Background e tutto ciò che non sapete di noi

Ciao! Sono Marianna e all'insaputa di tutti, ma soprattutto del grande capo, ho deciso, in questi mesi di progettazione, di raccogliere alcune divertenti conversazioni avvenute tra di noi. Spero possano divertirvi così come ci siamo divertiti noi nel farle! Adesso scappo, non mi prenderanno mai! 



Discussioni sulla copertina del concorso.

«Penso che calcando "presenta" sia perfetto!» disse Marianna, riferendosi al font del titolo.

«Calcando?» chiese dubbioso Fabio.

«Grassetto...» Elena provò a spiegare il pensiero di Marianna.

«Ma cosa? Il nome lo è già!» rise Fabio, prendendosi gioco della ragazza.

«Presenta...» continuò Marianna.

«Tutto grassetto? Mica è la sagra del maiale!» esclamò Fabio.

La discussione finì lì.


Fabio e la matematica.

Da una nota vocale (rigorosamente mentre guida, che sono le sue preferite). Mi raccomando, non seguite il suo esempio o finite così!

«Allora, sono sei squadre e quattro storie per squadra. Quindi, sei per quattro fa sessantaquattro, sono sessantaquattro storie...»

Sì, alla fine si è reso conto dell'errore...


Provando il giochino idiota della scrittura predittiva del telefono per cui dopo aver scritto una parola clicchi ripetutamente al centro per vedere cosa ti esce. Iniziava, ovviamente, con "Scrittori senza frontiere"

Fabio: «Scrittori senza frontiere sarà un successo perché è un attimo per il resto del mondo e poi ci sono persone come me e mi pare di aver fatto la storia della mia vita.»

Marianna: «Scrittori senza frontiere è senza punteggiatura che si fa fatica a leggerlo e ciò costringe il lettore a tornare indietro nel testo per capire cosa vuoi dire.»

Elena: «Scrittori senza frontiere sarà una scena bella per lui...»

Vi starete chiedendo, sicuramente, ma i giudici non erano quattro? Perché finora abbiamo visto gli sproloqui senza senso solo di tre? La risposta è semplice: di solito (non sempre, eh), come dice la canzone di Nek (mi odierà per questo) "Laura non c'è". Quando c'è, però, solleva questioni importanti, come quella che stiamo per proporvi.


Parlando del concorso (mentre lo progettavamo):

«Grazie, Fabio, che hai sollevato la questione, perché purtroppo c'è quel problema che, secondo me, è il più grave di tutti: D'Artagnan si scrive con la "A" maiuscola.»


Marianna decide di scegliere con random.org le coppie di giudici (adesso scoprirete quali erano).

«Faccio in ordine alfabetico. Elena è 1, Fabio 2, Laura 3, Io 4. Pronti?» cominciò Marianna, aprendo il sito.

«Tremo» sussurrò Fabio.

«Vai» affermò Elena.

«Allora... Elena starà con...»

«La I viene prima della L! Abbiamo già falsato le estrazioni» gridò Fabio, interrompendo Marianna.

«...Fabio» annunciò lei, indifferente, ma poi si rese conto dell'interruzione e domandò: «La i?»

«I di io» spiegò con nonchalance Fabio.

«Non è la I di io. Ma la M di Marianna» puntualizzò Elena.

«C'era la I...» continuò a far notare Fabio.

«Comunque, Fabio e Elena!» esclamò Marianna sorridendo.

«Santo cielo...» sospirò Elena, ma dopo poco si arrese. «Okay, okay.»

«A sto punto io e Laura» rise Marianna, rimarcando l'ovvietà.

«Voglio anche la seconda estrazione, non mi fido» intervenne di nuovo Fabio, evidentemente non abbastanza soddisfatto delle coppie sorteggiate.

«Okay...» Marianna accettò di soddisfare la richiesta del sindaco, anche se in realtà – e questo gli altri ancora non lo sapevano – ci aveva preso gusto a giocare con il sito random. «Allora, Fabio va con...» annunciò, mentre la rotellina gira. Numero quattro apparve sul sito. «Me... No, no!» esclamò, dopo essersi resa conto di essere in coppia con Fabio.

«Quante coppie stiamo facendo?» domandò Elena.

«Non lo so...» borbottò Marianna, alzando le spalle.

«Elena, tantisssssime» urlò Fabio, euforico.

«Eh, siamo in quattro. Non è che ne vengono molte» fece notare – giustamente – Elena. Ma ancora nessuno sapeva della dipendenza di Marianna...

«Sssssh» la zittì Fabio.

«Laura con... me di nuovo.» Marianna riprese a gettare numeri e a vedere con che combinazioni venivano fuori, ma qualcosa iniziò a far sospettare gli altri componenti.

«Ma che stai facendo?» la riprese Fabio.

«Io con... Laura di nuovo» rise Marianna, come sotto effetto di allucinogeni.

«Okay, è andata in loop» disse Fabio.

«Toglile la batteria» suggerì Elena.

«Comunque dai, le coppie per la prima prova sono Fabio - Elena, Marianna - Laura. Poi le altre vediamo...» ritornò seria Marianna, o forse solo per un momento.

«Le altre non cambiano: quelle sono a vita» le spiegò Fabio.

«Ah, okay» rise ancora Marianna. Poi, quando si fece palese il pensiero che il divertimento fosse finito, le venne in mente un modo per riprendere a giocare: «Faccio random pure i paesi?» domandò.

«Daje, Maryyy! Uuuuuhhh» urlò Laura, in bilico sulla Torre Eiffel, agitando i pollici in alto.

«Li ha fatti Elena ieri» le ricordò Fabio.

«Non per il fil rouge... Per dividerli noi» continuò imperterrita Marianna.

«Marianna, è per caso scoppiata una bomba esilarante in casa?» domandò Fabio.

«Fammelo fare! Daiii» strepitò lei, ormai persa nel meraviglioso mondo di random.org.


E ora, come ultima chicca, vi abbiamo lasciato il giorno della pubblicazione del concorso. Vi mostriamo il dietro le quinte divertente, ma anche – soprattutto per noi – emozionante.

Era il 22 aprile 2018, ore 18.06, quando Fabio annunciò: «Online!»

In quel momento, urla d'emozione si alzarono da tre angoli diversi del mondo.

Boomboom.

I petti fremevano speranzosi per la buona riuscita del concorso. I quattro giudici non stavano più nella pelle: il popolo di Wattpad avrebbe visto la notifica? Avrebbe voluto partecipare a questo nuovo ed entusiasmante gioco? Dovevano soltanto aspettare.

Tic, tac. Tic, tac.

«Abbiamo una squadra» comunicò Fabio, ed erano soltanto le 18.22.

Qualcuno, a quanto pareva, era davvero esaltato nel cominciare al più presto.

Be-beep.

Soltanto altri quindici minuti e arrivò l'ennesimo messaggio di Fabio: «Due squadre e un singolo.»

Be-beep.

Un'ora ancora e un messaggio ancora: «Terza squadra.»

«Grandi, raga!» esclamò Laura. «È un successone!»

Boomboom. Boomboom.

I cuori battevano sempre con più velocità, soprattutto quello di Fabio, che non riusciva più a star dietro alle notifiche che gli arrivavano. Bisognava controllare che ogni singolo passaggio fosse stato rispettato, prima di poter confermare l'iscrizione, e fu alle 20.27 che Fabio capì di non poter fare tutto da solo.

«Ho bisogno del vostro aiuto.» Giunse le mani a preghiera, speranzoso della magnanimità degli altri tre giudici.

«Certo, capo!» si propose subito Marianna.

«Ci sarebbe una quarta squadra, ma manca una persona...» disse Fabio e, tra una notifica e l'altra, i minuti passarono.

Tic, tac. Tic, tac.

Si fecero le 22.18.

Be-beep.

«Abbiamo altre due squadre!» esclamò Fabio con la faccia sconvolta.

«Oh Dio, in poche ore dobbiamo già quasi chiudere le iscrizioni» rispose Elena, sbalordita.

«Può essere che il primo giorno riusciamo a chiuderle?» domandò Marianna.

«Mi sto perdendoooo...!» fece ancora Fabio.

«Ti serve una mano, Fa'? Ne ho due» offrì di nuovo il suo aiuto Marianna.

C'era il caos ovunque: storie che dovevano essere controllate, l'incredulità nell'aver ricevuto così tante iscrizioni nel giro di pochissimo tempo, la gioia del successo.

Boomboom. Boomboom. Boomboom.

«Sto sclerando!» proruppe Fabio.

«Dai, che è una figata!» lo rincuorò Laura.

«Madonna, cinque/sei in meno di ventiquattro ore...» rispose lui.

«Ci hanno filato in tantissimi!» Era incontenibile la felicità sul volto di Laura, gli occhi a cuoricino.

Boomboom. Boomboom. Boomboom. Boomboom.

Non si poteva spiegare quanto i giudici fossero entusiasti del risultato ottenuto, ognuno si godeva il momento, orgogliosi che la loro idea fosse stata accolta in maniera così positiva da tante persone.

Soltanto uno non aveva il tempo per goderselo, il suo cuore sussultava ogni volta che compariva un pallino rosso nell'angolo in alto a destra del monitor.

Be-beep.

Gli altri tre giudici lessero il messaggio, l'ennesimo da parte di Fabio.

«Ho ricevuto qualcosa come tipo cento notifiche.»

E lì si ebbe la conferma: qualcuno ci avrebbe lasciato la sua sanità mentale.

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