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|Louis|

"Lou, dove sei?"
"Sono in negozio, sto sistemando gli scaffali"
"É tardi, perché non torni a casa?"
"Ho da fare, Harry"
"É tutto il giorno che mi eviti e non rispondi al cellulare. Poi non fai mai tardi la sera, quando c'è da sistemare gli scaffali, di solito, li fai fare ai tuoi aiutanti. Torni sempre in tempo per cenare con noi a casa" quando sento la sua voce vacillare mi sento una merda. Lui non c'entra niente, la colpa é mia che, evidentemente, non sono un buon marito, un buon padre e un buon fratello
"Hazzie, non piangere, torno subito a casa, va bene?"
"Non fa niente, rimani lì, io ceneró da solo"
"Come da solo! dove sono i ragazzi?"
"Non c'è nessuno"
"Amore, scusa, sono un cretino. Adesso torno da te"
"Ti ho detto di no!" Mi chiude il telefono in faccia e io sospiro, insultandomi mentalmente
"Ragazzi, continuate voi? Io vado a casa, c'è Harry che mi aspetta per cena"
"Tranquillo capo, ci vediamo domani"
"Domani venite un'ora dopo, visto che stasera fate più tardi"
"Grazie, capo!"
"Sei sempre il migliore" sorrido grato, li saluto e vado via. Ho 5 supermercati in tutta Londra. Quello principale é il vecchio negozietto di Dave che ho ingrandito e reso un vero e proprio supermercato. Lui e Eve mi mancano così tanto, non c'è giorno in cui io non li pensi. Sono morti 10 anni fa, a distanza di una settimana l'uno dall'altra, sono stati insieme fino all'ultimo giorno. Io e Harry gli siamo stati accanto fino alla fine, se ne sono andati sereni, regalandoci un sorriso. Hanno conosciuto naturalmente Sam e Will che erano piccini. Purtroppo peró, non hanno fatto in tempo a conoscere Amy, che è nata 3 mesi dopo la loro morte, Maya che ha 7 anni e le gemelle che ne hanno 6. Sono sicuro che sarebbero fieri di me, a loro devo tutto.































"Harry?!" Lo chiamo appena entro in casa, è tutto buio e silenzioso, sarà andato a letto o é uscito? Magari é andato a cena da Niall e Lottie, mi sa che l'ho fatto davvero arrabbiare.
"Amore?! Haz, dai, mi dispiace. Non volevo trattarti male" accendo la luce nel salone e, effettivamente, la casa è immersa nel silenzio. Sarà davvero uscito, chissà dove sono le piccole. Sospiro esausto e credo che andrò direttamente a letto, senza Harry e gli altri non mi piace cenare. Vado in cucina per bere, accendo la luce e noto, sul marmo dell'isola, un pezzo di carta, quadrato e abbastanza grande. Mi avvicino, lo prendo e leggo
'Sei il meglio che poteva capitarci.. Scusa se non te lo dimostriamo bene. Dici sempre che io sono il tuo diamante, beh posso dirti che tu sei il nostro. Sei la nostra bussola, il nostro punto di riferimento.. senza di te, saremmo niente, io sarei niente, non vivrei. Che dici, amore mio, ci cerchi?.. Ti amo, tuo Harry.' Sorrido con gli occhi lucidi, metto il biglietto in tasca e proseguo la mia caccia al tesoro, magari trovo altri indizi. Appena esco dalla cucina, sul muro vicino alle scale, che portano al piano di sopra, c'è un altro biglietto.
'Non ci stai cercando nel modo giusto, Achoo. Non posso salire le scale, con questa scomoda sedia.. dovresti riversare altrove la tua ricerca. Mi dispiace se non sono un buon fratello, a differenza tua. Sai, sono contento di come sono andate le cose, alla fine, perché non mi è mai pesato essere cresciuto senza mamma e papà, c'eri tu, il che bastava. Eravamo piccini io e Jade e tu eri appena un ragazzo. A 19 anni hai cresciuto 2 bambini, ti sei fatto carico di noi e non ti sei mai tirato indietro. Mi ricordo che dormivamo in un'unica camera, io, te e Jade, non ti sei mai lamentato di ciò, di non avere una vita semplice, un tuo spazio, la tua privacy. Avevamo pochissimi soldi, passavi giorni interi senza mangiare, pur di garantirci sempre un piatto sulla tavola. Facevi 3 lavori, per pagare tutte le spese per mamma, per la casa e per noi. Non ti stancavi mai, non ti lamentavi mai, dormivi a stento due ore a notte e, quando gli assistenti sociali ci portarono via, non ti sei arreso. Venivi a trovarci ogni giorno, promettendoci che ci avresti riportato presto a casa, una casa vera solo per noi. Ti sei fatto in quattro per noi, soprattutto in tribunale, quando quell'uomo voleva portarci via da te. Ricordo il terrore che avevamo in quei giorni, dormivamo stretti a te, non volevamo allontanarci per paura che ci portassero via. Sei il mio esempio, l'uomo che vorrei diventare da grande. Sei il mio orgoglio, Louis e te lo ripeto sempre troppo poco, scusami. Ti prometto che da oggi non farò più questo errore. Ti amo, tuo doppia J'. Mi asciugo le lacrime con la manica della camicia e poso anche quest'altro biglietto in tasca. Cambio direzione e ritorno in salone, guardo bene e, attaccato al camino, noto un foglio che prima non avevo notato.
'Siamo ancora piccole, papà, non riusciamo a scrivere bene, ci aiuta Amy. Scusa se siamo monelle e ti abbiamo fatto arrabbiare. Sei il nostro fidanzato e vogliamo solo te, sempre. Sam vuole zio Julian come fidanzato, tu sei più bello, anche papi Hazzie lo dice. Vogliamo tante coccole e vogliamo che ci racconti le storie belle, quelle che parlano di te e papi. Ci vuoi sempre bene? Oggi ci sei mancato tanto. Ti amiamo papino, tue Amber, Sophia e Amelia'. Attaccato alla vetrata che da sul giardino c'è l'ennesimo quadratino di carta
'Achoo, tutto questo casino è successo per colpa mia. Hai pensato che non fossi un buon fratello e un buon padre perché io sono una stupida. Non c'è un motivo per il quale non ti ho detto di aver fatto l'amore con Sebastian, non pensare che sia colpa tua. Tu fai più di quello che farebbe qualsiasi altro fratello, padre, amico, persona al mondo. Ringrazio mamma che ti ha messo al mondo e, prima di impazzire, involontariamente, ci ha lasciato nelle tue braccia. Non mi sono mai sentita una bambina diversa. Da piccola dicevo che tu e Julian eravate i miei migliori amici, lo penso tutt'ora. Scusa per gli abbracci mancati, per il mio silenzio, per la mia chiusura nei tuo confronti, soprattutto dopo la rottura con Sebastian. Mi sei stato accanto mentre non mangiavo, piangevo e vomitavo per il nervoso. Ti sei preso i miei insulti, le mie urla e le mie parolacce. Mi hai stretto a te e mi hai ripetuto che qualsiasi cosa fosse successa, tu saresti rimasto al mio fianco. Vorrei solo chiederti scusa e non vederti deluso da te stesso, non devi esserlo. Sei l'uomo migliore che conosca. Ci raggiungi? Fa un po' freddino.
Ti amo, tua Jade' é palese che sono in giardino. Esco dalla porta a vetri che da direttamente sul prato, ma non vedo nessuno. Saranno nella parte sul retro, dove abbiamo un gazebo e dei tavoli, lì d'estate facciamo grandi cene, tutti insieme. Su uno degli alberi che ci sono fuori, scorgo subito il quinto bigliettino.
'La mia paura più grande è quella di deluderti, di vederti star male e di vederti allontanare da me. Sono i genitori ad avere questa paura, di solito, lo so.. beh.. io non ho motivo di allontanarmi da te, quindi tu non temere, papà, sarò sempre il tuo orsacchiotto. Ieri sera, quando sono tornato a casa e non ti ho visto sveglio ad aspettarmi, mi è preso il panico, sapevo fosse successo qualcosa. Mai avrei immaginato, però, che pensi  quelle cose assurde. Tu che non sei un buon padre? Non scherziamo.. io che non mi fido di te? Anche qui, non scherziamo. Se ti dico le cose in un secondo momento, é solo perché non voglio farti preoccupare, perché voglio che tu sia fiero di me, sempre, ma ho capito che facendo così sbaglio e ti faccio credere cose non vere. Prometto che smetterò di raccontarti le cose in ritardo. Non vedo l'ora di confidarmi con te, di abbracciarti e lasciarmi coccolare. Sappi papà, che comunque, non c'è nulla che non sai di me, non ti mentirei mai. Sei il papà che tutti vorrebbero, fortuna che sei mio, che sei capitato proprio a me, a noi. Papi Haz mi ha chiesto di scriverti che ti sposerebbe altre mille volte. Dovreste farlo, papà, così avremo l'emozione di assistere al matrimonio più bello del mondo, vi porterei io all'altare. Corri ad abbracciarmi, papino. Ti amo immensamente, tuo Sam'. Sono un fiume in piena, ormai. Piango e a passo svelto li raggiungo. Non faccio in tempo ad arrivare al gazebo che me li ritrovo tutti addosso, tranne Julian che ci guarda con gli occhi lucidi, sulla sua sedia.
"Scusa, amore, scusa se ti abbiamo fatto pensare di non valere e di non essere un buon padre, un buon marito e un buon fratello" Harry é stretto a me tipo koala, con la gambe legate intorno alla pancia e le braccia al collo
"Non è colpa vostra, sono io che sono stupido" piangiamo tutti e due, gli accarezzo il viso e lo bacio
"Grazie per tutto questo, splendore. Vi amo anche io immensamente e sono grato a Dio per avermi donato questa famiglia speciale"
"S scusa papi!"
"Sam, amore mio, non piangere. Non mi hai deluso, non lo faresti mai. Ti amo anche io, piccolo mio. Dade, viene qui, smettila di piangere anche tu" li stringo tutti a me e sorrido finalmente con il cuore leggero
"Achoo! Non discriminarmi! Voglio abbracciarti anche io" rido sentendo Juli e lo abbraccio, aiutandolo a tenersi in piedi su una gamba sola
"Doppia J, le tue parole mi hanno dato davvero il colpo di grazia, sono state quelle che mi hanno fatto piangere di più"
"Sono tutte cose che penso. Sei il mio supereroe, super Achoo!"
"Amore, adesso vatti a preparare, stasera la famiglia Tomlinson-Styles va a cena fuori. Scusa se per telefono ti ho risposto in quel modo, era una tattica per farti venire a casa" ride e io lo prendo fra le braccia
"Sei furbo, splendore"
"Andiamo a cena con la nostra famiglia, Boo. Siamo indistruttibili insieme, da ogni problema ne usciamo più forti che mai"
"Hai ragione piccolo. Forza tribù Tomlinson, si va a cena!!". Una risata generale e siamo pronti per una serata speciale in famiglia.

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