CAPITOLO 15 - IL SOLITO PREPOTENTE

RIVER

Finalmente ho visto uno spiraglio, non gli sono così indifferente come vuole farmi credere. Il fatto che avessi fatto sesso con Yuri l'ha irritato non poco.

Non si è gelosi di uno dei tanti!

Questa sera alla festa dovrò tentare il tutto per tutto.

Ora però ho un'altra questione da risolvere.

Prendo il telefono e mando un messaggio ad Aria "Quando puoi chiamami" e mi dirigo a casa.

Aria mi chiama dopo circa un'ora, sono alla mia scrivania e sto cercando di studiare.

La sua voce è sempre squillante "Ciao Tesoro. Ho appena terminato. Mi è dispiaciuto non poterci incontrare oggi. Ma questa sera sarò tutta tua"

Non sono bravo con i giri di parole o i convenevoli, così vado subito al dunque "Stai prendendo questa cosa troppo seriamente. Se non è divertente non ne vale la pena. Meglio finirla qui"

"Cosa vorresti dire?"

"Mi dispiace Aria, ma ero stato chiaro fin dall'inizio. Solo qualche scopata per divertirci, nessuna storia, nessun legame. E invece tu ci hai costruito sopra qualcosa che non c'è."

"Perché dici così? Hai parlato con Madison?"

"Non ho parlato con lei, anche se so che è preoccupata"

"Le ho detto mille volte di farsi i cavoli suoi!"

"Ascolta Aria possiamo restare amici, ma non verrò più a letto con te. Voglio che capisci cosa vuoi veramente"

"Io voglio te!"

Sbuffo esasperato "Aria dico sul serio"

"Anch'io. Ci sarai questa sera alla festa?"

"Sì"

"Bene ci vediamo dopo"

Aria è una ragazza molto decisa che ottiene ciò che vuole, ma questa volta non può, meglio se se ne fa una ragione.

Mi ha chiesto se sarò presente alla festa perchè è convinta che riuscirà a farmi cambiare idea, visto che spesso ragiono solo con quello che ho tra le gambe.


Arrivo a casa di Aria con un po' di ritardo per impedirle di assalirmi e tormentarmi.

Rachel ha sistemato tutto il mobilio (divano, tavolo e sedie) contro le pareti per creare uno spazio libero al centro. La stanza è grande, ma la quantità di persone rende comunque l'ambiente claustrofobico. Riconosco diversi habitué delle feste del club di arte fra cui anche Yuri che mi rivolge un gran sorriso.

Aria mi viene incontro "Speravo arrivassi prima, ma non importa possiamo recuperare. La mia camera è tutta per noi"

Io sbuffo "Mi sembrava di essere stato chiaro. Non ho intenzione di fare sesso con te. Sai dov'è Elijah?"

Lei mi guarda male "È fuori, in terrazza. Io non andrei se fossi in te"

Sorrido "Io non sono te"

Non ci vuole un genio per capire il significato della sua frase.

A me non importa, cioè sì, mi importa che è con qualcuno, mi prudono le mani dalla voglia di prenderlo a schiaffi, ma sicuramente non mi frega un cazzo di rovinargli il momento di intimità.

Esco e lo vedo appoggiato alla ringhiera intento a parlare con un ragazzo dai capelli rossi. Mi avvicino e dico con voce squillante, per essere certo di essere sentito "Eli bella trovata. Da qui puoi infilarti in camera senza essere visto"

Elijah si volta e mi guarda malissimo "Io non ho bisogno di nascondermi"

"Nemmeno io, ma a volte è comodo e soprattutto divertente"

"Non abbiamo la stessa idea di cos'è divertente ..."

Mi passò la lingua sulle labbra "Io invece credo di sì"

"River dacci un taglio e dimmi che cazzo vuoi"

"Salutarti e fare due chiacchiere"

L'altro ragazzo mi guarda interessato, da quando sono arrivato non mi ha tolto gli occhi di dosso, infatti si intromette "Elijah perché non mi presenti il tuo amico?"

"Perché non è mio amico"

La sua voce ha un tono duro, sembra gelosia.

Spero sia per me non per lui. Decido di anticiparlo "Sono River. Un ex di Eli"

Elijah sgrana gli occhi sorpreso "Che cazzo ..."

L'altro ragazzo sorride "Io sono Paul piacere di conoscerti River" e interpretando male l'imprecazione del mio ex migliore amico prosegue "e tranquilli non lo dirò a nessuno. Però mi fa molto piacere sapere che hai i miei stessi gusti"

Ricambio il sorriso "È un piacere anche per me"

Eli sembra sul punto di picchiare entrambi così dico "Paul puoi lasciarci soli un momento?"

Eli aggiunge "Però torna subito perché ho voglia di scopare"

Paul gli da un bacio "Sono qui per questo. Vado a prendere da bere"


Appena restiamo soli Eli parte all'attacco "Cosa cazzo hai in quella testa? Criceti ubriachi che corrono bendati?"

Non riesco a trattenere una risata "Perché? Cosa ho fatto di sbagliato?"

"Tutto come sempre. Come ti è saltato in mente di dire che sei il mio ex? Primo: noi non siamo mai stati insieme; secondo: non hai paura che Paul lo racconti in giro?"

"No, perché sono qui per rimediare. Voglio stare con te"

"Io no. Te l'ho già detto, io non voglio niente da te. Per quanto vuoi insistere?"

"Io ti amo e voglio stare con te per costruire qualcosa di serio insieme. Però hai ragione non posso insistere per sempre. Quindi questa sera sarà l'ultima ... se non mi vorrai, farò di tutto per dimenticarti"

Visto che Elijah non dice niente io proseguo "Pensaci, scopati pure il tuo amichetto. Io tra un'ora sarò nuovamente qui pronto per andarmene, se verrai con me vorrà dire che mi darai un'altra possibilità, altrimenti metterò la parola fine e me ne andrò con qualcun'altro."

Eli sembra una statua di marmo, non riesco a capire cosa prova, le sue parole però sono dure "Che illuso, pensi di farmi ingelosire? Aria puoi scoparla quanto vuoi, o  anche qualche altra troietta, a me non frega un cazzo"

"Con Aria ho troncato, anche se non c'era niente da troncare. Proverò a dimenticarti con Yuri"

"Non mi frega niente nemmeno se ti fotti lui"

"Va bene allora non venire"

Mi sento morire davanti alla possibilità che veramente a Elijah non interessi niente di me. Non voglio nemmeno considerare l'eventualità di andare avanti senza di lui. Perché anche se voglio fare il duro so già che dimenticarlo è impossibile.

L'arrivo di Paul mi impedisce di dire altro.

Li saluto e rientro in casa.


ELIJAH

Che stronzo, prepotente come al solito!

È venuto fin qui per darmi un ultimatum.

Sta sicuramente giocando, un bluff, è solo un altro modo per portarmi a letto, non posso credere sia la verità, da quando lo conosco River non ha mai rinunciato a qualcosa che lo interessava e proprio questa volta lo fa?

Io però non ho fatto altro che ribadirgli che di lui non mi frega niente, che è uno come gli altri ...

Un brivido mi percorre: e se invece fosse vero? Se fosse il suo ultimo tentativo prima di chiudere per sempre con me?

Dovrei essere contento, non è quello che voglio?

Che non mi cerchi più, che mi lasci in pace?

È per questo che me ne sono andato un anno fa, per non vederlo più, per dimenticarlo.

Cerco di convincermi che è ciò che desidero, eppure non riesco ad impedire al mio cuore di battere impazzito ricordando le sue parole. Non avrei mai creduto di sentirmi dire "ti amo" proprio da River.

E dopo questa dichiarazione rinuncia?

E io?

La voce di Paul mi riscuote "Cazzo se è bello il tuo ex"

River si volta e mi sorride prima di sparire tra gli invitati. Impreco mentalmente per essere stato beccato incantato a guardarlo.

Prendo il bicchiere che Paul ha in mano e lo scolo, poi dico "Bello, ma anche stronzo, mi ha fatto girare le palle. Rientriamo ho bisogno di bere per farmi passare l'incazzatura"

Lui mi infila una mano sotto la maglietta "Io conosco un modo migliore per farti rilassare"

In un altro momento avrei sicuramente accettato, ma ora non riuscirei a lasciarmi trasportare, ho voglia di seguire River, di vedere cosa sta facendo. Inoltre desidero dimostrargli che mi diverto anche senza di lui.

Sono un vero idiota, sarebbe troppo semplice fregarsene e andare in camera con Paul?

Devo proprio complicarmi la vita giocando (a ruoli invertiti) al suo gioco preferito: sbattergli in faccia le mie scopate.

Sorrido a Paul "Tranquillo abbiamo tutta la notte"

Anche se cerco di convincermi, suona tanto come una bugia alla mie stesse orecchie.


Appena rientriamo in casa vado al tavolo degli alcolici, mi preparo un miscuglio bello carico.

Poi mentre lo bevo osservo gli altri invitati e come attirato da una calamita trovo subito River.

È vicino al ragazzo asiatico che era con lui al bar dell'università, deve essere Yuri, sento la rabbia assalirmi sta già preparando il suo piano B.

Yuri sembra al settimo cielo e si sta mangiando con gli occhi River, mentre Aria poco distante lo guarda con odio.

Deve essere vero che ha troncato con lei. Mi ha ascoltato, ma la cosa non deve interessarmi.

Sento le braccia di Paul cingermi la vita da dietro e le sue labbra lambirmi il collo,

Sto per dirgli di fermarsi quando River si volta e mi guarda, la sua espressione si fa tesa. Allora sorrido, mi giro nell'abbraccio di Paul e lo bacio.

Quando ci stacchiamo dico "Andiamo ho voglia di scopare" lo prendo per mano e lo porto nella mia stanza.


Come siamo in camera, lontano dallo sguardo geloso di River, tutta la voglia di fare sesso con Paul svanisce.

Cerco di concentrarmi sul ragazzo nudo che ho davanti, di non pensare al mio ex migliore amico e anche se con molta difficoltà per un po' ci riesco, ma poi, più il momento si avvicina più il mio cuore batte impazzito.

Vorrei fingere che non mi importi niente, che ormai il mio amore per River si è spento, svanito, ma non ci riesco. Sarebbe un'enorme bugia.

E anche se so che me ne pentirò amaramente e che questa volta non riuscirò più a rialzarmi, a sopravvivere al suo ennesimo tradimento, non riesco a zittire il mio cuore che mi urla di non lasciarlo andare via. Di non lasciarlo ad altri, perché River appartiene solo a me.

"Eli ci sei o sei di là con il tuo ex?"

Sobbalzo per la sua domanda e mi sento colto in fallo. Paul non è un ragazzo scemo, non poteva non accorgersi che la mia mente è da un'altra parte.

Non so cosa rispondere e soprattutto come scusarmi, perché non ci sono scuse, sono un vero stronzo.

E' poco che esco con Paul, da quando ho mollato Bryan, ma questo non giustifica il mio comportamento.

Appena River è ripiombato nella mia vita, per quanto voglia negarlo, l'ha stravolta prendendone completamente il controllo "Scusami ... io ..."

Mi interrompe "Non voglio le tue scuse, voglio sapere se lui è più importante di me."

Io rimango in silenzio la sua domanda mi spiazza, una domanda semplice a cui non avevo ancora pensato, non "ci faresti sesso o mi tradiresti " semplicemente quanto è importante. Un tempo River era più importante della mia stessa vita, ora?

Paul continua "Per questa sera posso anche passarci sopra, forse era un po' che non lo vedevi e sei rimasto turbato, ma non voglio iniziare una storia con te sapendo che quando sei con me pensi a lui o che da un momento all'altro potresti tornare con lui. Quando si inizia una relazione è sempre una scommessa, ma così mi sembra già persa in partenza"

Gli vorrei rispondere di stare tranquillo, perchè se fra pochi minuti non sarò fuori dalla camera tutto sarà finito. Allora River non sarà più un problema, Ma non ci riesco, perché io voglio essere fuori dalla camera, voglio essere sul terrazzo con lui.

"Mi dispiace Paul. Un tempo era la persona più importante della mia vita, il mio migliore amico, ma stare con lui era troppo doloroso e me ne sono andato. Ora non so più che cos'è e cosa voglio, però vorrei scoprirlo ..."

Paul si alza dal letto "Allora chiudiamola qui. Vai da lui e magari quando avrai le idee un po' più chiare possiamo provare a risentirci"

Lo osservo mentre si riveste sentendomi un vero bastardo avvertendo il mio cuore battere per la felicità, perchè ora non ho più scuse per non correre da River.

Appena resto solo mi rivesto e guardo l'orologio, è tardi ... sento l'angoscia assalirmi e se se ne fosse già andato?

Esco sul balcone con il cuore in gola.

Invece eccolo lì, appoggiato alla ringhiera, anche se è girato di spalle e c'è poca luce lo riconoscerei ovunque. Dico solo "Non sei ancora andato via?"

Lui si volta e mi sorride "Ti avrei aspettato tutta la notte e probabilmente arrivata l'alba sarei venuto a prenderti di peso"

Le sue parole mi rendono felice, sorrido e scuoto la testa "Il solito prepotente"



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NdA:

Non potevo aspettare, avevo una gran voglia di scrivere questo capitolo.

Spero vi sia piaciuto.

A presto

Japanika

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