Il Processo

Tutt'intorno a Jack rimase solo buio per qualche secondo, nonostante le sue palpebre si sollevassero ed abbassassero, niente mutava e la cosa stava iniziando davvero a preoccuparlo molto, ma poi accadde qualcosa. Cominciò come un singolo bagliore chiaro, una stella lontana, ma luminosa, venne seguita velocemente da molte altre, alternate una dietro l'altra, fino a creare una volta stellata spettacolare di come il giovane Frost non ne aveva mai viste in vita sua. Le brillanti figlie della notte si susseguivano in un fiume dalle mille sfumature, rincorrendosi nel loro eterno gioco, l'albino poteva quasi sentirle ridere per quanto erano vicine, sorrise davanti a tanta bellezza e silenzio e si mise a sedere per ammirare il tutto al meglio "Che pace ..." una leggera brezza gli attraversò le ciocche di neve facendogli calare il cappuccio mentre ai suoi piedi, l'invisibile pavimento sul quale era posato, cominciò ad emettere una luce celeste, partendo dal punto in cui si trovava lui per poi andare verso l'esterno. Fu allora che lo Spirito dell'inverno ne notò altre due, una proveniva dalle sue spalle, era color verde chiaro, così si alzò in piedi per raggiungerla ed, in un secondo, fu in grado di vedere la sagoma di sua sorella Artemisia che, resasi conto della sua presenza, gli corse in contro stringendolo "Ce l'abbiamo fatta Jack !Siamo riusciti ad ottenere un colloquio con le alte sfere ! Non mi capitava da secoli di riuscirci !" preso dall'euforia dell'altra, ma non in grado di comprenderla appieno, vista la notevole mancanza di frammenti che si riferissero a quel luogo specifico, l'ex guardiano del Divertimento si limitò ad annuire, spostando lo sguardo vero il punto in cui veniva l'ultima luce, color argento "Anche Manny è stato risucchiato qui ?" "Certo, io volevo venisse anche lui ... così finalmente potrà spiegare alle alte sfere cos'ha combinato nel tentativo di spodestare la mia candidatura" spostando lo sguardo Jack si rese conto che, in effetti, l'Uomo della Luna, non si trovava sulla loro piattaforma, ma su una separata, che però appariva più come una teca in vetro chiusa, una prigione "Da quando te le ho sentite nominare per la prima volta mi sono incuriosito, cosa sono le alte sfere ?" "Semplice fratellino" sorrise dolcemente la mora avanzando di un paio di passi per poi compiere una lunga riverenza quando, davanti alla gabbia di Manny, comparvero quattro troni giganteschi, su ognuno dei quali stava accomodata un'imponente figura, una più diversa dell'altra, due donne, un uomo ed un bambino, l'unica cosa che avevano in comune era l'espressione seria ed arrabbiata, gli fecero venire i brividi, nonostante i loro sguardi fossero rivolti all'argenteo davanti a loro "Essi sono le entità che regolano l'esistenza, è da ognuna di queste prende la vita un guardiano. Diventare il capo delle leggende è il livello inferiore al raggiungimento della loro posizione, per quello è molto ambito dagli esseri come noi" "Noi ?" l'uomo barbuto, il più vecchio dei presenti, ovvero il secondo sulla sinistra, batté a terra il bastone in roccia dura che teneva fra le dita callose provocando una vibrazione generale di tutte le piattaforme -Silenzio ! Cominciamo elencando i fatti ! Un pianeta rischia la distruzione, dobbiamo deliberare in velocità- la signora sulla destra, lunghi capelli lisci come fili di cristallo rise leggermente facendo tintinnare le campanelle intrecciate fra di essi ed appoggiò una mano su quella dell'anziano -Raitokage, non è che lo stai dicendo solo perché è il tuo guardiano prediletto ad essere giunto al nostro cospetto con le accuse più disparate, tra le quali svetta la distruzione di un intero angolo dell'universo ?- voltando lo sguardo confuso verso Artemisia, l'albino le si avvicinò all'orecchio sussurrandovi dentro "Come guardiano ? Manny non è un guardiano ... Nord, Dentolina, Sandy e Calmoniglio sono le leggende attuali, no ?" allontanandosi di qualche centimetro la Padrona della vita scosse la testa e si portò a sua volta accanto al fratello "Credevi davvero che i guardiani avessero il compito di proteggere esclusivamente i bambini di un solo pianeta dell'intero universo ? Non è così, il nostro ruolo nel creato è più grande, più ampio e non ha limiti di spazio o tempo" un nuovo battito fece zittire subito i due gemelli che si acquietarono obbedienti restando in ascolto di quanto stava capitando. Lo Spirito dell'inverno era più confuso che mai, se davvero i suoi ex compagni non erano i guardiani allora quali erano quelli veri ? L'Uomo della Luna era uno, Artemisia il secondo ... C'era una buona probabilità che anche lui fosse inserito nel gruppetto, ma non ricordando non poteva esserne certo, però, nonostante questo, mancava sempre uno sconosciuto. Le iridi dorate del ragazzo passarono su ogni gigantesco componente delle alte sfere, eliminando l'uomo adulto, rappresentato da Manny, ne restavano tre, Jack era davvero curioso di sapere chi fossero i protetti degli altri tre o, almeno, quello di Artemisia, quindi si mise ad analizzarli mentre il più anziano procedeva con il suo discorso, elencando una serie apparente interminabile di accuse delle quali era stato responsabile il prigioniero che, nel frattempo, stava a testa bassa, tremando di paura e probabilmente, anche di rabbia per essere stato scoperto. Il primo del quartetto era il più giovane, aveva un aspetto piuttosto grassoccio e gaudente, dai corti boccoli biondissimi, le palpebre perennemente socchiuse, motivo per il quale provare ad intuirne il colore delle iridi risultava davvero impossibile, portava una giacca molto pesante ed un paio di pantaloni da ginnastica gonfi e leggeri, un mantello zaffiro lo avvolgeva lungo la schiena e sotto la seduta cadendo poi nel vuoto fra le due piattaforme dalla lunghezza incalcolabile che lo caratterizzava, nonostante nella parte inferiore fosse possibile notare il luccichio di stelle finemente ricamate ad ornarlo "Che aspetto curioso ..." pensò l'albino spostando lo sguardo all'anziano uomo seduto accanto al gigante precedente. La barba di questi era ispida, affiancava il tessuto della stola blu del giovane per quanto riguardava l'estensione, il volto di quest'individuo però era stato maggiormente solcato dai segni del tempo, rughe profondissime rendevano la sua faccia una gola di canyon, le sopracciglia grigie ed ampie non coprivano del tutto lo sguardo serio ed argenteo dell'uomo, era in tutto e per tutto identico a quello di Manny "Se vi sono somiglianze così evidenti fra protetti e membri delle alte sfere allora forse ..." Lo Spirito dell'Inverno si concentrò sulla dama dai capelli di cristallo che, tutto d'un tratto, avevano cambiato tonalità, diventando di un rosa pallido che andava scurendosi di secondo in secondo. Aveva un viso dolce, dei modi delicati e fini, il suo abito era un intreccio di nastri di vari colori, un vero arcobaleno umano, si vedeva da come lo sguardo di Artemisia stava costantemente posato su di lei che dovevano essere una la rappresentante dell'altra, il giovane sorrise al pensiero di vedere la propria sorella, da poco ritrovata, ma già così vicina, realizzare il suo sogno "Di sicuro Manny non tornerà più a controllare le leggende ... Artemisia ha sofferto così tanto in questi ultimi secoli che, se non la fanno diventare il nuovo capo di loro spontanea volontà allora ci penserò io" -Tu?- una voce rombante si sollevò dall'ultimo trono, un tono femminile, serio e composto al punto da far trasalire Jack fin nel profondo facendolo cadere al suolo per la sorpresa -Vedi di recuperare il resto dei tuoi ricordi e pensa meno agli altri ! Non è una tua decisione, fai silenzio e vedi di fare pensieri più utili che dopo il guardiano della luce e del buio tocca a te !- tutto prese a vibrare ad una velocità talmente forte da obbligare l'albino a serrare le palpebre per sfuggire al dolore che sentiva nella testa e non si mosse fino a quando tutto non si zittì "Che succede ?" fu la voce della sorella a convincerlo a riaprire le palpebre e così il ragazzo della neve si accorse che stava tremando e sudando, niente era cambiato intorno a loro, nessuno si era reso conto di ciò che era appena successo, era stato fin troppo reale per non essere accaduto "M-ma ..." balbettò l'ex Guardiano del Divertimento guardando Artemisia che però non appariva affatto preoccupata, anzi, gli sorrideva comprensiva, quasi sapesse perfettamente cos'era capitato "Lei ti ha parlato vero ?" l'indice sottile della mora indicò l'ultimo trono sopra il quale stava una dama coperta dalla testa ai piedi da un ampissimo abito nero con cappuccio dal quale era possibile scorgere solo le sue labbra sottili, totalmente piatte, quasi fosse totalmente esterna ed annoiata dall'intera situazione. L'albino fu solo in grado di annuire e, aiutato dalla consanguinea, si rimise in piedi e riacquistò un po' di autocontrollo "Sì" balbettò "Lei si è arrabbiata perché ho detto una cosa ... mi ha detto di prepararmi, ha detto che, dopo Manny tocca a me, cosa significa ?" Sospirando la Padrona della vita lo strinse forte, giusto giusto per arrivargli a livello udito, sussurrandogli lentamente delle parole che Jack non avrebbe mai voluto sentire "È per Pitch ... Innamorandoti di lui hai tradito la tua vocazione mettendo al primo posto l'amore. Dovranno capire come agire nei tuoi confronti e nei suoi, potrebbero decidere di salvarvi entrambi ed allora riporteranno l'Uomo Nero alla sua forma normale, nel peggiore dei casi, tu verrai degradato e lui ... sarà distrutto"

Era già da diverso tempo che il corvino camminava lungo quella lastra apparentemente interminabile alla ricerca di Jack, aver riacquistato la ragione ed un corpo normale lo rendeva felice, appena fosse riuscito a ritrovare il suo amato Fiocco di Neve non si sarebbero separati più ed avrebbero mantenuto tutte le promesse fatte, il prima possibile. I piedi nudi del corvino aumentarono il passo, schioccando secchi contro il vetro trasparente della piattaforma dalla quale era possibile ammirare centinaia di migliaia di stelle, lo sguardo dell'Incubo scorreva da un lato all'altro, il sorriso a solcargli il volto "Quante altre sfide dovremo affrontare ancora prima di riuscire a restare insieme come quei boccioli di Rododendro ed Oleandro che ti regalai ?" -Solo un'ultima, se ascolterai il mio suggerimento- Per un secondo il Signore delle ombre credette di aver sognato, gli era sembrato di sentire una voce provenire da un punto indeterminato, femminile, ferrea e decisa, ma sconosciuta, così l'Uomo Nero si fermò ed estrasse la propria falce "Chi ha parlato ? Chi sei ?" Nella calma piatta cominciò a sollevarsi un vento misterioso, freddo come il ghiaccio, che fece fremere ogni particella della pelle del corvino obbligandolo ad inginocchiarsi per provare a mantenersi in equilibrio, abbassando il volto e chiudendo le palpebre -Hai una sola possibilità di poter esaudire il desiderio che hai riguardo a Jack Frost, ma io voglio donartene un'altra, spetta a e scegliere quale seguire, sappi solo che entrambe sono rischiose ed un legame debole ne verrebbe frantumato- cercando di sollevare la testa per vedere la propria interlocutrice, Pitch venne investito da un'ulteriore folata -Preparati, ti verranno posti alcuni quesiti. Dovrai semplicemente rispondere con sincerità o mentire a tuo piacere, in entrambi i casi potrai stare insieme alla persona a cui hai donato il cuore, ma in uno diverrai come un'ombra per lui, nell'altro, alla pari, vivrete insieme per l'eternità- il pensiero di quanto gli era stato proposto accese una nuova forza dentro il corvino che così riuscì ad alzarsi in piedi combattendo contro il potere della sconosciuta "Farò qualsiasi cosa !" gridò Black cercando di sormontare il suono delle correnti aeree "Pur di restare insieme a Jack per l'eternità e riuscire a renderlo felice sono disposto a fare qualsiasi cosa !" continuò spostando in avanti la gamba destra in modo da raggiungere la voce "Non importa quanto sarà difficile, non importa quanti nemici dovremo affrontare ..." un passo strascicato dopo l'altro il Signore della Paura riuscì ad allungare un braccio ed a sfiorare con le dita la pelle di ghiaccio della donna, finendo sorprendentemente per far fermare l'assalto "... io ... Io ... Lo amo" se un attimo prima l'uomo Nero sentiva dentro di sé una forza straordinaria, d'improvviso se la sentì risucchiare via e crollò steso a terra, le palpebre stanche e solo una lunga stola nera davanti al proprio sguardo per identificare la fanciulla misteriosa "Chi ... Chi siete voi ?" una carezza spostò le ciocche scure del corvino facendolo addormentare definitivamente, ma non prima che fosse in grado di sentire il nome misterioso di colei che gli aveva offerto una via d'uscita da un destino già segnato, non era sicuro di potersi fidare, ma non restava altra scelta, doveva farlo, per il suo Fiocco di Neve -Mi chiamano ... Shi- 

Pareva passato un secolo da quando l'anziano aveva cominciato ad elencare i crimini di Manny, l'albino non poteva fare a meno di ricordare il fatto che stessero cercando di fare in fretta per evitare la distruzione della Terra, chissà cosa sarebbe accaduto se invece fossero andati con calma, ci sarebbe morto su quella piattaforma -Bene, ho concluso- In tutto il tempo trascorso Jack aveva riflettuto a lungo su cosa fare quando sarebbe arrivato il suo turno, l'obiettivo era sicuramente quello di ritornare a casa integro insieme a Pitch ed Artemisia, nessuno sarebbe lasciato indietro -Mia cara Seikatsu, ho forse dimenticato qualcosa ?- affermò con dolcezza l'anziano alla dama dai capelli chiari, ormai verso il rosso -Sei stato precisissimo mio caro, durante il tuo elencare ho potuto conversare con la mia protetta, vedere i suoi ricordi e la verità sull'assoluta colpevolezza del qui presente Manny. Non posso credere che siamo stati così cechi da non renderci conto dell'insaziabile sete di potere che aveva nel cuore e che ha infine portato a tutto questo- alzandosi in piedi, la donna fece un unico passo in avanti mentre la gabbia dell'Uomo della Luna veniva alzata alla sua vertiginosa altezza, in modo che la potente potesse scrutarlo con severità, a quel gesto la sorella del ragazzo della neve abbassò il capo facendo una piccola riverenza verso la componente della alte sfere che reagì con un dolce sorriso che scomparve un attimo dopo alla vista del prigioniero -Hai cercato di distruggere la mia guardiana, c'eri quasi riuscito, l'hai allontanata da me al punto che sono rimasta sola nel silenzio per secoli- la piattaforma sulla quale stava seduto lo Spirito dell'Inverno si sollevò a propria volta, era stata Artemisia stessa a provocare quello spostamento, rivelando ancora un volta capacità che il giovane Frost non possedeva affatto, nel suo sguardo c'era una rabbia forte tanto quella di Seikatsu -Sei stato ingrato nei confronti dei doni che il tuo signore Raitokage ti aveva generosamente concesso, cercherò per te la punizione più crudele, se hai altro da aggiungere fallo ora verme, prima che ti spediamo nell'oblio- sollevando finalmente il proprio sguardo l'argenteo si lanciò contro le sbarre, scuotendole ~No ! Abbiate pietà ! Datemi un'altra occasione ! Non è stata colpa mia ! Artemisia, trasformata, ha rubato la mia ombra, creando così il famigerato Pitch Black !~ sentendo quell'infame sputare veleno verso il corvino, spinse l'albino a fare un passo avanti, ma prima che potesse aprire le labbra, la sensazione di disagio che aveva provato quando la donna incappucciata gli aveva parlato, tornò con più forza bloccandolo e mettendolo a tacere nonostante Manny proseguisse con le sue menzogne ~ Dovete sapere che è stato quest'ultimo, a causa dell'incapacità di Jack Frost, a trascinare il pianeta nelle tenebre ! Stavo per fermarli e punirli prima che quella insulsa ... ~ sibilò a denti stretti indicando la mora ~Mi trascinasse qui dinnanzi a voi disturbandovi dalle vostre importantissime attività per un nonnulla !~ affiancandosi alla dama dalle ciocche rosso fuoco, si aggiunse l'anziano, le sue iridi da argentate erano diventate totalmente nere come la pece -E questo lo definiresti un nonnulla !?! Non solo ti sei preso gioco di me ed hai privato la vita stessa della sua guardiana, obbligando la rispettabilissima Seikatsu allo svolgimento di compiti infimi indegni della sua posizione, ma hai anche il coraggio di denigrare il ruolo di Jack Frost, l'unico che sia stato in grado di seguire le nostre indicazioni nonostante non fosse in grado di sentirci e non ricordasse nemmeno della nostra esistenza !- confuso, l'albino fissò la propria sorella che gli appoggiò una mano sulla spalla con dolcezza per poi indicargli nuovamente la gabbia in modo che non perdesse nemmeno un secondo ~M-mio signore Raitokage, non è così ! Lui ... lui è innamorato della mia ombra ! Non l'ha fatto per seguire la vocazione, ma solo per un suo tornaconto ! Non ricorda nemmeno chi sia la nobilissima Shi !~ a quel nome  fu l'ultima donna a sollevarsi per affiancarsi ai propri compagni, un brivido gelido attraversò la schiena di Jack che, copiando il gesto della sorella inginocchiandosi a terra, sentì affievolirsi quel disagio -Come puoi vedere imputato ...- soffiò da sotto la stola la dama con un tono piatto e privo di emozioni -... nonostante il mio protetto non possieda più i ricordi riguardanti la mia persona, ancora mantiene la memoria del giusto comportamento da tenere in mia presenza a differenza tua- guardando Manny l'albino vide lo stesso terrore che aveva colto lui quando era stato sgridato, tremava, sudava, deglutiva a vuoto -Quando mai un protetto può permettersi di contraddire le affermazioni del proprio superiore ? Hai forse dimenticato che Raitokage riesce a percepire i tuoi pensieri e ricordi ?- le iridi dorate del giovane Frost non erano in grado di staccarsi dalla discussione in atto, quella sconosciuta lo stava difendendo, nonostante non avesse memoria di lei, non era difficile capire che non fosse accaduto molto spesso durante la sua vita -Inoltre, la prossima volta che desideri riferirti alla mia persona, mi aspetto quanto meno che non venga fatto in accusa allo Spirito dell'Inverno ! Conosco perfettamente le emozioni che hanno guidato il suo operato e non posso che compiacermene, se era desiderio delle alte sfere di conoscerli mi avrebbero chiesto di esporli, ma noi diamo poca importanza al mezzo quando il risultato da noi voluto viene comunque raggiunto tanto obbediente- l'anziano sollevò sopra la gabbia la propria mano e, in pochi secondi, il corpo di Manny venne avvolto da una luce fortissima e l'Uomo della Luna prese ad urlare, forse per il dolore, per la rabbia, per la disperazione, stava di fatto che si trattava di una visione veramente straziante -Il verdetto unanime è dunque ... colpevole !-

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