Il Passato dell'Ombra

Confuso, esterrefatto, scioccato, basito ... Se gli fossero venuti in mente altri aggettivi Jack avrebbe sicuramente aggiunto anche quelli alla lista delle emozioni che si sentiva crescere dentro in quell'istante anche se, ne era certo, non sarebbe riuscito a terminare il proprio pensiero tanto presto da trovare una risposta convincente a ciò che gli si era parato davanti agli occhi una volta giunto alla sala principale. C'era voluto del tempo per arrivare alla meta e lo Spirito dell'Inverno era convinto di essersi preparato anche più del necessario, psicologicamente parlando, al suo primo incontro con la potente e minacciosa Ombra, inghiottitrice di luce e portatrice del male, ma non appena il suo sguardo si era posato in quello dorato della diretta interessata, ogni convinzione che l'albino portava con sé  si era distrutta in tanti piccoli pezzi e la sicurezza raccolta si era dileguata nell'aria come fumo intangibile. Davanti al suo sguardo ormai non più celeste, stava una bambina dalla pelle diafana, sorridente e solare, resa ancor più piccola e minuta dall'immenso trono sul quale stava seduta comodamente. La piccola lo osservava, dondolando emozionata le gambe sottili, facendo ondeggiare la morbida gonna di tenebre che le copriva fino al ginocchio, mentre i piedi della giovane, delicati e minuti come Jack non ne aveva mai visti, stavano nudi ad accarezzare la criniera di un gigantesco leone che, accucciato davanti alla corvina, riposava pacato. Non appena i loro sguardi si erano incrociati per la prima volta e l'altra gli aveva sorriso, il giovane Frost non aveva potuto fare a meno di indietreggiare di un passo intimorito, reggendo saldamente il proprio bastone e deglutendo rumorosamente mentre anche l'enorme felino apriva gli occhi, il guardiano sperò con tutto sé stesso che non fosse stato il suo arrivo a disturbare l'animale. Fu proprio quando Jack aveva oramai deciso di fare retromarcia nel tentativo di tornare nella stanza e mettersi al sicuro che venne fermato da una grande e forte mano che andò ad appoggiarsi proprio sulla sua schiena dandogli una piccola spinta in avanti e restituendogli un po' di coraggio " Forza Jack " lo sguardo di Pitch fece subito sentire meglio l'albino che, in risposta, annuì e continuò la marcia fino ad arrivare al centro della stanza. In quel momento, tutt'intorno alla leggenda presero a formarsi numerosi e nuove creature di tenebra, la maggior parte delle quali Jack non aveva mai visto prima di allora, abituato solo agli stalloni, la cosa prese a terrorizzarlo parecchio, in particolare quando, alcune di esse, gli si fecero più vicine, annusandolo o volandogli davanti al viso come per ispezionarlo. Non appena il Guardiano del Divertimento provò a sollevare il bastone per farle allontanare però si ritrovò con la vita stretta nel braccio dell'Uomo Nero che, immediatamente, gli prese il bastone lanciandolo lontano dove per il minore era impossibile raggiungerlo, ma Jack non si diede per vinto e richiamò l'arma come aveva fatto nel corridoio, in pochi secondi ebbe l'effetto desiderato ed ottenendo in cambio un caloroso applauso dall'Ombra " Stupendo Jokul ! Magnifico ! Finalmente hai ricordato quindi ! " lo Spirito dell'Inverno, a quelle affermazioni, si fece serio più che mai " Ricordato ? Cosa dovrei ricordare ? Perché sono qui ? Perché il mio aspetto è così cambiato ? " trovò finalmente il coraggio di domandare, sbattendo a terra un piede e creando una piccola pozza ghiacciata riuscendo così a liberarsi dalla presa del corvino, anche se a malincuore, per poi voltarsi convinto verso la madre di quest'ultimo e puntandole contro la stalagmite alla fine del proprio bastone " Sono stanco di tutto questo casino ! Adesso voglio che mi spiegate ogni cosa ! " il giovane si mise immediatamente seduto a gambe incrociate guardando con serietà un'alquanto confusa Ombra " Ma ... Jokul, da quello che so avete preso anche l'arma dell'Omino dei Sogni ormai, quindi se hai ascoltato le sue parole tutto dovrebbe esserti chiaro, in esse c'era la chiave per sbloccare anche l'ultimo tassello dei tuoi ricordi ! " Jack provò a ripensare a quel momento, ma in verità non ricordava molto del mondo dei sogni, aveva passato praticamente tutto il tempo incosciente quindi non aveva sentito nulla, ma ancora prima che potesse esternare il proprio punto di vista fu Black ad anticiparlo " Non era sveglio, non ha sentito quella parte ... mi dispiace madre " Ci fu un istante durante il quale l'intera stanza parve tremare, ma la sensazione sparì quasi subito lasciando spazio solo ad una leggera inquietudine generale, ci pensò l'Ombra a riprendere il discorso sbuffando " Bene, allora si vede che mi tocca proprio incominciare tutto dal principio " fu sufficiente quella frase perché tutti gli incubi presenti si accomodassero emozionati, perfino Pitch prese posto accanto all'albino e, con esso, la maggior parte dei presenti, comportamento che mise Jack ancora più a disagio ed in confusione " Perché si comportano tutti in modo così strano ? Mi trattano quasi come se ... fossi uno di loro " fu il pensiero dello Spirito dell'inverno mentre  un sospiro abbandonava le sue labbra, lo sguardo rivolto alla giovane corvina che, con un sorriso sincero ad incorniciarle le guance con delle adorabili fossette, prese a raccontare, gli occhi di un'emozione così luminosa che anche Jack ne rimase folgorato " Beh, questa storia ha inizio così tanto tempo fa che ormai ho anch'io dimenticato esattamente la sua origine, ma ricordo perfettamente che aveva avuto inizio prima di quel meraviglioso e prospero periodo che tutti ormai ricordano e nominano erroneamente come I Tempi Bui " l'albino sentì la mano del suo vicino scorrere lungo la propria maglietta fino a quando le loro mani non si incontrarono intrecciandosi, il minore poteva sentire quanto l'altro fosse emozionato da quel racconto da come teneva stretta la sua mano, era logico che, anche Pitch non stesse più nella pelle di sapere tutto di quella verità rimasta nascosta così a lungo " A quei tempi gli umani erano ben pochi ed il loro livello di intelligenza era pari a quello di un'ameba, e non esistevano ancora i guardiani, sì, l'Uomo della Luna già creava i suoi progetti per questo mondo, ma c'erano altre entità che si muovevano nel creato e, tra queste, ovviamente, c'ero anch'io ! " la bambina rise leggermente, evidentemente felice mentre recuperava quei ricordi narrandoli in modo così coinvolgente che nessuno sembrava in grado di riuscire a smettere di fissarla " Ed insieme a me ... " il suo sguardo si conficcò come una freccia dritto verso Jack trascinando con sé tutti quelli dei presenti " ... c'eri anche tu vecchio amico mio. Il tuo nome è ... cioè, era Jokul Frosti e governavi con maestria il gelo ed il vento decorando il mondo con la tua arte ! " " No ! Menti ! " si intromise subito il diretto interessato bloccandola nel bel mezzo della spiegazione " Io li ho visti i miei ricordi ! Il mio nome era Jack Overland ! Ero un ragazzo qualunque, avevo una famiglia, ero umano, ma per salvare mia sorella sono caduto in un lago ghiacciato e sono morto. La Luna mi ha salvato e mi ha reso un guardiano ! " Non appena il giovane ebbe terminato il suo sfogo nella stanza crollò il silenzio e la corvina si sollevò dal proprio trono facendosi strada in mezzo ai vari incubi fino ad arrivargli davanti, il viso rosso carico di rabbia " Se mi lasciassi spiegare come si deve sapresti che quei ricordi sono stati totalmente contraffatti ! " " C-contraffatti ? " davanti a tanta convinzione Jack rimase spiazzato incapace di trattenersi dal sudare freddo " Esatto, dagli sgherri della Luna, ovvero dalle tue care amichette leggende, per l'esattezza dalla fata ! " una risata abbandonò le labbra dello Spirito dell'Inverno " Intendi Dentolina ? Ma se lei è incredibilmente dolce e fragile " solo una nuova occhiataccia della narratrice fece cessare quel breve momento di ilarità " Proprio così, può sembrare una sciocca sprovveduta, ma in realtà è una nemica temibile in grado di rubarti i ricordi e sostituirli con altri a suo piacere ! " A quel punto fu il turno di Jack di farsi valere alzandosi sulle ginocchia e cominciando a lottare in quella guerra di sguardi torvi " Perché ? Perché fare tutto questo ? Perché cancellare i miei ricordi e darmene di nuovi, ma soprattutto perché, se sono davvero questo fantomatico Jokul Frosti, farmi diventare una leggenda ? " " Ok, una cosa alla volta ! Prima di tutto l'Uomo della Luna voleva restare l'unico e così ha donato poteri straordinari ad alcuni umani rendendoli superiori ad ogni altro, usandoli per rilegare le altre entità esistenti a semplici fantasmi sbiaditi. La prima a sparire fu proprio tua sorella Jokul, gli uomini la ringraziavano per il bel tempo, la natura florida ed il nutrimento, il suo nome era ... " " Artemisia " concluse Pitch che, fino a quel momento, se ne era rimasto in disparte, Jack non fu esattamente certo se il suo intervento lo rendesse felice o meno " Esatto, ma Pitch, tu eri troppo piccolo per ricordarti di Artemisia, come fai a sapere di lei ? " Improvvisamente l'Uomo Nero abbassò lo sguardo verso la propria mano, ancora intensamente collegata a quella del Guardiano del Divertimento " Temo ... Temo di averceli io i ricordi di Jokul "

" Tu cosa ?!? " la voce dell'Ombra tuonò nell'intera stanza ed il tremore alle pareti divenne talmente forte che oramai era impossibile non intuire che ne fosse la creatura stessa la causa, davanti a tanta collera il corvino si sentì svuotato dal terrore, incapace di sapere come comportarsi, cosa fare per calmare la propria madre, era addirittura sul punto di alzarsi e tentare la fuga quando un manto azzurro andò a posarsi davanti al suo viso accogliendolo in un delicato abbraccio. Lo Spirito dell'inverno lo stava stringendo, le sue mani fredde a passargli lente sulla sua schiena, dandogli forza e rassicurandolo, ma risvegliando altre immagini della sua mente, accadimenti ai quali l'Uomo Nero non aveva mai assistito in prima persona, ma che il tocco dell'albino era in grado di far rifiorire, Pitch Black stava assistendo in prima persona agli eventi racchiusi nella memoria di Jokul Frosti. " Mi dispiace madre ... io, ho seguito Jack nella ricerca ed ho assistito a tutti i frammenti raccontati dai guardiani, ma ora, più narri di questo più figure mi vengono mostrate. Lo vedo che non mi appartengono, ed in alcune ... insomma ... credo di esserci anch'io " Le pareti andarono bloccandosi sempre di più fino a quando tornò la calma e l'agitazione generale andò spegnendosi " Certo che ci sei anche tu, ricordo che Jokul, dalla prima volta in cui ti vide quando nascesti e per tutti i secoli ed i millenni seguenti, diceva sempre che eri il suo eroe " Qualcosa scattò in quel momento nel cuore del Signore della Paura, tornò all'inizio di tutta quell'avventura, quando aveva accompagnato per la prima volta il minore nel su regno per fargli aprire il pozzo con l'utilizzo dei suoi poteri, quel giorno Jack lo aveva definito " il suo eroe " e, quella semplice frase, gli aveva ricordato qualcosa, una voce simile, ma non identica, adesso che riusciva a vedere il proprio passato con occhi diversi capiva finalmente, anche dopo millenni di millenni non poteva, non sarebbe stato mai in grado, di dimenticare il suo primo vero amore. Anche dopo tutto quel tempo, quegli stessi occhi dorati, luci di uno sguardo di tenebra, erano tornati ad incrociarsi con i suoi, anche se lui era cambiato ed il loro vissuto era dimenticato, in qualche modo si erano ritrovati insieme, affini, simili come non lo era nessun altro " Jokul " le mani del corvino corsero sul viso del giovane Frost, accarezzandone la pelle morbida mentre, la prima lacrima dopo tanto, tanto tempo, si faceva largo sul suo viso, un tempo serio e motivo di timore per chiunque vi posasse lo sguardo, ma addolcito e sorridente mentre si trovava a scrutare, come il bambino che era un tempo, il volto dell'uomo, fattosi giovane, che aveva riempito di vera felicità la sua infanzia. " Non mi dire che ora ti ci metti anche tu Pitch, tu lo sai che io sono sempre il solito Jack Frost, vero ? " lo sguardo dell'albino gli appariva confuso e spaventato come non lo aveva mai visto, nemmeno durante il loro scontro, era così ingiusto, perché ora che lui riusciva a ricordare ogni cosa l'altro invece no ? Era stata una vera sfortuna che il minore fosse svenuto nel momento più importante " Ascoltami Fiocco di Neve, non c'è nulla di diverso in te, solo perché il tuo passato non è come lo conosci questo non cambia chi sei ! Mi dispiace, ma è come dice mia madre ... tu sei uno spirito molto più antico di quanto pensavi, addirittura più di me ! Mi ... " l'Uomo nero si ritrovò a doversi prendere un attimo prima di continuare " ... quando ancora ero un incubo nato da poco ... mi hai anche tenuto in braccio. I-io riesco a vedere il tempo che abbiamo passato insieme, anche dopo che ho raggiunto la mia forma completa, ma tutto è cambiato quando ... " Pitch si bloccò e rimase a fissare le lacrime di terrore del giovane che gli stava davanti, gli stava dando troppe informazioni tutte insieme, si vedeva che lo stava a dir poco terrorizzando e fu incerto se procedere o meno esponendogli quando aveva scoperto, sfortunatamente non erano soli e così ci pensò sua madre a terminare il racconto " Quando l'Uomo della Luna fece la sua mossa e creò i guardiani per sterminarci, con molti riuscì nel suo intento, con Artemisia come abbiamo già detto, io riuscii ad andarmene dal pianeta alla ricerca di un nuovo posto in cui portare i miei figli in modo da tenerli al sicuro, mentre tu Jokul ... Tu voletti restare, per Pitch " Ormai il corpo del Guardiano era percorso da tremori e singhiozzi, appariva tanto piccolo e fragile, nonostante fosse ben diverso dal ragazzino che era prima della trasformazione, il corvino non poté trattenersi e lo prese fra le proprie braccia stringendolo come aveva fatto l'alto con lui " Madre, credo sia abbastanza per il momento, non esageriamo oppure ... " " No ! " la voce tremula di Jack zittì immediatamente il corvino che si ritrovò a guardarlo comprensivo, certo, gli stavano dando davvero molte nuove informazioni, ma in fondo era quello che il ragazzo cercava da tanto, troppo tempo, risposte, chiarimenti su chi era davvero, sul perché era stato scelto per diventare un guardiano e quale fosse la verità sul suo passato e non sarebbe stato certamente lui ad impedirgli di sapere quanto desiderava " Continuate a raccontarmi ... vi prego, ditemi perché Manny scelse me, perché vi tradii unendomi a coloro che avevano ucciso mia sorella, ma soprattutto ... " le mani fredde dello Spirito dell'Inverno tornarono su quelle dell'Uomo Nero " Perché non potevi seguire tua madre e lasciare il pianeta per salvarti come gli altri Incubi ? " il corvino incrociò lo sguardo di sua madre e le fece un cenno per incitarla a proseguire " Pitch è nato dalla paura che gli esseri umani hanno di loro stessi, dei loro simili, di ciò che provano, percepiscono, odiano ed amano ... ma a quel tempo erano ancora troppo pochi e quindi, a quel tempo, mio figlio era a malapena un bambino, nemmeno a livello di uno stallone di incubo, così fragile e debole che, se si fosse allontanato troppo dalla fonte che gli aveva dato origine sarebbe morto. Per potermi permettere di salvare tutti gli altri, tu Jokul decidesti di prenderlo con te e proteggerlo al mio posto, quando me ne andai eravate insieme, non ho ben idea di quello che accadde dopo " " Lo so io " rispose Black rattristato " Lo vedo nei tuoi ricordi " disse verso il minore stringendo con maggior forza le sue mani " Hai affrontato i futuri guardiani uno ad uno, bloccandoli nel ghiaccio quand'erano ancora umani, ma poi l'Uomo della Luna è riuscito a liberarli, loro hanno ... preso me, sapevano che avresti fatto qualsiasi cosa per aiutarmi così ti hanno convinto ad unirti a loro. Ti avrebbero cancellato i ricordi sigillandone vari frammenti nelle loro armi, lo stesso fecero con me, cosicché non potessi aiutarti a ricordare in nessun modo " il corvino concluse la propria spiegazione, un'altra lacrima a rigargli il viso " Cos'hai fatto dopo che sei rimasto solo ? " l'albino abbandonò una delle sue mani e la portò a ghermire quella sottile goccia salata con il pollice, il dispiacere ad ornare il suo sguardo profondo ed irresistibile " Sono sempre stato solo da che mi ricordi ... sapevo che avevo una madre e che se ne era andata a causa dei guardiani, nati al solo scopo di aiutare gli umani e renderli felici, per questo li odiavo così tanto, ma non avevo alcuna memoria di nessun Jokul Frosti ... Mi dispiace tanto Jack, se avessi saputo che ascoltare le leggende ti avrebbe permesso di recuperare tutto ciò che ora mi appare davanti agli occhi io ... " un sorriso addolcì il viso del'albino che subito si spinse verso di lui in un rapido scatto facendo in questo modo incontrare le loro labbra, contatto che l'Uomo Nero trovò talmente meraviglioso da renderlo in pochi istanti ancora più deciso e passionale, bisognoso e vorace. Fu solo a causa dell'Ombra e del suo schiarirsi la voce che furono obbligati a separarsi, entrambi con il viso rosso fuoco per l'imbarazzo, ma assolutamente privi di pentimento per il gesto spontaneo appena compiuto " Capisco che siate emozionati per quanto abbiamo scoperto, ma Jokul ... " affermò sorridente la bambina voltandosi verso il diretto interessato e facendogli l'occhiolino " ... non dimenticare che è comunque il mio bambino quello che stai baciando e che, soprattutto, è molto più piccolo di te anche se non sembra, quindi vacci piano. Anche se non te lo ricordi ancora è questa la verità " Pitch tornò a guardare l'altro dritto negli occhi e gli sorrise, fu solo allora che si rese conto che, il candore delle sue ciocche, si stava facendo evidentemente più scuro " Jack, ma tu ... " " Io ... Io credo ... credo di star ... Sì ! Sto ricordando qualcosa "

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