Piacere Scintilla.

C'era una volta una bella giovane ragazza di nome Priscilla, ma tutti la chiamavano Scintilla.

I piccoli della casa di accoglienza dove abitava, non sapevano pronunciare il suo nome che trovavano difficile da dire così, fra una storpiatura e l 'altra, finì per essere Scintilla.
Alla giovane piaceva tanto e adorava i suoi piccoli amici.
Viveva in quella famiglia ormai da due anni, dopo che i suoi genitori per una ricerca di lavoro importante erano partiti, per un posto lontano, Priscilla non ricordava il nome del paese dove erano andati, in cuor suo temeva che non sarebbero più tornati.
Pensava spesso ai giorni felici, con i suoi genitori all'inizio, ma con il passare del  tempo non ci pensava più, perché la rendeva troppo triste. Finiva sempre con il cuscino pieno di lacrime e notti insonni.
Trovava  la serenità nei suoi piccoli amici.

Ed era felice così.
Anche se nell'ultimo anno,le cose  erano cambiate con l'arrivo della nuova  direttrice.  
L 'attempata Signorina Bianchi, che per 40  anni aveva lavorato  nella casa d' accoglienza, rendendola famosa per amore e serenità, aveva deciso di andare in pensione.
Per anni aveva curato i piccoli
  ospiti che arrivavano, sperduti e tristi.
Crescevano, con gioia e valori di vita, sotto la guida della direttrice. Imparavano nello studio e nel lavoro, venivano aiutati e seguiti fino a che erano grandi e capaci di gestire con onore la propria vita.
Si un gran vanto per la Signorina Bianchi!
Ma ormai sulla via dell'anzianità aveva deciso, con il rammarico di tutti di ritirarsi, soleva dire che gli ultimi anni voleva goderli nella sua casetta in mezzo al verde, un posto che sosteneva magico tanto era la sua bellezza.


Inizio così il mio nuovo libro per bambini, ma anche per chi sogna ancora che nella realtà quotidiana ci sia una realtà magica, che la si può trovare con il cuore puro di sentimenti semplici e sinceri.
Celeste

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