Cambiamenti

Ho iniziato un nuovo libro, dateci un'occhiata e fatali sapere la vostra opinione. Si intitola Avvolta da quel che resta . È una storia d'amore. Mistero/Thriller. Grazie. Fatemi sapere cosa ne pensate.

Non mi sento tranquilla.
Sento che succederà qualcosa.
Chi può essere?
Alex non mi crede, dopo che gli ho detto quello che mi è successo, si è messo a ridere.
Mi addormento ma vengo svegliata da una voce.
"Ti senti sola? Non preoccuparti, ci sono io qua con te"
Mi alzo e faccio svegliare Alex.
"Sei fuori? Che ti succede?"
"Tu non hai sentito niente?"
"No, ho sentito te che scappavi dal letto. Questa storia sta iniziando ad innervosirmi. Devi smetterla. Tu vuoi soltanto attirare l'attenzione"
"Cosa? Non è vero. Io ho...non importa, tanto per te sono pazza"
"Ecco appunto. Adesso dormi e non rompere"
"Sei uno ..."
Si avvicina e mi blocca contro il muro.
"Sentiamo cosa sono?"
Non rispondo.

Alex Pov

La osservo.
Anche se è dimagrita e' sempre stupenda.
È mia, nessuno deve toccarla.
Ma lei mi ha tradito, ha sbagliato. Non doveva andare via in quel modo.
È stata un'azione infantile, la sua.
Provo rabbia nei suoi confronti.
Non riesco a perdonarla, anche io ho sbagliato.
Non dovevo dirle che volevo andarmene.
Adesso i nostri bambini sono morti.
Mi dispiace ma deve capire chi comanda.
Soprattutto deve imparare ad ubbidire.
Non può fare tutto quello che vuole.
Non la perdono.
Mi ha fatto troppo male.
Ma sento un'attrazione verso di lei che non riesco a controllare.
La accarezzo e vedo che chiude gli occhi.
Scendo con la mano nella sua coscia.
Le accarezzo il pube e scendo.
La tocco ed è già bagnata.
"Vedo che ti piace. Sei fradicia"
"Perché non te ne vai dalla tua amica?"
"Sei gelosa?"
"Forse prima. Ma adesso no. Lasciami "
"Sei sicura? Bene ti metto alla prova. Chiamiamo Lidia?"
"Non provarci. Alex ti prego, non farmi sembrare una poco di buono"
"Ci pensavi prima"
Mi dà un calcio così potente che sbatto contro il muro.
Non credo che lei abbia dei poteri.
La Dea Luna le ha detto che momentaneamente la privava dei poteri, per evitare che anche i bambini potessero usarli.
La guardo e lei è stupita e spaventata.
" Bene, vedo che vuoi essere punita a tutti i costi"
La afferro e la metto sulle mie gambe.
Gli sollevo la camicia da notte e le abbasso le mutandine.
Inizio a colpirla.
Quel sedere, mi fa eccitare.
Fargli provare dolore, lei cerca di liberarsi ma io la tengo ferma.
Quando vedo che accetta la punizione, smetto.
La tocco ed è bagnata.
Il suo clitoride e' gonfio.
Lo stringo con le dita e lei geme.
Entro due dita e i suoi umori scivolano nella mia mano.
Gli piace, ma deve soffrire.
Mi alzo e lei cade a terra.
Si vede che è insoddisfatta.
Una voce cupa mi sussurra:
"Hai fatto bene a lasciarla insoddisfatta. Deve capire chi comanda"
Vedo che mi guarda ed è terrorizzata.
La alzo prendendo la per i capelli e la butto sul letto.
Mi abbasso gli slip, apro le sue gambe con le mie e la penetro con forza.
Ogni colpo riesco quasi a sentire il suo stomaco.
Voglio fargli male.
Lei non dice niente, ma emette dei versi, le piace.
Quando sono eccitato al massimo vengo dentro di lei, anche lei raggiunge l'orgasmo, sento i suoi muscoli contrarsi.
Rimango li' un attimo e dopo vado a fare una doccia.
Quando ritorno lei è ancora lì, nella stessa posizione.
"Vai a fare una doccia"
Gli tolgo la catena, sono sicuro che non scappa.
Quando ha finito si sdraia vicino a me.
La guardo bene e vedo un ombra venire verso di me.
Allora diceva la verità.
Vedo l'ombra venire verso di me e avvolgere il mio corpo.
Dopo il buio.
Mi sveglio non so dopo quanto tempo.
È giorno.
"Alex...Alex stai bene?"
Mi giro e la guardo.
"Perché urli?"
"È mezzogiorno, e' da un po' che ti chiamo"
"Posso dormire o devo chiederti il permesso?"
"Scusa, pensavo che stavi male"
"Bene, non pensare affatto. Adesso scendi e vai a preparare il pranzo"
La guardo e so già che sta' pensando di fuggire.
In un balzo sono da lei.
Le prendo i capelli con una mano e tiro indietro la sua testa.
Ha un buon profumo.
Sento già che è eccitata.
Gli sussurro nell'orecchio.
" So già che stai pensando di scappare. Non provarci, ti stacco la testa se lo fai.
Prima a te e dopo a quelli che proveranno ad aiutarti, anche se si tratta di mio fratello"
Sento il terrore, sento il suo sangue che scorre veloce nelle sue vene.
Il suo cuore sembra uscire dal suo petto.
"Non...non scappo"
" Brava, bambina. Adesso vai"
Si veste e mi vesto anche io e va verso la porta.
All'improvviso ho un forte mal di testa.
Metto le mani alle tempie e stringo forte.
Lei si avvicina ma io le dico di no con la mano.
Un attimo e poi passa.
Elsie va in cucina e io la seguo.
La guardo mentre prepara qualcosa da mangiare.
I suoi movimenti sono ipnotici.
Il suo corpo, quelle curve perfette.
Quel collare le sta proprio bene.
È mia, e' la mia schiava.
Non riesco a stare lontano da lei.
Mi avvicino e le tocco il seno.
Ha i capezzoli turgidi.
Li stringo con le dita e lei geme per il dolore.
Perché ho questa voglia di sottometterla, sempre.
"Alex, può entrare qualcuno "
Infatti, proprio nello stesso momento sento Lidia che sta arrivando.
Mi allontano da lei.
"Alex, sei qua? Ti stavo cercando. Questa notte non sei venuto? Ti aspettavo"
Guardo Elsie e noto che la sua espressione e' cambiata.
È gelosa.
Lidia si avvicina e inizia a toccarmi.
Mette la mano dentro i miei pantaloni.
Ma non so perché non mi eccita molto.
Non come Elsie.
Con lei e' diverso, basta guardarla che mi eccita da morire.
"Vattene, vai a cercare un altro. Io sono impegnato, ho già la mia compagna che mi soddisfa"
Esce.
"Quindi io soddisfo i tuoi bisogni? Ti servo per questo?"
La guardo e mi avvicino. La porta si chiude di colpo, non so come ci sono riuscito e lei sobbalzare e sgrana gli occhi.
"E lo fai magnificamente. Tu sei
l' unica donna che riesce a farmi eccitare anche da lontano "
Il suo viso si colora di un rosso intenso.
Mi piace metterla in imbarazzo.
"Dove eravamo rimasti?"
"Devo preparare da mangiare"
"Lo farai dopo"
La sollevo e la faccio sedere sul tavolo.
Le apro le gambe e la faccio sdraiare.
Le tolto le mutandine.
Ecco il suo fiore.
Fa un buon profumo.
È così intenso che lo sento anche da lontano.
I suoi umori scivolano sulle sue cosce.
"Alex, cosa ti succede? Stai bene? Sei strano ultimamente"
"Sto più che bene. Stai zitta. Sei tu che mi fai impazzire"
Mi avvicino e con la lingua inizio a tormentarla.
Stringo il clitoride tra i denti e lei emette un gemito di piacere.
"Basta Alex, non sei in te. Ti prego"
"Tu mi rifiuti?"
"No, non ti rifiuto, ma sei troppo strano"
Mi abbasso i pantaloni, e la penetro con forza.
Metto una mano sulla sua bocca per non farla parlare.
Quando finisco la prendo per il braccio e la tiro giù.
"Tu, come osi parlarmi in questo modo? Stai tranquilla che te ne pentirai"
Vedo che trema e fa bene a tremare.
Mi trasformo in lupo, sfondo la porta e esco.
Vado verso il bosco.
Se rimango un minuto di più la uccido.
Cosa mi sta succedendo?
Ho la testa che mi scoppia, sono nervoso e ossessionato da lei.
È troppo strano.
Avevo voglia di ucciderla.
Il suo corpo, non riesco a stare lontano da lei.
Devo darmi una calmata.
Quando mi sento un po' più tranquillo ritorno a casa.
Lei è li', ha preparato il pranzo.
"Stai bene?"
"No Elsie, non sto bene. Ho voglia di farti del male"
Si avvicina e mi abbraccia.
" Dobbiamo parlare con la Dea Luna. Abbiamo bisogno di avere delle risposte. Io ho visto veramente quell' ombra"
" Anche io, oggi. Ci sta mettendo uno contro l'altro. Forse è meglio che tu stai lontana da me"
"No Alex. Non voglio scappare piu'. Questa volta dobbiamo affrontare questa cosa insieme"

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