdonerà tanto presto.
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