Sei la mia schiava
Corro più che posso, ma come al solito lui è molto più veloce di me e me lo ritrovo davanti.
È più arrabbiato del solito, mi prende per i capelli e mi dice
"Forse non mi sono spiegato bene, oppure tu sei troppo stupida per capire le mie parole.
Quando ti dico tu mi appartieni capisci il significato?
Bene, da adesso in poi passeremo alle punizioni e me ne frego se sei la compagna del vampiro"
Inizio a tremare per la paura, i suoi occhi, non li avevo mai visto così, sono neri, completamente.
Poi continua dicendomi
"Fai bene a tremare"
Poi trascinandomi per i capelli mi porta ai confini del bosco. Vedo soltanto molti alberi, situata proprio in mezzo agli alberi quasi nascosta c'è una casa.
Cammina così veloce che non riesco a stargli dietro, mi trascina sempre per i capelli, talvolta cado, ma lui non si ferma, ho la testa che mi scoppia.
Entriamo in casa, si dirigge verso un corridoio.
Apre una stanza, quando vedo di che si tratta cerco di liberarmi da lui, ma invano.
È una stanza con molti attrezzi di tortura.
Mi conduce verso il muro, mi lega mani e piedi con il viso rivolto verso il muro.
Non riesco nemmeno a muovere una mano, tanto è stretta la corda.
Poi chiude la porta a chiave e mi dice
"Ti avevo avvisata, non dovevi farmi arrabbiare, con te devo proprio usare le maniere forti per farti dare una calmata. Adesso capirai cosa significa obbedire"
Mi strappa il vestito da dietro, sento il freddo insinuarsi nelle mie spalle, attraverso il vestito strappato, non capisco le sue intenzioni.
Si allontana e poi ritorna con una frusta, accidenti gli dico
"Che intenzioni hai?"
Mi prende per i capelli e mi tira la testa indietro il suo viso è vicino al mio
"Ti ho detto di parlare solo se lo decido io e non ti permettere più di prenderti questa confidenza.
Io per te sono solo il tuo signore e padrone, hai capito? Ma sai qual'è la cosa più curiosa?
Che non mi era mai capitato con nessuna donna?
È che mi piace farti male, mi eccita "
È seriamente pazzo.
Si allontana, alza la frusta e mi colpisce, una volta, due volte.
Le lacrime iniziano a scendere lentamente.
Fa molto male.
Tre volte, quattro volte.
Sento nella schiena un dolore terribile e la sento bruciare, come se mi va a fuoco.
Cinque volte, poi sei fino a dieci. A ogni colpo che ricevo, oltre che farmi male, stranamente provo piacere.
Tremo come una foglia, ma il mio corpo è invaso da brividi. Quando si ferma si avvicina e mi sussurra
"Tu mi provochi troppo"
Sento scendere il sangue, lui passa le sue dita leggermente lungo tutta la mia schiena, chiudo gli occhi, poi si ferma.
Va in bagno e ritorna con una bacinella e della garza, inizia a pulirmi.
L'acqua diventa rossa, poi la disinfetta e la copre con dell'altra garza pulita.
Va via e ritorna con un vestito. Io tolgo quello strappato e mi rivesto sotto il suo sguardo attento.
Torniamo a casa, non capisco, come può il dolore provocare piacere.
Confusa gli chiedo
"Mio signore non capisco, prima mi fai capire che io per te non conto niente, dopo mi fa capire che ti interesso, sono confusa!"
Lui si ferma mi guarda e mi dice
"Forse non ci siamo capiti, tu mi servi soltanto per evitare che i vampiri distruggano il mondo. Non c'è altro, se era necessario ucciderti lo avrei già fatto!
Ma visto che mi appartieni perché ti ho marchiata, adesso sei la mia schiava e di te ne faccio quello che voglio e non tormentarmi più con queste domande stupide"
"Sei crudele e stai tranquillo che riuscirò a scappare anche se..."
"Anche se cosa! Perché non continui la frase.
Prova a vedere se ci riesci a scappare"
Mi prende il viso con una mano e mi dice
"Non metterti in testa strane idee principessina, non sei il mio tipo e adesso stai zitta!"
Avrei preferito che mi avrebbe uccisa subito, che sentirmi dire quelle parole così crudeli.
Non riesco a trattenere le lacrime.
Continuo a camminare guardandomi i piedi, ma la mia mente non è più li.
Lui si ferma a parlare con Maria che come al solito che gli salta addosso, io mi siedo, ma non vedo più niente, i miei pensieri vagano dentro ai miei ricordi.
E ricordo il primo nostro incontro.
E sogno una vita felice con il mio amore.
Ma dentro di me sento come una voce che parla, come in un sogno e mi dice
"Svegliati anima mia, non restare assopita nel torpore dei sensi.
Svegliati e risplendi.
Perché il tuo amato è giunto a te.
Gioisci Anima mia.
Inebriati di quell'amore immenso e profondo.
Allontana da te ogni pensiero.
Liberati da ogni tristezza.
Assapora questi attimi di felicità.
Abbandonati a lui.
Soffri?
Questa sofferenza è Amore.
Questa sofferenza ti purifica.
Rallegrati anima mia, perché il suo divino amore riposa in te.
Lasciati invadere da questo amore, da questa luce che acceca ogni tua tristezza e caccia ogni male.
Ringrazia il tuo amato, anima mia e gioisci ogni momento per questi doni che ti dà.
Senti come batte forte il tuo cuore, sembra voglia uscire dal petto per andargli dietro, per riposare in lui.
Non essere triste, anima mia se dura poco questo incontro, perché il tuo sposo ti ha lasciato una parte di sé, il suo amore.
Se ti senti triste ricorda questi momenti trabboccanti di gioia e felicità.
Lo so' sei ansiosa di giungere a nozze col tuo divino sposo.
Ma sii paziente e persevera nell'amore, che presto giungerà il tuo tanto atteso momento di felicità e di unione eterna.
Presto prenderà il tuo cuore...
...e ti lascerà il suo.
Immersa nel tuo silenzio io mi abbandono a te.
Il mio cuore sussulta ad ogni tuo anche lieve richiamo.
La gioia allora riempie il mio cuore ed il tuo profumo invade tutto il mio essere.
Dolce.
Profondo.
Tumultuoso arriva in me, il tuo amore immenso.
Ed io mi abbandono a te.
Dolcemente.
Totalmente."
Mi desto da questi pensieri tornando alla cruda realtà.
Ti guardo e tu sei lì che nemmeno mi degni di uno sguardo, ma anzi il tuo cuore mi dice che mi odi con tutto te stesso.
Cosa posso fare per fermare questi sentimenti che tu provochi in me?
Come posso fare sparire la voglia che ho anche solo di sfiorare il tuo viso?
Di un tuo piccolo sorriso?
La mia realtà è ben diversa dai miei sogni, ma il solo guardarti mi manda in estasi, mio amore, il tuo odiarmi e colpirmi con violenza non fa altro che aumentare in me la voglia di te, di essere sfiorata, baciata, accarezzata, anche frustata. Dolore...amore... come si fa a provare amore quando si riceve dolore?
Sofferenza?
Più mi colpisci, più mi fai male, più mi innamoro di te.
Cosa può alleviare questo mio desiderio che ho di te se non il possederti totalmente.
Questo tuo profumo che arriva fino alle mie viscere, sconvolgendo tutto il mio essere, nemmeno il mio corpo riesco a domare, ha troppa voglia di te.
Allora mi chiedo se nemmeno la morte può alleviare tutto ciò che risiede in me a causa tua.
Tu hai sconvolto tutto in me, ogni mia singola cellula ti reclama e il tormento più grande è il non poterti avere.
Il solo pensare che altre mani ti sfiorano mi fa andare in bestia.
Ma devo domare questa mia bestia e soprattutto devo domare me stessa e i miei sentimenti.
E allora in silenzio vengo da te,
senza fare rumore.
In silenzio cerco i tuoi pensieri,
in silenzio seguo i tuoi passi,
in silenzio veglio il tuo sonno,
in silenzio osservo il tuo cammino.
In silenzio accendo il tuo sorriso e riscaldo il tuo cuore.
Illumino la tua strada e ti amo.
In silenzio.
Senza fare rumore.
Senza chiederti niente.
Seguo i tuoi passi e ti amo.
Immensamente
Profondamente
Per sempre.
E io sono li, nel tuo sorriso, nel tuo respiro, nei tuoi pensieri.
Sono lì nascosta e ti osservo.
Senza disturbare i tuoi pensieri,
senza sconvolgere la tua vita.
Senza chiederti niente ,
amandoti in silenzio.
Voglio entrare nel tuo cuore e restare li nascosta, per sempre. Lasciando che tu sia felice.
E mi desto da questi pensieri tornando alla cruda realtà.
Lui è lì, di fronte a me e mi guarda in un modo strano. Come se avesse sentito i miei pensieri, c'è forse una speranza?
Vedo una debole luce nei suoi occhi?
O la mia è pura illusione?
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