Il Mondo Magico
Sono ancora sconvolta da quella sua rivelazione.
È fuori di testa!
Figurati se a quindici anni mi sposo!
Esco un po' fuori ma lui mi segue:
"Dove vai?".
"Lontano da te e dalla tua pazzia".
Si avvicina mi tira per un braccio e mi dice:
"Forse hai dimenticato che tu non decidi niente.
Io sono sempre il tuo padrone, tu la mia schiava.
Sai quante donne vorrebbero essere al tuo posto? ".
"Be' cercati le tante donne e sposale tutte quante.
Io non ti sposo".
"Non costringermi a punirti ancora.
Non pensare che le cose tra noi due sono cambiate.
Tu per me hai la lingua troppo lunga e devo darti una bella lezione".
Inizio a correre, ma lui mi raggiunge mi prende a sacco di patate e mi porta nella camera da letto.
"Perché mi provochi sempre? forse ti piace farmi arrabbiare, provi piacere?".
Alzo le sopracciglia e lo guardo stupita:
"Cosa dici? A me non è mai piaciuta la violenza".
"Questa non è violenza, è sottomissione, è tutta un altra cosa".
Mi tiene le braccia dietro la schiena con una mano.
Mi blocca contro il muro, inizia ad accarezzarmi la coscia e sale su', fino ad arrivare al pube.
Il mio respiro inizia ad essere irregolare.
Sembra che il mio cuore vuole uscire fuori dal petto, talmente batte forte
Ho brividi in tutto il corpo.
"Dimmi che non ti piace"
Mentre lui parla spunta fuori una fatina, talmente minuscola che si fa' fatica a vederla.
Si arrabbia e gli dice:
"Accidenti a te, non puoi avvisare prima di entrare così all'improvviso".
La fatina diventa tutta rossa in viso, si gira e mette le mani davanti agli occhi.
Mi viene spontaneo fare un sorriso.
"Chiedo perdono, ma Lucy mi ha detto di venire a chiamarvi è urgente, vuole parlare con Elsie".
Mi guarda strano e prima che possa dirmi qualcosa gli dico:
"Io non so niente"
"Va bene, andiamo, ti sei salvata per questa volta".
Quando usciamo vediamo un po' di confusione.
"Cosa sta succedendo?".
Chiede.
Un uomo con una barba lunga si avvicina, sembra uno stregone.
"Sono Argus, sono qua per fare un cerchio di protezione. Purtroppo hanno attaccato. Hanno trovato alcuni umani morti, con i classici segni sul collo".
Poi viene verso di me, mi guarda attentamente dice:
"Tu sei Elsie, bentornata"
E mi fa un sorriso.
Lo guardo accigliata.
Io non lo conosco, forse mi ha incontrata quando ero ferita ed ero dalle fate?
Inizia a recitare dei rituali. Intanto io e Alex seguiamo la fatina, arriviamo al Cerchio Sacro e troviamo Lucy.
"Menomale che siete arrivati, dobbiamo anticipare la partenza, adesso provo ad invocare la Dea Luna, vediamo se risponde.
Vieni Elsie, mettiti al centro".
"Io?"
Chiedo stupita.
"Perché io?"
"Perché come compagna dell'alfa sei la Luna del branco".
Mi metto al centro del cerchio, quando vedo partire un fascio di luce dalla luna raggiungere il centro.
Dal fascio vedo scendere una donna a dir poco maravigliosa. Capelli dello stesso colore della luna, vestita in argento.
Arriivata giù saluta e dice:
"Ciao Lucy, piccola Elsie, Alex. So perché mi avete convocata"
Nel frattempo che saluta, mi dà un bacio in fronte, poi Lucy dice:
"Si Luna, anche Satana si è alleato con i Vampiri"
"Si, so che ha mandato le sue bestiole e che ci sono stati dei morti tra gli umani, voi dunque cercate Elena, per trovarla dovete andare nel mondo magico e attraversare molti pericoli, molte trappole".
"Si, sappiamo che è pericoloso, ma è l'unico modo per fermare tutto".
Risponde Lucy.
"Va bene, vieni Elsie"
Mi avvicino a lei sotto lo sguardo curioso di tutti.
Mette le sue mani sulle mie tempie, chiudo gli occhi e un attimo dopo so' ogni cosa.
So' come trovare Elena, i pericoli, il percorso, le possibili trappole che possiamo trovare durante il percorso, gli ostacoli.
"Bene, ho comunicato tutto a Elsie, adesso lei sa come arrivare a Elena"
Detto questo risale attraverso il raggio di luce da dove era arrivata e scompare nella luna.
"Tra due giorni ci incontreremo tutti qui".
Dice Lucy, così ritorniamo a casa.
Arrivati a casa Marco è lì che ci aspetta:
"Allora ci sono buone notizie"
"Dobbiamo tentare è l'unica soluzione".
Risponde Alex.
Dopo cena Alex si siede in veranda e parla con Marco, io vado a casa, sono stanca, ho troppi pensieri per la testa, faccio una doccia mi metto la camicia da notte e vado a letto, mi addormento.
Dopo nemmeno un secondo mi sveglia il contatto di una mano sulla mia gamba:
"Chi ti ha ordinato di andare a letto?".
È Alex.
"Ero troppo stanca, avevo sonno".
"Sbagliato, dovevi prima chiedere, sei una bambina cattiva, adesso devi soddisfare le voglie del tuo padrone".
Non mi dà il tempo di rispondere che mi prende per i polsi e mi lega nel letto.
Mi strappa i vestiti,
le mutandine si toglie i pantaloni e mi penetra con una brutalità tale che non sembra essere lui, ma un animale.
Quando finisce rimane un attimo sopra di me.
Ha il respiro veloce, mi slega, mi metto rannicchiata su un fianco, mentre lui si alza come se non fosse successo niente.
Fa una doccia e si mette a letto.
Perché? Mi chiedo.
Cosa scatena in lui questa ira nei miei confronti?
Dovrei odiarlo, ma lo amo.
Ho provato dolore, ma anche piacere.
Amo ogni suo gesto, anche violento, amo ogni suo anche piccolo movimento, come il raccogliersi i capelli, il vestirsi, il modo di guardarmi,
il contatto della sua pelle con la mia.
Non riesco ad addormentarmi, vorrei alzarmi, ci provo ma due braccia mi tirano bloccandomi verso quel corpo da favola.
"Dove pensi di andare?"
"Non riesco a dormire, volevo alzarmi"
"Non puoi, dormi"
"Non riesco a dormire a comando"
""Impara e stai zitta, hai la lingua troppo lunga"
Dopo un bel po' di vari tentativi riesco ad addormentarmi.
Il mattino dopo mi sveglio e Alex è già in piedi vestito, lo vedo fermo che guarda un punto fisso, è abbastanza serio, come se riflette su qualcosa che lo preoccupa e mi dice:
"Non ce bisogno che ci sposiamo".
"Cosa! Perché?".
"Perché ho deciso così e poi nemmeno tu eri d'accordo. Sei soltanto un passatempo per me, non voglio sposarmi con una donna come te, anche se sei la mia compagna".
"Sei uno stronzo, ti sei divertito con me, adesso mi mandi a quel paese, dovevo immaginarlo, cercati una di quelle troiette e sposatela allora".
"Lo farò sicuramente".
" Sei un essere spregevole, hanno più cuore Satana e quel vampiro che tu. Ti odio profondamente".
"Bene se hai finito ho delle cose da sbrigare ".
Mi vesto in fretta e furia e esco da quella stanza, corro e vado verso il Cerchio Sacro, arrivata lì chiamo la Dea Luna, ma non mi risponde, mi inginocchio piangendo, così inizio a gridare:
"Cosa devo fare, voglio tornare a casa mia, non voglio soffrire più per lui"
Da dietro due mani si poggiano sulle mie spalle, è Marco cosi mi giro e piango sulla sua spalla:
"Elsie, dai vieni, qui da sola non sei al sicuro.
È per Alex vero? Lascialo perdere, è un gran bastardo, se io avrei avuto una compagna come te sarei stato l'uomo più felice del mondo. Dai andiamo".
Cosi mi alzo e ritorniamo a casa.
Lui è lì, e con lui c'è una donna avvinghiata come una sanguisuga, non li guardo nemmeno e me ne vado dritta in camera accompagnata da Marco, ma mentre cammino ho un mancamento cosi Marco mi chiede:
"Stai bene".
"Si, è che sono confusa da quando la Dea Luna mi ha messo tutte quelle cose in testa e poi è da un po' che non mangio"
"Per mangiare ci penso io, ti preparo qualcosa di buono, vedrai, invece spiegami cos'ha fatto la Dea Luna".
"Ha messo le sue mani nella mia testa e mi ha fatto vedere come trovare Elena, il percorso, le trappole, i nemici e tutto il resto".
"Lo dicevo che tu sei una persona speciale, non l'ha mai fatto con nessuno"
"Io non sono speciale, sono molto comune, anzi sono una stupida contadina"
"Perché ti sottovaluti in questo modo? Non è vero, se è per mio fratello lascialo perdere"
"Già, facile a dirsi"
Dopo che mangio Marco mi accompagna in camera, Alex al solito è la con quella stupita, una delle tante.
Noto che non ha perso tempo, spero che non ci sia anche lei durante il viaggio.
Arrivati in camera il mio mal di testa aumenta, così Marco mi propone un thè, intanto che lui va il mio stomaco è in subbuglio, corro in bagno e vomito quel poco che avevo mangiato.
Continuo a piangere, continuo a ripetere tra me e me che io voglio stare con lui anche se non mi ama, mi basta stargli vicino, guardarlo, amarlo in silenzio essere sua, essere la sua schiava.
Mentre ero lì che pensavo entra Marco.
"Ecco qua una tazza di thè caldo".
"Grazie, sei gentile".
"Per te qualsiasi cosa".
Sono seduta sul letto, bevo un po'di thè, dopo mi sdraio per dormire un po'.
Marco è sdraiato vicino a me, così mi giro e mi appoggio sulla sua spalla, è così gentile con me, penso che provi qualcosa nei miei confronti, peccato che amo quello stronzo di suo fratello. Mi addormento, a svegliarmi sono le urla di uomini al di fuori della porta.
Sono Marco e Alex, stanno litigando, a causa mia
"E colpa tua, la tratti peggio degli animali"
Dice Marco.
"Non sono affari tuoi, di quello che faccio con lei o di come mi comporto, non ti riguarda, a lei sta' bene così, è la mia compagna, non la tua"
"Certo, è la tua compagna ed è obbligata, da te".
"Non penso sia obbligata, quello che fa lo fa volentieri"
Adesso basta, esco fuori ma quando sto per parlare inizio a vedere tutto sfocato, perdo conoscenza e cado a terra.
Sento di nuovo la voce del vampiro.
"Piccola principessa, mi hai tradito, non importa, ti perdono. Comunque è inutile nasconderti, ti troverò, sarai mia, per sempre".
Mi sveglio e mi trovo sdraiata nel letto, vedo i due fratelli vicino a me.
Alex sembra impassibile prima che io possa dire qualcosa mi risponde:
"So già chi ti ha contattata e cosa ti ha detto".
Esce dalla camera mentre io lo guardo stupita, non aveva nessuna espressione nel viso, allora è vero che non prova niente per me.
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