17.
Martedì sera Albus entrò nell'appartamento di Scorpius, posò le chiavi sul tavolino del salotto e poi percorse il corridoio che lo avrebbe portato alla sua stanza in mansarda.
Il suo sguardo si posò sulla camera da letto del suo capo.
La notte prima, preso dall'istinto, era entrato nella stanza e si era avvicinato al letto, accarezzando le lenzuola con una mano. Poi aveva afferrato un cuscino e ci aveva premuto il viso sopra, inspirando il profumo del giovane.
Albus aveva sospirato, innamorato, poi aveva rimesso il cuscino come lo aveva trovato ed era salito in mansarda.
Nel buio e nella solitudine della stanza era rimasto sveglio a lungo nel ripensare ai bei momenti passati insieme al biondo, alla sua gentilezza e dolcezza.
Quella prima sera da solo sentiva molto la sua mancanza.
Aveva appena aperto la porta che lo avrebbe portato al piano superiore quando sentì suonare il campanello.
Albus fece dietrofront e raggiunse il salotto, controllò dallo spioncino e sul suo viso si dipinse un sorriso.
Aprì la porta a Scorpius che entrò in casa sorridendo al suo segretario.
"Hey. Cos'è tutto questo buio? Sono solo le sette di sera! Sei appena rientrato?" Chiese il biondo salutandolo con un bacio sulla guancia.
Albus sentì le gambe tremare e fissò emozionato il biondo.
"In questo preciso istante" disse il moro. "Stavo salendo in camera quando hai suonato"
"Si, dai vatti a cambiare, io faccio lo stesso mentre prenoto due pizze. Ti va?"
Albus annuì.
"Non dico mai di no alla pizza o al cibo in generale!"
"Scusami, ma non me la sento proprio di cucinare oggi. Voglio solo cambiarmi e buttarmi sul divano!" Disse Scorpius con un sorriso mentre percorrevano il corridoio che lo avrebbe condotti alle loro stanze.
Scorpius entrò nella sua camera e si bloccò, ispirando a pieni polmoni. Sentiva un leggero profumo.
Albus.
Confuso si guardò attorno, osservando se la stanza fosse uguale a come l'aveva lasciata. E lo era.
Eppure quel profumo...
Scorpius aggrottò le sopracciglia portandosi le mani alle tempie, prima di sdraiarsi sul letto.
Ora che ci ripensava era da quella mattina che aveva sentito dei profumi che mai aveva sentito prima.
Aveva sentito una nota dolce quando era a casa, mentre faceva colazione con suo padre quella mattina, poi appena entrato in casa era stato avvolto da un altro profumo, anche questo dolce, ma che lo eccitava.
Inspirò a pieni polmoni e voltò la testa, sentendo il profumo sul cuscino. Agggrottando le sopracciglia afferrò il cuscino e se lo portò al viso. Oltre al suo profumo da duecento sterline sentiva anche la nota dolce che lo attirava ed eccitava. Gemette, soffocando il suono nel cuscino, poi lo gettò sulla parte vuota del letto mentre si metteva a sedere.
"Che mi prende?!" Si chiese spaventato da quel comportamento.
Si alzò di scatto dal letto per andare a cambiarsi. Quando si sfilò i pantaloni, fissò risentito la mezza erezione che tendeva i boxer e sospirò triste.
Si sentiva in colpa a sentirsi così, un pervertito. Non era mai stato un ragazzo che pensava spesso al sesso. Lo aveva fatto con Lily, ovviamente, ma non ci pensava sempre.
Peccato che quel giorno invece non facesse altro che fare pensieri perversi e ad eccitarsi con il profumo del suo più stretto collaboratore.
Doveva comportarsi bene.
Finì di vestirsi e prese il cellulare, clicco sull'applicazione di delivery e prenotò due pizze.
Uscì dalla stanza proprio mentre Albus faceva lo stesso e per poco non si scontrarono.
Albus sorrise e Scorpius deglutì, mentre veniva avvolto dal suo profumo. Cercò di pensare a Lily, ma non servì a nulla.
L'immagine di Albus nel suo letto mentre gemeva e si masturbava tornò prepotente alla mente di Scorpius che sobbalzò.
"Hey, tutto bene? Sembra che tu abbia visto un fantasma!" Disse con un sorriso Albus.
Scorpius lo fissò in silenzio, poi senza dire una parola si diresse in cucina dove spalancò la porta finestra.
Albus lo seguì in silenzio e rimase in piedi sulla soglia della cucina, posando una mano sullo stipite, mentre osservava Scorpius prendere un respiro profondo.
"Ho fatto qualcosa di male?" Chiese preoccupato. "Me ne devo andare?"
Scorpius si risvegliò dai suoi pensieri sentendo quelle parole e si voltò verso di lui.
"Cosa? No. Perché te ne esci con una cosa del genere?"
Albus si strinse nelle spalle.
"Non lo so, sei strano da quando sei tornato..." Disse Albus guardandosi attorno senza guardare il biondo.
"Scusa! Scusa, scusa, scusa!" Disse raggiungendo il moro e una volta davanti a lui gli posò entrambe le mani sulle spalle. "Non sono arrabbiato con te! È che quello che mi ha raccontato mio padre mi ha preoccupato e... Beh..." Scorpius cercò di ignorare il profumo intossicante di Albus. "Mi ha turbato"
Albus lo guardò, triste.
"Mi dispiace molto" disse.
"Anche a me. Però.. ora sono qui. E.." Scorpius deglutì, non sapendo come procedere.
Cosa avrebbe dovuto dirgli?
Ora sei tu quello che voglio proteggere?
Sei in pericolo? Dagli altri o da se stesso?
"E...?"
Scorpius scrollò la testa.
"Ho prenotato le pizze. Saranno qui a minuti ormai! Mi aiuti ad apparecchiare?" Chiese con un sorriso gentile il biondo e Albus annuì, mentre sentiva il viso scaldarsi dopo quella vicinanza.
~*~
Dopo cena i due giovani decisero di guardare un film su una piattaforma online e si sedettero uno accanto all'altro sul divano.
Dopo un quarto d'ora dall'inizio del film, Albus notò Scorpius allontanarsi da lui prima, sedersi verso l'estremità del divano e dopo cinque minuti si alzò per aprire la finestra.
Albus lo guardò confuso. Non era la prima volta che in sua compagnia apriva le finestre.
Non faceva caldo, ma forse aveva sudato e puzzava?
Senza farsi vedere, sollevò appena il colletto della maglia che indossava per odorare, ma sentiva solo il profumo che si era messo la mattina, forse erano le ascelle?
Sempre più a disagio, Albus guardò Scorpius con timore, il giovane si era rannicchiato sul divano, così Albus decise di concentrarsi sul film.
Non aveva più pensato a Scorpius, ma all'imrpovviso sullo schermo comparve una scena che fece urlare Albus e saltò letteralmente sul divano, spaventando Scorpius che si voltò verso di lui.
I due si trovarono improvvisamente stretti in un abbraccio e Albus posò la testa sul petto di Scorpius mentre le immagini sullo schermo continuavano a passare.
Restarono immobili in quella posizione a lungo, Albus sollevò la testa, rendendosi conto di quanto fosse vicino al suo capo.
Il biondo abbassò il volto sui suoi capelli prima, poi sul suo collo e lo sentì inspirare a pieni polmoni, gesto che fece eccitare Albus.
"Scorpius?" Chiese il moro.
"Si. Lo so, ma non riesco a smettere. Il tuo profumo..." Chiese il biondo contro la pelle del suo collo.
"Mi dispiace" fu la risposta di Albus.
Scorpius sfiorò il collo del moro con il naso, sentendo l'istinto di fare sgusciare la lingua sulla sua pelle per sentire se anche quella sapeva di limone, erba e cannella.
Albus tremò tra le sue braccia e solo a quel punto Scorpius prese nuovamente il controllo di sé stesso, allontandosi bruscamente dal moro che lo stava fissando con le guance tutte rosse e gli occhi smeraldo sbarrati.
"Scusami scusami scusami! Non so che diavolo mi sta prendendo! Sono più sensibile agli odori degli Omega, ma ti giuro che non ho alcuna intenzione di mancarti di rispetto! Se dovessi farti del male o qualcosa che non vuoi puoi prendermi a sberle intesi?"
Scorpius era terrorizzato dal suo comportamento. Che diavolo gli stava succedendo? Perché faceva così? Non capiva proprio!
"Sarà meglio se vado a dormire, domani ci dobbiamo svegliare presto" disse Albus alzandosi e Scorpius si rese conto che i pantaloni del moro erano tesi sul davanti.
Strinse i pugni, combattuto e in vistoso imbarazzo.
"Buonanotte, Albus, a domani" disse Scorpius osservando il moro sparire dalla sua vista.
Note: ed eccoci qui con un nuovo capitolo! Le cose stanno cominciando a muoversi ❤️❤️❤️❤️ che ve ne pare? Mi raccomando non chiudete la storia senza aver prima stellinato e/o commentato. A presto, Galaxy ✨
Per chi avesse problemi con le date, vi scrivo qui sotto e inizio capitolo le date di nascita dei protagonisti:
SCORPIUS: 31 DICEMBRE 1994
JAMES: 14 OTTOBRE 1995
LILY: 3 GENNAIO 1999
ALBUS: 28 OTTOBRE 2000
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