Uno strano specchio

Come salvare la piccola Lara,si chiedeva Scintilla?
Il giorno seguente  la piccola stava ancora male,ora non mangiava nemmeno più nulla ,solo piccoli sorsi d'acqua.
La giornata scorreva, Scintilla provò di nuovo a parlare con la Direttrice, ma a nulla valse.
Così affranta la giovane camminò nei corridoi, trovandosi dinanzi alla camera che era sempre stata chiusa, ma ora ristrutturata.
Gli operai avevano finito  quella mattina e giusto in quel momento uscirono due bimbe  che per ordine della Direttrice avevano sistemato il letto e la stanza.
Scintilla entrò  arrabbiata, a causa  dei soldi spesi per quei lavori Lara  non aveva le medicine e stava malissimo.
La camera era bella, nuova c'erano perfino alcuni giocattoli.

Vi   era anche  un grande specchio, appoggiato al muro a lato del letto.
Scintilla si avvicinò, ne era attirata era davvero bellissimo.
Non perché fosse particolarmente bello, ma per la semplicità era di un bel colore fucsia ed era alto due volte lei.
Appoggiò la mano allo specchio e successe una cosa stranissima, come se toccasse non  una solida superficie, ma fosse di acqua, infatti la mano passo lo specchio e Scintilla sentì sulla mano la frescura del vento.
Ritirò la mano spaventata.
Si volse e scappò dalla stanza.
Non si accorse che nello specchio apparve un occhio e mille colori.

Corse fino in cortile, alzò il viso al cielo pensando che la mancanza di sonno per vegliare la piccola Lara  faceva sentire gli effetti facendogli vedere assurde fantasie.
Cadde in ginocchio e rise forte, poi pianse pensando che non aveva  ancora trovato il modo di aiutare la sua piccola amica.

Celeste

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