Le Due Porte

Sono trascorsi i due giorni e siamo pronti per partire, ma prima voglio parlare con Alex
"Posso parlarti, in privato"
Così entriamo in casa :
"Allora, cosa vuoi".
"Visto che tu non hai più bisogno di me, quando sarà tutto finito, io me ne vado".
"Tu invece non vai da nessuna parte, ti ho detto che non voglio sposarti, ma non ti ho detto che sei libera, tu sei mia, non vai da nessuna parte"
"Perché? Hai a disposizione tutte le donne che vuoi, lasciami andare".
Si avvicina mi blocca contro il muro e mi dice:
"Ringrazia che stiamo andando perché è tardi, diversamente ti avrei dato una di quelle punizioni che avresti ricordato per tutta la vita.
Ma abbiamo tanto  tempo, si può fare anche durante il viaggio. Devo pensare a qualcosa di interessante".
Mi fa accapponare la pelle quando parla così, ma allo stesso tempo mi fa venire i brividi, lui sorride perché sa che mi fa questo effetto.
Usciti fuori Marco si avvicina e mi dice:
"Stai attenta per favore, mi dispiace che io non posso venire, devo rimanere per seguire il branco.
Qualsiasi cosa ti dice mio fratello non farci caso"
"Dispiace anche a me, ma è meglio, perlomeno non litigate. ho sentito  la discussione che avete avuto a causa mia".
"Noi facciamo sempre così, tranquilla, alla fine siamo fratelli, ci vogliamo bene".
Cosi andiamo, ci dirigiamo verso il Cerchio Sacro, quella stupida sta venendo con noi. Marco ha detto che è un lupo forte e veloce e può esserci utile, io la ucciderei.
Si è già attaccata ad Alex, sembra quasi che lo fa di proposito, c'è anche Maria e Leo.
Troviamo già alcuni ad aspettarci, Lucy si avvicina così ci incamminamo.
Attraversiamo il bosco, troviamo una strada lineare, poi proprio di fronte a noi vediamo un grande arco in pietra.
Attraversato l'arco troviamo due porte, ogni porta su un lato ha una statua in pietra che rappresenta un gigante , ci avviciniamo ma i giganti iniziano a muoversi, noi facciamo un passo indietro, uno di loro dice
"Alt, non potete passare, prima dovete ascoltare un indovinello, se sapete la risposta potrete passare".
Lucy dice:
"Va bene dicci l'indovinello"
"Un uomo giunge di fronte a due porte, ciascuna sorvegliata da un guardiano.
Una delle porte conduce alla salvezza, l'altra a morte certa.
Dei due guardiani, si sa che uno risponde sempre in modo veritiero alle domande che gli vengono rivolte, l'altro mente sempre;
Non si sa quale sia il guardiano sincero e quale il mentitore.
Viene concesso di fare una sola domanda, a uno solo dei guardiani.
Come si può individuare la porta che conduce alla salvezza?"
Accidenti, eravamo lì a pensare alla soluzione, avevamo una sola possibilità.
Ognuno diceva la sua, dopo un po' non avevamo ancora capito la soluzione.
Così mi faccio avanti, dobbiamo pur tentare, faccio appello a quello che la Dea Luna mi ha fatto vedere e chiedo aiuto a lei, così scelgo una porta, quindi un guardiano e chiedo:
"È questa la porta giusta?"
Lui mi risponde:
"No"
"Dobbiamo andare per di qua".
"Come fai a essere sicura?".
Mi chiede Maria.
"Se non siete convinti vado prima io".
Così entro e attraverso la porta custodita dal guardiano che mi aveva risposto.
Mi fermo, non succede niente, sono ancora viva, così anche gli altri mi seguono, Lucy mi chiede:
"Come facevi a sapere la risposta?"
"Ho seguito il mio istinto, ho chiesto aiuto alla Dea Luna e mi ha detto che il guardiano non era stato sincero, quindi la risposta era si, cioè che quella era la giusta via".
Proseguiamo il cammino, quando entriamo nel mondo magico mi fermo un attimo a guardare.
Gli alberi sembrano avere una vita propria, così come i fiori,
mi sembra di essere dentro un sogno.
Lucy cammina davanti, questo è il suo mondo e lei conosce i posti che dobbiamo raggiungere.
Vicino a Lucy c'è uno stregone e una strega, al contrario di tutte le dicerie sulle streghe, è carina e non ha il naso lungo ma piccolo con capelli castani e occhi castani, un fisico da fare invidia.
Dietro c'era Alex, Anna e' alla sua destra e gli tiene pure la mano, che stronza.
Le ucciderei tutte e due in un colpo solo.
Maria invece è alla sua sinistra, menomale che non ha più la sua attenzione su di me.
Adesso è rivolta a Anna, la guarda con degli occhi che se avrebbe potuto ucciderla l'avrebbe fatto da un pezzo.
Dietro di loro ci sono io, che giustamente vedo tutto quello che fanno, vicino ho il capo di un altro branco, Roberto, mi fissa e questo mi mette a disagio, sembra che  riesca a vedere sotto i miei vestiti.
Dietro di noi ci sono altri capi di altri esseri magici, tipo un centauro, un elfo, uno gnomo e altri.
È da un po' che viaggiamo e io ho gli occhi lucidi, non voglio piangere, non voglio dare questa soddisfazione né a quelle due, né a lui.
Ricordo la prima volta che l'ho visto, ho capito subito che lui sarebbe stato la mia condanna, il modo in cui mi guarda, il modo in cui sfiora la mia pelle, amo tutto di lui, anche il suo lato oscuro.
Sembra che abbia capito che sto pensando a lui e si gira a guardare, prima me, dopo guarda Roberto con gli occhi storti, si ferma, molla le due e viene verso di me dicendomi:
"Tu devi starmi vicina".
"Non vado da nessuna parte, non posso mica scappare".
"Hai la lingua troppo lunga per i miei gusti"
"E tu ripeti sempre le stesse cose"
Roberto lo stuzzica e dicendogli:
"Stai tranquillo, è in buona compagnia, la proteggo io"
Lo guarda con gli occhi di fuoco, mi prende per un braccio e mi trascina con lui, mi tira talmente forte che inciampo, sto per cadere a terra ma un albero mi aiuta abbassando un ramo, rimango stupita. Lucy viene e dice:
"Tutto a posto, stai bene"
"Si dico"
Guardando quel ramo che ritorna al suo posto, Lucy sorride e ritorna davanti.
Io ringrazio l'albero che mi fa un inchino e proseguo dicendo ad Alex:
"La smetti di tirarmi in quel modo, vuoi farmi cadere?"
"Be, vedo che non sei caduta, adesso zitta e cammina, stammi vicina".
Mi dice guardandomi con gli occhi storti.
Roberto da dietro ride, mi sa che sarà un viaggio molto movimentato.
Sono sempre vicino a Alex, quel suo profumo, arriva dentro la mia anima, mi fa venire i brividi che partono dalla testa fino a giungere al mio ventre, che inizia a pulsare, mi chiedo come può farmi tale effetto senza nemmeno sfiorarmi, mi devo fermare un attimo, lui lo capisce, sorride soddisfatto e mi dice:
"Muoviti, c'è tempo per quello".
Lo odio, mi conosce più lui di come mi conosco io stessa.
Non lo sopporto, alzo il passo per allontanarmi da lui ma mi raggiunge mi prende una mano e la stringe, per poco non me la stritola, mi guarda e mi dice:
"Sei stupida, oppure sorda?  Devi rimanere vicino a me"
Cosi mi tira continuando a tenermi per mano, per me è un tormento stare vicino a lui.
Quella barba, quelle labbra carnose, quegli occhi color cielo, più lo guardo più mi ritrovo innamorata.
Lui lo sa e se ne approfitta, devo trovare il coraggio di lasciarlo una volta raggiunta la meta.
Ci fermiamo per mangiare qualcosa, abbiamo portato del cibo con noi, ma lo stregone dice che non ci sono problemi, può fare apparire qualsiasi cosa.
Maria e Anna si siedono vicino Alex, sto iniziando a pensare seriamente di mettere in pratica l'idea che ho su loro due. Ucciderle e togliermele di torno una buona volta.
Mi siedo lontano da loro, ma nella mia mente sento Alex che mi dice:
"Non hai il coraggio di farlo".
Accidenti a me, dimentico sempre che lui può sentire i miei pensieri, per questo sorride quando penso a lui, quindi sa l'effetto che ha su di me.
Sento il mio viso andare a fuoco e gli dico:
"Esci dalla mia testa, non posso nemmeno pensare in santa pace, devi essere sempre presente, se sei così bravo perché non vedi cosa mi ha detto la Dea Luna"
"Quello non mi è concesso saperlo, ci ho provato"
"Che stronzo, per questo mi hai portato con te, se no mi lasciavi a casa"
"Sbagliato, tu sei qui perché devi seguirmi ovunque"
Spero soltanto che se fa qualcosa con una di quelle due non gli venga in mente di farmi assistere, li ucciderei tutti e due.
"Sai che è una bella idea la tua?"
Lo guardo storto e gli dico sempre telepaticamente:
"Smettila, non ti permettere nemmeno a pensarlo".
"In questo momento non mi interessano loro due, ci sei tu a soddisfare i miei desideri, poi a casa si vedrà".
"Per questo ti servo, soddisfare le tue voglie".
"Brava, vedo che ci sei arrivata".
Con un sorriso sulle labbra gli dico:
"Peccato che siamo in compagnia, mi dispiace per te. Dovrai rimandare"
"Sbagliato, non mi interessa chi c'è, io faccio sempre quello voglio, ci può essere chiunque"
"Non puoi fare una cosa del genere davanti a tutti".
"Non ho detto questo, possiamo nasconderci dagli occhi indiscreti, poi tu sei mia e nessuno al di fuori di me può vederti nuda".
Che insolente, chi si crede di essere, mi alzo e si avvicina Lucy dicendomi:
"Tu non mangi, vieni prendi qualcosa".
Così prendo un po' di frutta.
Dopo mi allontano un po', faccio una passeggiata, ma in un attimo mi sento bloccare per le braccia, è Alex.
"Dove pensavi di andare"
"Facevo una passeggiata"
"Ummm, sicura"
Mi alza il vestito inizia a toccarmi, così gli dico:
"Ti prego, possono vederci"
Così si allontana dicendomi:
"Ricordati a chi appartieni".

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