Capitolo 3

POV Giulia

Suonò la campanella e dovemmo uscire. Avevo poco tempo, quindi era meglio sbrigarsi.

Alle cinque dovevo incontrarmi con Ladybug e ChatNoir.

Marinette e Adrien parlarono per tutto il tragitto, io ero più silenziosa, non che fosse una novità.

Solo che mi erano molto simpatici quei due.

Essendo sempre stata una fangirl, partì quasi subito la ship.

Arrivammo alla bellissima villa Agreste, ne avevo sentito parlare, ma non credevo fosse così bella.

Adrien citofonò e entrammo dall'enorme cancello. Ad aspettarci alla porta, c'era un uomo serio e inespressivo.

Capii quasi subito che era il padre di Adrien: Gabriel Agreste.

Il signor Agreste, indicò Marinette e disse:" Adrien, com'è che hai portato qui la signorina Dupain-Chen, devo parlare anche con lei?"

Marinette era rossissima, e si coprì il viso con la mano.

Adrien capì il suo disagio:" Giulia l'ha presa come assistente."

Gabriel sembrò pensarci molto poi annuì:" Okay, se è così entrate tutti. Io e Giulia andremo nel salone, voi fate ciò che volete. Verso le quattro dovrei aver finito. Studiate che è meglio."

Penso che quando loro si allontanarono, avevo la faccia più terrorizzata di quando avevo visto per la prima volta il troll di Harry Potter a cinque anni.

Mi erano giunte voci strane sul suo conto. Era una persona solitaria, fredda e non molto amichevole.

Mi dispiaceva lasciare Marinette sola con Adrien. Era molto impacciata con lui e non volevo nemmeno immaginare che avrebbe potuto dirli in due ore.

Sapevo che però dovevo sbrigarmi, alle cinque dovevo stare sul tetto del giorno precedente.

Speravo di fare in fretta, mi volevo riposare.

Io e il signor Agreste ci sedemmo e iniziò a parlarmi:" Come ti trovi qui a Parigi? È una bella città non credi?"

Io annuì e timidamente risposi:" Era la città dei miei nonni, ci sono molto affezionata. Comunque riguardo hai costumi?"

Lui quasi ricordandosi, prese un blocco e me lo mostrò. Parlammo dei costumi di scena per quasi due ore.

Mi accorsi, guardando l'orologio, che erano le 16:30!

Avevo poco tempo. Lo salutai e andai verso quella che doveva essere la camera di Adrien, ma non trovai nessuno dei due.

Chissà forse erano usciti.

Uscii da quella villa strana e mi diressi verso Le Gran Paris.

Almeno avevo un po' di tempo per riposare, giusto una ventina di minuti.

Entrai nella mia stanza, per fortuna non incontrai nessuno che mi iniziasse a parlare.

Ero ansiosa, non sapevo che mi avrebbero risposto.

Avevo un piano e se solo lo avessero accettato lo avrei potuto mettere in pratica.

Lo avevo promesso a mio nonno, e non lo potevo deludere.

Passarono troppo in fretta i venti minuti e fui costretta a trasformarmi.

Odiavo farlo, odiavo essere Moonbeam e odiavo aspettare.

Erano le 17:01 e loro ancora non c'erano, ero una persona impaziente e non sopportavo chi mi faceva attendere.

Dopo dieci minuti li vidi arrivare, mi sedei.

Il momento era giunto.

Se la mia vita sarebbe rimasta uguale o se sarebbe cambiata drasticamente.

Mi ero offerta ed ero pronta a tutto, anche a cambiare la mia vita.

Si sedettero in silenzio e fu Ladybug a parlare:" Moonbeam, scusaci il ritardo, stavamo ancora discutendo sul da farsi e ti dobbiamo fare delle domande per decidere."

Ecco: lo sapevo.

Odiavo gli interrogatori, ma che potevo fare?

Annuii.

E cominciò Ladybug con le domande:" Di quanti Miraculuos se in possesso?"

Non sapevo se rispondere, ma non potevo neanche mentire quindi:" Tre, quello della Nascita, quello della Morte e quello della Rinascita."

Lei ci pensò su e chiese:" E oltre a quello della Nascita, gli altri che poteri hanno?"

Io non capivo perché gli interessasse una cosa simile, ma risposi ugualmente:" Quello della Morte o del Corvo, non ha un potere particolare. Fu il primissimo Miraculuos creato, non ha un kwami. È pericoloso per chi lo indossa, però se non viene indossato potrebbe assorbire e uccidere o distruggere tutto ciò che ha vicino. La persona che lo indossa si prende un fardello orribile, farsi consumare l'anima dal Miraculuos. Solo in un modo si può far non morire il possessore del Corvo, deve provare emozioni positive e ogni emozione negativa lo porterà alla deriva, fino a ucciderlo..."

Mi bloccai, pensai al mio ragazzo che si era offerto e non potei che odiarmi ancora di più.

Solo al pensiero mi mettevo tristezza, ma non ci volevo più pensare e ricominciai a parlare.

Loro era stregati dalle mie parole:

" Quello della Rinascita o della Fenice, ha il potere di riportare un ricordo, una persona o un oggetto perduto dove vuoi che stia. Tra i tre è l'ultimo che fu creato. Purtroppo, il possessore, può far rinascere una sola cosa, persona o ricordo in tutta la propria esistenza. È un Miraculuos meraviglioso, e il possessore dev'essere puro d'anima e spensierato, molte volte il gioiello viene assegnato a bambini, per la loro semplicità.
È tutto. Quello della Nascita mi pare di avervelo spiegato."

Erano senza parole, mi sa che avevano scordato anche le domande.

Dopo un po' di minuti Ladybug chiese:" E adesso chi possiede il Miraculuos della Morte e quello della Rinascita?"

Okay, qui non volevo assolutamente rispondere, ma lo feci:" Mia sorella piccola quello della Rinascita e quello della Morte..."

Non riuscivo, stavo per piangere e non volevo davanti a loro. Allora quasi urlando finii la frase:"... IL MIO RAGAZZO!!"

Mi uscirono due lacrime e basta, che asciugai immediatamente.

Loro si guardarono si avvicinarono a me, ma mi scansai.

" Avete deciso o dobbiamo continuare con l'interrogatorio?" Chiesi sbrigativa.

Me ne volevo andare da lì e riposare un po'.

Si guardarono, Chat noir chiese:" Parliamo cinque minuti e ti facciamo sapere."

Mi sorrise, ma volevo solo andare via. Non ero dell'umore. Passarono cinque minuti e vennero da me.

" Scusa se ti abbiamo fatto aspettare, dovevamo risponderti prima. Se per te va ancora bene, ci farebbe molto piacere averti nella nostra squadra. E anche gli altri due possessori."

Io annuì, alzai una mano in cenno di saluto e andai via, non girandomi.

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