-Sapete già che fare, senza intoppi questa volta. Pensate di farcela?- dice une delle voci.

Non riesco a vedere molto e penso sia quasi meglio così. 

Credo davvero che non sia una cosa che dovrei ascoltare. No, per niente. Eppure c'è qualcosa che mi dice, in una parte remota del mio essere, che devo rimanere lì. Ed è ciò che faccio.

-Spero abbiate capito o stavolta ve la vedete con lui.- dice sempre la stessa voce maschile.

-A proposito, a quest'ora dovrebbe essere già qui. Che fine avrà mai fatto?- risponde una seconda voce.

-Questa è la volta buona che qualcuno lo ha fatto fuori.- aggiunge una terza voce. Sempre maschile. Ridendo e coinvolgendo anche l'altro ragazzo in una grossa e fragorosa risata.

Sento dei passi dietro di me e mi affretto ad allontanarmi dalla porta cercando di non destare sospetti e non voltarmi ma la curiosità è troppa e prima che io possa svoltare l'angolo mi giro e lo vedo. 

Cammina a passo sicuro e con altrettanto passo sicuro entra nella biblioteca. 

Mi blocco.

Deve essere lui la persona di cui parlavano quei ragazzi.

Deve essersi sentito osservato, quindi si volta e mi vede.

Deglutisco, col cuore in gola e a passo svelto torno in classe.

Occhi verdi. 

Un verde magnetico.

Un verde malefico.

Come il suo sorriso.