Joel e la paura

Partiamo dal concetto di bene e male. Qualcuno potrà dire che non ci sono persone buone o cattive, solo punti di vista.

A dirla tutta, io sono convinto che esistano delle persone che sono consapevoli di star facendo del male e lo causano per il piacere di farlo. Non a caso, in sociopatici e narcisisti l'area dell'empatia non funziona, o almeno funziona male. Provano piacere nel causare dolore agli altri e la sofferenza del prossimo è la loro ricompensa.

Ammetto che, facendomi un po' di cultura, mi sono reso conto che sarebbe più corretto dire "disturbato".

Superata questa premessa esplicativa, passiamo a Joel e guardiamo il suo contesto culturale: prima dell'epidemia, Joel aveva gravi problemi lavorativi. Ciò porta a uno stato di tensione, paura e ansia. Riesce a essere un padre amorevole, ma è comunque in un perenne stato d'allarme. Sa che basta un errore e non potrà più mantenere la figlia e nemmeno se stesso (lo vediamo che discute animatamente al telefono con Tommy). Sua moglie è morta giovane, e questo trauma non lo ha mai abbandonato.

Ora punto il dito su una scena che nessuno avrà dimenticato: quella in cui, durante l'apocalisse, si rifiuta di dare un passaggio a una famiglia con bambina.

Anche qui lo fa perché ha paura: non solo sa bene che, durante un'apocalisse, ci sono un sacco di depravati che si fingono gente in pericolo (basta rapire un bimbo a caso e usarlo come scusa), ma pochi minuti prima il vicino zombificato lo aveva aggredito dopo aver sfondato la porta/finestra a craniate. Che ne sapeva che non potessero trasformarsi a loro volta da un momento all'altro? Joel anche qui ha cento campanelli d'allarme accesi.

Si tratta quindi di un classico enneatipo 6 problematico: guidato dalla paura, nel senso che vive un perenne stato di ansia.

Dopo la morte di Sarah, la sua scala dei valori sociali, o almeno quel che ne resta, va in pezzi: se non hanno esitato a sparare a una bambina (o meglio, il soldato ha esitato, ma dubito che Joel se ne sia accorto) allora non ha alcun senso stabilire un codice morale (non lo fanno gli altri, perché dovrei farlo io?) La società stessa collassa, quindi per lui esistono solo due possibilità: adeguarsi o morire. 

Joel quindi sceglie la via del ritorno a una sorta di stato selvaggio, in cui esiste solo il proprio piccolissimo gruppo, tutti gli altri sono potenziali nemici. Infatti è nella natura umana vedere gli stranieri, i diversi, come potenziali minacce. 

Suo fratello Tommy, invece, cerca di ricostruire qualcosa: si unisce alle Luci, e una volta che queste lo hanno deluso, contribuisce a fondare una nuova società. Per farlo sono necessari, oltre che a una grande intraprendenza, anche una grande capacità di riconoscere le persone giuste e un forte carisma. 

Entrambi i metodi sono dei tipici meccanismi di difesa di fronte a questo genere di avversità.

Durante il periodo di contrabbandiere, Joel sviluppa un temperamento aggressivo. Io ho conosciuto persone estremamente aggressive che poi sono diventate pazienti psichiatrici, perché l'aggressività è un tipico meccanismo di coping di fronte alla paura. Sei sempre sul piede di guerra proprio perché vuoi intimorire i tuoi potenziali aggressori e pensi che lo sparare per primo sia l'unica via di sopravvivenza (filosofia che viene regolarmente confermata).

Altri dicono che Joel è stato crudele a torturare i due banditi per sapere dove fosse Ellie: beh, stiamo parlando di una ragazzina rapita da dei depravati in un mondo post-apocalittico. Joel stesso si era appena ripreso da gravissime ferite, quindi era in un forte stato di stress: cosa ci aspettiamo che faccia un traumatizzato sotto stress che sa che dei depravati hanno rapito una minorenne? Uno dei prigionieri addirittura afferma "ora quella ragazza è il nuovo giocattolo del capo".

Il momento in cui le Luci cercano di portargli via Ellie attiva tutti gli istinti più feroci di Joel, ma mi vorrei soffermare su un piccolo fatto: Joel, prima di torturare il soldato ed estorcergli le informazioni, esclama, con tono distrutto, "non ho tempo da perdere!" e solo dopo gli spara. Ciò fa dedurre che, normalmente, non lo avrebbe fatto subito. Il soldato stesso che Joel tortura non solo aveva contribuito a portargli via la figlia adottiva, ma lo ha incitato a reagire per avere un pretesto per ucciderlo. 

Aggiungiamo vari fattori:

- Joel è un contrabbandiere, quindi è abituato a fiutare trappole e imboscate; l'invito delle Lucciole, per lui, era una trappola;

- Marlene (leader della Luci) è stata alquanto sgarbata, e questo attiva i meccanismi violenti;

- ricordiamoci che Tess (compagna di Joel) era morta per far arrivare Ellie fin lì; non se la prende con Ellie, ma di certo se l'è legata al dito;

- Tommy aveva messo in guardia Joel dalle luci: La persona più saggia che conoscete vi mette in guardia da un gruppo, poi capita l'imprevisto: chi non si allarmerebbe?

- Joel uccide Marlene, ma anche qui dichiara "la inseguiresti". Che bisogno aveva di dirle perché la uccideva? Era forse un modo per giustificarsi?

Joel è anche considerato dai più un ISTJ (questo non posso dirlo con certezza). Come funziona un ISTJ in crisi?

"Istj loop si-fi, gli istj in loop solitamente rivivranno nella loro testa avvenimenti passati, sia traumatici che non e sguazzeranno nei loro sentimenti, avranno facilmente la tendenza a confrontare situazione nuove o presenti con i ricordi negativi, attribuendogli un significato negativo ed assumendo che andranno nella maniera peggiore, pensando anche a come impatterà loro personalmente, hanno anche difficoltà a portare a realizzazione pratica le loro idee e può succedere che perdano la capacità di ragionare logicamente, avranno un atteggiamento ansioso e tenderanno a proiettare la loro negatività all'esterno, interpretando le intenzioni degli altri in modo solitamente malevolo e negativo, avranno la tendenza a chiudersi in se stessi e vivere nel loro mondo personale, considerato migliore e più sicuro di quello esterno, le caratteristiche di questo loop sono in gran parte condivise dall'infp con loop.

Il disturbo più frequente abbinato al loop è il disturbo evitante di personalità."

Solo dopo essersi lasciato alle spalle ed essersi ricostruito una vita con Ellie, Joel ritrova l'equilibrio interiore. Non a caso, quando la società viene ricostruita, si mette a partecipare a varie missioni di salvataggio, arrivando perfino a dire "andate avanti, vi copro io!" Mi pare un gesto piuttosto altruista, specie considerando che, essendo il "padre" di Ellie, ci sono concrete possibilità che lei s'ispiri a lui e a propria volta partecipi alle pericolose missioni.

Ne esce quindi il ritratto di un uomo terrorizzato, che si sente minacciato da tutto ciò che lo circonda.

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