CAPITOLO 4 - BUONI PROPOSITI MORTI SUL NASCERE

Fortunatamente quando mi sveglio sto decisamente meglio e riesco a muovermi normalmente. Non sarebbe stato semplice dare spiegazioni a scuola.

In aula arrivo come sempre in ritardo e per parlarmi River deve attendere l'intervallo.

Vedo dalle occhiate che mi rivolge che è impaziente, spero si ricordi dove ci troviamo e si trattenga dal dire qualcosa di compromettente.

Come previsto appena suona la campanella il mio amico si avvicina al mio banco.

"Ti meriteresti una bella lezione"

"Perché? Non hai apprezzato la foto?"

"Sei un bastardo"

"Non è quello che volevi facessi? Tenerti informato sulle mie attività? E poi anche tu ci tieni a farmi sempre sapere quando scopi"

Appena finisco di pronunciare la frase mi guardo attorno, sono un vero idiota, sono io il primo a non riuscire a trattenermi.

Fortunatamente è una bella giornata e i nostri compagni sono usciti tutti in giardino altrimenti questa conversazione avrebbe generato non poco scandalo.

"Non è la foto il problema. Il problema è ciò che hai fatto"

"Ho fatto quello che hai fatto anche tu"

"Col cazzo! Hai inventato mille scuse per vederti con quel frocetto"

Non voglio fargli sapere che non era mia intenzione vedere Taylor, ma che l'ho fatto solo per vendicarmi, solo perché lui era con Megan.

Sembrerebbe troppo un atto di gelosia e lui si esalterebbe troppo ...

"Non ho inventato nessuna scusa, era la verità, mi faceva male il culo e non avevo nessuna voglia di vedere quelle due"

"Sarei venuto io da te"

"Tu avresti voluto scopare"

"Perché con lui cosa hai fatto?"

Controllo che nessuno sia ancora rientrato "Per colpa tua ci siamo solo fatti una pompa a vicenda"

"Quanto mi dispiace" si vede che non è vero.

Io sbuffo e lui continua. "Comunque potevo farlo io"

"Tu avevi già un impegno"

"Mi sarei liberato. Tu hai la precedenza, sei il mio migliore amico."

Non so se essere lusingato o incazzato.

"Non è la stessa cosa"

"Il sesso è sesso. Però hai ragione scopare te è molto meglio"

"Non pensare che te lo lascerò rifare"

Appoggia le mani sul mio banco e avvicina il suo viso al mio.

"Perché no? Non ti è piaciuto farti fottere da me? Il tuo amichetto è più bravo?"

"Io con Taylor faccio l'attivo"

"Se è questo il problema ... non c'è problema. Sono disposto a farmi scopare se è il prezzo per riavere il tuo bel culo ... Te l'ho detto facciamo un po' per uno. Infondo è solo sesso e l'importante è divertirsi. Però sappi che se mi fai un altro scherzo del genere potrei prenderla piuttosto male."

Il suono della campanella e il conseguente arrivo dei nostri compagni interrompono questa nostra assurda discussione.

Aver provato strani sentimenti insieme alla paura di esserci spinti troppo oltre mi fanno decidere di metterci un freno. Meglio vedere che conseguenza avrà la nostra notte di sesso sulla nostra amicizia prima di farlo ancora.

Queste le mie buone intenzioni, almeno a parole.

Sono passati solo alcuni giorni da questa mia decisione, quando tornando a casa da scuola trovo stranamente mio padre in salotto.

È visibilmente arrabbiato.

Io cerco di evitarlo e di andare direttamente in camera mia, ma lui non è d'accordo.

Mi attacca chiamandomi "nullità", dicendomi che sono una disgrazia, se il suo matrimonio è fallito è solo colpa mia.

Capisco subito che ha appena parlato con mia madre e lei gli ha ribadito di non avere nessuna intenzione di tornare da lui. E lui si sfoga con me.

È ancora innamorato di lei e non riesce a farsene una ragione, ma soprattutto è talmente pieno di sé che non riesce a vedere i propri difetti e i veri motivi che hanno portato sua moglie a lasciarlo.

Un esaltato ed eccentrico del cazzo che deve dare la colpa agli altri per i suoi fallimenti.

Se fossi furbo me ne starei zitto e invece non ce la faccio e il nostro litigio diventa furioso, gli vomito addosso tutto quello che penso di lui e mi becco un ceffone corredato da minacce di buttarmi fuori casa.

Afferro le mie chiavi ed esco. Corro da River ho bisogno di un amico.

Appena River mi vede intuisce subito cosa è successo.

"Quello stronzo di tuo padre! Dovresti mandarlo a cagare"

"Se avessi già 18 anni e soprattutto se avessi dove andare"

"Tieni duro qualche altro mese, poi quando iniziamo l'università prendiamo un appartamento insieme"

Io sorrido "Non vedo l'ora. Adesso facciamo qualcosa ... voglio dimenticarlo. Hai qualcosa di alcolico o del fumo?"

River sorride, mi si avvicina e mi passa una mano sulla guancia ancora arrossata "Io conosco un modo migliore per farti passare l'incazzatura"

Lo guardo sentendo un brivido percorrermi, non ci vuole un genio per capire a cosa si riferisce.

Non credo sia una buona idea e poi non voglio che pensi che sono sempre pronto a mettermi a pecora per lui.

"Sono già stato usato da mio padre oggi, non me la sento di esserlo di nuovo ... se devo scopare voglio essere io a farlo"

Lui mi guarda e non dice niente.

Il suo silenzio mi infastidisce, nonostante solo qualche giorno fa, pur di convincermi a farmi scopate, mi avesse promesso di fare una volta per uno a stare sotto, ora si tira indietro.

"Sai sono venuto qui d'istinto, come ho sempre fatto dopo una litigata con mio padre, in cerca di un amico e un po' di sballo, ma, forse, hai ragione tu: meglio una bella scopata. Però visto che non abbiamo la stessa idea di come farlo, meglio che me ne vada"

"Dove vai?"

"Da Taylor a quest'ora è tornato dall'università"

River mi guarda male "Lui è sempre pronto a farsi fottere?!"

"Con me preferisce fare il passivo, ma se oggi mi chiedesse di cambiare non avrei problemi..."

"Perché con me invece sì?"

"Tu non me lo chiedi. Non mi chiedi cosa preferisco. Tu presupponi che siccome ho dichiarato che mi piacciono gli uomini io voglia sempre prenderlo nel culo! E no mio caro non funziona così!"

Lui mi interrompe "Non ti incazzare! Siccome scoparti è stato fantastico e anche tu hai goduto molto ... ho pensato semplicemente che potevamo ripetere, ma se così non è ..."

"Non hai capito un cazzo come sempre! Mi è piaciuto idiota! Ma io voglio anche scoparti. Perché voglio un rapporto paritario. Di puttane da scopare ne hai fin troppe. Quindi o accetti di stare anche sotto o la finiamo qui. E amici come prima"

Sono un bugiardo. Non sarà così semplice dimenticare cos'è stato fare sesso con lui.

"Col cazzo che la finiamo qui! Io non rinuncio a scoparti e se per averti devo accettare di stare sotto ... così sia"

Senza attendere una mia risposta si sfila la maglietta e subito dopo i pantaloncini e l'intimo rimanendo completamente nudo.

Io lo guardo sorpreso, ma lui mi incita "Fammi vedere se sei bravo a scopare un uomo"

So che è una pessima idea, ma il desiderio mi incendia le vene e il cervello.

Mi spoglio anch'io e sorrido "Ti farò urlare, ma prima voglio succhiarti il cazzo."

Mi siedo sul letto e lo guardo passandomi la lingua sulle labbra.

Vedo i suoi occhi accendersi di desiderio "Con immenso piacere"

River prende il lubrificante dal comodino e me lo porge, poi si posiziona davanti a me con il suo sesso davanti alla mia bocca.

Lo lecco guardandolo negli occhi, poi come sento le sue mani afferrarmi i capelli lo accolgo nella mia cavità orale e inizio il mio lavoro.

Lui geme "Fantastico" e serrando la presa sulla mia testa prende a muoversi.

Incitato dai suoi gemiti porto le mie mani al suo sedere e lo penetro.

Alla prima intrusione lo sento irrigidirsi, ma la mia bocca non gli dà tregua, così lui riprende a scoparmela con più foga.

Devo aver toccato il punto giusto perché appoggia un piede sul letto per darmi più spazio così prendo ad allargarlo spingendogli dentro le dita allo stesso ritmo della pompa.

Lo sento gemere forte e un attimo dopo il suo sperma mi inonda la gola.

Lui si lascia cadere sul letto, ma io non voglio finirla così, mi alzo e mi posiziono dietro di lui, gli faccio alzare i fianchi "Adesso sentirai un po' di fastidio, ma poi sarà solo piacere"

Ancora ansimante "Vacci piano. Li sono vergine"

"Anch'io lo ero ..."

Mi cospargo di lubrificante e mi faccio strada dentro River.

Il piacere è travolgente e devo impegnarmi per andarci piano.

Lo sento imprecare "Mi stai spaccando in due ... esci"

"Resisti ... fra poco ti piacerà"

"Impossibile non ..."

Le sue parole vengono sostituite da un forte gemito e io so che posso finalmente scoparlo come desidero.

Spingermi dentro River è una sensazione travolgente, non avrei mai immaginato di poterlo fare. I suoi gemiti mi fanno sentire al settimo cielo. Nessuna delle troie che si scopa l'ha mai avuto così nelle proprie mani.

Siamo ancora nudi e sudati nel suo letto quando River mi si posiziona sopra e mi blocca le braccia sopra la testa.

"Devo ammettere che sei stato bravo, mi hai fatto godere. Però preferisco quando sono io a scoparti ... ma se questo è il prezzo da pagare vedrò di pagarlo" poi si abbassa e mi bacia con passione.


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NdA: 

scusate non ho avuto molto tempo per ricontrollarla spero non ci siano troppe imprecisioni.

Un bacio

Japanika


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