42.
Due settimane dopo
Albus e Scorpius erano a casa di James e Teddy. James era il fratello di Albus e non un possibile pretendente. Quando Albus glielo aveva detto la prima volta, Scorpius si era sentito un cretino. Con Teddy si era trovato subito bene, chiacchierando con lui per tutta la serata.
Il ragazzo, dai capelli dai colori stravaganti, era un tatuatore professionista che non appena gli aveva messo gli occhi addosso gli aveva detto che lo avrebbe volentieri visto con dei tatuaggi su varie parti del corpo.
Albus lo aveva fulminato con lo sguardo, minacciandolo di fargli seriamente del male se solo avesse osato mettere le sue manacce addosso al suo ragazzo.
Scorpius lo aveva tranquillizzato, dicendogli che aveva occhi solo per lui, ma il giovane era più strano del solito.
Quella mattina quando Scorpius si era alzato, Albus non era nel letto, ma lo aveva trovato sul divano, una tazza di the in mano e il viso pallidissimo.
“Stai male?” gli aveva chiesto il biondo, inclinando la testa da un lato.
“No. Non penso. Mi sono svegliato prima oggi e non volevo tornare a letto per non disturbarti…” fu la risposta del moro che si portò la tazza alle labbra.
“Sicuro che vada tutto bene? Sei strano…” disse.
Albus sorrise.
“Sono in pre-calore. Divento sempre strano in questi periodi…” disse con un sorriso.
“Davvero? Non è tardi ormai?”
“Non penso sia tardi. Non ho mai avuto il calore in giorni prestabiliti…” disse il moro alzando le spalle in modo noncurante.
Scorpius lo aveva fissato a lungo intensamente, così come aveva fatto per tutto il tempo al ristorante.
Quando Albus non pensava lo vedesse, lo vedeva fare smorfie strane e portarsi la mano alla pancia. Lo vedeva più pallido del solito e il pomeriggio sembrava con la testa tra le nuvole. Un giorno al lavoro lo aveva visto chiudere gli occhi e dormire! In ufficio.
Non sapeva come prendere l’argomento con Albus, ma si stava seriamente preoccupando per lui.
“Ti va una sigaretta?”
Scorpius distolse lo sguardo da Albus per posarlo su James che gli aveva rivolto la parola.
“Non fumo, ma ti accompagno volentieri”
Scorpius seguì il giovane fuori dal locale, poi non appena la porta a vetri alle loro spalle si chiuse, James guardò Scorpius dritto negli occhi.
"Per la prima volta dopo tanto tempo ho risentito mia sorella Lily…"
Scorpius guardò il giovane, in attesa.
"So tutto. Di voi e di mio padre, nostro padre, tuo e nostro…" James aggrottò le sopracciglia. "Mi ha detto che avete deciso di non dirgli nulla"
Scorpius sospirò.
"L'ha deciso vostro padre. Ha detto che così non faremo soffrire Albus…"
"Quindi devo mentirgli anche io?"
Scorpius sospirò.
"So che è brutto, ma… mi hanno detto che Albus non ha mai avuto nessuno da giovane, nemmeno un amico. Mi ha chiesto di non farlo soffrire."
James si portò la sigaretta alle labbra, si guardò attorno, prima di posare il suo sguardo su Scorpius.
"Hanno tutti ragione. Albus ha sofferto tantissimo e… se con te sta meglio, se tu lo rendi felice davvero... Starò zitto anche io. Per Albus questo e altro. È dolce e ha sofferto tantissimo. È giunto anche il suo momento per essere felice...."
"Cosa gli diremo quando mio padre e vostro padre gli vorranno dire che stanno insieme?"
James alzò le spalle.
"Niente. Che si sono messi insieme e sperano che per voi non sia un problema. Alla fine non siete parenti, no?" Disse James facendogli un occhiolino, prima di rientrare nel ristorante, lasciando Scorpius da solo perso nei suoi pensieri.
~🐺~
Una settimana dopo l'incontro con James e Teddy, Albus stava sempre male, il calore non era giunto e Scorpius lo aveva sorpreso più volte durante il giorno a mangiare a qualsiasi orario.
Il sabato mattina, quando aveva aperto gli occhi, trovandosi nuovamente da solo nel letto, lo aveva fatto perché aveva sentito Albus rimettere in bagno.
Preoccupato era andato da lui a vedere come stava, ma il giovane era seduto sul pavimento, in lacrime e con un bicchiere in mano.
"Che succede? Stai male?"
Albus tirò su con il naso, consegnandogli il bicchiere.
Scorpius fece una smorfia notando la pipì al suo interno e poi un classico test da gravidanza.
Scorpius notò due linee rosa.
"Che significa?" Chiese confuso.
"Significa che sono incinto, Scorpius. È per quello che non mi tornava il calore...."
Scorpius sbarrò gli occhi, poi cadde a sua volta sul pavimento, guardando scioccato il suo ragazzo.
Note: mi raccomando non chiudete la storia senza aver prima stellinato e/o commentato. A presto, Galaxy✨
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