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|Daniel|

"Papà mi dispiace tanto. Dovevo starti accanto" accarezzo la sua mano ferma, immobile su questo orribile letto d'ospedale. Io e papi Zayn siamo qui da ieri pomeriggio. Stanotte non abbiamo dormito per niente, papà non si sveglia e io sono sempre più preoccupato e mi sento maledettamente in colpa. So che ha sbagliato e tanto anche ma forse dovevo reagire in modo diverso
"Amore, vai a casa. Sei stanchissimo e papà per il momento non si sveglia. Lo zio Harry ce l'ha detto, dormirá ancora un pochino, é normale"
"Dorme solo per l'anestesia, vero?"
"Si piccolo, é per l'anestesia che dorme ancora, é stata forte e l'operazione difficile"
"Cosa succederà al suo risveglio? Non potrà stare da solo, dobbiamo aiutarlo papi. So che lo ami ancora"
"Certo che lo amo ancora, un amore come quello che provo per tuo padre è difficile da cancellare, ma non tornerò con lui solo perché sta male e non so se riuscirò a perdonarlo così facilmente"
"Non dovrai perdonarlo o tornare insieme a lui, però dobbiamo stargli vicino, siamo la sua famiglia"
"Sei molto più maturo di me, tu riesci a perdonarlo, io no"
"Promettimi che ci proverai, almeno. Non a perdonarlo ma a stargli accanto"
"Va bene, ci penserò, okay?"
"Adesso l'importante é che si svegli, vero papi?"
"Proprio cosi, amore". Accarezzo ancora la mano di papà Liam e la muove leggermente, si sta svegliando.
"Papà! Papà" apre gli occhi e mi sorride
"Danny" sussurra, non riesce a parlare bene, gli dà fastidio la gola
"Hai sete, papà?" Annuisce
"Posso solo bagnarti le labbra, hai avuto una lunga operazione. Devi riprenderti bene dall'anestesia, più tardi potrai bere" prendo un fazzoletto, lo bagno e glielo passo sulle labbra più volte
"Così dovrebbe andare meglio" si passa la lingua sulla labbra e allunga una mano verso di me
"Piano papà, hai le flebo. Hai dolore?"
"S si D d d d dappertutto" é messo davvero male, ha anche una fasciatura in testa e il viso tumefatto
"Adesso chiamo lo zio Harry, gli dico che sei sveglio. Hai dormito quasi un giorno intero".

***

"Dan vai a casa a dormire. Sei stanchissimo. Io adesso sono sveglio e piano piano mi rimetteró" scuoto la testa e accarezzo la sua mano nella mia, non voglio più lasciarlo
"Voglio stare con te, papà! Almeno noi due possiamo recuperare. Tu devi rimetterti in forma e non pensare al resto. Le costole ci metteranno un po' per guarire, non devi fare sforzi e hai bisogno d'aiuto. Ho parlato con papi, mi trasferisco da te finché non starai meglio". Da quando papà si é svegliato, papi non ha detto una parola, si limita ad ascoltare noi due che parliamo.
"Zayn, davvero può stare da me?"
"Daniel é grande ormai e fa quello che vuole" ha la voce che gli trema e fa di tutto pur di non guardare papà negli occhi
"È meglio se fossi morto, vero?"
"Papà! Non dire così"
"Smettila di fare la vittima, Liam. Nostro figlio ti avrà anche perdonato ma io non ci riesco, mi dispiace"
"L'ho capito guardandoti negli occhi, Zayn"
"Bene. Posso anche andarmene adesso. Sei sveglio, parli, fai la vittima, tutto nella norma" mi ha promesso che ci avrebbe provato e invece proprio non riesce
"Dan vai a casa con papà, riposati. Io starò bene, dormo un po'. Fra poco poi arriverà anche zio Louis. Zio Harry é in giro per i corridoi che sta controllando i suoi pazienti"
"Dormo un paio d'ore e poi torno"
"Facciano quattro?" Sorrido scuotendo la testa
"Una via di mezzo, papà. Tre e non se ne parla più"
"Va bene! Piccolino"
"Ciao pá" lo saluto, gli lascio la mano ed esco dalla sua camera, con papi Zayn che continua a non parlare. Ah che duro mestiere é quello di figlio.

***

|Jade|

"Quindi siamo d'accordo?"
"Sono così fiero di essere tuo nipote! Zia sei una mente diabolica, quasi quanto me"
"Hey ragazzino! Quasi quanto te?! Più di te!" Rido e Will mi salta in braccio, è entusiasta
"Come dobbiamo procedere? Oltre che parole servono i fatti, altrimenti capiscono che non è vero"
"Pensa a coinvolgere anche il tuo ragazzo. A proposito, siete così carini insieme. Stagli accanto in questo periodo così difficile per lui"
"Lo farò, zia Dade. Adesso é in ospedale con zio Liam, non vuole lasciarlo solo, comunque é d'accordo con noi. Vedrai che ce la faremo"
"Vai in camera da Sam, é così triste, piccolo mio. Io vado da quel coglione di mio fratello"
"Zia dovresti pensare anche a te, però. Sebastian ti manca"
"Io non manco a lui, fine della storia e adesso fila!" Sbuffa e io rido. Lui va da Sam e io da Jul
"Hey fratellino"
"Che vuoi?"
"Sei così scontroso ultimamente!"
"Non è giornata e lo sai"
"Chissà per colpa di chi, é solo tua Julian. Se adesso Sam é di un altro, non puoi di certo biasimarlo" come immaginavo alza la testa di scatto, dopo la mia affermazione
"Che significa che è di un altro?!"
"Uno che ha il coraggio di amarlo alla luce del sole e non si vergogna di quello che è"
"Ma che cazzo significa?!?! Sam sta con un altro?! Impossibile! É appena una settimana che ci siamo lasciati"
"Ha 15 anni! Non può aspettarti tutta la vita, lo invitano ad uscire? Fa bene ad accettare"
"É uscito con un ragazzo?"
"Proprio adesso"
"Bene, meglio così" é pieno di rabbia, lo conosco. Si darà presto una mossa. Non ho intenzione di lasciargli rovinare la vita con le sue mani. Julian si merita un amore degno di essere vissuto e Sam lo è. Poi mi fa bene non pensare al casino che ho in testa e nel cuore, soprattutto. Se mi tengo occupata, il pensiero di Seb non viene a trovarmi e fa tutto meno male.
"Tu che puoi, rimedia ai tuoi errori. Dimostra a Sam che lo ami davvero, potresti accorgertene quando poi sarà troppo tardi per fare qualsiasi cosa"
"Anche tu puoi rimediare"
"No Jul, non spetta a me farlo. Seb non mi ama più e purtroppo me lo sta dimostrando fin troppo bene. Non farmi pensare che siete uguali, so che dietro la tua maschera indifferente c'è di più e stai soffrendo tanto anche tu. Pensaci. Ne vale la pena sacrificare la tua vita privata, l'amore, la famiglia, tutto ciò che c'è di più importante solo per la carriera?" Non voglio sentire la sua risposta, deve rifletterci. Io ho fatto il mio dovere, sono convinta di aver fatto centro. Lo lascio solo ed esco dalla stanza. Ho bisogno di starmene per conto mio. Magari una passeggiata da sola mi farà bene e mi schiarirá le idee.

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