Capitolo 1
La campanella è appena suonata. Raccolgo in fretta i libri e tutto il materiale per metterlo nello zaino. Lo metto in spalla ed esco dalla classe, raggiungo le scale e le salgo poi finalmente arrivo nella classe in cui dovrò stare per le prossime due ore.
Corro per prendere posto nel mio banco preferito, accanto al muro, ultimo banco, dotato di sottobanco e poggia piedi.
Semplicemente fantastico.
La lezione di scienze sembra non finire mai e la mano incomincia a fare male. Finisco di scrivere e butto la penna a lato. Non ne posso più di duplicazione del DNA.
Comincio a fissare il banco, trovandolo più interessante del quaderno. C'é qualche disegno di omini stilizzati, un pene, disegnato sicuramente da quel cazzone del mio compagno di banco, e poi noto delle scritte.
Alcune incise con le forbici a carattere cubitali poi una più piccola, nell'angolo del banco, attira la mia attenzione.
A guardarla attentamente non era una scritta, ma un numero. Questo mi confuse.
Perché mai una persona dovrebbe sbandierare ai quattro venti il proprio numero di cellulare?
Non era la prima volta che mi capitava di trovare un numero scritto sul banco. La prima volta, ero entusiato e felice. Mi ricordo che misi subito il numero in rubrica per poi trovare il contatto su WhattsApp che corrispondeva a un ragazzo che era tutto tranne un ragazzo. Oserei dire un barbuto uomo delle nevi moderno.
Osservando il numero noto che comprende cinque cifre pari ed esattamente cinque cifre dispari, coincidenza strana ed insolita direi.
-Rayan! Sta prendendo appunti?- la voce squillante della prof, che richiamava il compagno seduto nel banco difronte al mio, bastò a risvegliarmi.
Decisi che la mano aveva riposato abbastanza così, lasciando il numero lì dov'era, ripresi a scrivere.
La giornata scolastica stava per finire, mancavano meno di dieci minuti quando mi tornò in mente il numero.
Lo osservai, a lungo, fino a quando Rayan mi scosse le spalle e mi chiese se volessi rimanere ancora imbambolato a fissare un banco o andare a pizza, come piace a lui definire il pranzo.
Trascrissi velocemente il numero su un pezzetto di carta e raccolti tutto per poi uscire finalmente da scuola.
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