14. anche il diavolo è buono.
Ero certa che a lui di questo mondo non importasse. Ero certa che non ci potesse aiutare e che forse non avrebbe voluto aiutarci, era stato un errore venire qua... il suo cuore ormai pieno di cicatrici e la sua mente piena di cattiveria lo portavano a credere che questo mondo non potesse avere un altra opportunità. Mi venne un idea per risvegliare l'uomo che era un tempo, molto prima di essere trasformato in mostro. Molto prima che la schiavitù prendesse posto di ogni cosa. Mi dirissi verso di lui a passi lenti, sedendomi nel terreno pieno di piccole pietroline pungenti -sarai anche molto più grande di me, molto più grosso e molto più astuto ma tu non sai come si prova ad essere vivi, non sai come si prova a servire uno come voi, e non sai come si prova a dover vedere centinaia di persone morire sotto il vostro comando ogni giorno. Non Non siamo degli eroi, non vogliamo credere di poter salvare un mondo che ormai da come vediamo sta cadendo in rovina, no niente di tutto questo. Vogliamo solo dare ai nostri futuri figli un posto migliore senza dover pregare ogni qualvolta che andranno a scuola che tornino a casa sani e salvi. Senza aver paura che le nostre figlie uscendo magari possano incontrare un mostro, e questo possa farli del male...- mi alzai dirigendomi ancora più vicino a lui, con i miei piedi tagliati dalle pietroline. -Ti chiediamo il tuo aiuto. Dimmi, Quanto amavi quella schiava? Avresti mai voluto un erede? Avresti mai voluto cambiare le cose?- aspettai una risposta. Il volto di Salazar sembrava triste, prese in mano l'occhio della sua amata e si sedette su un grande messo posto vicino ad un albero. -Avrei voluto una vita migliore per colei che poteva diventare mia moglie. Ma purtroppo ci è stato negato, mi hanno portato via l unica persona a cui volessi bene, che mi facesse vedere la luce oltre quel buio. Per me non era solo una schiava, per me era una dea. Dal primo giorno che l ho vista davanti ai miei occhi non appariva come una schiava. Una volta la incrociai in quel lungo corridoio, portava un abito lungo e celeste, tra le mani ogni settimana aveva sempre un libro diverso. La sua bellezza ammaliava tutti, era talmente bella sia dentro che fuori che era come se ti facesse dimenticare che eri un Dio. Avrei voluto dirle addio, un addio molto più bello di quello che ci siamo dati l ultima volta...- disse Salazar togliendo quella che doveva essere una lacrima. Ali mi guardó, stette a fissarmi per tutta la durata che settimo li. -Io voglio aiutarvi.- disse salazar venendomi incontro. -Voglio aiutare te piccola donna. Tu mi ricordi tanto la mia amata scomparsa, hai la sua bontá, la sua gentilezza, il voler aiutare le persone fa di te una dal cuore puro. Perciò voglio fare un patto con te.- Disse lui portandomi sotto quella palma. -Io Salzar prometto di aiutarti o di provare a fare del mio meglio ma tu devi promettere a me di trovare La catana fantasma.- disse lui, era al quanto strano come nome e al quanto bizzarro però mi chiesi sopratutto a cosa potesse servire. Lui continuó il suo discorso -la catana fantasma è una spada in grado di uccidere gli immortali come me, chi è vissuto per più di mille anni. Non solo può uccidere me ma anche altri immortali questo dipende se è una catana fatta di acciaio e quella lo è. Alcune specie d'immortali si possono uccidere così mentre altri neanche una catana può sterminarli.- disse lui, tutto ciò era pazzesco ma ancora non arrivavo al suo intento. -tutto ciò è così misterioso. Insomma ho appena scoperto che gli immortali non sono tutti uguali genericamente, il loro DNA è diverso. Ma ancora non capisco a cosa ti serva- dissi io. Lui sospiro e si alzò in piedi, era davvero alto e possente. -ad uccidermi. Voglio finalmente ritrovarla, la mia amata. Voglio potermi ricongiungere a lei ed essere libero sopratutto, questo posto mi rende solo...- disse lui guardando il cielo. Pensai che forse anche il diavolo potesse essere buono in fondo.
Eh si dopo 2000 anni sono tornata yeeeee. Spero che aprite questo capitolo perché penso sia una bomba per me❤
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