_________Nota autrice_________
Quando inaugurare un libro se non il 27 gennaio, il giorno della memoria?
Questa poesia è in realtà stata scritta dai due ai tre anni fa (2018-2019) e ha vinto un premio... Però mi sono accorta di non averla mai citata da qualche parte, così ho deciso di farlo finalmente.
Detto questo, penso scriverò pochissime volte una nota a fine/inizio pagina, perciò vi saluto come se non avessimo più l'opportunità di parlarci fino alla fine del libro...
Buona lettura!
__________________________
Analisi del componimento:
[7 distici in rima baciata senza un sistema di sillabe costante]
__________________________

E quel campo, come dimenticarlo...
Nero di rabbia, azzurro di pianto.

Quel mucchio di pantaloni sdruciti è lì ancora,
Come quando, in fila, aspettavano la propria ora.

Le loro anime, prive di stupore,
Erano ormai a pezzi davanti all'inceneritore.

Gli occhi lucidi di quel piccino...
A testa alta, per affrontare il suo destino.

Con un sorriso forzato la fila procedeva,
Il padre lo rassicurava, spariti entro sera.

Un mare di fumo si sciolse nel cielo,
La faccia del soldato, sempre troppo serio.

Col cuore affranto, stavan per morire...
Alcune storie non hanno una buona fine.