Capitolo 1
Pov Giulia
Finalmente arrivai a le Gran Paris, l'hotel più famoso e costoso di tutta Parigi.
Ad accogliermi c'era una ragazza bionda e dall'aspetto superficiale e superbo.
Mi abbracciò come se ci conoscessimo da una vita, io le volevo urlare " Scusami tanto ma nemmeno ti conosco quindi non vedo perché questa dimostrazione di affetto."
Lei iniziò a presentarsi: " Piacere mi chiamo Chloé. Sono la figlia del sindaco, sono sicura che andremo molto d'accordo io e te."
'Sisi, credici bella mia. Che tanto appena posso scappo.' Pensai.
Sorridendomi mi chiese: " Canti bene vero? "
'Certo, sennò non sarei qui e sicuramente starei a casa mia a dormire invece di parlare con te, brutta gallina insolente.'
Avrei voluto dirle, ma la mia educazione e la mia reputazione non mi permettevano di essere maleducata.
Allora decisi di risponderle con calma: " Certo mi piace molto cantare è per questo che sono qui a Parigi."
E le feci il sorriso più falso che riuscii a trovare.
Lei felicissima, quasi urlando, esclamò: " Sai, verrai in classe con me e diventerai la mia migliore amica."
Io sorridendo chiesi: " Sono tutti simpatici come TE in classe tua?"
Chloé fece una smorfia disgustata, poi tornò con il sorriso da Barbie.
" No, sono tutti ridicoli, assolutamente ridicoli."
Capii che allora avrei trovato degli amici, se lei diceva una cosa io, mi promisi, avrei fatto il contrario.
Ero brava a capire come erano le persone.
Io feci finta di sembrare triste: "Quanto mi dispiace, allora conterò solo su di te."
Lei annuì tutta contenta e mi accompagnò alla mia camera. Volevo solo quello, scollarmela di dosso e riposare.
Mimai uno sbadiglio e dissi, in tono stanco: " Sono stanchissima per il viaggio, vorrei un po' riposare ci vediamo domani a scuola Chloé. Ciaoo."
E senza aspettare una risposta chiusi la porta. Poteva sembrare maleducata, ma non sopportavo le persone così esplosive, ne avevo incontrate tante e avevo imparato a fingere.
Presi il mio inseparabile zaino e dissi: " Anne puoi uscire. "
" Mi facevi troppo ridere. Stavo morendo. Ti sta molto simpatica quella tizia là." Esclamò divertita lei
Mi lascai cadere sul letto:" Da morire. Comunque ci andiamo a fare un giretto per Parigi, così ne approfitto per vedere la città?"
Anne, la mia kwami annuì.
Tirai fuori la collana con la gemma bianca incastonata in due ali di civetta. E dissi le due paroline magiche.
" Anne, trasformami."
E così dicendo dalla normale ragazza che ero mi trasformai in Moonbeam.
I miei capelli dallo scuro castano che avevo, divennero bianchi con le ciocche finali azzurro cielo e legati in due lunghe trecce.
I miei occhi dal marrone chiaro si trasformarono in celesti e l'abito che indossavo prima, divenne una tuta bianca e azzurra.
Aprii la finestra e uscii correndo per i tetti di Parigi, cercavo i guardiani della città e li trovai seduti su un tetto, pensai che stessero parlando.
Mi avvicinai e aspettai che mi notassero.
Ladybug per poco non cadde dal balcone dove erano seduti.
" Scusatemi, non era mia intenzione spaventarvi." Dissi.
Loro erano molto stupiti e lo capivo, succedeva sempre così quando qualcuno mi incontrava, si sorprendevano tutti anche nella mia forma civile.
" Chi sei?" Chiesero all'unisono.
Ero imbarazzata. " Emh... Sono Moonbeam. Portatrice del Miraculuos della Civetta Bianca."
Loro era sbigottiti. Immaginavo quella reazione, ma non così eccessiva.
Dopo qualche minuto di silenzio, Ladybug parlò: " Da quando esiste un Miraculuos della Civetta Bianca? E dove lo hai preso?"
Chat Noir cercò di calmarla:" Scusala, non è un buon periodo... Non ci siamo neanche presentati. Io sono Chat Noir portatore del Miraculuos del Gatto Nero e lei è Ladybug la portatrice del Miraculuos della Coccinella."
Sorrisi, ero in imbarazzo.
Dovevo aiutarli, ero andata a Parigi per quello.
Sapevo che avevano perso tutti i Miraculuos e in qualche modo volevo rendermi utile.
" Siamo tutti nervosi. So cosa vi è successo, riguardo ai Miraculuos. Sono venuta a aiutarvi... Se ovviamente il mio aiuto vi serve." Dissi.
Ladybug mi squadrò per un po' e chiese: " Che potere hai?"
Era la domanda che temevo, odiavo parlare e pensare a quello che riuscivo a fare.
Sapevo di storie terrificanti su come era stato usato il mio Miraculuos, e beh... Non volevo parlarne, ma non avevo scelta.
Esitai a rispondere, ma mi convinsi e risposi:" Il Miraculuos della Civetta Bianca è molto potente, fu uno dei primi Miraculuos ad essere creati, non a caso si chiama anche il Miraculuos Della Nascita. Il suo potere è di poter viaggiare attraverso le venti dimensioni esistenti. Nell'antichità fu usato per esiliare e distruggere le persone. La nostra dimensione è la migliore, è anche la ventesima. Le altre sono ingannevoli e terrificanti..."
Non volevo continuare, era doloroso per me.
Fu Chat Noir a rompere il silenzio:" È molto utile e figo..."
Lo interruppi: "Credimi, non è per niente figo. Ho il Miraculuos dalla nascita e per quanto bene possa voler alla mia kwami è un fardello a cui non posso rinunciare." Abbassai la testa.
" Scusami, non lo sapevo." Disse Chat Noir, dispiaciuto.
Li sorrisi. Non era colpa sua in fondo.
Ladybug ci ascoltava silenziosa, poi parlò: " Moonbeam, grazie per averci proposto il tuo aiuto. Te ne sono grata. Penso che ci sarai molto utile, solo che io e Chat Noir ne dobbiamo parlare. Domani alle 17:00, se puoi, vieni qui e ti comunicheremo la nostra decisione."
Le sorrisi, che potevo fare. Li salutai con un gesto della mano e me ne andai. Tornai all'Hotel e rimasi lì al buio e da sola.
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