Parole confuse

Mi sono bloccata,
non ho pronunciato parole,
e non ne ho nemmeno scritte.
Non ho agito,
e non ti ho regalato
niente davvero di me.
Per la grande paura
di non esserne capace,
e di non poter essere amata.

Tu che le parole le custodisci,
ma di più quando sono legate
ad azioni e amore.
Io che di amore ne avevo
ma non sapevo usarlo.

Volevo continuare ad abbracciarti
guardarti,
toccarti le mani
e averti e basta.
Pronunciare i miei sentimenti
e farti capire che erano anche tuoi.

Non mi bastava pensarti,
parlarti,
guardarti
e passare il tempo con te,
era come se ne avessi poco
in confronto a ciò che sei.

Sei meglio
dei fiori dipinti dal sole.
Del suono del mare
che ti tocca il cuore.
Meglio di chiunque,
perché chiunque non è te.

Sei
i brividi sulla mia pelle.
Il rifugio perenne
per la mia felicità.
L'armonia che nasce
quando sono con te.

Sei qualcosa
che non si può descrivere
con frasi,
parole,
gesta
e nemmeno miliardi di paragoni.

Credevo di poter far di più,
dove di più non era abbastanza.
Credevo di poter dare di più,
ma di più è poco
per una persona come te.

Mi hai portata
a conoscere il mio cuore,
il mio lato debole,
il profumo di me stessa
la vita che non avevo mai trovato.

In queste parole confuse
ti tengo,
a volte ti pretendo,
ma non ti ottengo.

In queste parole confuse sei,
che non ho pronunciato,
che non ti ho scritto,
e le regalo a me,
ancora credo
che esser amata
forse non fa per me,
perché non mi importa
di essere amata
non da te.

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