Cade la Maschera

Jack guardò incredulo sia la strana serratura che il proprio bastone, gli sembrava impossibile che le parole del Cavaliere dei Sogni corrispondessero alla realtà, insomma, perché mai quell'oggetto avrebbe dovuto avere un qualsiasi tipo di legame con il mondo delle ombre ? E lo stesso valeva per sé stesso, in fondo lui e quello strumento erano stati trasformati nello stesso momento, cioè, non era sicuro esattamente sulla provenienza di quel ramo, lo aveva solo raccolto da terra per aiutare sua sorella ed allontanarla dal ghiaccio sottile prima che la trascinasse nello stesso freddo, e buio, inferno di ghiaccio che si era preso la sua vita con tanta crudeltà, nulla di più. Una volta sveglio quel lungo bastone con un lato arcuato a mezza luna era ancora lì e, nonostante i propri poteri, esso sembrava esserne immune, questo effettivamente poteva significare che quello non fosse un semplice pezzo di legno, il giovane albino trovò davvero curioso il fatto di non averci mai pensato troppo, quasi fosse qualcosa di naturale, un prolungamento del proprio braccio che c'era sempre stato e che ci sarebbe stato in eterno. Da dove veniva dunque ? Perché possedeva la capacità di concentrare i suoi poteri permettendogli dunque di controllarli ? E, forse la domanda che, più di ogni altra, andava affollando la sua mente agitata come una foglia al vento, che cosa aveva a che fare con tutta quella storia ? Se sia il suo eroico spasimante che il re del buio sapevano che era la chiave di quella specie di porta mistica nel suo mondo perché non gliene avevano mai parlato ? Ma soprattutto, perché Pitch non aveva mai provato a portarglielo via ? Jack era convinto che centrasse qualcosa il simbolo a forma di fiocco di neve davanti alla serratura, era evidentemente collegato ai suoi poteri, dunque per fare in modo che il bastone facesse l'effetto sperato avrebbe dovuto fondere ad esso la magia dell'inverno ... Se solo avesse avuto altra scelta il ragazzo si sarebbe sicuramente rifiutato, ma la situazione non accettava rifiuti, l'aiuto del suo acerrimo nemico contro l'Ombra era più che necessario, anzi, era addirittura vitale, senza di lui la vita come la conoscevano sarebbe stata inghiottita nel buio, come le stelle che erano già scomparse nella volta celeste, e lui non avrebbe mai permesso che una cosa simile avvenisse anche lì. Senza contare che ora c'era il Cavaliere dei Sogni con lui a difenderlo e proteggerlo, non doveva avere paura, ma andare avanti e rivedere la luce oltre quel mondo freddo ed avvolto da una nebbia di inquietudine in grado di penetrargli il cuore " Jack ... " interruppe i suoi pensieri la voce del suo aitante accompagnatore scuotendolo dai suoi pensieri, sempre più negativi e catastrofici, il minore era certo di non averla mai sentita più calda e rassicurante prima di allora, o forse gli pareva tale per la mano che questi aveva appoggiato sulla sua spalla, momento che non ricordava affatto, forse a causa del fatto che era fin troppo assorto e teso dal momento " ... non permetterò che ti capiti qualcosa di male, ricordi ? Te l'ho assicurato quando ci siamo conosciuti e tu l'hai ripetuto anche prima, siamo dalla stessa parte quindi ... puoi, anzi, devi avere fiducia in me, per quanto ciò che devi fare possa sembrarti impossibile e spaventoso, il tuo Cavaliere dei Sogni ti sarà sempre accanto " lo Spirito dell'Inverno si voltò a guardarlo, incredulo davanti a quelle parole " Tu mi hai dato la vita Jack Frost e finché la tua battaglia non sarà finita, combatterò per ripagarti il debito " ma il ragazzo era incerto, non era sicuro di potersi davvero fidare, in fondo non sarebbe stata la prima volta in cui qualcuno gli mentiva, ma nel riflettere a proposito di quel dubbio crescente, gli fece ricordare il viso della sorella e l'ultimo sorriso che gli aveva regalato prima che il suono di ghiaccio crepato lo trascinasse nel vuoto, così semplice e pieno d'amore, se il nemico avesse trionfato nessun bambino avrebbe più potuto sorridere, o fare la qualsiasi altra cosa, quindi si fece forza ed annuì con convinzione. Un sospiro lasciò le labbra del giovane Frost mentre riportava lo sguardo alla serratura e, senza nemmeno attendere un secondo di più, vi affondò la propria arma, come gli aveva detto di fare l'altro, questa combaciava perfettamente con l'apertura, non fece alcun tipo di resistenza, poi fu il turno del gelo di fare la sua parte. L'albino assottigliò lo sguardo e poi lo serrò completamente concentrando tutto sé stesso i propri poteri, come aveva fatto quando, in passato, l'Uomo Nero glielo aveva spezzato in due e, in un attimo, qualcosa scattò all'interno della fredda roccia bianca e così il giovane riuscì a girare il bastone al suo interno con un suono secco. Accadde tutto in pochi secondi, la sabbia scura sotto i piedi dei due guardiani cominciò a diradarsi sempre di più, allontanandosi, scivolando via dall'interno del cerchio di pietroni bianchi, svuotandolo sempre di più di secondo in secondo, mentre questo si spalancava su un lato andando ad aprirsi come l' ingresso di una lunga scala sotterranea e lasciando senza fiato i presenti. Non appena la calma sembrò ritornare Jack sentì il bastone scivolare via come se nulla fosse, lo tenne qualche secondo fra le mani per assicurarsi che magari qualcosa in esso qualcosa non fosse cambiato, ma a quanto pareva andava tutto bene, non c'era nemmeno un graffio, l'albino ne fu sollevato. Ora sì che le cose si stavano facendo davvero molto, molto strane, il giovane sperò con tutto sé stesso che quel viaggio gli desse le risposte che cercava, sicuramente qualche passo avanti lo avevano fatto, avrebbe tanto voluto che magari Pitch gli avesse dato qualche altra spiegazione prima di spedirlo in quel mondo oscuro, o magari informarlo su quello che era sarebbe potuto succedere, ma fortunatamente c'era il Cavaliere a sostenerlo, nonostante fosse nervoso quanto lui, lo si capiva dal suo sguardo che era sorpreso dalla reazione che c'era stata, il minore si sentiva comunque al sicuro, non era lì da solo a scoprire la verità " Dobbiamo entrare ... " disse il corvino avvicinandosi alla base delle scale, o alla loro cima a seconda di come si guardava, sembrava quasi rapito da esse, come se qualcosa dal buio di quel passaggio nascosto lo stesse chiamando e forse, ciò che più terrorizzava Frost era che la stessa identica cosa stava capitando dentro di lui nello stesso momento " ... allora andiamo " concluse per l'altro sorridendo con la solita spavalderia che lo distingueva, più per dare forza al più grande che per una vera e propria sicurezza su quello che stava per fare, perché sì, se qualcuno avesse potuto davvero leggere dentro Jack, cosa che praticamente nessuno al mondo sapeva fare, vi avrebbe scorto nello stesso momento una paura senza pari ed una ... " Te l'hanno mai detto Jack che, a volte, la curiosità può cancellare il giudizio in certi momenti ? " Il minore sgranò gli occhi davanti a quella frase, ma come era riuscito l'altro a capire quello che sentiva dentro, era impossibile ! O aveva tirato ad indovinare ed aveva avuto una fortuna sfacciata azzeccandovi in pieno oppure era vero quello che gli aveva detto durante il loro primo incontro, ovvero che la cosa che conosceva meglio di ogni altra, era lui ! Ciò che provava o sentiva nei confronti delle persone che lo circondavano, le paure più profonde che lo attanagliavano ... e questo doveva riprodursi anche sulle altre emozioni ad esse correlate in qualche modo. Probabilmente era davvero così, oppure era più facile da leggere di quanto avesse mai creduto ... Jack si guardo indietro per un momento, nonostante si trovasse ormai da un po' nel regno degli incubi doveva ammettere di sentirsi molto a suo agio e questo lo riportò indietro nei ricordi, com'è che aveva detto l'Uomo Nero durante il combattimento nel castello di oscurità dove teneva rinchiuse le fatine di Dentolina ? Il ragazzo in quel momento aveva paura di non sapere quale fosse il suo posto, di non capire perché era diventato un guardiano, ma ora lo sapeva, giusto ? Cioè, lo aveva capito durante il loro scontro ... che forse, a causa di ciò che era appena successo con quel pozzo incantato, tutto ciò che credeva di sapere era appena tornato una forte incognita ? Jack lasciò uscire dalle labbra un sospiro condensato, i piedi che toccavano i gradini sempre più freddi mano a mano che scendevano, sicuramente per colpa sua e delle sue incertezze crescenti, gli dispiaceva molto anche se, voltandosi verso il corvino non notò alcuna reazione particolare da parte sua al mutamento di temperatura, era una cosa strana effettivamente, ma ricordava che era successa la medesima cosa quando si trovavano a lottare con Pitch al Polo Sud ... Il ragazzo ancora ricordava quella loro chiacchierata, quando l'altro aveva cercato di convincerlo a diventare un suo alleato senza però ottenere una risposta positiva, il suo sguardo deluso di quel momento ancora lo destabilizzava leggermente, gli era sembrato il gesto più sincero che avesse fatto nei suoi confronti, come se davvero tenesse ad averlo al proprio fianco, non poteva certamente negare di averci ripensato in quei cento anni passati lontani, che cosa sarebbe accaduto se davvero avesse accettato la sua alleanza ? Certo, il mondo sarebbe crollato nell'oscurità più tetra, privo di sogni, meraviglia, ricordi e ... divertimento, ma almeno a qualcuno sarebbe importato di lui, avrebbe avuto qualcuno con cui passare l'eternità e le persone avrebbero creduto nella sua esistenza, senza relegarlo ad un semplice modo di dire come aveva fatto la madre di Jamie, com'è che aveva detto ? " Copriti, oppure Jack Frost ti pizzicherà il naso " Davvero era giusto che fosse destinato ad essere classificato come niente di più di un raffreddore causato da un colpo di vento freddo ? No, non era corretto ! Non poteva davvero finire in quel modo, e forse, quella nuova minaccia, era proprio quello che occorreva per dimostrare il proprio valore e, finalmente, avere il proprio posto nel mondo, magari, con accanto una famiglia che lo amasse di nuovo e gli facesse finalmente dimenticare cosa significasse essere solo " Jack, attento alla ... "

Per un istante ci fu un lungo momento di silenzio, mentre il tonfo si disperdeva nell'aria e ritornava il silenzio, ma poi il corvino non riuscì più a trattenersi e scoppiò a ridere, non una risata malevola e crudele, ma una sincera che proveniva direttamente dal suo vecchio e raggrinzito cuore di tenebra, ma chi non avrebbe riso davanti a quella situazione ? Il giovane Frost era così assorto nel suo mondo e nei suoi pensieri da non essersi reso conto che, alla fine della lunga gradinata e del corridoio di pietre bianche che avevano appena attraversato, c'era un'enorme parete di pietra con delle incisioni. Il ragazzo dai capelli di tormenta, a causa della sua distrazione, c'era finito direttamente contro dandovi la facciata del secolo e facendo rimbombare le pareti per la forza con la quale vi era andato a sbattere, nonostante il suo ammonimento. Ecco spiegata la ragione del suo scoppio d'ilarità, ed oramai il Signore degli Incubi trovava addirittura impossibile anche solo la lontana intenzione di fermarsi, nonostante Jack si fosse già rialzato ed ora lo fissasse con uno sguardo assai più minaccioso di quelli che gli lanciava contro quando erano avversari, e quello era tutto dire. Pitch ebbe addirittura il dubbio che il giovane volesse malmenarlo per la sua reazione, la poi la rabbia che accendeva il suo sguardo si trasformò lentamente in un broncio e poi un sorriso complice che lo fece smettere subito di ridere, ma che gli passava per la mente ? Quello era pur sempre Jack Frost, erano nemici, poteva capire una collaborazione fra loro per ottenere qualcosa da ambedue le fazioni, ma quella risata in compagnia assomigliava più che altro ad un rapporto di amicizia, doveva riportare la calma e tornare a concentrarsi. Il corvino si portò la mano chiusa a pugno alle labbra e tossì un paio di volte riprendendo il contegno perso " La prossima volta resta sulla terra Fiocco di Neve o rischiamo di non andare più avanti " subito anche il sorriso dell'altro scomparve ed un leggero rossore d'imbarazzo scivolò sulle guance lattee facendolo tornare a voltarsi verso la parete che ostruiva il passaggio. In effetti era qualcosa di davvero particolare e misterioso, sui bordi c'era un insieme di ghirigori simili a scritte senza alcun tipo di senso e, ai due lati, le impronte di due mani, ma ciò che più di tutto confondeva e spaventava Pitch era la figura al centro del tutto, era evidentemente quella di una donna con le mani aperte, la posa in cui era stata ritratta ricordava molto quella assunta da Sandman quando richiamava la sabbia d'oro, ai suoi piedi un grande numero di bestie di vario tipo stava inginocchiata, grossi e piccoli, erbivori e carnivori, uccelli, mammiferi ... tutti circondati da un'aura nera, simile a quella degli incubi ... " Non può essere ... è lei " sussurrò con un filo di voce, ma più che sufficiente perché anche Frost lo sentisse guardando prima lui e poi l'immagine per poi avvicinarsi ad una delle mani incise ed ispezionandola con cura guardando poi la sua ed appoggiandovela sopra. Il corvino non ebbe nemmeno il tempo di metterlo in guardia che, i simboli incisi su metà della parete andarono colorandosi di un azzurro molto chiaro " Cavaliere, sul palmo delle mani disegnate ci sono delle mezze lune nere, io credo che ... " il maggiore annuì capendo ciò che l'altro intendeva e portò la propria mano sull'altra immagine " ... se appoggio la mano qui ... " e così, i disegni del suo lato, divennero neri. E mentre entrambi i guardiani si guardavano confuso ecco che entrambe le tonalità presero a fondersi in una sola, cosa che era successa solo una volta in passato, il Signore degli Incubi lo ricordava perfettamente e sorrise a quell'immagine sotto lo sguardo incerto di Jack " Io l'ho sempre saputo ... Fin da quando ci siamo visti per la prima volta, ma anche prima di allora ... " i simboli sulla porta s'illuminarono come fossero la luce stessa della Luna quand'era piena " Niente si sposa meglio con il freddo dell'oscurità " Pitch spostò lo sguardo verso il giovane che lo guardava con occhi sgranati e si rese conto in un secondo della gaffe che aveva appena fatto, gli aveva appena rivelato, senza alcuna possibilità di fuga o spiegazione, la sua vera identità e gli occhi luminosi del ragazzo, che andavano lentamente riempiendosi di lacrime salate, non gli facevano presagire altro che il peggio. Non ricevette né un pugno né un colpo ghiacciato, il corvino ottenne solamente una triste risata e l'apparente perdita di sanità da parte dell'albino che gli trafisse il petto dolorosamente " Spero tu ti sia divertito Pitch ... D-delle belle risate ... Sono stato proprio uno sciocco ad aver pensato di aver trovato qualcuno in grado di capirmi ... " poteva sentirlo da dove si trovava che la voce di Frost tremava e la cosa lo feriva, gli sembrava assurdo, ma lo feriva e molto anche così lasciò andare il simbolo e si avvicinò al ragazzo stringendolo come aveva fatto lui all'ingresso di quel mondo per ringraziarlo di essere andato lì per supportarlo " S-scusami ... S-sono stato così stupido ... " tremava come una foglia così, spinto da chissà quale istinto protettivo che non pensava nemmeno di avere, il maggiore portò una mano sulla nuca dell'altro, accarezzandogli i morbidi capelli e le morbide e candide guance, mentre con l'altra gli avvolgeva la vita, tenendolo contro di sé e passandogli sulla schiena con dolcezza " Non sei stato affatto uno stupido, non c'è nulla, nessuna ragione per la quale dovresti scusarti. Io ... sono stato io ad ingannarti, inizialmente volevo solo ... " non sapeva nemmeno come spiegare le proprie azioni, ma di una cosa era sicuro, non poteva più aspettare " Perdonami Fiocco di Neve " e così il Signore degli Incubi cancellò gli ultimi centimetri che lo separavano dalle labbra socchiuse e tremanti del giovane guardiano ghermendole fra le sue mentre la porta si faceva ancora più brillante avvolgendo entrambi in un cono di luce bianca. Per qualche minuto Pitch e Jack restarono perfettamente immobili dove si trovavano, avvolti l'uno nelle braccia dell'altro, accarezzandosi, cercandosi con le mani, tra tatto, olfatto, gusto ... Trascinandosi in un avvolgente abbraccio, in un unione nella quale nessuno dei due era mai stato coinvolto prima, sia il corvino che l'albino furono consapevoli di aver trovato un qualcosa, un gesto che li completava, che li rendeva finalmente consapevoli di aver appena incontrato qualcuno di affine, di reale. Si dovettero separare solamente per la mancanza di ossigeno e così il nero e l'azzurro, le tenebre ed il gelo, tornarono una cosa sola " Il mio primo bacio " Pitch ammirò le dita del giovane scorrere su quelle labbra che aveva appena posseduto perdendo ogni controllo, ogni dominio e consapevolezza che aveva mai avuto, e poi andare anche sulle sue, erano così fresche che gli diedero sollievo dopo tanto calore e bisogno irrefrenabile " Era anche il mio ... non serve che diamo adesso una spiegazione a quanto è appena successo, quando questa storia sarà finita ne riparleremo e lo chiariremo come si deve, a te ... va bene ? " il minore si limitò ad annuire liberandosi dalla sua stretta e tornando a fissare la parete, gesto che, da quanto sembrava al Signore degli Incubi, aveva il solo scopo di nascondergli quelle soffici gote tinte di rosso come i petali di una rosa sulla neve fresca, oltre che la necessità di raccogliere da terra l'inseparabile bastone in legno " Pitch, questi sono ... " il maggiore seguì lo sguardo dell'altro e così vide ciò che stava indicando con il bastone, al centro del disegno, tra le mano della dama era comparsa una pagina con delle scritte, molto difficili da leggere e così il corvino ci si avvicinò e provò a toccarlo rendendosi conto che questo veniva via " Sembra un pezzo di pergamena, cosa dice ? Hai mai visto questi simboli ? " Al solo scopo di indicare il simbolo a cui si stava riferendo Jack tocco il foglio con il proprio bastone rendendo così il pezzo di carta più luminoso e facendovi comparire sul retro un disegno fin troppo familiare " Ma questa non è la tua amica fatina ? " Fu allora che Pitch ebbe l'idea di usare anche i propri poteri sul foglio e così le parole andarono a farsi più chiare e finalmente il messaggio fu ben leggibile " Torniamo in superficie, ci sono molte cose che devo spiegarvi, ma ti basti sapere una cosa, se prima non avevate alcuna speranza contro di lei adesso forse ... potreste darle qualche problema " Jack si voltò verso di lui, finalmente il suo viso tornò a portata dei suoi occhi dorati e questo lo rese felice, anche perché la luce che adesso emanavano gli occhi del più giovane era uno spettacolo davvero incredibile, al pari della calotta polare più pura " Lei ? Ti riferisci all'Ombra, non è vero ? Chi è ? Cosa sta cercando ? " il corvino si grattò nervosamente la nuca e sospiro, sapeva di non poter più scappare, la verità stava venendo a galla e non poteva più sfuggirne " Lei ... Beh, si potrebbe dire che, in un certo senso ... Sta venendo per me " i due guardiani si fissarono in silenzio per qualche momento, si vedeva che Jack non era soddisfatto " Fammi capire, la Terra verrà distrutta da una tua vecchia fiamma che sta venendo a trovarti " " Lei non è una mia vecchia fiamma, ma ... " Pitch sospirò esasperato " L'Ombra è mia madre "

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