Capitolo 36-La felicità non è un ideale della ragione ma dell'immaginazione
Mentre l'alba muove lentamente le prime deboli luci attraverso le nuvole grigie, sono tra le sue braccia. In una gradevole serenità e senza nessun pensiero, sento il suo calore sulla mia schiena coperta da una giacca leggera, mentre la sua mano sinistra è posata sul mio ventre. Se dovessi delineare quello che in questo momento sto provando in una sola parola, non potrei che dire "benessere". Sicuramente in questo benessere c'è felicità, perché la felicità è uno stato dell'essere che prospera quando siamo in pace dentro di noi; difatti non credo alla frase di Emmanuel Kant, ovvero :" " La felicità non è un ideale della ragione ma dell'immaginazione", ma per me la felicità non è un ideale, né tanto meno evocata dall'immaginazione. Immediatamente ieri notte, dopo essere arrivati qui e aperto un po' di più le nostre anime, ci siamo addormentati in questo bosco per me magico. Se devo essere since e se devo considerare le molte ore passate prima della buonanotte, non abbiamo parlato molto. Forse non era necessario parlare, perché sopra di noi regnava un silenzio suggestivo e ineguagliabile. Mentre guardavamo le stelle mi sono accorta che le parole taciute erano in realtà molto più profonde di qualsiasi conversazione avremmo potuto sostenere.
Edward si muove leggermente, ma, dal suo respiro regolare e dal battito del cuore, capisco che ancora sta dormendo. Il desiderio di guardarlo e accarezzarlo si fa strada irresistibilmente dentro di me e io non posso fare altro che seguire questo trasporto e voltarmi verso di lui con prudenza. Anche se i suoi capelli, chiari e spettinati, gli coprono gran parte del suo volto, la sua bellezza del suo viso rilassato e senza maschera cattura la mia attenzione e quasi mi travolge, come se non l'avessi mai visto nella mia vita e fosse la prima volta. Lo sto dipingendo nella mia mente, come se stessi facendo un ritratto. Rapita, seguo i contorni delle sue labbra carnose, delle guance, della sua mandibola solitamente tesa, degli occhi chiusi e infine delle sopracciglia. Se sapessi disegnare e dipingere, non perderei neanche un minuto per prendere questa immagine sensuale che mi si presenta davanti ai miei occhi.
Sento un desiderio strano incamminarsi dentro di me, come io ieri ho fatto per arrivare qui. Faccio un profondo respiro e cerco di prendere di nuovo il controllo dei miei muscoli tesi per controllare questo desiderio implacabile. Cerco di spostarmi da lui, ma ottengo solo un suo risveglio, magari mi dispiace aver rovinato quel bel dipinto.
<< Ehi>>, la sua voce è assonnata, ma nonostante questo mi regala un sorriso meraviglioso. Lo guardo studiando ogni suo movimento e lentamente mi avvicino
<< Ehi>> rispondo e mi rendo conto di quanto le mie guance si stiano arrossando: pronte per cucinarci sopra la colazione. Noto che continua a guardarmi come stavo facendo io cinque minuti fa, << Mi stai guardando >>, non vorrei leggesse nei miei occhi quello che mi sta passando nella testa; non credo siano abbastanza scuri da riuscire a nascondere questo pensiero.
<< E allora?>> abbasso lo sguardo e sorrido per il pensiero che abbiamo dormito insieme per la prima volta. << sono bellissimi i tuoi occhi>> rido e lo guardo.
<< Sono dei normalissimi occhi castani>> mi guarda stupito per due secondi, poi si alza senza rispondere e va verso il fiume. Subito si abbassa e cerca qualcosa fra le pietre, finché non si alza
<< Che colore è?>> lo guardo perplessa, << dai rispondi>> continua irrequieto
<< Ehm...marrone>> essendo serio cerco di prendere la cosa sul serio, anche se è difficile
<< Sicura? Vedi altri colori oltre al marrone?>> domanda serio. Non so se prendere le cose e scappare o continuare a stare al suo gioco.
<< Sono sicurissima, vedo solo il marrone>> per farlo felice ho messo pure gli occhiali per vedere meglio. Deluso dalla risposta si avvicina con la pietra e si siede di nuovo accanto a me.
<< Guarda meglio, vedi tutte queste sfumature?>> senza darmi il tempo per rispondere continua facendomi vedere attentamente tutte le sue sfumature, << qui è più scuro...qui è leggermente più chiaro>>, poi copre la pietra con le due mani lasciando un piccolo buco per darmi la possibilità di vedere la pietra. << Quando c'è buio i colori sono più scuri>> poi prende la pietra e la posa sul palmo della mano, << sotto il sole invece i colori sono più chiari>> fatto questo mi prende una mano e mi dà la pietra.
Lo fisso con stupore, chiedendomi come una persona che sembrava arrogante e superficiale potesse raggiungere questa profondità; già da ieri sera ha iniziato a stupirmi e di certo continuerà a farlo.
<< Ehm grazie...>> sorrido posando la pietra nel mio zainetto, mentre i suoi occhi sono costantemente su di me. << forse è arrivata l'ora di tornare, chissà cosa staranno pensando>> mi alzo ancora imbarazzata e sistemo la giacca sopra di me.
<< Perché non vuoi affrontare la situazione?>> intimidita mi allontano leggermente da lui; ma so che tra un po' sarò di nuovo da lui. Ha ragione lui. Non so cosa ci sia tra di noi, ma sicuramente non stiamo parlando di amicizia.
<< Non c'è nessuna situazione da affrontare>> borbotto consapevole della mia fandonia. Mentre penso a come uscirne o come affrontare la cosa, noto che si sta avvicinando a me sicuro e convinto dei suoi movimenti. Contemplo la bellezza dei suoi occhi. Il sole splende su di loro, sembrano abbastanza profondi da contenere tutto l'universo. Brillano come uno smeraldo luminoso e chiaro illuminato dalle fiamme della bellezza stessa. Sembrano l'immagine della perfezione. Un calore si fa strada dentro di me.
<< Forse hai ragione>> si gira e inizia a camminare. Non so se fermarlo o fare finta di niente.
<< Aspetta>> subito si ferma. Mi avvicino a lui e lo guardo, << hai ragione, dovremmo parlare...>>
<< Ssht>>mi mette a tacere, prima di muovere il dito, e premendo la mano contro la mia guancia, dandosi più sostegno per spingersi verso di me e ricollegare le nostre labbra. Le mie labbra sono salde contro le sue, ma il bacio rimane morbido, gentile, lento. Lo teniamo premuto per alcuni secondi, prima che le nostre labbra iniziassero a muoversi in perfetta sincronia, lentamente, con cautela. Espiro attraverso il naso, non volendo staccarmi. Tutto il mio corpo è preso dal travolgente sentimento di sollievo, combinato leggermente con l'eccentrico panico e la lussuria. La sua mano dalla mia guancia la sposta delicatamente alla parte posteriore della mia testa, le sue dita si aggrovigliano nei miei capelli color cioccolato fondente, tirandomi leggermente verso di lui, aggiungendo più pressione alle nostre labbra, approfondendo il bacio. Ci separiamo per prendere fiato, i suoi occhi stanno completamente brillando e le sue labbra sono curve in un sorriso affascinante e non posso fare a meno di sorridere. Dolcemente abbassa la testa e si avvicina al mio collo. Sento un respiro caldo sul collo, poi le sue labbra. Mentre entrano in contatto con il mio collo inizio a sentire completamente il fuoco dentro di me. Una mano mi scorre tra i capelli, mentre ritorna sulle mie labbra diventando più urgenti. Un'altra mano mi scivola attorno alla vita e mi avvicina al suo corpo profumato. I suoi baci sono ora sulle mie spalle leggermente scoperte dalla maglietta troppo grande. Delicatamente si stacca e mi guarda di nuovo studiando il mio viso in questo momento.
<< Già ci siamo detti tutto, specialmente tu>> le sue mani non si muovono dai miei fianchi. << Che senso ha rimanere lontani>> se continua così avrò un infarto, << tanto poi finiamo sempre così>> sorrido alle sue parole e vedendomi così per non smentirsi mai continua,<< certo questo è niente>> gli lancio uno schiaffo sul braccio e rido.
<< Quindi cosa dovremmo fare?>> ho paura di prendere iniziative con lui, non vorrei fare un passo falso. Non so il motivo, ma sembra non voglia dire di provare a frequentarci. << Che ne diresti di andare qualche volta al cinema?>>
<< Questo pomeriggio?>> ho quasi rischiato di affogarmi con la saliva. Oggi devo uscire con Mike per parlare di quella cosa. Ma proprio questo giorno doveva scegliere? Tempismo perfetto Edward Telesto
<< Oggi non posso >> se dovessi rovinare di nuovo tutto non me lo perdonerei mai.
<< Perché, cos'hai da fare di tanto interessante?>> chiede sospettoso. Io facendo finta di niente inizio a camminare per fare ritorno a casa, << cerchi di non rispondere?>> vorrei tanto dirgli la verità, ma ho paura.
<< Devo uscire con Mike...>> ho così paura di perderò di nuovo.
<< Okay, allora facciamo un'altra volta>> prende lo zaino dalle mie spalle e mi prende per mano. Lo so che in realtà vorrebbe dire altro, si sta sforzando e dovrei aiutarlo, ma non saprei come. Onestamente non me la sento di chiamare Mike per lasciarlo così. Cerco di godermi il momento e cammino con Edward in silenzio. In questo momento il bosco è come una goccia di paradiso. Quando mi guarda è come se ogni grammo di respiro fosse preso dai miei polmoni. Quando mi bacia sembra che il mondo si fermi, lasciando solo noi due a vagare insieme sulla terra. Quando mi tiene il viso tra le mani, mi sembra che riesca a sciogliere ogni modo di tensione dentro di me. Sono innamorata di lui. Non mi lascia mai la mente, è sempre lì; mentalmente se non fisicamente. È semplicemente incomprensibile. È la mia unica forza stabile, la mia unica stabilità in un mondo pieno di caos e ne ho un disperato bisogno nella vita. Lo amo così tanto per quello. Sono innamorata di lui e non posso credere di averlo appena realizzato così tanto. Questa sensazione è così strana; si estende in tutto il mio corpo. È travolgente, mi fa sentire completa. Non ha limiti, né lunghezza né profondità; è solo assoluto. Mi sento come se fossi in un incendio pericoloso, ma allo stesso tempo sono completamente al sicuro. Sembra che qualcuno mi abbia dato la pace. Mi sento come se il mio cuore stesse ballando intorno al mio petto; è un buco, non sapevo che fosse lì, è stato colmato. Mi sento così leggera, come se fossi in cima al mondo. È strano, perfino spaventoso, come si può passare da qualcuno che è un completo estraneo, a essere completamente infatuato da loro e chiedersi come mai sia stato in grado di vivere senza di loro, perché sicuramente non si può immaginare di stare senza loro adesso. So che siamo solo giovani e la maggior parte della gente mi considererebbe sciocca e ingenua, ma è vero quando dico che lo amo. È la mia ancora.
Purtroppo arriviamo subito a casa ed Edward lascia la mia mano, forse l'avrà fatto senza pensarci, o magari si vergogna. Entrando Ettore come tutte le volte che esco senza dirgli niente, va verso di me spaventato.
<< Dove sei andata?>> si gira verso Edward, nota il mio zaino e si corregge, << anzi dove siete andati?>> sono così felice che non riesco a non sorridere per quello che sta succedendo tra me ed Edward dopo mesi di tira e molla.
<< Abbiamo fatto una semplice passeggiata>> senza dire altro, vado verso la mia stanza sperando di essere seguita da lui. Mi butto sul letto come un sacco di patate e penso a me e lui mentre stavamo insieme. Guardo l'orologio e mi rendo conto che è tardissimo e devo assolutamente portarmi avanti con lo studio. Tiro fuori i libri e mi metto a studiare. Sto facendo un progetto di storia per la prossima settimana: mi devo portare avanti con i compiti.
<< Entra>> appena mi accorgo che ha bussato Edward mi alzo come se fosse entrato uno sconosciuto. << Ehi, che ci fai qui?>> che domanda stupida.
<< Bé, non hai fatto colazione>> si avvicina con un vassoio pieno di cose e lo poggia sulla mia scrivania piena di libri e appunti. Metto da parte il libri per fargli più spazio e sorrido per il pensiero inaspettato. << Perché mi guardi così?>>
<< Scusa ma non sono abituata a ricevere da te queste cose>> farfuglio timidamente. Divertito si avvicina e sfrega il naso contro il mio, poi mi dà un bacio veloce sulla bocca. Sono completamente impreparata. Il bacio è stato breve ma pieno di emozioni e affetto. Il suo bacio ha rubato le parole che non avevo bisogno di dire. In questo silenzio molti nostri segreti sono stati svelati, tutte le nostre passioni e la scintilla dell'amore che esisteva tra di noi da un po'. Adesso, nel suo amore, sono forte. Un bacio e io abbiamo avuto il coraggio di fare ciò che doveva essere fatto.
Mentre ci guardiamo e sorridiamo, il telefono inizia a squillare ma mi secca interrompere questo momento.
<< Forse dovresti rispondere>>
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Ciao a tutti ragazzi, come state? Come state passando queste giornate? Fate video lezioni? Fate verifiche orali e scritte? Spero la storia vi sia piaciuta e vi abbia fatto dimenticare la quarantena per 5 o 10 minuti❤️❤️❤️
Il prossimo capitolo sarà più lungo❤️❤️❤️
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