Capitolo 3- Una Rapunzel fallita (da sistemare)

Al risveglio impiego un momento per focalizzare che ho perfettamente superato quella festa. Non vedo le mie amiche: probabilmente saranno giù a fare colazione. Prendo il beauty e mi infilo in bagno, fortunatamente non ho occhiaie, nonostante studi tutta la notte ho questo dono, l'unica cosa che amo di me. Decido di farmi una doccia calda per rilassare i muscoli. Aprendo la doccia mi vengono in mente mille cose. Penso a quando ero felice, quando ero piccola e ridevo sempre; ma seriamente. Eravamo una famiglia perfetta. Adesso mia madre sì, è più tranquilla adesso che c'è mio padre, ma quando passa davanti alla stanza di Ettore le esce una lacrima, idem per mio padre...anche per me. Mi pento di non avere permesso a Marley di parlarmi di lui. Mi fa rabbia perché a quanto pare l'ha sentito l'ultima volta due settimane fa. Cavolo noi siamo tristi e non ci chiama, non è normale. Ci ha chiamato per i primi tre mesi, poi piano piano è andato via. Sono arrabbiata con lui, ma felice perché sta bene.

Appena esco dalla doccia sento da giù delle voci. Mia madre sta piangendo, e con lei anche mio padre: che sta succedendo...

Preoccupata esco velocemente dal bagno. Mi metto un jeans e una camicia e scendo in fretta giù.

Subito mi blocco vedendo quella immagine. Sento gli occhi bruciare,le gambe tremare, mi gira la testa, non riesco a parlare, sento la bocca gommosa...ma per la rabbia dico con un sussurro.

<<E-Ettore...>> tremo. I miei si girano verso di me. Non si erano accorti della mia presenza, la stessa cosa le mie amiche. Vedendomi subito Alessia e Nicole vanno verso di me lentamente, ma le respingo. Sono arrabbiata, delusa. Dopo tre anni ha il coraggio di presentarsi...dopo tre lunghissimi anni.

Presa dalla rabbia scappo. Non so dove sto andando, so solo che se sono ridotta così è solo colpa sua, per tre anni ho pianto tutte le notti, per tre anni andavo a scuola con l'ansia, per tre anni sono stata sola, avevo solo le mie migliori amiche, se sono qua è grazie a loro. Non si merita nulla. Continuo a camminare senza una meta staccando le foglie dai cespugli dei vicini. Finché non inciampo e cado sopra una ragazzo.

<<Hei mocciosa fai attenzione>> Dice una voce profonda

<<Scusa non t-ti avevo v-visto>> le mie lacrime stanno prendendo la mia faccia per uno scivolo.

<<Sisi, adesso levati, non ho tempo da perdere>>Dice secco e distaccato

Subito mi sposto. Non so chi sia, so solo che è un grandissimo stronzo. Ho gli occhi pieni di lacrime, quindi non ho focalizzato la sua faccia. È alto, solo questo ricordo.

Dopo due ore di girare a vuoto mi è venuta una certa fame, vado verso un bar ed entro senza pensarci due volte. Fortunatamente ho portato la borsa dove ieri avevo messo il borsellino con i soldi. Visto che esco pochissimo se non raramente, non mi preparo mai la borsa o non ho soldi, visto che non ho la paghetta, non mi servirebbe a niente, se ho bisogno chiedo ai miei, semplice.

Fortunatamente il bar non è pieno, e decido di ordinare qualcosa.

<<Salve signora White, vorrei un calzone>>Dico guardando altrove

<<Certo cara>>Dice con voce delicata

Conosco questa signora perché vado sempre in questo bar, fanno delle cose buonissime. È una signora anziana, ma ha degli occhi stupendi sono color nocciola, a volte più scuro e i suoi capelli sono di un biondo chiaro. Il suo nome è Caterina, ma per rispetto le do del lei.

<<Ecco a te cara, ti vedo un po' giù, stai bene?>> Dice cercando di incrociare i miei occhi lucidi e rossi

<<Sisi signora, grazie>> Dico in fretta

Pago subito e scappo dal bar. Quanto sono stupida. Ho pianto tanto, di conseguenza si vede, dovevo aspettare un po'. Decido di andare al parco e sedermi lì, ma la mia quiete viene interrotta da una bionda dagli occhi blu , Federica.

<<Hei tesoro>>dice con un sorrisetto falso, come i suoi zigomi rifatti

<<Ciao Federica...>> rispondo già infastidita solo per il suo forte profumo. Nel profumo c'è un po' di Federica.

<<Ho saputo di tuo fratello, sono felice, tu?>> Dice masticando come un cammello la gomma.

<<Tantissimo>> Dico cercando di essere convincente. Però ovvio che sono felice, ma la rabbia ha superato i limiti, quindi no, sono arrabbiata. Continuo a mangiare senza guardarla.

<<Vabbè ti lascio mangiare. Ti invidio perché mangi come un porco e...sei coerente>> Dice questo per poi sistemarsi i suoi capelli color miele.

<<Scusa? Potresti formulare una frase compiuta? Perché non ha senso...>> Dico non capendo

<<In parole povere...sei cicciona. Ti consiglio di smetterla di mangiare...chissà quanta cellulite avrai...>>

<<Se anche fosse? Non sono problemi tuoi.>>Dico arrabbiata per il suo commento.

<<Certo...Ciao cicciona>> Dice per poi girarsi e sfilare con i suoi altissimi tacchi.

<<Ciao plastica>>dico con un sussurro, come quel venticello fresco che mi fa dimenticare tutto.

Dopo questo episodio vado verso la spiaggia. Il mare mi calma e il tramonto mi riscalda. Prendo il cellulare per vedere l'orario e sono le 20:00. Cavolo è tardi, ci sono un sacco di messaggi e chiamate perse, decido di chiamare Marley

<<Pronto?>>

<<Hei Marley, sono Primula...ti disturbo?>> Fortunatamente ha risposto

<<Nono, dimmi, come stai?>>

<<B-bene...>>Subito mi pento di averlo chiamato, sarà impegnato, non può pensare a me.

<<A cosa devo questa chiamata?>>

<<Mi potresti fare un favore....>> Dico mordendomi un labbro per l'imbarazzo.

<<Certo>>

<<Mi potresti venire a prendere?>>Non avevo altrimenti. Non potevo chiamare le mie amiche e tanto meno i miei.

<<Dove sei?!>> Dice preoccupato

<<In spiaggia, precisamente la spiaggia libera "Summer">> Dico guardando il grande cartellone

<<Non ti muovere, arrivo subito>> Dice mentre sento che entra in macchina.

Lo so, potrei benissimo andare a casa sola, ma ho paura di vedere i miei. Almeno un amico d'infanzia mi potrebbe fare bene, anche se non ci sentiamo da quasi tre anni, ma ho paura di chiamare le mie amiche, magari sono ancora a casa mia, non posso permettermi altri guai, le chiamerò appena supererò questa giornata.
Dopo 10 minuti ecco la sua macchina. Gli vado incontro ed entro in macchina.

<<Hei, grazie>> Dico chiudendo lo sportello per poi mettere la cintura.

<<Questo e altro per la sorella del mio carissimo amico!>> Dice per poi accendere la macchina

<<Già...è tornato>> Dico guardando il panorama dal finestrino.

<<Lo so, ieri ho cercato di parlarti, ma cambiavi sempre discorso, ti volevo avvertire, so che hai sofferto...>>

Subito sento i miei occhi bruciare, ma cerco di mostrarmi forte, anche se non lo sono...

<<Senti...appunto perché ho sofferto non volevo parlare di lui, ma non pensavo volessi dirmi questo>> Quasi urlo

<<Hei, stai calma>> Dice perplesso per la mia reazione

<<Calma?! Intanto tu...non ti sei fatto più vedere. Ieri arrivi tutto tranquillo e oggi QUESTO E ALTRO PER LA SORELLA DI BLA BLA BLA, sei serio?!>> Dico ridendo per il nervoso

<<La storia è lunga, hai ragione, ma lì la vita è dura. Cerca di capirlo...>> Dice serio.

<<Perché magari la mia è rose e fiori?! Guardami...sono un disastro, piango sempre, sto sempre male, sono: paranoica, ansiosa, timida e mi sentò una grandissima egoista perché ci sono persone messe peggio di me, però intanto soffro, soffro perché non riesco ad uscire da questa prigione, che, ahimè, ho costruito da sola pensando sempre a tutti, e mi sento una schifezza perché sto facendo soffrire le mie migliori amiche, di nuovo, per la millesima volta. Sono stanca!>> Urlo facendo uscire quelle poche lacrime che mi restano

<<Primula è normale, tranquilla, sei bellissima, fidati.>> Dice calmo

Dopo questa frase chiudo gli occhi e spero solo sia tutto uno scherzo, un sogno, un qualsiasi cosa, ma non la realtà. Cerco di distrarmi guardando il panorama, ma Marley capisce che ancora sono scossa.

<<Dove ti devo portare?>>

<<Non lo so, scusa...sono solo distrutta...>> Dico con difficoltà per i singhiozzi.

<<Tranquilla, ti capisco...>> Mi dà una pacca sulla spalla e accende la radio con la speranza di calmarmi. Per un attimo sorrido perché ricorda che la musica riesce un po' a cullarmi.

<<Adesso?>> Dico abbassando il finestrino per fare entrare un po' di aria

<<Bella domanda. Se vuoi puoi venire un po' a casa mia?"

<<Sì, forse è meglio, grazie>> Cerco di asciugarmi le lacrime

Arrivati scendiamo dalla macchina e mi fa vedere casa sua. La sua casa è bellissima e accogliente, ci sono un sacco di quadri e vasi colorati.

<<Fai come se fossi a casa tua, okay?>> Dice posando le chiavi su un tavolino

<<Va bene, Grazie>> Rispondo guardando i cuscini colorati

<<Allora, cosa vorresti fare di bello?, vorresti guardare un film?>> Dice guardandomi

<<Siii, Titanic>> Dico sorridendo.

<<È bellissimo, perfetto, ordino le pizze>> Dice eccitato

Mentre va via inizio a guardare Titanic. Amo questo film perché è una storia piena di umanità ed è un film che mi fa sempre commuovere ogni volta che lo vedo. Dall'inizio alla fine il mio corpo è pieno di brividi,mi emoziona e mi coinvolge. Ti fa capire che in quell'epoca la gente era chiusa.
Subito sento aprire una serratura, sicuramente sarà Marley con le pizze, è stato veloce.

Purtroppo rimango delusa è un ragazzo. Aspetta, questa persona che è entrata non la conosco. Presa dalla paura prendo una padella per difendermi. Mi nascondo sotto il tavolo. Appena entra mi prendo di coraggio ed esco con la padella pronta a colpire. Subito il ragazzo rimane impietrito. Mi sento Rapunzel.

<<Ma che fai qui?!!>> Dice arrabbiato

<<Tu chi sei, c-chiamo i c-carabinieri, vai V-via ladro>> Dico spaventata

<<Questa è casa di mio cugino mocciosa!>>

Dopo avere sentito quella frase rimango impietrita con la bocca aperta, Edward, non lo riconoscevo più, è sempre stato bello da fare male, però adesso è perfetto. È altissimo, muscoloso, molto muscoloso; occhi di un verde intenso e penetranti ; capelli ricci di un color castano chiaro. La sua voce è profonda e minacciosa, il suo sguardo mette timore. Rimango a bocca aperta per un pezzo.

<<Guarda caso la mocciosa di prima, quella che piangeva>>Nel mentre senza perdermi di vista va verso il frigo e prende una birra, la apre con le mani e la porta delicatamente sulle labbra. Appena finisce il primo sorso mi studia con i suoi occhi e dice:

<<Chi saresti?>>

<<P-Primula...P-Primula C-Cendronella...>>sento di diventare rosso fuoco di fronte a questo DIO, poi mi ricordo a quello che ha fatto e prendo un po' di coraggio ponendogli la stessa domanda, come se non sapessi chi fosse.

<<E tu saresti?>> Dico poggiando la padella sul tavolo

<<Edward, aspetta...hai detto Cendronella?>> Dice con un sorriso malizioso

<<Sì, perché?>>Cerco di essere pure io minacciosa, ma secondo me sono solo ridicola.

<<La sorella di Ettore, e la schiavetta di Federica>> Dice cercando di offendermi

<<Come prego?! Schiavetta di Federica?! Eravamo migliori amiche, ma tu hai rovinato tutto.>> Dico furiosa

<<Ohh cucciola...>>nel mentre cercava di essere provocante <<Ti usava>>

<<Tu non sai niente...grande p-puttaniere, ecco sì, puttaniere.>> Dico cercando di essere il più cattiva possibile.

<<Certo, adesso levati, sei noiosa.>>Dice spostandomi

<<Levo subito il disturbo>> Dico. Senza pensarci due volte scendo velocemente le scale ma incontro Marley con le pizze.

<<Primula che stai facendo?!>> Dice sbalordito

<<Devo andare c'è tuo cugino e non lo voglio mai più vedere>> Dico arrabbiata

<<Aspetta almeno ti posso accompagnare?>> Dice preoccupato

<<No, preferisco andare a casa a piedi, scusa, veramente scusa. Sei stato gentilissimo con me ed io ti sto lasciando così. La prossima volta rimedierò p-promesso>> subito lo saluto e scappo cercando di tornare a casa. Ma come si permette, questo schifoso, si sente tutto fighetto. Per calmarmi decido di ascoltare la musica, ovviamente Imagine Dragons, e solo dopo 10 minuti mi trovo davanti a casa mia, ma non so che fare...
"Adesso che faccio? Non posso entrare non ho coraggio, anche se ne avessi...che dovrei fare?Entro, e poi?! Ma sono fuori da ore, saranno le 22:00, non ho neanche mangiato". Decido di entrare e vedo subito mia madre che mi viene incontro.

<<Dove sei stata?!, mi hai fatto spaventare.>> Era rossa, sembrava invecchiata, cosa strana per la sua bellezza. Purtroppo non ho preso da lei i suoi occhi e il suo fisico, bensì il suo carattere, ovvero timida, impacciata e ansiosa.

<<Mamma tranquilla, ero con Marley. Cerca di capirmi.>> Fortunatamente i suoi muscoli si rilassano e mi abbraccia.

<<Scusa, dov'è Ettore?>>Dico con la voce tremante e staccandomi dal suo abbraccio

<<È di sopra, dagli una possibilità. Non è colpa sua se non ha chiamato...era impossibile in quel posto...>>

<<Allora perché chiamava Marley e non noi?!>> Dico di nuovo arrabbiata

<<Forse perché avevo solo un minuto per parlare con qualcuno ogni mese?>>Era Ettore, mi ha vista entrare da sopra. La sua voce è molto più dura rispetto a 3 anni fa.

<<Allora chiamavi noi.>>

<<Non potevo. Vi avrei fatto soffrire di più. Lì sono duri. L'ho o chiamato solo una volta per dire a Marley che sarei tornato!>> Urla. È stanco, purtroppo non puoi allontanare un fratello, d'altronde è mio fratello, la mia vita. Mi avvicino lentamente a lui e lo abbraccio. Mi prende subito in braccio e non ci stacchiamo per tutta la serata.

Dopo un'ora mi stacco, si è addormentato, sembra un angelo stanco. È bellissimo, occhi verde-castano chiaro come mia madre.

Vado in bagno, levo il mascara che avevo messo e mi faccio una doccia fredda. Dopo una ventina di minuti corro verso la mia stanza e mi metto il pigiama con i maialini e guardo il mio cellulare. Lo so che è tardi, ma le mie amiche hanno bisogno di una spiegazione, decido di fare una videochiamata. Come immaginavo rispondono e preoccupate iniziano a farmi mille domande, spiego loro tutto, dalla A alla Z...anche di Edward.

<<Hai parlato con Edward?!>>Alessia lo ha sempre trovato carino. È felice per me. Come il suo solito ha iniziato a fare film mentali su film mentali.

<<Alessia, io odio questo ragazzo, quindi per favore smettila. Poi io voglio solo Mike>> Dico stufa.

<<Vero, scusa>> Nel mentre vedo Nicole confusa, sa poco di questa storia, nonostante le abbia spiegato tutto.

<<Ragazze io sono entrata l'anno scorso, chi sarebbe questo Edward?>> Dice confusa

<<Un ragazzo fighissimo>>Oddio Alessia. Decido di correggerla subito

<<È un maniaco, stronzo e...stronzo>> Farfuglio

<<Ah...capisco perfettamente. Ma visto che Primula è strana e stupida...credo ad Alessia>>che gentilezza, questa ragazza è fantastica. Dopo un minuto di silenzio Nicole inizia a farmi domande su mio fratello.

<<Ehm, tuo fratello si chiama Ettore vero?>>

<<Sì...>> Dico mentre mi metto i calzini con sopra dei maialini

<<Capisco, quanti anni ha?>>

<<venti...>>

<<Figo...>>

<<Okay...>>questa cosa mi puzza...lei non chiede mai cose del genere. Vabbè non mi voglio fare film mentali

<<Primula...>> Dice Alessia

<<Dimmi Alessia>>

<<Potresti organizzare un'uscita con Marley...se non è un problema>> Oddio, la mia Alessia si è innamorata

<<Alessiaaaa, ti sei innamorata?!>> Dico ridendo

<<Nooo, che dici>>è tutta rossa e si vedono le fossette, l'abbiamo persa.

<<Primulaa!>> Urla mio fratello per farsi sentire

<<Ragazze mio fratello mi sta chiamando, a lunedì, domani dovrò assolutamente studiare>> In questi due giorni non ho toccato libro.

<<Idem>> ovviamente Nicole non ha toccato I libri. Però prende lo stesso bei voti, è molto intelligente.

<<Io pure, ho fatto solo tedesco, a dopo ragazze, vado a dormire pure io>>

<<Ciauu>> stacchiamo insieme la chiamata e poso il cellulare

Sento bussare alla porta

<<Entra>> Dico mettendomi sotto le coperte

<<Hei>> Dice entrando per poi chiudere lentamente la porta per non svegliare i miei

<<Hei Ettore>> Dico sbadigliando

<<Ascolta ho visto che hai delle amiche>> Dice sedendosi accanto a me

<<Ehm...sì, anche se per me sono delle vere e proprie sorelle>> Dico fiera per il tesoro che ho

<<Quella ragazza con i capelli neri, come si chiama?>>Oddio mio

<<Ehm...sì...si chiama Nicole>> Dico ridendo

<<Ah, okay, ti ho disturbata?>>

<<Assolutamente no fratellone>>

<<Non pensavo avessi delle amiche, meno male, in questi tre anni sono stato molto male...sapendo la tua situazione con la scuola>>

<<Tranquillo, va tutto bene>>

<<Meglio così>>Delicatamente mi dà un bacio sulla fronte e si alza <<Notte piccola>>

<<Notte fratellone>>
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Eccoci alla fine di questo capitolo, come vi è sembrato?
Vi piace Ettore? E Marley?
Come andrà a finire con Edward? Vi ricordo che la storia potrebbe completamente cambiare👐🏻🤪😘
Accetto consigli ♥️♥️♥️

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