Il Cavaliere dei Sogni

Sembrava impossibile, eppure era così, perfino nei suoi stessi sogni la situazione del giovane guardiano non andava affatto migliorando, quasi non riusciva a crederci, ma era proprio così, e la cosa stava facendo andare il povero Jack fuori dai gangheri. Aveva chiuso gli occhi nella neve ed ora si ritrovava nella stessa identica situazione, in un sogno che comprendeva un'enorme lastra di ghiaccio azzurra e centinaia di migliaia di fiocchi di neve che gli svolazzavano intorno, non gli sembrava neppure vero, possibile che se fosse sveglio o stesse dormendo le cose non cambiavano mai ? " Forse ci sono cose che devono restare come sono, senza mai poter migliorare o peggiorare ed io sono una di quelle ... Il freddo e la solitudine devono essere per forza nel mio destino se perfino nei miei sogni resta tutto esattamente come se fossi sveglio, lo stesso ghiaccio, lo stesso eco della mia voce che si perde a vuoto nel nulla " Jack non dormiva nemmeno da dieci minuti e già sentiva di volersi svegliare, chi avrebbe mai potuto immaginare che quel sogno sarebbe stato addirittura peggiore della realtà, perché, se fuori almeno riusciva a sentire meno la propria solitudine guardando la gente che viveva beatamente la sua vita, in quel sogno era totalmente solo, ovunque si voltasse e, per quanto gridasse, nel vano tentativo di scacciare la frustrazione che lo opprimeva, non otteneva alcuna risposta. Fu allora, quando cercò di sollevarsi in volo per ispezionare i dintorni di quella landa desolata che si rese conto di non avere con sé il suo bastone e questo lo fece sentire solo peggio, così lasciò perdere l'idea di usare i suoi poteri a cominciò a camminare nella nevicata che andava mano a mano aumentando. Ci volle a malapena qualche minuto prima che il ragazzo accettasse completamente la situazione in cui si trovava e si fermasse dalla sua camminata senza metà scoppiando a piangere e mettendosi in ginocchio su quella distesa fredda, non ce la faceva più a continuare in quel modo, possibile che al mondo non esistesse davvero nessuno in grado di capirlo ? Jack assottigliò le palpebre mentre le sue ciglia lunghe erano ormai coperte di sottili cristalli di ghiaccio, era così strano, ma aveva come l'impressione di essere osservato, certo, era consapevole che quella non fosse niente di più di una sciocca impressione, nessuno che lui conoscesse, ad eccezione di Sandy ovviamente, era in grado di muoversi nei sogni, ma se si fosse trattato veramente dell'omino dei sogni a quel punto lui sarebbe già stato svegliato e sgridato dall'intera combriccola dei guardiani al completo per essere stato così irresponsabile da volersi addormentare fregandosene dei suoi doveri da protettore della gioia dei bambini, ma allora ... Se non si trattava di Sandman allora chi poteva esserci lì insieme a lui ? " Chi c'è ? " Ok, non era stata una delle idee più intelligenti che avesse mai avuto, ma era sicuramente quella più facile per scoprire chi si celasse oltre il vuoto che lo circondava, e chissà, forse se c'era davvero qualcuno nel suo sogno allora Jack non era davvero solo come pensava di essere, forse c'era davvero qualcuno che lo capiva e che teneva a lui e forse quella persona era un mistero che solo il suo subconscio avrebbe potuto rivelargli. " Chiunque tu sia, ti prego, rivelati ! " disse il giovane con la voce piena di speranza e sfoderando il più grande sorriso che riuscì a mostrare, il suo sguardo si muoveva fiducioso nell'ambite circostante ed, anche se non sembrava esserci nessuno, continuo imperterrito " Ehilà ! " urlò forte con tutto il fiato che aveva in corpo, ma senza ricevere in cambio nemmeno un singolo fiato o un eco appena accennato e questo non fece che aumentare la disperazione nel suo cuore. " Ti prego ... Qualcuno ... " grossi lacrimoni presero forma ai lati del suo viso riempiendogli le guance arrossate e facendogli gocciolare il naso come succede ai bambini, ma era proprio così fragile ed indifeso che si sentiva Jack, un piccolo cucciolo abbandonato che nessuno vuole. " Ti prego ... Farò tutto ciò che vuoi, ma se davvero esisti ... vieni da me, ne ho tanto bisogno ... " Il giovane guardiano si accucciò per terra nel silenzio più totale mentre dai suoi sentimenti di puro dolore continuavano a prendere forma in una corsa continua sulle sue guance di gemme trasparenti e salate, apparentemente senza fine. E così, come nel mondo reale, lontano dai suoi sogni, la neve cominciò a cadere sul suo corpo appallottolato nel tentativo di nasconderlo con la sua coltre soffice, per proteggerlo ed avvolgerlo nell'unico abbraccio che Jack avesse mai conosciuto.

Intanto, accanto al corpo incosciente dell'albino ed a sua insaputa, Pitch non se la stava cavando particolarmente bene. Non solo il freddo e la neve sembravano essere aumentati, ma il sonno di Jack si stava facendo apparentemente più movimentato dato che il ragazzo non smetteva più di muoversi e, l'unico modo che l'uomo aveva trovato per calmarlo era stato permettergli di aggrapparsi al suo mantello di tenebra come si fa con i neonati. L'uomo nero era davvero confuso, e la cosa stava andando peggiorando di secondo in secondo, non aveva mai visto una leggenda dormire e lui stesso mai nella vita aveva chiuso occhio, anche se immaginava fosse chiaro intuirlo da quelle profonde occhiaie che gli scavavano gli occhi. Doveva proprio ammetterlo, si stava davvero annoiando a vegliare su quel giovane Spirito dell'Inverno addormentato, non tanto per il fatto di guardare quel viso candido e delicato come uno strato di soffice neve fresca riposare più o meno beato dolce come mai lo aveva visto, ma più che altro a causa della curiosità che lo stava attanagliando. Cosa stava sognando lo spirito della neve ? Quali desideri e fantasie albergavano in quella testolina bianca come il latte ? Ma, in particolar modo, perché aveva deciso di addormentarsi ? In fondo Jack Frost era il custode del divertimento, esattamente come lui era quello della notte buia e delle paure inconsce che ogni umano nasconde nel proprio cuore, ma come mai allora tra loro due  sembrava il minore quello più infelice in quel momento ? Pitch non sapeva più cosa pensare e quindi smise di scervellarsi in inutili tiritere senza capo né coda e capì che, se voleva delle risposte, c'era un solo modo per lui di ottenerle e, per sua fortuna, quel modo consisteva proprio in ciò che sapeva fare meglio. La grande mano cadaverica del signore degli incubi si appoggiò sul viso sognante dello spirito dell'Inverno addormentato accarezzandogli prima la guancia destra per poi risalire fino alla fronte dove le dita sottili del maggiore separarono le ciocche lattee dell'altro e posizionandovi sotto il palmo della propria mano. Gli occhi dorati si chiusero al mondo e, se un attimo prima l'uomo nero lo aveva serrati nel ghiaccio, ora che li aveva riaperti nei sogni di Frost le cose non erano affatto migliorate. " Non posso crederci ... Ditemi che è uno scherzo ! " Pensò seccato mentre i suoi piedi scivolavano su una lastra di puro ghiaccio inoltrandosi così in una tormenta di neve addirittura peggiore di quella che imperversava nella realtà " Che razza di ragazzino !" Sbuffò il signore dell'incubo coprendosi il viso con l'avambraccio a causa dei fiocchi di neve " Rischio di congelare se non risolvo subito questa stupida tempesta ! Ma devo stare attento a non farmi scoprire, o Jack mi caccerà via e poi distruggerà la mia foresta nel sonno ! " Pitch rifletté per qualche minuto mentre intorno a lui la neve già si faceva più leggera e quieta, segno che si stava avvicinando al ragazzo colpevole di tutto quel trambusto. La maggior vicinanza con il suo avversario rendeva i pensieri dell'uomo più rapido e lucidi tanto che, quando oramai era a poco meno di un passo dalla sua meta, si fermò ed attivò i suoi poteri. Improvvisamente, da più punti della tormenta, giunsero, galoppando rapidi come l'ombra della notte al tramontar del sole ogni sera, almeno una decina di incubi a forma di possenti stalloni dagli occhi vacui, la neve non sembrava nemmeno sfiorarli, ne erano stranamente immuni. " E pensare che durante il nostro scontro il tuo potere era così forte da congelarli e tenerli bene a distanza " pensò preoccupato il signore delle tenebre constatando, stranamente con una punta di rammarico, la debolezza del proprio avversario mortale " Scoprirò la verità Jack, se si tratta tutto di un piano fra te e le altre sciocche leggende la mia vendetta sarà terribile ! " In un attimo lo sguardo di Pitch, se possibile, si fece ancora più luminoso sulla sua pelle grigio sporca, la rabbia che racchiudeva era più che cristallina, non passò neanche un attimo che l'intera figura dell'essere, in ogni suo centimetro venne immersa dalle tenebre al suo servizio, mutandone la forma e celando il suo aspetto in modo talmente preciso che, chiunque lo avesse visto, perfino l'uomo della luna, lo avrebbe riconosciuto come un semplice estraneo. Vedendo il proprio riflesso in uno specchio di pura oscurità perfino egli stesso stentò a credere di quanto fosse riuscito a mimetizzarsi, ed il nuovo aspetto nemmeno gli dispiaceva troppo, la pelle più scura, quasi mulatta lo faceva sembrare meno cadaverico e questo era già un punto a suo vantaggio visto che quel pallore gli ricordava sempre l'odiato astro notturno, poi i lineamenti del viso, non più aguzzi e marcati, lo rendevano meno minaccioso e molto più affabile, cosa utile se voleva avvicinarsi allo Spirito dell'Inverno per convincerlo a parlargli ed a sloggiare dalla sua foresta senza però entrare in guerra con lui. L'unico problema forse erano le iridi, quelle purtroppo non avevano cambiato il loro consueto colore dorato, ma Pitch decise di lasciar perdere, non gli andava proprio di perdere altro tempo a specchiarsi così si limitò a sistemarsi un attimo i capelli ed a lasciare che una sottile barbetta incolta gli crescesse sotto il mento, poi si sistemò gli abiti neri, opportunamente resi molto simili a quelli degli umani, ed a raggiungere il centro della nevicata. Non si sorprese minimamente nel trovare il giovane guardiano accucciato a terra, la testa bassa, con la solita fregna di capelli bianchi, nascosta dal consueto cappuccio di morbido pile di cui è fatta la sua tipica felpa blu, sotto i piedi nudi una grande lastra di ghiaccio crepata in più punti, apparentemente così fragile che perfino il più sottile fra gli spilli avrebbe potuto distruggerla nei frammenti più microscopici mai visti prima da anima, o spirito, vivo. Al primo passo di Pitch sulla pista questa s'incrinò ancora di più ed il suono attirò l'attenzione del giovane che si voltò di scatto scrutandolo con ... " Quei due scorci d'abisso polare, non possono nemmeno lontanamente essere definiti come occhi ! " ammirò stupefatto l'uomo nero " Com'è possibile che brillino di luce propria ? " davanti a quello spettacolo il signore degli incubi perse tutto il fiato che aveva in corpo e rimase bloccato dove si trovava incapace di reagire in qualsiasi modo " Dovrebbero essere illegali ! M-ma siamo sicuro che non sappiano scrutare oltre la mia illusione, oltre la mia carne, fin dentro il mio cuore ? " i pensieri vorticavano veloci e fuori controllo, il sudore scendeva lento sulla sua fronte congelandosi per il freddo, nonostante si trattasse solo di un sogno, giungeva fino alla linea del mento di Pitch staccandosi poi e cadendo a terra sotto forma di perla d'acqua salata ghiacciata. " Chi siete voi ? "

Jack si alzò in piedi, notando la figura in abito scuro che gli si presentava davanti, aveva un'aria così familiare anche se il giovane non avrebbe saputo dire la ragione di quella sua impressione. Il problema maggiore per lui era che, non avendo mai dormito, non sapeva se fosse normale o meno incontrare qualcuno che vi scorrazzava indisturbato come faceva Sandman, voleva saperne di più di quel misterioso personaggio, così, notando la sue evidente difficoltà a camminare sul ghiaccio, decise di farsi avanti personalmente. Il guardiano dell'inverno si abbassò rapidamente il cappuccio asciugandosi il viso, come per far sparire tutta la tristezza che prima lo solcava, e si avvicinò tranquillamente all'altro individuo che intanto indietreggiava lento, come per lasciargli spazio oltre la distesa di ghiaccio sottile, era evidente che l'uomo in nero non sapesse che per lui non c'era alcun pericolo, ma Jack non voleva tediarlo con il racconto dei suoi poteri, senza contare che nemmeno sapeva se ci si poteva fidare di lui o meno. " Il mio nome è Jack Frost, ehm ... voi chi siete ? " chiese cordialmente scrutando negli splendidi occhi gialli di quel misterioso personaggio che, in risposta al suo sguardo, sorrise gentilmente " So perfettamente chi sei giovane guardiano dell'Inverno, è un onore conoscerti, io sono il Cavaliere dei Sogni " l'albino, a quelle parole, restò più sbigottito che mai, quell'individuo lo conosceva ? Come mai ? E, cosa più importante di tutte le altre, che cos'era un Cavaliere dei Sogni ? Perché non ne aveva mai sentito parlare prima da Sandy ? Probabilmente l'altro doveva essersi immediatamente reso conto della confusione nel suo sguardo perché fece una risata leggera per poi passare una delle sue grandi mani fra i suoi capelli scompigliandoglieli e facendolo arrossire. " No ! Accidenti ! Odio arrossire ! " brontolò mentalmente il ragazzo mentre abbassava di più il cappuccio sulla testa guardando verso il suolo " Ho la pelle così chiara che quando mi imbarazzo si nota subito ! Adesso il cavaliere penserà che sono un marmocchio ! Complimenti Jack, ottima prima impressione, davvero convincente per iniziare una discussione ! " il lamento interiore del giovane guardiano fu subito interrotto dalla risata dell'uomo dai capelli neri che gli stava davanti " Ti sciogli proprio come i tuoi fiocchi di neve " aveva una voce così ammaliante, al ragazzo fece venire come una strana sensazione di malinconia, qualcosa del proprio passato che non riusciva ben a definire e la cosa lo mandava ai pazzi. " Immagino avrai molte domande per me, ma prima, se permetti, lascia che prima renda quest'ambiente più accogliente e meno gelido " la mano che prima gli aveva accarezzato le ciocche chiare si sollevò in aria spazzando via ogni singolo fiocco di neve intorno a Jack e lasciando al suo posto una distesa d'erba e fiori colorati dai profumi inebrianti. La prima cosa che lo Spirito dell'Inverno notò fu quella che più lo rese felice, nonostante i suoi piedi stessero sfiorando i boccioli questo non aveva nessun tipo di effetto su di essi, nessuno strato di brina prendeva forma per poi cominciare a sbiancarli e portarli nel sonno invernale, nessuna nevicata o folata gelata a spazzarli via, solo semplici piante rigogliose con le loro tinte naturali. " Oh, è meraviglioso ! " sospirò Jack senza parole per la commozione " Ero certo che ti sarebbe piaciuto. Per chi come te, da sveglio, non può apprezzare lo splendore della primavera questo mio piccolo dono è stato apprezzato più pienamente che da chiunque altro " il ragazzo si gettò al petto del maggiore staccandosi quasi subito per ritrovare una sorta di contegno morale e ripetendo a sé stesso, come un mantra, che ancora non lo conosceva e non poteva fidarsi di lui solo perché gli aveva ridato qualcosa che aveva perso secoli prima e che pensava non avrebbe più avuto. " Ehm, cioè ... io sì, avrei delle domande da farti Signor Cavaliere dei Sogni " L'uomo dai capelli neri si sedette fra i fiori e Jack seguì felicemente il suo esempio, non aveva avuto il coraggio di sedersi prima per non sembrare un moccioso e per non rovinare il paesaggio, ma poi aveva ricordato di trovarsi in un sogno e quindi aveva seguito più che volentieri l'esempio dell'altro. " Prima di tutto puoi pure chiamarmi Cavaliere, senza troppo fronzoli Jack, in secondo luogo, prima che lo faccia tu con una moltitudine di domande, ho intenzione di spiegarti in cosa consiste il mio compito. Ti va bene ? " Jack lo guardò con convinzione ed annuì, le sue mani cominciarono a passare tra i fiori godendosi la loro morbidezza mentre ne strappava alcuni dolcemente per sentirne l'odore " Io sono stato scelto da prima che l'uomo della luna venisse al mondo " il giovane guardiano sussultò, ora le sue domande erano aumentare molto di numero rispetto a prima, ma mantenne fede al loro accordo ed attese la fine della spiegazione " Dall'alba dei tempi io vivo nei tuoi sogni Jack, da quando il fato ha voluto la tua venuta. Ho vegliato su di te, sentendo la tua solitudine e le paure che si celano nel tuo cuore, senza mai avere la possibilità di parlartene ... Io sono il tuo guardiano e vivo per starti accanto " Il cuore del ragazzo perse un battito, non aveva mai sentito parlare prima di una cosa del genere, dunque ogni guardiano, nei suoi sogni, aveva a sua volta qualcuno che lo proteggeva e lo guidava nelle difficoltà, ma soprattutto, qualcuno che lo capisse davvero ! Era ciò che Jack aveva sempre sognato, la soluzione ad ogni sua sofferenza, ed a tutta la solitudine che aveva patito da quando aveva ottenuto i poteri del ghiaccio dall'uomo della luna, il regalo più grande era sempre stato dentro di lui, ad un battito di ciglia ed un viaggio nel mondo dei sogni. " È incredibile ! E ... E i guardiani non lo sanno ! Perché non lo sanno ? " il giovane strinse forte un lembo della camicia indossata dal cavaliere scuotendolo leggermente per spingerlo a procedere con il suo avvincente racconto " L'uomo della luna " gli rispose l'altro schietto senza troppi giri di parole, ed effettivamente, agli occhi del guardiano, non sembrava una teoria del tutto assurda, in fondo era stato l'astro notturno a vietare loro il sonno, oltre che avergli donato poteri incommensurabili ed avergli salvato la vita donandogliene in cambio una fatta di freddo e solitudine. " E cosa ... cosa succede ora ? " l'uomo in nero sollevò le mani dall'erba rivelando una splendida corona d'oleandri e rododendri rosa che appoggiò sul capo del minore facendolo tornare rosso come un pomodoro. " Ora io e te, mio piccolo fiocco di neve, faremo un bell'accordo "

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