Capitolo 13- Mister Tsavorite
<<E-edward...>>Dico con il respiro affannato.
Non so che fare, è sempre più vicino...n-non riesco a staccarmi dalla sua presa...o forse sono io che non voglio?
Guardo i suoi occhi che sono sempre più vicini a me. Sono un verde brillante, colmi di desiderio e non si staccano dai miei. Le sue labbra mi sfiorano il mento, e mi danno un brivido piacevole. Continua scendendo sempre di più facendomi uscire un piccolo mugolo.
<<Ho trovato il tuo punto debole...>> dice a bassa voce con tono profondo.
Non avendo risposta mi guarda di nuovo. Il modo in cui lo fa mi fa impazzire e allo stesso tempo paura. Non riesco né a parlare e tantomeno a muovermi. Mi sfiora con le mani le mie cosce nude e le mette sui suoi fianchi. Al suo tocco tremo e per la paura chiudo gli occhi. Sento i suoi baci sul mio collo, per poi salire fino all'orecchio dove dal mio respiro irregolare capisce che mi piace. Non mi sono mai sentita così carica, è la prima volta. Mi bacia la mandibola e poi con il naso mi accarezza la guancia. Apro gli occhi e vedo le sue labbra sorridere.
<<Si vede che ti piace...>> Dice ridendo e guardandomi intensamente. Spaventata da questa sua affermazione dico:<< Per caso vorresti umiliarmi?>> Dico seria non staccandomi dalla sua presa. Sentendo queste parole passa il suo pollice sulle mie labbra. Il battito del mio cuore accelera, diventando un treno in corsa...ed eccomi lì, immersa nelle sue labbra morbide e piene. Vorrei tanto fermare questo tempo maledetto, ma non posso. Ecco cosa mi ha regalato questo bosco magico e per me nuovo, infondo...adesso sto scoprendo le mille sfumature di questo posto e di me stessa.
Passano i secondi e non ho la minima idea di cosa sto facendo,ma non riesco a fermarmi, non voglio fermarmi. Sento il suo piercing giocare con le mie labbra. La sua lingua calda gioca armoniosamente con la mia. "Primula è questo l'amore?" Penso ad una risposta plausibile, ma né il mio cuore né il bacio mi rispondono. Adesso mi manca l'aria, non riesco a respirare, si deve fermare o rischio di morire.
<<Edward ti prego fermati, non respiro più>> Dico con fatica. Ho la gola secca come le foglie che ci circondano. I suoi occhi sono duri come mi aspettavo e le labbra gonfie e rosse per il bacio.
Staccandomi dalla sua presa dico:<< Abbiamo sbagliato, non possiamo baciarci...>> Farfuglio. Non so che altro dire, ma so che dovevo fermarlo prima. Sono così stupida. Cosa cavolo mi è preso.
<< Perché no?>> dice con voce fredda e distaccata.
<< Perché io voglio Mike...e-e tu...vuoi mille ragazze.>> Dico nervosa. Ho paura che il mio cuore esploda da un momento all'altro. << Poi è tardi. Devo cucinare>>
Lo guardo per capire la situazione e lo vedo perplesso, come immaginavo. Mi sento così in colpa per averlo baciato. Devo andare via da questo posto, adesso.
Esco dal fiume e cammino sull'erba verde lentamente per paura di cadere: ancora le mie gambe non rispondono bene ai miei comandi. Sento ancora i suoi occhi addosso che mi squadrano dalla testa ai piedi. Faccio un respiro profondo e mi rimetto i vestiti sopra la biancheria bagnata.
Lo guardo di nuovo e dico: << Cosa cavolo dirò a mio fratello!!>>.
<<La verità?>>Dice indifferente vestendosi...finalmente.
<<Non ti conviene. Rischieresti di dormire sotto un ponte>> Dico ridendo immaginando la scena.
<< Hai ragione. Allora prega>> Dice facendomi un occhiolino e superandomi. Odioso.
<< Aspettami mister Tsavorite!" Sbotto spaventata
<<Come mi hai chiamato?!>> Dice ridendo mostrandomi le sue fossette
<< Non conosci la Tsavorite? È una varietà di granato verde...molto rara>> Dico convinta
<<Per essere secchiona sei stupida...inconsciamente mi hai fatto un complimento>> Dice ridendo sempre più forte.
<< Qual è il tuo colore preferito>> Dico. Come se fosse normale chiedere una cosa del genere. Anche se dalla sua faccia sembrerebbe di no.
<<Marrone, e il tuo>> Dice trattenendosi una risata.
Non so cosa rispondere: << Ogni giorno cambio colore>> Dico. Dimentica la serietà e soffoca una risata. Poi rimase in silenzio a riflettere.
Siamo arrivati a casa. Dalla finestra vedo Ettore che guardava la TV per poi guardare l'orologio, cavolo.
<< Adesso come facciamo?>> Dico spaventata
<<Fai finta di niente>> Dice
Non avendo scelta apro la porta
<< Finalmente sei arrivata. Che cavolo hai fatto per tutto questo tempo>> dice arrabbiato. Poi si accorge di Edward e diventa rosso. << Dove siete andati!>>
<< E-Ettore calmati, abbiamo fatto una passeggiata>> Mi ricordo che abbiamo i vestiti bagnati e subito cerco di chiarire questa cosa: << Per sbaglio sono caduta nel fiume e mi ha aiutata>> Farfuglio
<< Va Bene, sono stanco e mi secca discutere. Ho già mangiato. Notte>> Dice rassegnato.
<< Notte>> Dico dandogli un bacio sulla guancia. Fortunatamente c'è cascato. Appena chiude la porta della sua stanza mi giro verso Edward e lo guardo per un po', per poi in silenzio salire le scale senza degnarlo di uno sguardo.
Mi chiudo in bagno e mi faccio una doccia. L'acqua calda mi allevia la tensione nei muscoli. La doccia è così piacevole che ci resto per un po'. App na torno in cucina vedo Edward che cucina. Vedendolo con il grembiulino mi metto a ridere. Appena si accorge della mia presenza salta in aria.
<<Ma che cavolo stai facendo!>> Dico ridendo come una pazza
<< Ridi, ridi.>> Dice facendo la faccia arrabbiata. Vedendolo con quel musone mi piego in due dalle risate.
<< Vedi se non ti faccio mangiare!>> Dice facendo finta di essere mia madre.
<<No, no. Scusa non dovevo.>> Dico trattenendomi dalle risate.
<< Ti ho preparato la carne con le patatine>> Dice fiero per l'aspetto del piatto.
Senza rispondere mangiamo subito tutto.
<<Buonissimo.>> Dico con un sorriso a trentadue denti.
<< Grazie. Adesso è tardi, domani abbiamo la scuola, andiamo a dormire?>> Dice guardandomi.
<< Hai ragione, notte...>> Dico guardandolo intensamente. Rimaniamo così per un cinque minuti, finché non mi sveglio e capisco che potrebbe diventare la cosa alquanto pericolosa. Salgo e mi chiudo in stanza. Rimango accanto alla porta per un po', con la speranza di sentire qualcosa, ma anche lui, come me, è nella stanza. Andare a letto di un sollievo. Ahimè sono troppo stressa per dormire, perciò decido di alzarmi e cercare nel cassetto del comodino dei sonniferi. Aspettando l'effetto del sonniferò mi preparo i vestiti per domani. Fatto questo mi metto nel letto, cerco di concentrarmi per rilassare piano piano una parte del corpo.
Mi sveglio presto, prima della sveglia, dopo un profondo sonno senza pensieri. Malgrado avessi dormito bene, torno subito nervosa per un non so che cosa. Mentre mi pettino i capelli entra Edward senza bussare. Ci voleva pure questa.
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Ragazzi ecco un altro capitolo, come vi sembra?
Spero vi sia piaciuto
Datemi consigli per il prossimo ❤️❤️❤️❤️
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