Risvolto inaspettato.
Inginocchiato di fronte alla donna che mi aveva dato la vita e che l'aveva persa solo per salvarmi da Rock e mio padre, continuavo a fissare le sue iridi troppo bianche, persino per i suoi occhi che un tempo erano azzurri.
D'un tratto la vidi lentamente svanire, il suo corpo si faceva sempre più inconsistente e una leggera luce bluastra illuminò il mio viso.
«Mamma, no, non andare via.»
Mutò il suo aspetto riprendendo la forma di una piccola sfera incandescente e la vidi risalire fra le altre anime.
Una voce alle mie spalle mi fece sussultare.
«Bene! Momento di pausa, ragazzo. Hai bisogno di distrarti un po' prima di fare la tua scelta.»
Warden, quella voce sembrava farsi gioco di me.
«Non avevi detto che sarei stato da solo? Che nessuno avrebbe interferito?»
«No! Cambio di programma, ma tranquillo non ricorderai nulla di tutto questo.»
«Che vuoi dire? Cosa vuoi ancora da me?» Chiesi preoccupato.
«Farti capire che non sei l'unico sulla faccia della Terra che soffre. Il mondo in cui vivi e pieno di dolore, di tormenti, di vite spezzate troppo presto e di anime che vorrebbero la pace eterna.»
Davanti ai miei occhi una figura iniziò a manifestarsi. Non conoscevo quell'uomo, sembrava giovane e spaventato. Il suo corpo divenne sempre più solido, consistente, e da quasi fantasma sembrò rimpolparsi in carne e ossa. Continuava a toccarsi il petto, lo stomaco, le braccia, poi convulsamente girava la testa per capire dove si trovasse. Era confuso.
«Ma... ma dove sono?»
Io lo guardavo turbato, mentre Warden aveva il suo solito sorrisetto stampato in quel volto troppo scarno.
«Giorgio! Sei arrivato prima del previsto, anche se...»
Il suo timore in poco tempo si trasformò in spavalderia.
«E tu chi saresti? San Pietro?»
«Hey, uno non sono un Santo e due tu non sei ancora morto.»
Warden incrociò le braccia al petto indispettito, avevo quasi scordato quanto poteva essere permaloso.
«Chi è questo tipo, Warden? Se vuoi prendermi in giro o...»
«Calma, ragazzo. Non è un gioco, vedi costui è un brav'uomo. Ha solo agito d'impulso per salvare la sua ragazza e adesso si ritrova a fare i conti con i suoi sensi di colpa.»
Giorgio osservava Warden come se fosse un pazzo e non ne avrebbe avuto tutti i torti.
«Ho capito!» Debuttò subito dopo «Sto sognando. Ale mi ha raccontato che ha fatto un sogno strano. È colpa sua se mi faccio queste seghe mentali.» Rideva da solo e pensavo che anche lui avesse problemi mentali, ma di questi tempi chi non ne aveva?
«No, veramente se vuoi saperlo sei in sala operatoria al momento e stai lottando tra la vita e la morte.»
Il viso dell'uomo diventò paonazzo, si toccò nuovamente il torace.
«Quel bastardo... è successo davvero? Cavolo, ma non dovrebbe esserci un tunnel con una luce, magari? Che me ne faccio di un ragazzino mezzo mostro e di... cosa sei esattamente? La morte?»
Warden rise di gusto «Divertente, io la morte? Ma non diciamo cavolate. Lucrezia non è un tipo da compagnia.»
«E chi cavolo è Lucrezia?» Chiesi continuando a guardare di sottecchi Giorgio.
«La morte! Per la barba di Lucifero, Davide ancora devo dirti tutto?» Warden si massaggiava la fronte con le dita, sospirò esasperato. Dopo qualche secondo ecco spuntare il suo ghigno alla Grinch.
Lentamente prese a fluttuare a pochi centimetri dal suolo e si avvicinò a Giorgio che instintivamente indietreggiò, fino ad arrivare ai margini di quel pezzo di terra contornato da un burrone profondo. Barcollò e fece nuovamente un passo avanti guardando dietro di lui.
«Al tuo posto starei attento, potresti abbracciare Lucifero prima di quanto immagini Giorgino.»
«Basta!» Esclamò l'uomo «Non sono un assassino e non penso di meritarmi l'inferno.»
«Infatti, non sei all'inferno. Questo è il posto che ti attente se non riesci a placare i tuoi sensi di colpa. Non hai creduto a Martina, l'hai messa in pericolo e hai sprecato il tuo tempo a ostentare il tuo orgoglio piuttosto che cedere a quel sentimento. È colpa tua se Martina non si è portata Marchisio quella sera.»
«Io la amo!» Disse quasi urlando, i suoi occhi azzurri sembrarono perdersi in chissà quali pensieri e pian piano si placò.
«E... se questa è la fine, non sono stato la persona che avrei voluto essere per lei.»
«Visto? Ti meriti l'oblio eterno.»
«No! Giorgio, non ascoltarlo. Io non ti conosco, ma qualsiasi cosa tu abbia fatto non devi colpevolizzarti, non sei morto, lotta. Non vuoi passare l'eternità qui, credimi.»
Warden mi fissò e i suoi occhi si accesero di un rosso intenso. «Senti da che pulpito viene la predica. Parli proprio tu che vuoi smettere di lottare per stare qui con la tua mammina», terminò la frase imitando la voce di un bambino che fa i capricci.
La rabbia iniziò a farsi sentire.
«Il tuo destino è la vendetta, Davide. Dillo Giorgio, dillo al tuo nuovo amico: come ci si sente dopo essersi vendicati? Sai il killer è qui.»
Giorgio sgranò lo sguardo e un lampo d'odio gli attraversò il viso.
«Dov'è? Quel bastardo, se ancora è vivo lo uccido con le mie mani!»
Nel tunnel, il luogo dei dannati, il suo corpo verrà martoriato fin quando non sarà assorbito e diventerà un demone.
«Un d-demone? E ancora vi sto ad ascoltare? Dove sono le telecamere? Questa Ale me la paga. Ma...» si fermò di scatto e alzò gli occhi verso la volta infinita «Questa è Martina?»
«Senti la sua voce? Ti sta chiamando, ma tu sei ancora troppo legato ai tuoi sensi di colpa. Difficilmente ne uscirai.»
Giorgio in preda alla rabbia si avvicinò come una furia a Warden. Gli sferrò un pugno sullo zigomo sinistro mentre la controparte restava immobile.
«Umani!» Warden scosse il capo in segno di disapprovazione «Non imparerete mai.»
Giorgio lo guardò meravigliato, la bocca aperta in un misto di stupore e paura. Warden lo afferrò per la maglia, ma in quel preciso istante un lampo accecante ci investì tutti in pieno.
«E tu chi sei?» Rimasi soddisfatto nel notare che Warden era confuso.
«Chi sono? Oh, demone dei miei stivali, io sono la Dea.»
La figura di una ragazza dai lunghi capelli scuri e occhi color ambra stava ferma con spavalderia. Emanava forza e grazia ed era avvolta in una lunga veste bianca e una cintura fatta di luce che le sagomava la vita.
«Valeria?» Guardai Giorgio mentre pronunciava il suo nome, lui la conosceva?
La Dea, immersa in una luce candida, si avvicinò a Giorgio con passi lenti e decisi. Gli puntò un dito al petto, non curandosi né di me né di Warden.
«Mi spieghi che cavolo ti passa per la testa? Come accidenti hai fatto a farti colpire da quell'idiota! Dio, ma devo spiegarti tutto io, Gio'?»
«Hey ragazzina, non nominare quel tipo! Lui qui non ha giurisdizione!»
Valeria si voltò di scatto e se avesse potuto pugnalare Warden con gli occhi l'avrebbe fatto.
«Taci! Tu! Essere infimo, vai a farti in giro o ti mando gli Authors of Pain e allora saranno dolori!»
«Io infliggo dolori e questi tipi li sto aspettando, prima o poi dovranno fare...»
«Oh! Ma allora non capisce! Giorgio, secondo te che problema ha? Mica è parente di Rossi?»
Quando Valeria nominò Rossi in lontananza si udì il ritmo di una canzone latina e una parata di una ventina di persone iniziò a sfilare, passando sullo stretto lembo di terra e avvicinandosi al centro. La parata era capitanata da un uomo con una divisa da poliziotto attillata e teneva nelle mani un cartellone.
"#erTutina er mejo del Colosseo"
E canticchiava: "pasito pasito 👣👣suave suavesito 👣👣pochito pochito 👣👣👣"
Continuammo a osservare la parata che ci superava dirigendosi dal lato opposto della stanza. Quando uscirono la musica cessò di colpo.
Io mi sentivo un alieno, non ci stavo capendo più nulla e Valeria se ne accorse.
«Davidino, caro, quello era Rossi, non farci caso è onnisciente. Comunque ritorniamo a noi, ma che stai combinando? Davvero sei disposto ad abbandonare tutto? A non lottare? Non vuoi rivedere la tua Aurora? Che tra l'altro non se la passa neanche tanto bene...»
«Cosa? Ma tu come fai...»
«Io ti seguo, ti osservo o per meglio dire: ti leggo.»
Che? Cavolo ero impazzito, guardai Warden che aveva il viso corrucciato «E questo che vuoi? Farmi impazzire? Bravo, Warden! Possono chiudermi in psichiatria!»
«Non capisci Davide? Tutto quello che ti accade è scritto, colei che muove i fili è poco normale, come pensi che poteva renderti se non pazzo? Tu devi ribellarti a lei. Esci da qui! Fai il culo a strisce a Rock e Massimo e poi difendi tutti coloro che hanno bisogno di te. Sei un combattente! Ma al momento mi pari un michione!» Valeria era adirata, ma non capivo perché se la prendesse con me.
Giorgio a mala pena trattenne una risata e lo fissai truce.
«Tu, non c'è bisogno che te la ridi. Cosa pensi che sei migliore di lui? Non hai mai avuto fiducia in Martina, lei ha sempre saputo nel suo cuore la verità e tu fino all'ultimo hai fatto finta di non vedere. Cristo!»
«Basta con questi due, nomina Lucifero!»
«Vattene!» La Dea Valeria agitò la mano e un nuovo lampo di luce accecante fece materializzare un angelo.
Biondo, occhi azzurri e delle ali maestose. Rimasi con la bocca aperta, mentre l'angelo sferrava un colpo luminoso a Warden. Malamente lui riuscì a schivarlo buttandosi nell'abisso che ci circondava e lasciandoci con una promessa: «Io torno sempre, Davide!»
«Sono impazzito, il mio cervello è andato a farsi benedire, ormai è ufficiale.»
«Dade non dire così, io sono l'Arcangelo Michele e Sara mi ha mandato a difenderti. Siamo tutti preoccupati per il tuo cambiamento. Guardati non vedi che sei un mostro? Neanche Idris era così nero.»
«Che? Idris?»
«Michele... cortesemente, non confonderlo di più, secondo te aveva il tempo di guardare Quelli che il calcio mentre suo padre lo addestrava?»
«Hai ragione, ma era per rendere l'idea», si giustificò l'Arcangelo.
Calò il silenzio per pochissimo tempo, poiché fu interrotto solo da un miagolio che si udiva in lontananza. Un gatto correva rapido sulla striscia di terra e dopo pochi istanti una ragazza fece il suo ingresso inseguendo il gatto.
«Esme! Piccola aspetta!»
Il gatto si fermò aspettando la sua padrona, era una giovane donna avvenente e un po' ambigua, tra le mani teneva una fetta di pizza e ogni tanto le dava un morso.
«Esme, te l'ho detto quel Bonci ci ha inviato uno specchio maledetto, ci ha detto che saremmo finiti a PizzaLandia e invece siamo arrivati in un'altra dimensione, devo collegarmi alla terra e utilizzare i miei poteri per uscirne. Stai buona.» La ragazza prese in braccio il suo gatto mentre lasciava morbide carezze ai lati dell'orecchio, che il felino apprezzava.
«Giusy?» Giorgio era sorpreso di vedere quella donna, ma le conosceva tutte?
«Gio', amore che ci fai qui? La pizza ti è andata di traverso?» Giusy si avvicinò a Giorgio e il fatto fece un balzo avvicinandosi a Michele.
«Cazzo, smettetela con questa pizza.»
«Ehy, Giorgio impreca di meno, sei al cospetto di un Arcangelo» disse Michele aggrottando le sopracciglia e Valeria lo guardò incuriosita.
«Michele scusa, ma mica sei Dio, non fare così, tappati le orecchie e basta», non fu ben chiaro cosa mi accadde dopo, ma avrei giurato di sentire i pensieri di Valeria mentre invocava i Sanity, ma si fermava all'udire la voce di Michele.
«Rispondo solo al mio Dio e... ma smettila, senti Giusy richiama il tuo gatto non può giocare con le mie ali.»
La ragazza che fissava Giorgio girandogli attorno quasi fosse una scultura preziosa, lanciò un'occhiataccia a Michele.
«È una gatta! Esme, vieni tesorina» Giusy chiuse gli occhi e sembrava assorbisse la magia contenuta in questo luogo, i capelli con quell'energia sprigionata le si rialzarono alla Marge Simpson e poi con un sonoro Puff scomparve e la pizza cadde a terra. Mentre la nuvola di fumo era ancora in bella vista, una mano si intraviste, questa afferrava la pizza e poi svaniva nel nulla insieme alla nube. Michele ruppe quel silenzio che si era nuovamente creato.
«Beh, ora scusatemi se sono entrato a prendere parte a questa pagliacciata, la mia dolce angioletta mi aspetta e deve mostrarmi una sorpresa.»
Una voce nell'aria tuonò, forte e autoritaria.
«Che sta succedendo qui? Mi distraggo un attimo e finiamo in un multiplo crossover? Michele vai da Evy e riproducetevi, voglio i Michelini!
Giorgio cosa ci fai qui? Vai! Svegliati da questo lungo sonno, basta sentirti in colpa! Martina piange per te e anche noi, datti na mossa, cacchio! A proposito. Cosa mi nascondi?»
«Io? E che devo nascondere?» Giorgio si infuriò. «Ma la tua voce non mi è nuova, Daniela mi perseguiti?»
«No... mi hai confusa con qualcun altro. Comunque, Valeria! Mia cara, Davide è ancora sotto la mia guida folle, non so se capirà mai cosa sia giusto, ma lascerò che un briciolo delle tue parole gli scalfisca il cuore.»
Il silenzio tornò a soprassedere sopra ogni cosa. Valeria si avvicinò a Giorgio e dandogli una bacio sulla guancia il ragazzo iniziò a dissolversi.
Michele si alzò in volo «Pregherò mio Padre per le tue sorti, ma Valeria ha ragione: reagisci. Se hai bisogno di aiuto ti mando Scooty e Catty, loro sapranno aiutarti.»
Un lampo luminoso mi fece chiudere gli occhi e quando li riaprii anche lui era svanito. Mi stavano abbandonando di nuovo qui, da solo.
Osservai Valeria che era l'ultima rimasta, aveva lo sguardo rivolto al cielo e sorrideva.
«Cosa è successo?» Chiesi curioso.
Lei sospirò felice e continuando a mantenere la sua attenzione chissà in quale luogo, mi rispose «Giorgio si è svegliato e a chiesto a Martina di sposarlo! È rinsavito!»
Poi mi fissò e avvicinandosi mi prese per le mani e un'ondata di pace si insinuò nel mio cuore.
«Davide, ascoltami. Non fidarti di nessuno e segui il tuo istinto. Esci e aiuta chi come te è costretto a subire i sorprusi di Rock. Che la forza sia con te.»
Valeria alzò le braccia al cielo e un lampo di luce dorata l'avvolse per poi svanire nel nulla. Rimasi nuovamente al buio, mentre quella voce autoritaria tornava a reicheggiare nell'aria.
«Adoroooo!»
Cast:
Davide e Warden di Cattivo Sangue
Giorgio di Invicta di @AleP_14 Valeria alias rosenotturne
Giusy e Esme di Maximeanima Academy di @Giusyrmo_ Michele di La scelta di Eva di @wingedangel89
Delirio mode off.
Ma ciaooo, sì sono pazza. Colpa tua @AleP_14 che mi hai fatto immaginare sto sclero, inoltre ti ho pure scritto come potrebbe finire Invicta (o meglio come vorrei che finisse😍).
Scusate se mi sono arrogata il diritto di mettervi tutti qui, ma era divertente, vi giuro che ho dovuto chiudere in fretta perché se no avrei continuato a scrivere all'infinito.
@rosenotturne ancora non conosco i tuoi personaggi così ho inserito te 😍, ma prometto che rimedierò.
@Giusyrmo_ per il tuo personaggio ovviamente ho mixato con Lexie😂.
@wingedangel89 la sorpresa di Evy a Michele è arrivata 😍 ma io questo ormai l'avevo scritto e modificarlo mi avrebbe portato via troppo tempo. Il Michelino con tanto di ali è arrivato ❤😍 grazieeee!
Spero vi siete divertite ❤😍, io ridevo da sola 😂.
Bacioo tesori miei ❤ vi adorooooo!
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