Jokul Frosti, il Gelo

Jack non era molto certo di riuscire a spiegare come fosse accaduto o cosa esattamente avesse reso possibile il suo nuovo mutamento fisico, ma era certo che centrasse qualcosa l'immagine che, pochi istanti prima, gli aveva attraversato la mente come un fulmine a ciel sereno. Probabilmente se stava a rifletterci più attentamente quello che aveva visto non appariva così straordinario o sconvolgente, in fondo, rispetto al suo mutamento fisico di prima quello che ora era accaduto ai suoi capelli non era minimamente paragonabile, erano solo passati da bianco a nero scuro, ma tutto il resto era rimasto uguale, sia gli occhi demoniaci che il fisico più robusto, senza contare il bastone per metà assiderato dal suo potere oramai fuori controllo. Era davvero cambiato, anche se, effettivamente, il neo corvino lo sapeva per certo, non si poteva definire cambiato, più che altro tornato ad essere ciò che era sempre stato dentro di sé, e, ad aver reso possibile tutto ciò era stato il primo ricordo che aveva di Pitch. Lo Spirito del Gelo non sapeva come mai ne era consapevole, ma i fatti erano quelli, il primo frammento di memoria ad essergli tornato visibile dopo le rivelazioni ricevute durante la spiegazione di Pitch e sua madre era un piccolo fagotto, avvolto con cura ed attenzione in una nube di tenebre, niente più di uno scricciolo con la pelle diafana e leggermente ingrigita, un'ombra mugolante con due iridi dorate, come i sogni più preziosi, così luminose da essere capaci di leggergli fin nel profondo. Il ricordo di quella ancora piccola ed innocente paura umana lo aveva intenerito istantaneamente, anche all'epoca, era stato amore a prima viste e poi, senza alcun preavviso ed a tradimento, il bambino gli aveva dato il colpo di grazia facendogli dono della risata divertita più bella che il suo cuore freddo ed aguzzo, come stalattiti sul bordo di un tetto, avesse mai udito, l'aveva sciolto all'istante. Il grande e temuto Jokul Frosti, colui che mai aveva dovuto temere nulla da qualcuno e per il quale le parole "punto debole" non avevano mai avuto alcun tipo di significato, si era trovato inevitabilmente cinto per l'eternità ad una nuova esistenza che ancora non aveva nemmeno pronunciato la sua prima parola, il giovane Frost ne rimase incredibilmente stupito, per un istante non comprese come una creatura simile al portatore del silente, e corrosivo, potere assassino del ghiaccio, potesse anche solo lontanamente essere in grado di provare qualcosa per qualcun altro, ma poi i suoi occhi si posarono in quelli confusi dell'Uomo Nero e comprese. Non poteva esistere al mondo motivazione più forte di quella che aveva adesso davanti, poteva solo immaginare quanto fosse più intensa quando Pitch non era altro che un debole bambino incapace di difendersi con le proprie fragili forze, così allora come in quell'istante, non avrebbe mai potuto permettere a nessuno di ferirlo in alcun modo. " Jack, cos'hai ricordato ? " la sua voce lo riportò alla realtà rendendo spontaneo il sorriso sul suo viso " Ho ricordato il giorno in cui ci siamo conosciuti, piano piano sento riaffiorare ogni tassello " le guance bianche del Signore degli Incubi si colorarono lievemente, peccato che Jack non poté godersi appieno quell'espressione così imbarazzata, proprio in quel momento una sinuosa mano andò ad appoggiarsi sulla spalla del ragazzo di ghiaccio, era l'Ombra che lo guardava con dolcezza " Non ho mai dubitato nemmeno per un secondo che il primo ricordo a tornare sarebbe stato su mio figlio, sono felice di aver avuto ragione su voi due fin dal primo momento " il palmo piccolo e gentile della bimba si spostò dalla sua spalla al volto facendolo sussultare nuovamente per quanto fosse fredda " La tua forma è quasi completa amico mio, la fregna scompigliata non più argentea della luce dell'Uomo della Luna me lo dimostra, ma, nonostante questo, sei ancora incompleto e credo sia giunto il momento anche per voi due di recuperare le vostre armi " La damigella si scostò diventando un tutt'uno con il pavimento marmoreo, mutando in un'ombra rapida e strisciante, muovendosi intorno ai due evidentemente confusi e stupiti, lo Spirito del Gelo però in parte ben maggiore. " Quindi anche noi abbiamo delle armi da recuperare ? " la voce del Portatore di Paura si perse nella risata della sua stessa madre, mentre Jack strinse nelle mani il proprio bastone, era sempre stata quella la sua arma da che ricordasse e non era affatto sicuro di volerla modificare o sostituire con altre " Credevate davvero che io avrei lasciato mio figlio ed il mio più vecchio e caro compagno di battaglia senza nulla con cui contrastare gli avversari ? Non temere Jokul, non intendo toglierti ciò che tieni fra le mani con così tanta forza, ma così come te anche il tuo utensile necessita di tornare al suo completo ed antico splendore, vedrai, ti piacerà ! Ma per riuscire a prenderli entrambi avrete bisogno della mia parte di profezia ! " la mente del ragazzo tornò indietro col tempo, all'inizio di tutta quell'avventura, era stata la profezia di Manny a dare inizio ad ogni cosa, solo a causa di essa ed, in particolare, della parte che riguardava il tradito ed il traditore, lui si era ritrovato nel mondo degli incubi insieme a Pitch e lì avevano trovato la pergamena magica per potenziare i guardiani in attesa dell'arrivo dell'Ombra. Dunque vi era anche un'altra parte che la guida delle leggende non aveva voluto rivelare, ed altro non era che un'ulteriore conferma della veridicità di tutta quella storia sul suo passato, nonostante la questione lo facesse arrabbiare, e parecchio anche, Jack non poteva fare a meno di rattristarsene, in fondo lui aveva basato la propria intera esistenza su una menzogna, e, anche se quello non era il suo vero sé stesso, non aveva alcuna intenzione di lasciarsi tutto alle spalle per portare la distruzione nel mondo " Fiocco di Neve, che ti sta capitando ? " Il giovane guardiano sollevò lo sguardo dal pavimento e così si rese conto dello sguardo confuso che gli stava lanciando l'altro, anche se non ne capiva bene la ragione, ma anche l'Ombra sembrava allibita " Cosa ? Di che stai parlando ? Non dovevamo andare  prendere le nostre armi ? " I passi leggeri della bambina di tenebre si fecero più rapidi puntando nella sua direzione, il gesto fu così improvviso da far sussultare lo Spirito dell'Inverno che retrocedette di qualche metro, ma l'assaltatrice fu più rapida e gli comparve davanti al volto facendo scivolare il ragazzo con il sedere a terra. La piccola mano della bimba passò fra i suoi capelli afferrandone una ciocca ed osservandola con attenzione, quasi si trattasse di qualcosa di incredibilmente interessante, ma fu quando la lasciò andare, facendola ricadere davanti agli occhi del ragazzo della neve, che questo si rese conto che i filamenti stavano già perdendo la nuova tinta scura, schiarendosi quasi si trattassero di una maglietta nera macchiata di candeggina. Saranno stati tutti i mutamenti che gli erano capitati in quelle ultime ore, o le rivelazioni scioccanti che ancora lo bloccavano stravolgendolo interiormente, ma quell'ultimo accadimento lo aveva sfiorato a malapena lasciandogli solamente una profonda calma interiore. Il giovane si sollevò in piedi dandosi una pulita e, quasi immediatamente, si rese conto della luce incredibile che faceva brillare l'oro nelle iridi di Pitch, sembrava una supernova in esplosione, così terrificante, ma allo stesso tempo impossibile da eguagliare in quanto splendore, lo faceva apparire calmo all'estremo, ma da come la sua energia vibrava era evidente che non lo fosse per nulla " Pitch, sto bene, davvero ... adesso dobbiamo occuparci di ottenere le nostre armi, poi avremo il tempo di capire tutto quello che mi sta succedendo " e mentre parlava l'albino si avvicinò all'altro e lo strinse, da quando era diventato alto quanto l'altro Jack sentiva meno l'influenza che l'Uomo Nero gli provocava prima, collegandolo semplicemente al casino in cui si era trasformata la sua vita. Non appena lo Spirito dell'Inverno sentì il battito dell'altro farsi più calmo tornò a fissare l'Ombra " Allora ? La profezia ? " In risposta alla domanda la bimba si alzò in volo e, con essa, anche il leone d'incubo, in un secondo le loro figure si unirono in una sola davanti agli sguardi dei due compagni che, sconvolti, incastrarono fra loro le proprie mani intersecandone le dita in una stretta forte, fungendosi da sostegno a vicenda. Accadde molto velocemente, le figure sinuose e possenti presero la forma di una gigantesca dama dai lunghi capelli, l'ex Guardiano del Divertimento comprese in quello stesso istante quanto le tenebre lo spaventassero, qualcosa lo trafisse in profondità e lo fece scoppiare a piangere mentre migliaia di voci si affollavano dentro di lui rivelandogli verità che, fino a quel momento, non aveva mai voluto ammettere. Si sentì uno stupido, davvero molto, stava rovinando ogni cosa, non c'era motivo per il quale lui si trovasse lì,  come aveva potuto pensare che tutte le parole dette dal suo corvino fossero vere ? Lui non aveva nulla a che fare con nessuno, era destinato ad un'eternità in solitudine e niente avrebbe potuto cambiare quella situazione, così Jack fece l'unica cosa che andava fatta, abbandonò la mano dell'Uomo Nero e strinse nelle mani il proprio bastone, fuggendo via.

Non appena il Signore della Paura sentì venire meno la stretta del suo compagno si voltò di scatto, giusto in tempo per vedere lunghe e profonde lacrime dorate abbandonare gli occhi del suo amato lasciando, in seguito al loro abbandono, scurissime iridi nere, un prolungamento delle pupille e niente più. La confusione lo bloccò totalmente tanto che, il massimo che il corvino riuscì a fare, fu allungare un braccio in direzione della figura sfuggente del giovane mentre abbandonava la stanza scappando verso il groviglio di corridoi dal quale erano arrivati prima. Solo quando la calma tornò finalmente Black prese il coraggio di cui aveva bisogno e fece qualche passo per riuscire a raggiungerlo, ma la voce di sua madre lo fermò ancor prima che arrivasse alla porta " Ascoltami figlio mio ... perché non vi saranno altre occasioni per te di sentire quanto segue, in seguito sarai tu a doverlo riferire a Jokul quindi ti prego ... " l'uomo si voltò verso la donna che gli aveva donato la vita, era davvero bellissima, le ciocche corvine le circondavano il volto come un'enorme corona vivente, muovendosi come spinte da un vento gentile che solo lei era in grado di percepire " Sì madre " l'incubo le concesse tutta la propria attenzione, nonostante il suo cuore fosse ancora con il giovane Frost, come lo sarebbe stato sempre, una volta concluso con la donna lo avrebbe recuperato e rassicurato, tutti quegli avvenimenti dovevano averlo confuso ed inquietato, un po' di solitudine gli avrebbe certamente fatto bene. Lo sguardo del figlio venne accecato da una fortissima luce dorata che proveniva dalla madre, adesso che le palpebre della dama si erano sollevate e questa lo osservava per Pitch era come essere avvolto da un enorme riflettore, lo scaldava e faceva sentire protetto, ma allo stesso tempo lui non poteva fare a meno di percepire un certo dispiacere, sensazione spiacevole che si aggravava ogni qualvolta che, voltandosi verso sinistra, scorgeva un secondo tubo di luce, luogo nel quale si sarebbe dovuto trovare Jack " Perché sei scappato proprio adesso ... ci siamo appena ricordati l'uno dell'altro e sappiamo di aver sempre provato gli stessi sentimenti, non sono sicuro di potercela fare senza di te ... " L'uomo sollevò lo sguardo verso la propria creatrice con convinzione " Mi dispiace, ma non posso se non c'è lui ! " detto ciò il primo piede del corvino abbandonò il cerchio, immediatamente seguito dal resto del corpo e così, in un battito di ciglia, divenne un'ombra e corse dietro il proprio compagno, seguendo le sue tracce, le impronte e le manate di ghiaccio che aveva lasciato nella corsa, come tracce di sangue dolorose abbandonate da un ferito, ognuna delle quali urlava un'unica parola, a lettere cubitali tra i fiocchi duri ed aguzzi e quella era Paura " Dovevi dirmelo sciocco  ... " il corpo di Black scivolava lungo il morbido tappeto e, di quando in quando, anche sui mattoni delle pareti ed il pavimento marmoreo, liscio come una lastra di vetro, trovò il fuggiasco poco più avanti, immobile, tenendo fra le mani il proprio bastone. i capelli di nuovo totalmente neri e forti singhiozzi a scuoterlo. Pitch non aveva alcuna intenzione di spaventarlo e così riacquistò la forma corporea a qualche metro di distanza dalla propria preda, non era stupido, riusciva a sentire che qualcosa non andava e ne ebbe la conferma quando il ragazzo si girò verso di lui e l'Uomo Nero vide che non stava affatto piangendo, ma ridendo di gusto, nonostante le lacrime continuassero a solcargli le gote chiare. " Jack, che ti è preso ? Perché sei scappato in quel modo ? Dobbiamo tornare indietro e sentire la profezia di mia madre oppure non avremo speranze contro le nuove leggende e l'Uomo nella Luna ! " in risposta ottenne solo il far cessare le risate del suo interlocutore che, lentamente, si voltò verso la sua direzione, un sorriso beffardo, ma, in un qualche modo anche dolce, ad attraversargli il viso sul quale restavano ormai poche tracce delle lacrime dorate che gli aveva visto versare poco prima " Sei così cresciuto ... devono essere passati un bel po' di secoli dai tempi bui " disse voltandosi totalmente, fra le mani il suo bastone trasformato e, con esso, anche i vestiti, ma l'Uomo Nero non ebbe molto tempo per ammirarli visto che il loro possessore prese a fare dei passi nella sua direzione, cancellando a poco a poco la distanza che li separava, quasi stesse attraversando un valico incolmabile " Sei diventato davvero stupendo, mio bellissimo eroe " La voce dello Spirito dell'Inverno era totalmente mutata, non aveva più nulla di giovanile, anzi, era più profonda e autoritaria, fece scorrere la schiena di Black di brividi incontrollabili, seccare la sua gola e paralizzare totalmente anche il più piccolo muscolo del suo corpo, eccetto uno, quello dei condotti lacrimali " J-Jack ... n-non mi piace questo scherzo ... smettila di prendermi in giro e torniamo indietro, la mamma ... cioè l'Ombra ci aspetta ... " il Signore degli Incubi serrò le palpebre e strise i pugni aspettando, quasi con rassegnazione, che l'altro lo raggiungesse, non poteva essere davvero quello che pensava, sarebbe stato impossibile, o forse no ? In fondo tutti gli indizi ed i comportamenti che aveva appena visto avere dal ragazzo lasciavano intendere una cosa sola e quella era che il vecchio Jokul Frosti fosse tornato, riappropriandosi del proprio corpo e cancellando totalmente Jack Frost, il suo Jack Frost ... Pitch non era sicuro di esserne felice, anzi, ne era più che sicuro, nonostante fosse felice di riavere il vecchio Padrone del Gelo, così vivido ed importante nei suoi ricordi, davanti a sé in carne ed ossa  l'idea di aver perso il suo piccolo albino per sempre gli frantumò il cuore in tanti piccoli pezzi ed il suono della spaccatura fu così forte da non farlo nemmeno rendere conto che l'altro, approfittando della sua distrazione, aveva appoggiato le proprie labbra sulle sue. Non appena il freddo cominciò a propagarglisi per tutto il corpo l'Uomo Nero si staccò velocemente coprendosi le labbra con le mani senza togliere gli occhi dall'altro " I-il mio Jack ... " riuscì a sussurrare tra le lacrime " Ti prego ... io non so chi sei, ma ... Ma ti prego, il mio Jack ... " l'espressione dell'altro si fece confusa improvvisamente, quasi non riuscisse a comprendere bene quello che gli era stato chiesto così l'uomo si asciugò velocemente le lacrime cercando di calmarsi, ma dovette prendere vari respiri profondi, ed aspettare vari minuti, prima di riuscirci. Per tutto il tempo il corvino era rimasto a fissarlo con tranquillità, concedendogli ogni secondo, paziente e silenzioso, come se si aspettasse una razione del genere, onnisciente e comprensivo, ma non era l'albino, lui gli sarebbe andato incontro stringendolo o avrebbe creato una delle sue stupende palle di neve, colme di sincero divertimento, e gliel'avrebbe lanciata addosso con la solita sfrontatezza che lo caratterizzava. " E-ecco sto parlando di Jack Frost ... lui ha i capelli bianchi come la neve e due occhi azzurri come il ghiaccio, anche se prima li aveva dorati come i miei ... è alto circa così ... " espose l'Uomo Nero tra sorrisi e gesti esplicativi " Lui era un guardiano, ma adesso starà con me perché ha finalmente capito che sono l'unico in grado di sapere ciò che prova, perché sa che io non lo abbandonerei mai e che non m'importa se lui era una leggenda o se, ancora prima, era umano oppure Jokul Frosti in persona ... " Black stava perdendo il fiato, ma non smise di parlare  nemmeno per un secondo, nemmeno quando la gola cominciò a seccarglisi ed a bruciare, voleva che l'altro sapesse quanto per lui fosse importante, anche a costo di attirare la sua ira o di sembrare uno stupido ed un debole " Io lo amo davvero tantissimo ! Lui è il mio Fiocco di neve, perciò ... se tu sei lui, ti prego, restituiscimelo ! Farò qualsiasi cosa ... " Il ragazzo davanti a lui sollevò una mano usandola per accarezzargli il viso, bastò quel gesto a far rasserenare il corvino che sorrise, piccole nuvolette di fiato condensato abbandonavano le sue labbra a causa del freddo che produceva naturalmente il suo interlocutore. Per qualche secondo l'Uomo Ombra lesse nello sguardo dell'altro comprensione ed affetto, ma poi questo lo superò senza dirgli una parola costringendolo a voltarsi per seguire il suo percorso, dritto verso la sala principale dove la donna di tenebra ancora li aspettava, o almeno così sperava Pitch " Q-quindi tu ... me lo ... " " Mi dispiace piccolo eroe " lo interruppe l'individuo bloccandosi e facendo sparire il sorriso dal suo volto " Ma da quello che mi stai dicendo credo tu stia parlando dell'identità che il dannato Uomo della Luna aveva creato quando mi ha rubato i ricordi " furono di nuovo l'uno davanti all'altro, gli sguardi incrociati " Meglio che ti sia chiaro da subito, non è mai esistito questo Jack Frost di cui parli, era solo qualcosa di fittizio creato per intrappolarmi e controllarmi, adesso non c'è più, e non tornerà mai. Dimenticalo, il tuo Fiocco di Neve si è sciolto, ora ci sono solo io, Jokul Frosti, il Gelo "

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