CAPITOLO 12 - FESTA DI BENVENUTO

RIVER

Guardo Eli allontanarsi dal bar e ripenso a ciò che è appena successo.

Non so se essere felice o no della nuova situazione.

Il primo sentimento che ho provato è stato gelosia al pensiero che Aria stava prendendo il mio posto al fianco di Eli, ma devo ammettere che alla fine ci sono anche aspetti positivi.

Uno è sicuramente sapere dove trovarlo; se voglio cercare di ricucire il nostro rapporto e farlo evolvere devo avere delle occasioni per parlare con Eli da solo.

Fra quelli negativi c'è certamente avere ancora Aria fra i coglioni e non poterla mandare "a cagare" come avevo deciso.

Ma la cosa peggiore sarà dover ingoiare la gelosia e la rabbia fino a farmi venire un'ulcera vedendo chi si porta a letto.

Avrei voglia di seguire Eli, ma oggi ho già saltato due lezione e considerando che non sono un genio e nemmeno una secchia, non posso permettermi di perderne un'altra.

La giornata passa lenta e la mia mente vaga tra i ricordi del tempo passato trascorso con il mio migliore amico.

Al loro confronto questo ultimo anno è stato triste e monotono, è mancata quella scintilla che rendeva ogni cosa bella e divertente.


Sto tornando al mio appartamento quando mi arriva un messaggio di Aria "Elijah è appena arrivato. Sta sistemando le sue cose. Questa sera festeggiamo. Ci sarai anche tu?"

Come potrei non esserci e perdere un'occasione così ghiotta?

Però devo fare quello "scazzato" come sempre. Così scrivo "Dove?"

"Da noi. Ti aspetto"

Vado a casa per farmi una doccia. Mentre sono sotto il getto dell'acqua ne approfitto per una sega, per essere certo di non eccitarmi troppo con Eli vicino e di non ragionare con il cazzo come mio solito.

Lungo la strada mi fermo a comprare dei superalcolici e l'occorrente per dei cocktail, non dovrei avere ancora l'età per farlo, ma come ogni bravo ragazzo americano ho il mio bel documento falso.

Suono e mi viene ad aprire Aria, mi abbraccia contenta. "Che bello sei venuto"

La mente mi corre subito alla sega che mi sono fatto meno di un'ora fa, vorrei rispondere "Non pensando a te" quanto sono stronzo! Invece sorrido e dico "Ho portato da bere"

"Grande!"

Mi fa entrare e noto subito che sono l'unico ospite. Stranamente c'è anche Rachel, questa sera nessuna festa, quella zoccola non poteva farsi sfuggire l'occasione di conoscere Elijah.

Invece il ragazzo di Madison non c'è, impensabile per lui abbandonare i suoi amati libri per una sciocchezza del genere. Secondo me ripassa anche mentre scopa.

Eli è seduto sul divano fra le ragazze e ride di gusto, appena mi vede si blocca e fa una smorfia. "Me lo immaginavo, ma speravo avessi di meglio da fare conoscendoti"

Io sorrido "Non è mai troppo tardi"

Poi mostro cosa ho portato "Qualcuno ha sete?"

Rachel batte le mani "River sei il migliore"

"Lo so" e lo sa anche lei.

Aria mette su della musica e io preparo i drink, so esattamente cosa piace a Elijah, quando gli passo il bicchiere non riesce ad impedirsi di sorridere, ma poi ci tiene a mettere le mani avanti, si avvicina e mi sussurra "Non sperare di portarmi a letto facendomi bere"

Io sorrido "Se ricordo bene è più facile che mi porti tu"

Dei due è sempre stato Eli a reggere l'alcool.

Il suo sorriso è cattivo "Se sarò annoiato abbastanza potrei anche decidere di fotterti"

Sento un brivido percorrermi la schiena, nessuno mi ha più posseduto da quando Eli se n'è andato, sarebbe doloroso come la prima volta?

Solo Elijah ha avuto quel ruolo nella mia vita, nessun altro mi ha mai fatto desiderare di essere sottomesso.

Dopo ore interminabili a sentire chiacchiere su chiacchiere e a bere come una spugna per riuscire a sopportarle, sono ormai alquanto alticcio e devo raccogliere tutta la poca lucidità rimastami per non urlare a queste tre oche di andare a dormire.

Fortunatamente dopo poco Madison e Rachel annunciano l'agognata frase "Noi andiamo a letto"

Anche Aria lo fa chiedendomi se vado con lei.

Elijah invece resta sul divano e mi scruta in attesa. Se pensa che seguirò Aria si sbaglia di grosso.

Le rispondo che non ho sonno e di aspettarmi di là con parole poco gentili.

Appena restiamo soli mi alzo barcollando e mi metto a cavalcioni sulle sue gambe. Lui mi guarda male, ma non fa niente per cacciarmi, dice solo "Che cazzo credi di fare?"

"Voglio recuperare il nostro rapporto"

"Non c'è più niente da recuperare"

"Allora voglio iniziarne uno nuovo"

"Chi ti dice che io lo voglia?"

Mi struscio un po' su di lui e sorrido "Il tuo cazzo sotto il mio culo. Lo sento quanto sta diventando grosso"

"Forse voglio solo scoparti come una puttana qualsiasi"

"Allora forza fallo. Sai che preferisco fare l'attivo, ma se devo stare sotto lo farò con piacere per avere te ... e considera che non mi ha posseduto nessuno a parte te"

Lui cerca di nascondere un sorriso e guarda verso le camere "E se arrivasse la tua fidanzatina e ti trovasse a novanta con il mio cazzo piantato nel culo?"

"Aria può andare a fanculo, sai quanto me ne frega ... Voglio scopare con te! E' un anno che aspetto. Ti desidero come non ho mai desiderato nessuno ... sono disposto a darti tutto ... anche la mia fedeltà ... solo tu e nessun'altra"

Lui scoppia ridere "Non sai neanche cos'è la fedeltà. La tua fedeltà non esiste. E' come promettere di regalare un unicorno"

"Per te esiste..."

"Sei ubriaco fradicio, smetti di blaterare"

Gli infilo una mano dentro i pantaloni e gli afferro il sesso, lui si morde il labbro per non gemere.

"Eli, di cosa hai paura?"

"Io non ho paura"

Non voglio mollare, voglio credere che ancora ci sia speranza per noi "Sai che provi ancora qualcosa per me, che io non sono uno dei tanti che ti porti a letto e hai paura di lasciarti andare"

"River smettila se non vuoi pentirtene"

Scuoto la testa "Di una cosa solo mi sono pentito" di averti perso, ma questo non lo dico "e non permetterò che capiti di nuovo ..."

"D'accordo peggio per te"

Mi fa alzare, mi prende per mano e mi porta con lui nella sua camera.


ELIJAH

Sapere che sono stato l'unico a possederlo mi ha fatto provare una felicità indesiderata a cui ora non voglio pensare, ora è solo sesso e nient'altro!

Come entriamo in camera River si spoglia totalmente e mi salta letteralmente addosso facendo finire entrambi distesi sul letto. E' completamente fuori!

Anch'io non sono lucido, altrimenti non saremmo in questa situazione.

Mi rialzo e lo guardo. Dio quanto è bello! E' diventato ancora più bello, da aquilina in bocca con il sesso già sveglio e grosso.

Lui sorride "Non guardarmi solo"

Mi lecco le labbra e mi spoglio anch'io poi lo raggiungo.

Ho una voglia irrefrenabile di assaggiarlo e rivendicarlo come mio almeno per questa notte.

Mentre le mani di River percorrono bramose tutto il mio corpo, io prendo a muovermi verso il basso lasciandogli una scia di baci e succhiotti che difficilmente domani potrà nascondere.

Arrivato al suo sesso, gli lascio l'ennesimo segno e poi lo prendo in bocca.

River geme forte e mi porta le mani fra i capelli tirandomeli forte come ha sempre fatto.

"Dio Eli quanto mi sei mancato. Ti amo da morire"

Mi blocco all'istante e quasi urlo "Cosa? Cosa hai detto?"

Ma lui mi guarda con gli occhi offuscati pieni di desiderio e di scarsissima lucidità e dice solo "Non fermarti ti prego ..."

Non può essere vero, non sa quello che dice ... non ha alcun senso ... non voglio nemmeno prendere in considerazione le sue parole ... sono solo cazzate dettate dall'alcool e dalla voglia di scopare ... domani non si ricorderà niente ...

Queste considerazioni mi fanno ritrovare un po' di buonsenso.

River è decisamente troppo ubriaco e anche se se lo meriterebbe non posso violentarlo. Sì, perché nel suo stato non può essere considerato pienamente consapevole della sua decisione e possederlo adesso sarebbe approfittare di lui.

Lo so che anche fargli fare l'attivo senza il suo consenso è una violenza, ma sono certo che lui è più che consenziente a scoparmi, me lo ha ribadito più e più volte ... invece fargli fare il passivo dopo così tanto tempo ... voglio che ne sia completamente convinto ....

Così mi tirò su e lo guardo in viso "Sei un grandissimo bastardo e un enorme figlio di puttana, ti meriteresti di tutto anche essere violentato a sangue, ma io purtroppo non lo sono. Potrei anche lasciarti così, sarebbe una bella punizione, ma ormai mi hai fatto eccitare e ho voglia di scopare, quindi ringrazia la mia lussuria e l'alcool che ho ingurgitato ... ma ricordati che non significa niente per me, sei solo un cazzo bello grosso che uso per godere"

Lui sembra non aver afferrato il significato delle mie parole o forse gli sembra troppo bello "Vuoi dire che ti lascerai scopare da me?"

"Te l'ho detto non farti venire strane idee. Sei solo troppo ubriaco per essere consenziente a fare il passivo e io voglio scopare"

"Anch'io voglio scopare"

"Allora sta' zitto"

Prendo il lubrificante e mi sposto mettendomi in ginocchio con le gambe ai lati del suo corpo. Lui si tira su per avere il mio sesso davanti la bocca.

Un ricordo mi attraversa la mente: il vecchio appartamento, il nostro divano, stessa posizione. La ricaccio immediatamente per non lasciarmi investire anche dagli stessi sentimenti.

Anche lui deve averci pensato perché dice "Questa volta voglio scopare"

Lo incito per non permettergli di dire altro "Allora datti da fare"

Lui sorride e allunga subito la lingua per leccarmelo.

Glielo ficco in bocca e prendo ad allargarmi da solo.

Sento le sue mani afferrarmi le natiche e un suo dito spingere per unirsi al mio.

Ansimo forte e mi muovo per affondare ancora di più nella sua gola e contemporaneamente andare incontro alle nostre dita che mi scopano.

L'orgasmo è potente e mi lascia senza fiato e con una gran voglia di qualcosa di ben più grosso delle nostre dita.

Guardo River che ha ingoiato il mio sperma senza protestare, mi abbasso e lo bacio solo per sentire il mio sapore nella sua bocca. "Sei diventato bravo ad ingoiare"

Lui si lecca le labbra "Ancora di più a scopare"

"Vedremo"

River cerca di ribaltare le posizioni, ma lo blocco "Lascia fare a me, sei troppo ubriaco, non vorrei mi vomitassi addosso"

Lui mi guarda male "Riuscirei a scoparti anche se fossi in fin di vita"

Mi sposto e mi metto a cavalcioni sopra di lui. Lui sorride "Beh, se è questa l'alternativa ... mi piace"

Afferro il suo sesso e lo allineo con la mia apertura, poi mi abbasso.

Lo sento farsi strada dentro di me allargandomi, dopo un momento per abituarmi al dolore prendo a muovermi.

River geme "Eli, dio quanto mi sei mancato! Mi fai morire!", mi afferra per i fianchi per aiutarmi ad aumentare la velocità.

Il piacere è travolgente e vorrei tanto fingere che è come con tutti gli altri, che non è River quello che sto cavalcando, ma è impossibile anche perché lui non fa altro che gemere il mio nome e la cosa mi eccita da morire.

Quando l'orgasmo è ormai alle porte River afferra il mio sesso e mi masturba per portarmi all'apice insieme a lui. Lo sento dire "Eli vieni con me"

Mi lascio cadere su di lui e mi addormento fra le sue braccia sfinito.



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