39.
Erano passati tre giorni da quando Scorpius aveva scoperto la verità sul suo padre biologico e mancavano due giorni al calore di Albus, ma il biondo non lo aveva più sentito.
La prima volta aveva perso una chiamata da parte di Albus perché era in doccia e non aveva sentito il telefono, poi le altre le aveva tutte evitate di proposito, non leggendo nemmeno i messaggi che il giovane gli stava mandando perché non trovava nemmeno le parole per dirgli le cose come stavano o, peggio, trovare il coraggio di lasciarlo.
Sapeva che era l'unica opzione per loro due, ormai, ma non aveva il coraggio di chiamarlo o scrivergli che tra di loro era tutto finito. Non avevano mai litigato e Scorpius ne dubitava di arrivare ad una cosa del genere, quindi lasciarsi era una cosa impossibile da fare.
In realtà, se Scorpius voleva davvero essere sincero con sé stesso, non voleva lasciarsi con Albus. Lo amava. Voleva stare con lui, ma erano fratelli. E due fratelli non potevano stare insieme.
Lily Luna stava ancora aspettando una sua risposta sul vedersi, ma Scorpius stava ignorando anche lei.
Aveva scelto la via più facile, quella di sparire senza una spiegazione.
E per questo si sentiva morire. Suo padre, nel frattempo, gli stava facendo pressioni per farlo andare via di casa visto che a breve sarebbe entrato in calore. Ma Scorpius aveva paura ad andarsene perché non sapeva più dove andare. Tornare a casa a Liverpool era fuori discussione. Ci sarebbe stato Albus e vederlo sarebbe solo stato devastante.
Scorpius raggiunse la cucina e trovò suo padre via in cucina, seduto sulla sedia, il corpo in avanti sul tavolo, la fronte posata sul braccio.
Impanicato, Scorpius corse da lui ma a metà strada venne travolto dal profumo travolgente di miele.
Fece per bloccarsi, o così gli urlava la coscienza, mentre il suo corpo si avvicinava al padre che sollevò la testa.
Entrambi gemettero all'unisono e prima che potesse rendersene conto, Draco era abbracciato alla sua vita, gemendo e ansimando e chiamandolo "Alpha".
Scorpius si irrigidì.
Perché era attratto da suo padre? Non aveva già ricevuto il marchio da parte del suo Alpha? E Scorpius non aveva già marchiato Albus? Perché si sentiva attratto dal profumo di suo padre?
Scorpius si abbassò verso suo padre che stava ansimando e gemendo, chiamandolo Alpha.
Perché? Non riconosceva il suo stesso figlio?
Scorpius era scioccato. Tra Alpha e Omega non esistevano le relazioni di parentela? Un Alpha e un Omega erano indistinti durante il calore?
"Sono io, papà!" Disse impanicato Scorpius, cercando di allontanarsi, ma la sua natura Alpha glielo impediva.
Sentire il profumo di un Omega eccitato eccitava anche lui e la cosa gli dava un fastidio tremendo.
Non gli bastava aver scopato con suo fratello, ora pure suo padre gli si gettava addosso?
Ma poi non si era mai comportato così prima d'ora.
Un bruttissimo presentimento lo colse, mentre Draco si staccava da lui di scatto, come improvvisamente lucido e lo guardava scioccato.
"Vattene di casa!" Gli urlò, mentre il padre ai portava le mani alla testa e fece per alzarsi, ma le ginocchia cedettero e per poco non cadde a terra.
Scorpius gli fu subito addosso, cercando di aiutarlo, ma Draco gemette e cercò di allontanarsi.
"Non toccarmi. Ti prego. Non sono in me. Ti prego" disse il padre, ma gli crollò addosso letteralmente quando il figlio lo strinse tra le braccia per sollevarlo.
"Ti accompagno in camera e ti chiudo. Chiamo io Harry." Disse mentre suo padre aveva cominciato a inspirare con forza il suo profumo e poco dopo sentì le labbra baciargli il collo.
Il gesto fece irrigidire tra le gambe il giovane Scorpius che strinse i denti.
Perché doveva sentirsi attratto?
"Papà! In camera. Ora!" Disse impanicato il figlio.
"Scusa!" Urlò Draco sbarrando gli occhi. "È il calore. Ti voglio bene, scusa. Voglio Harry!" Disse mentre si portava una mano alla gola, gemendo.
"Lo so. Ora chiamiamo Harry, ok? Resisti!" Disse Scorpius mentre sentiva una forte scarica attraversargli il corpo. L'istinto gli diceva di fregarsene e scoparlo, la ragione gli urlava di no, che non doveva cedere. Mai.
"Non mi bastava stare con due miei fratelli, mi mancavi solo tu che mi hai messo il mondo a farmi domande del genere! Appena ti riprendi ne riparliamo!" Disse Scorpius trascinando il padre fino in camera da letto.
L'uomo si spogliò immediatamente, sfilandosi prima la maglia e poi i pantaloni, restando in boxer.
Draco cadde in ginocchio e gattonò verso il figlio, mostrandogli il seno prosperoso.
Scorpius trattenne il respiro.
"No! Cazzo!"
Indietreggiò, afferrò la chiave alla serratura della porta e chiuse suo padre in camera a doppia mandata.
Poi crollò, sfinito sul pavimento, mentre sentiva suo padre dall'altra parte gemere e ansimare.
Scorpius chiuse gli occhi, poi si portò una mano tra le gambe, stringendosi il sesso duro. Se lo massaggiò per qualche secondo, avvicinando la testa alla porta, sospirando.
Prese un respiro profondo, mentre gli si manifestavano nella mente le immagini di Albus eccitato che lo fissava e gli mostrava il sedere.
Scorpius sollevò la testa e in preda all'istinto leccò, senza motivo apparente, la maniglia della porta della camera da letto, mentre affondava la mano dentro i pantaloni, superò i boxer e si accarezzò con forza il sesso duro, mentre continuava a rivivere le immagini di Albus nella sua mente.
Così bello... Così spettacolare. Così puro. Suo.
Chissà per quanto....
"Harry! Chiama Harry ti scongiuro!"
Scorpius spalancò gli occhi, ritrovandosi con la mano sporca di seme e con il fiatone.
Harry.
Suo padre in calore.
Senza dire una parola corse al piano inferiore, afferrò il cellulare di suo padre e dopo averlo sbloccato, la password era la sua data di nascita, chiamò Harry che rispose dopo pochi squilli.
"Ciao"
"Hem. Salve. Sono Scorpius. Mio padre è entrato in calore. Ha chiesto di lei" disse il biondo, avvampando.
"Ah. Si. Me lo aveva detto che sarebbe entrato in calore..." Disse. "Dieci minuti e arrivo"
"Ok, l'aspetto." Fu tutto quello che disse Scorpius, poi chiuse la comunicazione, abbandonando il cellulare sul tavolo della cucina.
~🐺~
Quando Harry raggiunse l'appartamento, dieci minuti dopo, Scorpius era sul pianerottolo, la valigia accanto a lui.
I due si guardarono, poi Scorpius gli consegnò le chiavi di casa e quella della camera da letto del padre.
"L'ho dovuto chiudere in camera. Stava diventando molesto" disse quando l'uomo aggrottò le sopracciglia notando la chiave.
"Mi dispiace. Gli dirò di telefonarti. Quando sarà tutto finito..." Disse l'uomo entrando in casa.
Scorpius fece per andarsene, ma l'uomo lo chiamò.
"Scorpius. Per quel che vale.... Se quello che Draco mi ha detto, che hai una relazione con il tuo segretario, ovvero mio figlio Albus... È... Un ragazzo sensibile. Non è mai uscito di casa e non ha mai avuto amici. Se tu lo rendi felice... Non rovinare tutto dicendogli di me... Per favore"
Scorpius aprì la bocca per dire qualcosa, ma l'uomo gli aveva chiuso la porta in faccia.
Pensieroso, prese l'ascensore e scese al piano terra, uscì dal palazzo e poi raggiunse la sua macchina.
Chiuse gli occhi, posando la fronte sul volante, quando fu al suo interno. Prese dei respiri profondi, poi afferrò il cellulare, cercò nella rubrica e fece partire la chiamata, portandosi il cellulare all'orecchio.
NOTE: mi raccomando non chiudete la storia senza aver prima stellinato e/o commentato. A presto, Galaxy ✨
PS: la prossima Omegaverse la intitolerò GIVE THAT WOLF A BANANA. Ci sta tutto. 🐺🍌🐷
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