Intervista ai vincitori - Himenoshirotsuki
Abbiamo posto dieci domande ai vincitori a mo' d'intervista che vi riportiamo pari pari in queste pagine.
Questo non è solo un momento di svago o fine a se stesso per i vincitori. Dalle parole di ognuno di loro possiamo trarre qualcosa di utile sul processo creativo di una storia, un consiglio o uno spunto di riflessione.
Vi invitiamo a leggerle tutte quante :)
Himenoshirotsuki, parlaci un po' di te...
Buongiorno! Allora, mi chiamo Veronica, per gli amici Hime o Vera. Sono nata e vivo a Milano da quasi 24 anni e sono all'ultimo anno di biologia. Come dico spesso, il mio sogno è quello di riuscire a creare un drago per andare al lavoro la mattina. Andando a spulciare sul mio profilo, è abbastanza intuibile capire che il mio genere preferito è il fantasy che amo sia leggere che scrivere.
Con la tua squadra della Polonia hai vinto partecipando con Fighting Fire, ne hai altre? Come mai hai deciso di schierare proprio questa?
Ho due storie all'attivo su Wattpad. Una è "Fuoco nelle Tenebre" e l'altra è "Fighting Fire." Per quanto io sia affezionata a Fuoco, la ho scritta quando avevo 17 anni e tanta, tanta inesperienza, quindi presenta ancora diversi errori tipici di una scribacchina alle prima armi. A me poco importa, la sto comunque finendo (è una trilogia e ho quasi terminato la stesura del secondo libro), ma mi rendo conto che non può essere il mio cavallo vincente, ora come ora, in una competizione. Quindi, per forza di cose, la mia scelta è ricaduta su Fighting Fire.
Com'è nata l'ispirazione per questa storia?
Da un contest su EFP. Mi ero iscritta a questo concorso che aveva come tema gli Arcani Maggiori. C'erano diversi pacchetti con all'interno un'immagine, una frase, un obbligo e un divieto. Purtroppo mi sono dovuta ritirare perché non ho avuto tempo di scrivere tutta la storia, ma visto che mi piaceva molto quello che avevo già buttato giù ho deciso di continuarla. E poi vabbé, solita storia: comincio con una storia di "massimo 10 capitoli" e poi mi esplode tutto in mano.
Hai lasciato qualcosa di te ai tuoi personaggi?
No, cerco di creare dei personaggi diversi da me, anche perché penso sia una sfida più difficile creare una personalità lontana dalla nostra. E io adoro le sfide.
In che situazione ami scrivere? Di notte, in una stanza particolare, in treno...?
Nessuna particolare preferenza, ma ultimamente col caldo che fa, sono molto più attiva di notte. Di solito, se non si muore, scrivo anche di giorno; se invece ho da studiare mi rifugio nelle ore serali.
Parlaci del tuo processo di scrittura. Ti lasci ispirare dal momento o sei una di quelli che, prima di sedersi a scrivere, ha già in mente tutto?
Rientro in quella categoria di persone che si lascia molto ispirare dal momento. Di solito, quando comincio una nuova storia, a meno che non sia una storia breve, ho in mente solo alcune scene e, di solito, il finale. Quello che c'è in mezzo viene inserito solo e soltanto perché o mi va, o mi piace o entrambe le cose, ovviamente tenendo sempre conto del BG del mondo in cui si svolge la storia.
Cosa ti piace di più di quando scrivi?
Anche se poi quando comincio a scriverli me ne lamento, adoro scrivere gli scontri e in generale le scene adrenaliniche. Sono anche più che sicura che siano le scene che mi vengono meglio perché sono anche quelle che riesco a rendere meglio, assieme alle descrizioni dei luoghi.
Hai mai avuto il "blocco dello scrittore"? Se sì come l'hai superato?
Mai avuto. Sono anche abbastanza convinta che il fantomatico "blocco dello scrittore" abbia una componente importante di pigrizia non da poco. Io mi sforzo sempre di scrivere quasi tutti i giorni, quindi diciamo che volente o nolente la storia la finisco.
Parlando del concorso, qual è stata la prova che ti ha emozionato di più e quale di meno?
La prova originalità è stata quella che mi ha non solo emozionato di più, ma anche quella che mi ha dato la soddisfazione più grande. é sempre bello sapere che la propria storia è originale e diciamo che è stata una bella botta di autostima. Per quello che riguarda le altre fasi del concorso, forse l'unica che non mi ha fatto venire il batticuore è stata la prova di grammatica. Ma avevamo schierato Maddy e Maddy la grammatica la sa come l'Ave Maria, quindi sapevamo di essere in una botte di ferro.
Qual è il messaggio che pensi dobbiamo trarne dalla lettura del tuo romanzo?
Mi piacerebbe che i lettori che si approcciano al romanzo arrivassero alla fine pensando "anche io ce la posso fare." Perché, comunque, la storia verte sulla crescita di Nemeria e su tutte le sue (dis)avventure. Molto spesso si ritrova ad affrontare sfide più grandi di lei o a confrontarsi con problemi che mettono in crisi anche gli adulti, eppure in qualche modo ce la fa. Anche se ne esce ferita, alla fine rialza la testa e continua ad avanzare. Visto che un po' tutti ci siamo, almeno una volta, ritrovati in situazioni difficili che ci hanno fatto dire "non ce la faccio, è impossibile" vorrei che, attraverso Nemeria, passasse l'idea che chiunque può riuscire, anche se non per forza da vincitori.
Hai trovato originale l'idea di un concorso a squadre o preferisci quelli individuali? Vuoi dare qualche consiglio per eventuali edizioni successive?
È stata una figata! Ho adorato il fatto di poter collaborare con i miei amici, fare strategia, capire chi e quando schierare. é stata davvero una magnifica esperienza.
Se ti va, puoi lasciarci, per concludere l'intervista, con una citazione del tuo libro.
Grazie a voi per questo bellissimo concorso. Vi lascio una citazione da uno dei capitoli finali di "Fighting Fire" che trovo molto significativa.
[...]- Io vi batterò! - urlò ad Abayomi e poi aprì le braccia.
Il potere fluì come un fiume in piena ed eruppe dalla sua mano in una fiammata che illuminò a giorno la piazza. Una donna gridò e si tirò indietro, un ragazzo rimase a bocca aperta, mentre altri, molti altri, presero a battere le mani in alto. E quel battito divenne un lungo ed entusiasta applauso quando il fuoco prese la forma di un cavallo che trottava attorno alla piazza, con la criniera che si dissolveva al vento in petali fiammeggianti.
- Io vi batterò. - esalò stremata e abbassò la shamshir.
Sulle ultime note, il cavallo svanì e Nemeria si inchinò. Il sangue bollente le accaldava le guance e le rendeva difficile respirare. Ma più il pubblico applaudiva, più l'incendio che aveva dentro divampava incontrollato. Tutte le preoccupazioni erano delle macchie indistinte sullo sfondo del cielo stellato.
"Vincerò, perché non ho altra scelta."
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