Capitolo 10

Si, sono gay.


Quel messaggio, inviato poco prima, torna a far breccia nella mia mente.

I ricordi tornano forti e confusi e così anche un leggero senso di paura.

Mi alzo e a passo incerto raggiungo il bagno, due stanze accanto alla mia.

La voce di un telecronista in tv spezza quel silenzio che sembra quasi prendersi beffa del mio stato d'animo.

Apro il rubinetto e mi sciacquo il volto.

Una, due, tre volte.

Alzo lo sguardo sul mio riflesso e noto un luccichio negli occhi.

Sospiro, come a voler espellere quella sensazione innaturale di disagio, poi torno nella mia stanza.

Il led del telefono mi avverte dell'arrivo di un messaggio e so anche da parte di chi è.

Faccio un grande respiro e poi apro la chat.


SEGRETO DI STATO: anche io.


I polmoni sembrano smettermi di incamerare aria, è una sensazione quasi dolorosa e sembra durare un tempo molto lungo, ma è solo un attimo.

Torno a respirare.

Direi che dalle parole di quel ragazzo si poteva capire un certo interessamento, ma mai avrei detto essere gay.

Non l'ha mai detto apertamente quindi non l'ho mai capito o afferrato veramente.

È una piacevole scoperta che fa affiorare sul mio volto un piccolo sorriso, mentre sento l'ansia di prima svanire.

Un altro messaggio.

Lo leggo.

    E il mio cuore batte escalpita furiosamente. 

<01/03/16>

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