In ospedale sono restii a farci vedere il corpo di papà: la ferita è così profonda da averlo reso irriconoscibile. Ma mamma e io insistiamo, convinte di poter sopportare, contando di fare forza l'una sull'altra.

Quando lo vediamo lì disteso su una barella della camera mortuaria ricominciamo a piangere a dirotto, io per il ricordo di quello che so, mamma per la disperazione di quello che crede di sapere.

I medici avevano ragione, la ferita sul volto potrebbe celare il viso di un uomo qualsiasi, ma riconosciamo i vestiti, i capelli, il mento allungato. Mia madre ovviamente non sa distinguere il foro di entrata di un proiettile da uno di uscita, e io stessa farei fatica se non l'avessi visto coi miei occhi.

Nelle ore successive mia madre avverte amici e parenti e organizza il funerale. Io invece mi sono chiusa in un mutismo di cui non mi credevo capace. Mi sembra di muovermi come un robot. Rispondo alle condoglianze stringendo solo la mano di chi mi sta di fronte, sento i commenti dei presenti su come disgraziatamente mio padre non avesse retto il peso della malattia e avesse deciso di farla finita, e non reagisco. Tutto questo non sta succedendo a me, semplicemente perché questa non è la realtà dei fatti. Se queste persone sapessero la verità, sarebbero d'accordo sul fatto che mio padre era un combattente, che non si sarebbe mai arreso. E invece si riempiono la bocca di frasi fatte e vuote, senza dire niente di vero, solo perché non conoscevano chi mio padre fosse veramente.

Si sono presentati anche due agenti di polizia, spiegando di stare indagando sul suicidio di mio padre per prassi. A quel punto penso che qualcuno così competente dovrebbe capire la differenza tra omicidio e suicidio e invece fanno le solite domande da manuale che escludono ogni dubbio sull'ovvio e spiegano che la pistola trovata accanto al corpo di mio padre risulta rubata e molto probabilmente papà l'aveva acquistata illegalmente. Rabbrividisco mentre sento i tentacoli delle agenzie governative insinuarsi nella trafila burocratica e nelle mansioni investigative della polizia.

Niente della verità verrà mai alla luce e tutto rimarrà insabbiato per sempre.