Capitolo 21.





<< Quindi? >> mi domandò, prima di mangiarsi la patatina che aveva in mano.
Lo guardai accigliata, appoggiandomi allo schienale e sorseggiando la mia coca cola.

<< E quindi che cosa? >> gli chiesi io.

<< Come che cosa? Non gli hai fatto
nulla? Non lo hai detto a nessuno? È finita così? >> mi chiese stupito Terence, fissandomi.

<< Già, non gli ho fatto nulla, gli ho soltanto detto di non farsi più vedere >> finii io, guardando una foglia d'insalata per terra che aveva l'aria di essersi fatta schiacciare da parecchie persone.

E a dirla tutta, mi sentivo proprio come quella foglia, sola e calpestata da tutti.

<< Ma come hai fatto? >> mi chiese Terence con insistenza.

Riposai lo sguardo su di lui, smettendo di pensare a quel che stavo pensando.
Lo guardai alzando le sopracciglia e facendo uscire dalla mia bocca un piccolo verso impercettibile.

<< Lui ti ha usata, non ti ha rispettata, ha calpestato letteralmente la tua dignità tradenti con un sacco di ragazze, addirittura con delle tue amiche, era oltretutto fidanzato con un'altra e con te, ha nascosto e preso in giro Jake e tu non gli hai nemmeno tirato uno schiaffo? Niente di niente? >> calcò ancora di più, facendomi aprire la bocca e ripensare a quanto ero stata ridicola.

<< Io.. ahm >> cercai di dire qualcosa bloccandomi, era incredibile il fatto che non fossi riuscita nemmeno a dirgli al mio ex quanto era stato stronzo.

<< Dio Cath dovresti regalarmi un po' del tuo autocontrollo >> disse Terence, ridacchiando.

<< Ah! Ah sì? Ahm.. e tu invece? Stiamo parlando solo di me e del mio ex, ora parliamo di te >> gli puntai un dito contro, facendolo smettere di ridacchiare << Visto che è il momento delle confessioni ex amorose, non penso che con tutte le tue donzelle le cose siano andate lisce come l'olio >> girai il tutto verso di lui, incuriosendomi come non mai.

Io gli avevo raccontato molte cose, forse anche troppe, gli avevo aperto la porta di una delle mie più grandi passioni come la cucina, sapeva in pratica tutte le dinamiche riguardanti la mia famiglia e ora gli avevo parlato anche del mio unico ex ragazzo.
Lui invece no, lui non mi aveva raccontato nulla, e io volevo sapere qualcosa.

<< Non c'è molto da sapere >> sminuì lui il tutto con una scrollata delle spalle e appoggiandosi allo schienale.

Lo stavo mettendo un po' a disagio ed era parecchio visibile quanto non gli piacesse raccontare di sé.

<< Ho forse trovato il tuo punto
debole Mr. Risucchia soldi? >> ridacchiai, ricordandomi del nostro primo incontro e di quanto avrei voluto picchiarlo per quella multa che mi aveva messo.

<< Assolutamente no, e comunque ancora con questo soprannome? >> mi chiese lui, facendo un mezzo sorriso.

<< Centoventicinque dollari non si scordano facilmente, soprattutto per una come me che per guadagnarseli serve birre a scapoli concentrati a guardare una partita
di calcio >> pronunciai alzando un
sopracciglio << E comunque non cambiamo discorso, uno come te è impossibile che non abbia nulla da raccontarmi! >> continuai io, mentre mi guardò storto.

<< Ho avventure da raccontarti se vuoi >> mi disse ridacchiando di gusto, mentre io corrucciai le labbra.

<< Solitamente i ragazzi che si ostinano con le avventure hanno avuto una storia difficile in precedenza >> affermai convinta dopo tutti i libri e i film che avevo letto.

<< Che intendi dire? >> sorrise divertito.

<< Andiamo, sembri proprio uno di quelli che ha avuto la sua storia d'amore perfetta ma che poi gli è crollata tra le mani per un tradimento o qualcosa del genere>> pronunciai ridacchiando e puntandogli un dito << Sennò non si spiegherebbe il tuo essere così predisposto solo alle avventure >> conclusi, mentre lui mi guardò per un attimo.

Rimase in silenzio a fissarmi, mentre io non spiaccicai nessuna parola, percependo i suoi occhi un po' increduli.

<< Hai fatto bingo >> ammise ad un tratto, facendomi smettere di mordicchiare una patatina << Hai ragione! Anche io ho avuto la mia buona dose d'amore malato, anzi credo di averne dato troppo, e la mia ex con cui mi stavo per sposare ha deciso che non ero più l'uomo per lei e si è messa con un altro >> finì lui appoggiando le mani sul tavolo e guardandomi serio in volto.

Sgranai gli occhi e aprí di nuovo la bocca come una rincoglionita, sentendomi una stupida.
Potevo tenermi tutto per me, invece come sempre avevo parlato troppo, senza collegare la bocca al cervello.

<< E ti meriti dei punti in più perché si è messa proprio con il Party Planner del nostro matrimonio >> mi fissò lui, senza aggiungere nient'altro.

Lo guardai sentendo un peso al petto, le sue iridi trasmettevano una sensazione che mai avevo provato, e la mia risata si era spenta da un pezzo , mentre senza parole lo guardavo incerta su che cosa dire.

<< Mi dispiace Terence io.. ho tirato a indovinare non pensavo..>> sussurrai seriamente dispiaciuta.

<< E hai indovinato, ma non per questo devi dispiacerti, è passato >> strinse lui le labbra, bevendo la sua bibita.

Passarono dei minuti in silenzio, mentre lo fissavo inebetita.
Non sapevo che cosa dirgli per sdrammatizzare la tensione.

Ero sinceramente sbigottita e mai mi sarei aspettata che Terence avrebbe dovuto sposarsi.

Ed era strano, perché più passavo del tempo con lui e più mi rendevo conto di quante sfumature avesse in realtà.
Mi chiedevo come fosse possibile che quella donna lo avesse tradito con il Party Planner del loro matrimonio.

Terence dopotutto era molto di più di ciò che avevo pensato inizialmente.

<< Comunque se può consolarti, alla fine Jake gli ha tirato un pugno quando l'ha scoperto >> lo guardai, accennando un sorriso.

Lui mi fissò sorridendo e quasi sollevato all'idea che qualcuno gli avesse fatto qualcosa a quello stronzo del mio ex.
Continuò a sorridermi guardandomi, sempre con quello sguardo irresistibile che lo contraddistingueva.

<< Anche io per te gli avrei spaccato la
faccia >> disse poi, mentre io rimasi ferma a fissarlo.

Il mio cuore fece una capriola, come se mi avesse regalato un castello fatto interamente di cioccolata.
E provai qualcosa di strano.

Non pensai più a nulla, nemmeno alle telefonate insistenti che mio fratello mi aveva fatto dopo la litigata e nemmeno ai messaggi di Katie.

Soltanto allo sguardo davanti a me, riservato solo a me.

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